Incontri speciali

Free GdR: Dolcecattiva - Kobo

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  1. Dolcecattiva
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    Carpe diem




    Ero totalmente imbarazzata al pensiero che qualcuno avesse potuto vedere la mia biacheria intima e non facevo altro che pensare a quel disgraziato ragazzino davanti a me che era appena stato travolto e sul quale ho cercato di sfogare la mia ira per la mia sbadataggine. La gente attorno ci stava osservando e ho provato a coprirmi come più potevo, quegli sguardi mi stavano facendo innervosire ed imbarazzare sempre di più allo stesso tempo.
    << Perdonami, sarò più attento a non venirti addosso mentre sono immobile, la prossima volta>>
    << Che fai mi prendi anche in giro, bimbetto?>> gli ho detto un pò innervosita per il suo sarcasmo. Ho riflettuto un attimo e mi son sentita di dovergli delle scuse; d'altronde non è colpa sua se avevo la testa tra le nuvole!

    << Scusami..forse sono stata un pò brusca, ero un pò sovrappensiero e... non ti ho visto..spero di non averti fatto male>>. Mi ha teso la mano invitandomi ad alzarmi il prima possibile da li per evitare ulteriori sguardi indiscreti * arrossisco come un peperone rosso *, ho afferrato la sua mano nel totale imbarazzo e mi sono avvicinata a lui quasi abbracciandolo e gli ho bisbigliato all'orecchio << Grazie mille!>>. Mi sono allontanata nuovamente da lui, così anche da osservarlo..era la prima volta che lo vedevo, o almeno credo.. Ho voluto continuare il discorso nella speranza che potesse aiutarmi:<< Ti chiedo scusa ancora, sai non riesco a muovermi molto bene qui al porto e le poche volte che ci son venuta mi sono persa.....è un incubo per me questo posto, devo tornare a casa in fretta perchè stasera abbiamo ospiti e non ho la più pallida idea di sove andare a prendere quello che mi serve... * prendo fiato e lo guardo con occhi smarriti * << Saresti così gentile ad aiutarmi se non hai impegni??>> * addolcisco di più la voce * << Ti preeeeeeeegooooo!!!>> gli ho detto, ma la mia voce sembrava più un miagolio che la voce di una ventitreenne..

    " Che maleducata che son stata.. gli sto chiedendo aiuto e non gli ho chiesto il nome.. E' così grazioso.. "

    << Che stupida che sono! Ti sto chiedendo aiuto e non ti ho chiesto neppure il tuo nome.. Posso sapere come ti chiami bel ragazzino?>> gli ho detto facendogli una carezza sul viso. Sono rimasta davanti a lui, cercando di non far trapelare tutti i pensieri che scorrevano nella mia testolina matta, aspettando una sua risposta..



     
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6 replies since 7/5/2015, 15:40   137 views
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