Gli Illuminati

Per quanto dettagliata fosse stata l’autopsia di Eiatsu di fatto non potè scoprire nulla di eclatante, se non che l’acido pareva diffondersi mediante i tessuti, quello che colava dal foro era infatti l’intero cervello, impossibile quindi procedere con un interrogazione mentale, sarebbe stato più fruttuoso farla ad una noce di cocco.
Tuttavia pareva che alcuni sensi chiave della cavia fossero stati rimpiazzati, l’occhio destro infatti si rivelò essere un efficientissima videocamera, era totalmente in vetro e pareva fosse in grado di inviare dati.
Entrambe le orecchie invece erano dotati di ricetrasmittente, un modo abbastanza compatto di eliminare fili e microfoni sostituendo tutto con un normalissimo timpano elettronico.
Probabilmente l’antenna era il pulsante usato per rilasciare l’acido, complesso dirlo visto che era stata una delle prime parti a venir corrosa.
Avevano quindi per le mani un cadavere che andava decomponendosi rapidamente, un processo simile a quello utilizzato dai ragni per nutrirsi delle loro prede, anche se i celebri insetti non lo utilizzavano certo come distorto meccanismo di difesa.
Da quel cadavere, non potevano scoprire null’altro.
Se Febh fosse tornato nei suoi appartamenti, qualche ora dopo aver ripreso il tanto agognato sonno, avrebbe ricevuto visite, anche se al contrario di ciò che era capitato al Mikawa venne scelta una via di maggiore impatto.
La magione Yakushi, al contrario della Mikawa era sguarnita, solamente un annoiato mezzo cadavere ne sorvegliava l’ingresso con l’efficienza di un tricheco nei cento metri piani, e l’infiltrazione tra i vegliardi non fu difficile, la noia di una vita fin troppo lunga rendeva la notte così calma da rendere la villa quasi un cimitero su più livelli.
Fu alle 5 del mattino che il silenzio venne infranto insieme al soffitto con il fracasso tipico di una demolizione in grande stile.
L’ennesima cavia degli illuminati aveva fatto irruzione nella dimora dell’amministratore del villaggio.
L’attacco comunque non mirava unicamente a far crollare il soffitto in un punto qualsiasi, il braccio della cavia mutato in una trivella di modeste dimensioni infatti aveva intenzione di far crollare parte del corpo scale esattamente addosso[5 calcinacci, potenza totale 40] all’indifeso Febh.
Dietro uno degli stessi si trovava ancorato lo shinobi distruttore, pronto ad infierire ulteriormente sul corpo dello Yakushi, appena l’inclinazione del masso gli avesse permesso di inquadrarlo.
Il braccio trivella avrebbe preso a ruotare ad una velocità tale che lo faceva somigliare ad un affilatissimo cono, e dal bagliore crescente pareva che lo sfregamento producesse un gran calore. Avrebbe così tentato un affondo[potenza 40 ustione DnT Grave vel. nera] al petto, sfruttando al meglio le scarse possibilità di fuga che la stanzetta offriva.
Liberatosi del macigno a cui aveva chiesto un passaggio avrebbe tentato un secondo attacco, calciando l'inguine[vel. Nera] avversario, estendendosi con un rapido scatto in caso di schivata, pure lo stinco pareva nascondere insidiosi[si estende fino ad un metro vel. Nera + 5 potenza 20 causa rottura] meccanismi.
L’ultimo attacco, se concesso dalla prossimità di Febh, sarebbe stata una testata diretta al setto nasale, che vantava le stesse potenzialità dello stinco, probabilmente muniti del medesimo meccanismo.
Febh avrebbe potuto chiaramente distinguere in quell’ultimo attacco il volto di Tsuri Kurutsu.