L'Ombra delle Mura

Addestramento [Manipolazione dell'Ombra I] per Near Nara

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  1. lNearl
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    Con mio immenso piacere vidi che questa volta non avevo sbagliato. Dopo l'aver tirato la leva iniziò un lento ad avviarsi un lento meccanismo che smuoveva una roccia, lasciando intravedere un corridoio. A differenza del resto dalla grotta sembrava esser maggiormente illuminato. Avrei potuto intenderlo come un buon segno se avessi visto che la luce proveniva dall'uscita, ma in realtà derivava da un maggior numero di torce predisposte lungo la via.


    Beh, meglio di niente. Si continua.

    Aspettai qualche secondo, poi dopo aver tirato un lungo sospiro decisi di procedere lungo la strada. Questa luce sembrava proprio voler indicare il cammino davanti a me, la retta via da seguire, il percorso verso il verbo.
    Ciò non mi dispiaceva.
    Mentre camminavo cercavo di rimanere attento a quello che mi circondava, avevo la certezza di essere controllato, o che perlomeno le mie sorti e le mie disavventure fossero volute da qualche duno. Non poteva essere diversamente, ero certo che dietro tutti questi avvenimenti si celasse l'ordine di qualcuno. Altrimenti solo un matto si sarebbe potuto mettere a fare questo genere di giochi.
    Ripensai al soggetto demone, doveva esser stato lui a portarmi in questo posto. E probabilmente era lui che aveva organizzato questa grotta.
    Inutile perdere ulteriore tempo dietro questo ragionamento, arrivai in un'altra stanza. Come prima appena passai l'ingresso una porta si chiuse dietro di me, impedendomi di tornare sui miei passi. Non chè se l'avessi fatto avrei potuto ottenere niente di buono.
    Davanti a me c'erano due porte montate in modo speculare.
    Vi erano due incisioni con due sorta di indovinelli.


    Se quello di prima era semplice, questo è fin troppo banale. Luce ed Ombra.

    Non sapevo cosa ci fosse dietro le porte, ma sicuramente non avrei provato ad aprirle per vedere. Prima era necessario decidere quale delle due aprire, e dopo avrei toccato solamente quella. In questo genere di prove non si doveva mai pensare, come nel resto della vita d'altronde, di avere più di una possibilità. Quando si sceglie, si deve essere certi di quello che si fa.
    Sorrisi, questa volta la scelta era relativamente semplice.


    Questa volta pare proprio che ci sia poco da pensare. Appena tirata la leva poco fa ho iniziato a vedere luci, tutto questo cammino luminoso mi ha portato fino a questa stanza luminosa. Mentre quando mi sono risvegliato all'interno di questa grotta la luce era scarsissima, appena un ricordo lontano. Da quando mi sono svegliato è stato interamente un percorso verso la luce, un crescendo.

    Mentre ripensavo a quanto accaduto nelle ultime ore feci un giro della stanza, come sempre prima di scegliere volevo accertarmi che non ci fossero indizi nascosti, non potevo certo peccare di pigrizia in un momento come questo. Vidi con dispiacere che nel resto della stanza non c'era nessun indizio. Ciò significava che la scelta dipendeva interamente dal mio istinto, e in minima parte da quello che era successo sino ad ora. Mi avvicinai di nuovo alle due porte, l'una era incisa e l'altra marchiata.


    Da una parte l'incisione, che può in certo senso racchiudere il piacere del duro lavoro. L'amore per un lavoro raffinato che richiede pazienza e abilità. Dall'altro un marchio. L'immagine del marchio avvolto delle fiamme che si prepara a lasciare la sua impronta rappresenta benissimo la passione, una cosa rapida ed intensa. Coerentemente con il messaggio che porta l'incisione è più chiara rispetto alla porta, mentre l'impronta del marchio è scura, nera. Se dovessi seguire le indicazioni della giornata di oggi, dovrei seguire la luce, aprire la porta di sinistra, affidarmi a quello che tecnicamente so fare meglio. Pazienza e cura dovrebbero essere due caratteristiche da scegliere sempre.

    Non era così semplice come poteva sembrare, la scelta era ardua. Un Nara abituato a poter avere a sua disposizione parecchi elementi da studiare non può che trovarsi in difficoltà a dover scegliere con il cuore.


    Bisogna essere onesti. Per quanto queste due caratteristiche mi dovrebbero appartenere, ancora sono ben lontane da me. Questa giornata è iniziata con un demone che mi ricordava la mia incapacità a controllare l'ombra. Proprio nel posto in cui ero scappato per non pensare a questo mio problema.
    Mi piacerebbe, ma non posso non ammettere che io, con l'ombra ho ancora un problema. Dovrei essere un Nara, ma ancora non lo sono.


    Senza ulteriori esitazioni aprì la porta di destra, quella più scura, che rappresentava l'ombra e mi incamminai per il corridoio che si celava dietro di essa. Neanche a dirlo, non provai a vedere se la porta si sarebbe potuta riaprire. Ero certo che a questo punto non si sarebbe più smossa, così come ogni altra volta in cui avevo varcato una porta in questa grotta.


    Se da un lato mi spaventa, sono contento sia finalmente giunto il giorno della resa dei conti. Sono un Nara, sono certo di esserlo, e sarò un grandissimo Nara. Devo solamente dimostrarlo al resto del mondo, reggendo le loro fottute aspettative. Non so se ho fatto la scelta più giusta, ma ritengo che il cammino luminoso che ho dovuto seguire non fosse altro che uno specchio per le allodole, un artifizio inidoneo ad ingannarmi. Un Nara, sceglie sempre l'ombra.


    Ero sicuro della scelta che avevo fatto, e curioso di sapere cosa mi attendeva.
     
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