Indagini Private

"Free" Asgharel, Fenix

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Situazione Problematica~


    Atasuke sorrise alle affermazioni di Raizen in merito alla sua eccessiva laboriosità. Quasi trovava divertente con quanta foga l'Hokage cercasse di farsi vedere più furbo o più figo della media, sottolineando che erano gli altri ad aver fatto degli errori, ed Atasuke, con fare sornione, volle far notare quel dettaglio, indicando quella che era la pila con effettivamente i dati dell'ultima settimana, decisamente “piccola” rispetto a tutti i fogli presenti in quella stanza.

    «Oppure, ti sei dimenticato di guardare con attenzione... Come ho detto prima... QUESTA è la pila con gli accessi degli ultimi giorni... Tutto il resto sono gli arretrati rimasti ad impilarsi negli ultimi mesi da quando l'ultimo capo dei guardiani è sparito dalla circolazione... Quindi ti ringrazio per costringermi a rifare praticamente da zero un lavoro quasi terminato... Mi spiace solo che dovrai pagarmi tutte le ore di straordinario alla fine del mese...»


    Battè con precisione con l'indice su quel che rimaneva della pila in modo da indicarla chiaramente come soggetto del rimarcato “questa”.
    Lasciò quindi nuovamente la parola all'Hokage, il quale sembrava avere ancora dell'altro da aggiungere prima di poter proseguire oltre o chiudere quella riunione.

    “Comunque, ho intenzione di limitare ulteriormente il transito degli estranei all’interno del villaggio. Fortunatamente Konoha non è troppo estesa, sposteremo lentamente tutte le attività commerciali nei pressi dell’ingresso, ben pochi commercianti ne saranno dispiaciuti immagino, ed il mercato principale verrà messo all’esterno delle mura in modo che carichi giornalieri di alimenti non debbano passare al tuo vaglio, così alleggerirò pure te.
    Inoltre i lavori sono quasi ultimati e questo darà un ulteriore taglio.
    Ci sarebbe anche da fare una ripulitura dei boschi antistanti le mura, serve uno spiazzo che dia maggior respiro e campo visivo, altrimenti sarebbe troppo semplice accostarsi o dileguarsi nella foresta.
    Convertirlo a prato verde sarà un po’ lento, ma aiuterà a tenere l’ordine.
    Riguardo gli ingressi per fornire eventuali spacci invece dovremmo trattarli caso per caso, cercheremo di invogliare i piccoli possessori a fare ordini più grandi e variegati invece piccoli e frequenti. ”


    «Molto bene, aspetto allora l'avvio ufficiale per preparare una squadra da mandare assieme ai tecnici per ripulire il confine, come ben sai è pieno di trappole e loro avranno il compito di proteggere la tua manovalanza e di ridefinire lo schema di sicurezza del perimetro... Per quanto riguarda il mercato all'esterno ho qualche dubbio... Ogni merce che passa il confine viene controllata, ma quelle che non lo attraversano sfuggirebbero ai controlli e potrebbero entrare nelle mani dei cittadini forniti di pass... Per dirla in un'altro modo, diminuiresti il carico di lavoro, certo, ma creeresti una criticità non da poco, senza contare che se invece volessimo fare il controllo in loco, dovrei distaccare quantomeno un'intera unità per sorvegliare l'area mercatale che di solito è molto affollata... Quindi ci ritroveremmo con un problema in più e con più uomini impiegati... Piuttosto consiglierei di spostare il mercato a ridosso delle mura, sfruttando la piazza in modo da avere il controllo delle merci in entrata ed uscita ma anche un controllo diretto sulla piazza come già avviene dagli uomini già in postazione, otterremmo un controllo maggiore senza dover impiegare ulteriori squadre e senza prenderci inutili rischi»


    Non si trattenne dal guardare di storto l'Hokage, quando questi, con il suo insopportabile modo di fare ricalcò nuovamente sulla questione del 2maggiordono” segno che l'Hokage era grezzo quanto appariva e che evidentemente non era abituato a quei tipi di ambiente.

    “... Immagino che saper fare un buon the sia essenziale durante una violazione del perimetro, saprà in grado di gestire la sete del nemico in pochissimi istanti: l'ospitalità prima di tutto! ”

    «Come sempre il tuo senso dell'umorismo è alquanto banalotto... Takeda non è portato per il combattimento diretto, ma è decisamente abile nella gestione delle questioni burocratiche e nella diplomazia, cosa molto utile quando riceviamo messaggeri dal mondo... Quantomeno possiamo cercare di rabbuonirli per prepararli ai tuoi modi poco diplomatici... Attualmente lavora negli uffici occupandosi del necessario per imparare quanto gli serve e sperabilmente con l'addestramento imparerà anche a combattere come si deve... Ma immagino che come molti credessi che il corpo dei guardiani è solo composto da rudi combattenti addestrati a combattere solo ed esclusivamente per difendere il perimetro... Chi credi gestisca le spedizioni diplomatiche, la prima accoglienza e la posta prioritaria? La fata turchina?»


