Malattia o follia ?

[ Free GDR - Skylineez - Leopolis ]

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  1. Skylineeez
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    Se già di consueto ero solito avere gli occhi spalancati, nel vedere davanti a me quella creatura mostruosa si allargarono ancor di più. Stavo correndo attorno a Senji, e mi fermai immediatamente, come impietrito. Davanti a me si stagliava una creatura enorme. Una sorta di demone alato gigantesco, indubbiamente una delle cose più terrificanti che avessi avuto la sfortuna di vedere nell'arco della mia vita.
    L'iniziale incredulità si trasformò in paura, e la paura avevo l'effetto benefico di accendere una sorta di secondo cervello interno, o più semplicemente, mi faceva ragionare leggermente meglio. Dal solito scemo che ero solito essere mi trasformavo in qualcuno più furbo, ma sempre molto strano.
    Il demone sembrava volermi calmare ed allo stesso tempo la figura che mi aveva risvegliato, salvato dall'annegamento e preparato un bel pasto mi stava invitando a sedermi affianco a lei.
    Evidentemente era una persona pacata, l'arrivo del demone era forse legato al fatto che non gli era piaciuto il mio corrergli attorno. Avrei dovuto ricordarmene. Ma non ero famoso per la mia memoria, ben lo sapevano tutte le persone che mi avevano ammonito di non ripetere una determinata condotta, che puntualmente era stata posta nuovamente in essere.
    Davanti al demone rimasi vigile, pronto a scattare nel caso fosse sorta questa necessità. Nella mia povera crapa si alternavano adesso pensieri e preoccupazioni.
    Se è pur vero che questa persona mi aveva salvato e offerto il suo vitto, ora davanti a me si mostrava una strana figura, che se innocua mostrava un potenziale evidente. Era ovvio che le capacità della figura davanti a me erano enormi se paragonate alle mie. Solo ora mi resi conto di non sapere ancora il suo nome. Se c'era una cosa che sapevo fare bene era presentarmi, e mi sarei accorto se lui l'avesse fatto.
    Forse non era suo interesse farsi riconoscere, ma questo genere di cose celava sempre qualche cattiva intenzione.


    Cosa mi consiglierebbe di fare ?

    Il riferimento ero incerto, non avendo alcuna persona di riferimento particolare nella propria vita. Continuai a fissare davanti a me la strana creatura, non mi attaccava nè manifestava cattive intenzioni. Guardai nuovamente il suo creatore dagli occhi rossi ed il dinosauro nell'acqua.



    Quante strane creature possiede... Potrei essere l'ennesima di esse... Saremmo strani, ma uniti.

    Decisi di fidarmi di questa persona, una scelta proveniente dal cuore. Cuore che aveva parecchi spazi vuoti, che nessuno si era premurato di voler occupare. Anzi, tutti avevano sempre cercato di allontanarsi da lui, mentre questa strana persona, dal volto normale gli era venuto incontro, anche solo per pochi istanti, senza nemmeno conoscerlo.
    Cercando di essere più rilassato mi andai a sedere affianco al mio salvatore. Non sapevo come interagire con le persone, non ero mai stato bravo ed avevo paura di allontanare anche quest'ultimo umano. Ero certo che nel familiarizzare con creature come il demone ed il dinosauro avrei avuto meno difficoltà.
    Non sapevo se guardarlo o meno, e quindi alternavo sguardi intensi e rapidi ad un continuo osservare a terra ed intorno a me.
    La sua domanda era molto difficile, non avrei saputo dire nulla a mio riguardo, ero bravo solo nel presentarmi e nel dire il mio nome. Dopodichè tutto si faceva arduo, e i miei continui errori mi costringevano ad una vita assurda da reietto abbandonato.


    Mi chiamo Ryoshi Okura. Vengo da Suna.

    Questa era la parte semplice, cercai di mantenere un tono normale, ma dentro di me si stavano alternando moltissime emozioni contrastanti. Se da un lato ero grato a questa persona di avermi concesso parte del suo tempo, sentivo dentro di me un'odio profondo per tutti coloro che invece quel tempo me l'avevano negato.


    Sono stato cacciato da mamma e papà. Perchè sono stato cattivo.

    Cercai ancora di mantenere un tono neutrale, ma era evidentemente al di là delle mie possibilità e la voce risultò quasi spezzata, come se stessi per piangere da un momento all'altro.



    Ma io non sono cattivo!!

    Questa volta il tono fù feroce, e pronunciai queste parole guardando intesamente negli occhi l'altra figura. Il mio tono di voce ed i miei comportamenti mettevano in evidenza il profondo stato di disagio interiore che provavo. Spostai lo sguardo verso il dinosauro e verso il demone. Una parte di me avrebbe voluto il loro posto, era semplice, si era costretti ad interagire con il mondo solo quando espressamente richiamati. Io invece non avevo scampo. Che fosse dormire o mangiare, in qualsiasi momento ero costretto a scontrarmi con i radicatissimi pregiudizi delle persone, i loro sguardi carichi di odio o paura, nella maggior parte dei casi era poi solo un passagio graduale. L'iniziale paura dovuta ai miei strani comprotamenti si trasformava presto in odio. Bisogna odiare le cose strane e diverse da noi, è sicuramente più facile odiarle che sforzarsi di comprenderle.


    Io amo la Luna. Lei è sempre li. Quando dormo da solo o scappo, lei è l'unica sempre vicino a me.

    Questa della luna era certamente la mia più grande ossessione. In qualsiasi situazione trovavo un collegamento con essa, era l'unica costante della mia vita. Il tutto dev'essere dovuto ai racconti che mi faceva mia madre da piccolo, prima che anche lei iniziasse ad allontanarsi. I bei tempi in cui avevo un letto in casa, invece di una panchina nelle pianze dei villaggi. Era forse l'unico ricordo sincero, di un'infanzia vissuta nel modo sbagliato.
     
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7 replies since 2/5/2015, 10:03   119 views
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