Malattia o follia ?

[ Free GDR - Skylineez - Leopolis ]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. leopolis
        Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,071
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    «Dialoghi»

    «Seinji-sama!.. entriamo nel Paese del Vento!»
    Seinji distolse solo per un attimo lo sguardo dal libro che stava leggendo: ciò che diceva il pterosaura era vero. I panorami ricoperti di verde, di boschi, pianure ed altro stava mutando, - ciò che pian piano si disegnava sotto la coppia voltante Seinji Akuma - Ayga il Pterosaura, era un misto di rocce, vento e sabbia. Era inutile spiegare quanto Seinji odiasse tutta quella sabbia, con il caldo afoso, il sole insopportante e quant'altro. Era una situazione anche di pericolo: in quelle terre non poteva attivare il suo velo di nebbia: l'afa eliminava ogni traccia di acqua o di umido.
    «Facciamo un giro di perlustrazione,» - rispose Seinji abbassandosi dal dorso del pterosaura per guardare in giù, - «vediamo se non incontriamo una carovana o qualcosa del genere, e andiamocene.»
    «Andata Seinji-sama! Prendo rotta per il Sud-Ovest del paese allora!»
    «Nono.» - Rispose Seinji di nuovo aprendo il libro per ritornare a leggere, - «continua la rotta verso l'Ovest. Nel caso vedi qualcuno, avvisami. Ah! E alzati un po' di quota: ci sono poche nuvole qui, ma nessuno vorrà vedere il sole... Forse potremmo rimanere celati alla loro vista.»
    E nel mentre Seinji tornava ad aprire il suo libro - un bestseller di Ame, che parlava degli intrighi amorosi della figlia di un ricco mercante del villaggio della nebbia che si era innamorato di un ninja di Suna, - Ayga agitava le sue ampie e possenti ali, elevandosi ancora di più. Da quell'altezza era difficile vedere persino gli umani. Fortunatamente, la sua vista telescopica gli permetteva di vedere in modo chiaro e lucido a distanze molto grandi, cosa che facilitava la perlustrazione e permetteva di vedere laddove gli altri non potevano notarti. A dir la verità, - e Seinji Akuma non poteva negarlo, - era stata una fortuna aver trovato quei pterosauri in una miniera tanti e tanti anni fa. Al più li usava per andare in giro nel mondo, e del resto come gli si poteva dar torto? Non c'era niente di migliore che viaggiare sul dorso di un animale lungo 12 metri e più, guardare all'ingiù dall'alto dei cieli, o nascondendosi sopra a dei strati di nuvole dense, o comunque volando abbastanza in alto da non poter essere visto a occhio nudo. Di tanto in tanto Seinji attivava anche la sua Vista Telescopica - fortunatamente, di molto migliore rispetto a quella del Pterosaura, ma non era il suo hobbie preferito. Tra tutte le attività dei ninja, gli piaceva leggere: filosofia e bestsellers romantici al primo posto, scrivere, sì, seppur brevi poesie e piccoli racconti, e anche cucinare, al più sushi, quasi come se fosse il suo piatto preferito. Così, perdutosi nella trama e nelle preoccupazioni del personaggio principale di quel romanzo, non si accorse nemmeno, che il panorama tutto intorno stava diventando sempre più arido e vuoto, - solo rocce e sabbia, persino gli arbusti insecchiti che spesso si potevano trovare all'inizio di quel paese così odiato da Seinji. In più si aggiunse anche il brontolìo dello stomaco di quel pterosaura, a dare fastidio al nostro eroe: non gli permetteva di concentrarsi e di entrare completamente nella trama del romanzo.
    «Ho fame, Seinji-sama!»
    In risposta Seinji distolse l'attenzione dalle pagine ingiallite del libro.
    «Tu hai sempre fame, Ayga-san.» - Quello sorrise.
    «Bhe! Per quello sono un Pterosaura, sama! Per mangiare la carne!»
    Seinji sbuffò.
    «Quelli della tua famiglia, compresi Zurura e Daiba, dicono tutti così.» - Rispose Seinji. - «Bha! Se hai fame, allora torna pure indietro. Appena torneremo a solvolare le foreste, ti catturerò qualche cervo.»
    «Due cervi... sama. Voglio due cervi. Sono affamato come un... come un...»
    «Lupo?» - Chiese-aggiunse l'Akuma.
    «Ah! Sì! Il lupo.»
    «Io invece ho sete.» - Disse Seinji aprendo la sua fiasca col vino e scoprendo che ormai era vuota: aveva finito tutto il vino nel mentre volavano sopra le sabbia in cerca di qualche convoglio da depredare. - «Vedi se non c'è una qualche fonte nei dintorni... anche se ne dubito.»
    «Hmm.» - Brontogliò il tipo con il muso lungo. - «C'è una pozza... anzi, no! E' un'oasi...»
    «Oasi nel deserto? Che fortuna! Hah! Bhe, andiamoci. Tanto devi bere anche tu.» - Disse il kiriano.
    «Sì. Ho sete anche io.»
    Quando la coppia andò in picchiata tagliando rapidamente verso il basso e Seinji attivò il suo chakra adesivo per non cadere giù dal dorso dell'animale come un macigno, Seinji, ormai abituato a simili atterramenti, sperò solo che il contatto con la sabbia non fosse troppo brusco. Quindi, quando ormai non erano più tanto lontani dall'acqua desiderata, il pterosaura inspiegabilmente sorrise.
    «C'è un corpo nell'acqua.» - Disse lui. - «Forse uno dei profughi del deserto...»
    «Hmm?» - Mughignò l'Akuma. - «Afferralo con gli artigli e mettilo sulla sabbia. Magari è stato vittima di qualche ladro e l'hanno gettato nell'acqua...»
    Ayga fece come ordinato da Seinji: abbassandosi di quota si sospese per qualche attimo dritta sopra al corpo con la faccia nell'acqua, quindi si abbassò lievemente, fino a che gli artigli non raccolsero il corpo inconscio dall'acqua e non lo portarono sulla sabbia, a qualche passo vicino all'acqua. Li Ayga lasciò delicatamente il corpo del ragazzo, che, a sua volta, dolcemente cadde sulla sabbia.
    A sua volta, quando il ragazzo era ancora inconscio, Seinji saltò giù dal dorso del suo amico.
    «Secondo te è vivo?» - Chiese, attivando la sua Vista Vitale e osservando l'energia vitale di quel corpo. - «Sì, è solo svenuto.» - Concluse, prendendo di nuovo la sua fiaschetto e andando verso il laghetto per riempirla d'acqua. Una volta riempita, Seinji tornò dal corpo inconscio e piegandosi verso il volto del ragazzo, gli rovesciò il contenutò della fiasca sul viso, - così l'acqua doveva farlo tornare cosciente.
    «Io vado a farmi il bagno, Seinji-sama!»
    «D'accordo Ayga. Vedi però di non annegare anche tu... hehe» - E così, mandato il pterosaura a rinfrescarsi le ali e le energie sul lago, Seinji si sedette accanto al corpo inconscio. Dal nulla tirò fuori un piccolo rotolo con dei simboli sopra disegnati. Dunque compose 5 sigilli, mordendosi il pollice fino a far uscire una goccia di sangue, e rapidamente pose la mano sul quaderno con sopra disegnati i simboli evocativi.

    Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Cane, Gallo, Scimmia, Pecora
    L'utilizzatore è in grado di richiamare oggetti o creature attraverso un varco spazio temporale. Creature: È necessario che il ninja abbia stretto un patto di sangue con una razza di creature. Richiamare in battaglia le creature è necessario una goccia di sangue e un consumo di chakra pari alla metà della riserva dell’evocazione. È possibile invocare solo esseri di parienergia o inferiore. È possibile Pareggiare gratuitamente le proprie creature, facendole ritornare al proprio luogo d'origine. Questi utilizzi richiedono 1 slot tecnica avanzato ognuno. Oggetti: È possibile liberare il contenuto iscritto all'interno di specifici rotoli spendendo ¼ Basso ogni 100 crediti equipaggiamento liberati. Inoltre consente, in condizioni di calma, di stipare oggetti solidi incustoditi nei rotoli; l'operazione che richiede un minuto ogni 100 crediti. Richiedono 1 Slot Tecnica ognuno.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo:Variabile )


    Ed ecco che in un attimo dal rotolo si liberò una nebbiolina di fumo, e dal fumo varie pietanze e bevande: vino di Ame, a base di acqua e uva scaduta, - certo faceva schifo, ma tant'è. Sushi, - questo Seinji lo aveva preparato da sé nella sua casetta ad Ame, - il pesce era squisito e anche il riso. I due ingredienti era andato a prelevarli lontano e per questo erano buonissimi entrambi. Trattati e preparati come si deve, con spezie vari e vari ingredienti alternativi, profumavano entrambi di un odore piacevolissimo. Vicino al vino e al sushi vi era del pane. Questo lo aveva comprato non troppo lontano dal Paese del Fuoco, in uno dei negozio di un villaggio povero e abitato da pochi. Non aveva molto da ridire sulla qualità del pane, che, in ogni caso, non era né troppo buono, né faceva troppo schifo. E infine, vicino al sushi, il vino, e al pane, c'erano delle bistecche abbrustolite, croccanti e succose. Ad Ayga non sarebbe bastate nemmeno un po', fintanto che erano giusto 3-4, ma a Seinji e al ragazzo sarebbero più che avanzate per rimettersi in pari con le energie dopo il duro lavoro di entrambi.
    E così, non appena il shinobi addormentato si sarebbe risvegliato riprendendo coscienza del sé, Seinji gli avrebbe sorriso, in contempo invitandolo a mangiare con un cenno del braccio.
    «Il vino fa schifo,» - avrebbe detto Seinji al ragazzo appena tornato in sé, - «ma posso assicurarti che il sushi è delizioso.»








    Chakra: 242-8-12=222

    Equip.:
    Tonici di Recupero: 2/3

    Status: Illeso
     
    .
7 replies since 2/5/2015, 10:03   119 views
  Share  
.