    Concluse ironico, sottolineando all'Hokage che dietro all'organizzazione del corpo di guardia delle mura c'era anche dell'altro, molto più di quanto la maggior parte della gente potesse vedere o credesse di sapere. Certo, la loro componente primaria erano combattenti piazzati a controllare i confini ed a difendere il villaggio dagli attacchi, ma quello non era il tutto, come per ogni organo del villaggio.

    […]


    Dopo le sue affermazioni la situazione si fece più tesa, o quantomeno aveva toccato argomenti decisamente più pesanti, oltre che personali.
    In un primo momento, Atasuke lasciò correre l'affermazione di Raizen in merito all'eventuale promozione dell'impiegata, catalogandola solo come l'ennesima battutaccia di pessimo gusto da parte del colosso, per poi ascoltare le affermazioni dello stesso.

    “Il Loto non sarà mai impiegato per simili compiti, anzi, cerca dimenticare di averli visti per un po’.
    Sono una risorsa che non intendo sprecare in questo modo, ed inoltre, non mi fido di loro fino a questo punto.
    Tu invece sembri non fidarti affatto di Shizuka. ”


    «Se questa è la tua decisione, cercherò di affinare la cosa per altre vie, sempre che ci sia qualche altro modo...»


    A quel punto si voltò, osservando l'Hokage, che per la prima volta sembrava seriamente concentrato sulla questione, oltre che attento ad ogni sua parola. Forse per una volta aveva colto la serietà della questione ed aveva deciso di accantonare i suoi modi discutibili.

    «Davvero credi che non mi fidi affatto di Shizuka? Se così fosse mi sarei fidato immediatamente dell'informazione e non mi sarei minimamente posto il problema denunciando ufficialmente il clan... è proprio perchè mi fido di lei che ho dei dubbi su questa storia e voglio verificare quanto prima la situazione»


    Girò l'attenzione sulle mancanze nate fin dall'inizio della questione, non tanto per nascondere le proprie o per darsi delle scuse, ma per mettere in chiaro tutti i punti, fino all'ultimo dettaglio, con la precisione che contraddistingueva i suoi modi di operare.

    “Quanto sei certo di questa informazione? ... Insomma raccontami in quale frangente hai fatto tale scoperta.”


    A quelle richieste, Atasuke si avvicinò nuovamente alla scrivania, ritornando a sedersi, forse per comodità, ma più precisamente perchè quella discussione necessitava di essere propriamente intavolata come si doveva.

    «Come forse saprai, qualche giorno prima della tua elezione, ero stato mandato a Kumo assieme a Sasori scortando quello che secondo l'allora amministrazione doveva essere un nostro diplomatico, per risolvere la questione di confine tra Oto e Kumo. Inutile dire che la missione è stata un pieno fallimento, fin dal momento esatto in cui abbiamo oltrepassato il gate, ma probabilmente anche da prima dato che l'uomo che abbiamo scortato forse non era neppure uno dei nostri, ma questo riguarda il motivo di tutto l'arretrato... Tornando però alla questione...»


    Si allontanò per un'istante dalla scrivania, andando all'archivio prelevando una copia che si era tenuto del suo rapporto, in modo che l'Hokage potesse leggerla.
    Porse la cartellina con attenzione, sperando che la cosa fosse d'interesse per l'Hokage, il quale, ricordava Atasuke, non sembrava amare i lunghi monologhi.

    «Questa è la mia copia personale del rapporto che ho consegnato prima, li ci sono tutti i dettagli, fino all'ultimo che ricordo, salvo ovviamente la questione del marchio sul carro... Così potrai darci un'occhiata se vuoi, senza che ti tenga qui per ore a narrarti tutto. Per farti il sunto della parte succosa: Sul carro che ho seguito, era presente lo stemma dei Kobayashi, era progettato per il trasporto di armi ed era decisamente differente dai normali carri-merce usati dai Kobayashi per trasportare i loro abiti e tessuti. Inoltre il carro, oltre ad essere stato lasciato come esca pe un'imboscata, il carro sembrava scortato da almeno tre elementi, quelli che mi hanno assalito, ma che stranamente, dopo avermi steso, anziché uccidermi sembra che mi abbiano curato, o quantomeno non mi sono risvegliato nello stato in cui mi avevano lasciato, e mi hanno lasciato tornare a casa con le informazioni...»


    Si concesse una brevissima pausa, prima di chiudere con un sospiro la sua risposta.

    «Per quanto sia molto convinto di ciò che ho visto, mi sembra strano, oltre che sciocco avermi lasciato andare a quel punto, specie visto quanto si son dati da fare per non farsi seguire... Quindi credo che questo risponda anche a quanto mi fido di questa informazione...»


    E così passò la palla a Raizen, in attesa di eventuali consigli o direttive da seguire.
     
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28 replies since 4/5/2015, 14:46   360 views
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