Malattia o follia ?

[ Free GDR - Skylineez - Leopolis ]

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  1. Skylineeez
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    Descrivere le giornate in quel di Sunagakure era abbastanza inutile. La temperatura era alta sin dal mattino, il terribile caldo afoso iniziava a fare le sue vittime sin dalle prime ore del mattino. Le vecchiette che dovevano fare la spesa erano indubbiamente le sue preferite. Le si vedeva aggirarsi per le strade grondando sudore a più non posso. Non c'era carellino per la spesa o folata d'aria che potesse allietare le loro giornate all'insegna delle fatiche. Nessuno amava fare le commissioni e le pulizie domestiche, ma doverlo fare a Suna era indubbiamente la più grande scocciatura esistente. Appena finnito di spolverare bastava una folata di vento per ritrovarsi quintali di sabbia del deserto sotto il letto. Tenere puliti gli specchi era più difficile che spiegare ai mariti il cubo di Rubrik.
    Ma tutto ciò non bastava. Tra le piccole sfide di ogni giorni c'era anche lui. Ryoshi Okura. Il ragazzo non era per nulla normale, e tutti nel quartiere lo sapevano. Ma ciò non bastava a spiegare i suoi assurdi comportamenti. Come in ogni quartiere che si rispetti giravano stranissime voci su quel ragazzo. Era ovvio, tutti un po' lo temevano e nessuno lo sopportava. Non era certamente conosciuto per le sue doti tecniche particolari, anzi si era scoperto da poco che si era iscritto in accademia, e tutti erano ancor più preoccupati di prima.




    Già è scemo il ragazzo, già fa danni così. Figurati se impara a conoscere le arti ninja.

    Questa frase era ricorrente nei chioschi, nelle botteghe e davanti alle porte degli anziani. Persino i vecchi ne parlavano mentre andavano o tornavano dal consueto giro di ricognizione dei vari cantieri della città. Tipica attività dei vecchi. Ma quali erano questi motivi ?




    [ . . . ]




    Anche oggi mi ero svegliato con le palpitazioni. Da quando i miei genitori mi avevano allontanato da casa dormivo in giro per la città. Infondo non avevo interesse alcuno per il dormire, non era certo una cosa che facevo volontariamente. Eppure mi capitava di collassare per terra, generalmente dopo alcuni giorni di camminata per i vicoli del quartiere. Quest'oggi mi svegliati cadendo da una panchina sulla quale qualche anima pia mi aveva messo. Era troppo strano credere di essere stato sì fortunato da esser svenuto sulla panchina, generalmente svenivo per terra, e mi risvegliavo con la bocca piena di sabbia, una sete terribile e strane sensazioni che non capivo. Non avevo ancora ben capito il funzionamento dei principali organi del corpo umano.

    Ricordo che dovrei bere. Forse, forse quella sabbia è adatta.

    Così come non mi era chiaro il funzionamento del riposo notturno, avevo ancora difficoltà a distinguere le cose che dovevo bere da quelle che si mangiavano. L'esperienza non era una mia grande alleata. Ero seduto, aprivo e chiudevo la bocca cercando di fare un minimo di saliva. Avevo la bocca meno impastata del solito, ma la sensazione non era comunque piacevole. Attorno a me c'erano alcuni bambini. Correvano e giocavano spensierati. Mi piaceva guardare i bambini, erano soliti gridare e rincorrersi lanciando parole felici. Anche io volevo partecipare ai loro giochi, anche a me sarebbe piaciuto essere coinvolto nelle loro attività divertenti. I genitori dei piccoli, che si erano accorti del mio risveglio, vegliavano vigili.
    Pian piano che il mio corpo si risvegliava i miei occhi si spalancarono, con il riattivarsi di tutte le attività cerebrali ( ben poche , sia chiaro ) il mio corpo tornava alla sua consueta apparenza. Non mi ero ancora specchiato, ma ero certo che i miei capelli rossi fossero totalmente fuori posto. Spettinati si, ma conformi nel darmi la solita aria da pazzo. Mi ero già dimenticato della sensazione di sete, decisi allora di lanciarmi in mezzo ai bambini per poter giocare con loro. C'era una biondina, di circa 8 anni che stava giocando a nascondino con un altro ragazzo. Lei lo stava cercando ma non riusciva a trovarlo. Fissai per un'attimo il fondo schiena della piccola, fantastico. Decisi immediatamente che dovevo aiutarla.
    Scattai rapido davanti al ragazzo, che si era nascosto dietro un banco di ramen poco distante dalla bambina.



    QUI CONDUCE LA LUDICA ATTIVITAAAAA!

    Gridai con forza davanti al piccolino. Lo scatto mi fece vedere al piccolo nella mia peggior forma, i capelli totalmente alzati dal vento, gli occhi verdi sbarrati dalla felicità di averlo trovato e di aver aiutato la piccola. Contrariamente a quanto preventivato però nessuno era felice del mio intervento. Il piccolo scoppiò in un pianto disperato, e guardandolo notai che aveva una ferita lungo il braccio. Evidentemente dovevo aver sbagliato nel finire lo scatto. Non feci a tempo a girarmi che la biondina era scomparsa.
    Due dei genitori mi saltarono immediatamente addosso, io non mi difesi, ero pronfondamente buono, volevo solo aiutare.
    I genitori da due divennero presto tre, poi quattro, fino a diventare una decina. Gli sguardi erano carichi d'ira, e anche a me fu chiaro che era il caso di scappare da queste persone.



    La luna diventerà formaggiooo!!

    Dissi questa volta fissandoli. La frase mi uscì di sfuggita, non sapevo bene cosa volessi dire, ma l'avevo pronunciata con un tono sacrale, quasi fosse una profezia. Dopodichè scattai verso le mura del villaggio, che distavano poche centinaia di metri dalla mia precedente posizione. Le oltrepassai senza che nessuno mi fermò, le guardie mi conoscevano di vista e sapevano anche loro che ero solito camminare lungo il perimetro. Questa volta invece puntai dritto verso l'oasi nel deserto, distante pochi chilometri.
    Il viaggio era più lungo del previsto. Arrivai alla fonte stanchissimo, con la bava alla bocca. Tutto sudato e pieno di sabbia, che visto il sudore mi si era appiccicata addoso. Ne avevo ovunque, ma la fatica era tanta. Riuscì giusto ad arrivare al bordo dell'oasi, sorrisi felice nel vedere l'acqua, e poi, come di consueto, svennì.
    Caddi come un sasso, lungo disteso per terra, con la faccia dritta dritta dentro l'acqua.
    Speranzoso, forse solamente a livello inconscio, che qualcuno m'avrebbe evitato l'annegamento.

     
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7 replies since 2/5/2015, 10:03   119 views
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