Gli Illuminati

Attacco nella notte

Villa Mikawa, notte inoltrata.

Tre del mattino.

Disse una voce nell’ombra.

Bene, direi che puoi andare allora.

Era il ronzio di una trasmittente a rispondere, probabilmente un coordinatore troppo impegnato per volgere lo sguardo all’orologio più vicino.
Non ci fu un saluto, solamente un fruscio che portò lo shinobi senza nome allo scoperto, non ne comprendeva il motivo, ma la parte posteriore della villa pareva essere sguarnita di sorveglianza, sembrava quasi che i nemici fossero obbligati a dover entrare dalla porta principale, certo, il tempo necessario ad essere sicuri di quella falla non fu poco, ma aveva avuto tutto il tempo necessario per osservare.
Ed osservare era il suo mestiere.
Sarebbe strisciato lungo il muro della villa, inerpicandosi su di esso con la naturalezza datagli dal chakra adesivo che fluiva nei suoi piedi, impossibile da percepire, il suo obiettivo era soltanto uno, la stanza in cui aveva visto Diogene andare a dormire.
Era difficile aprire una finestra dall’esterno, ma fortunatamente con l’aiuto del chakra sarebbe stato semplice tagliare il vetro a filo con la cornice, per poi farlo aderire sulla mano ed asportarlo.
Solamente un lieve ronzio venne prodotto mentre il vetro veniva tagliato da una lama impalpabile quanto affilata.
Una volta entrato nella stanza non si sarebbe perso in inutili fronzoli da principiante, si sarebbe diretto verso il letto con passo felpato ed avrebbe cercato di accoltellare il Colosso nel sonno, ripetutamente.
Gli Illuminati avevano fatto la loro prima, grande mossa.