Kurohai - La Speranza

[Corso alle Basi]

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Kurohai - La Speranza

    Nuovi arrivi




    [Alcune settimane prima]

    Molteplici barche attraccarono presso il porticciuolo del Villaggio Vecchio a Kurohai, improvvisamente tornato vitale a seguito della distruzione del Villaggio Nuovo ad opera di Jigoku. Ero su una di queste, corrucciato. Non potevo portare metà dei profughi salvati a Suna presso Kiri, metà della popolazione mi avrebbe tagliato la gola ed il villaggio sarebbe collassato fin troppo in fretta. Avevo fatto la proposta a Suna di prendermi carico dei profughi cacciati dai Kijin dalle loro terre per compassione e per la certezza di poter contare su Kurohai. L'isola era piccola, ma abitata da uno scarso numero di persone. Inoltre le opere di ricostruzione per quanto procedessero sostanzialmente senza intoppi erano quasi mastodontiche. Molteplici case da costruire e nonostante l'aiuto di diversi Shinobi il tutto avrebbe richiesto molto più di alcuni mesi di tempo.

    Da lì la mia idea di impiegare quella gente al meglio. Essi avevano perso la loro casa, e tra essa ed il luogo in cui erano fuggiti si estendeva il terribile deserto dell'Aunaroch per cui nessuno di essi aveva la benché minima voglia di tornare indietro: una traversata infernale solo per trovarsi in una terra invasa. Da nomadi quali erano avevano dunque deciso di andare avanti e cambiare la loro vita, sicché aveva proposto loro di seguirmi e divenire cittadini del Paese dell'Acqua. Alcuni non erano stati d'accordo ed avevano deciso di spargersi per il mondo, altri invece furono entusiasti di quella proposta sopratutto in quanto permetteva loro di allontanarsi il più possibile dal pericolo rappresentato dai Kijin.

    A Kurohai la notizia inizialmente non fu presa benissimo. Almeno finché non ricordai loro che data la situazione di emergenza molte braccia in più per lavorare avrebbe fatto comodo a tutti quanti. Comprendevo le loro paura, temevano che ciò avrebbe comportato solo altre bocche da sfamare quando le loro tasche erano vuote ma assicurai che generi alimentari ed altro sarebbe giunti da Kiri e che infine avrei ufficialmente messo Kurohai sotto la protezione del Paese dell'Acqua - con la benevolenza del Daimyo -.





    [A Kiri, tempo presente]

    Al porto la prima nave con il carico diretto a Kurohai era pronta. Io la guardavo, speranzoso che tutto potesse andare per il meglio. Avevo richiesto alcuni ninja di scorta ed io stesso mi sarei unito. I pirati che stavano infestando le acque a sud-est di Kumo si stavano spingendo sempre più a sud e stavano diventando sempre più invasivi e pericolosi. Per questo chiamai molti ninja, tra i quali persino uno studente. Se i pirati ci avessero attraccato contavo di far affondare la loro nave senza troppi problemi, ma c'era anche il rischio che questo non potesse essere possibile. Così, se ci avessero per caso attaccato in gran numero dovevo rispondere con un altro gran numero.

    Dunque alcuni giorni prima diverse lettere di convocazione erano giunte alle case di una decina di ninja di Kiri, spiegando loro che erano stati convocati per far parte di una scorta navale per un carico destinato a Kurohai. Nel villaggio la voce degli accadimenti di Suna si era sparsa ormai ed anche quella che in una isola recentemente annessa al Paese dell'Acqua molti profughi avevano trovato rifugio contribuendo alla ricostruzione del villaggio distrutto da un "cataclisma naturale" essendo stato costruito troppo vicino alle pendici di un vulcano attivo.

    Tra i ninja convocati c'era anche un tale Ren Kuchiba, uno studente davvero poco esperto in ogni senso. Continuavo, del resto, a perseverare con la mia politica forse non molto ben vista: dare agli studenti responsabilità, così che potessero farsi le ossa e divenire veri ninja. Ren mi avrebbe trovato sulla nave. Semplicemente dicendo il proprio nome ai ninja di guardia al molo avrebbe avuto accesso alla nave.

    Così la sua avventura nel mondo iniziava. In che modo sarebbe proseguita l'avrebbero stabilito gli eventi.


    Salve!
    Post di presentazione, ti consiglio di far riferimento alle notizie di Suna (Problemi nell'Ovest) per capire un attimo a che profughi mi riferisco.
    Semplice post di presentazione e di puro gioco. Si vada!
     
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    Kurohai - La speranza

    Di nuovo in mare



    Ren era giunto a Kiri da un paio di settimane. Per tutta la vita aveva sognato di diventare un pescatore, eppure, quando quel sogno si era realizzato, aveva compreso che, dopotutto, quella vita non era adatta a lui. Si sentiva come in gabbia, oppresso nel suo piccolo villaggio. Certo, amava il mare, ma desiderava anche, come tutti i giovani, del resto, vedere il mondo. Da qui il suo desiderio di diventare uno shinobi e, di conseguenza, il trasloco a Kiri, dove avrebbe potuto coronare il suo nuovo sogno. Appena arrivato si era sentito molto spaesato.

    Non conosceva nessuno e quel dannato villaggio era incredibilmente più grande di quello in cui era cresciuto. Ma era pur sempre un giovane dinamico e intraprendente e non si era lasciato scoraggiare, in pochi giorni aveva imparato come muoversi in quella città e aveva addirittura sbrigato le pratiche e le scartoffie necessarie per diventare ufficialmente uno studente del villaggio. Non era ancora un ninja a tutti gli effetti, ma era il primo passo della sua carriera.

    [...]



    Nel piccolo monolocale di periferia in cui viveva c'era appena il necessario per vivere. Non era certamente ricco e non poteva aspirare a niente di meglio data la situazione, eppure non gli dispiaceva. L'aria sapeva di mare, un odore che gli ricordava la sua isola, e le strade erano sempre affollate. Amava poter andare in giro per le strade senza essere riconosciuto e senza doversi fermare ogni due secondi per salutare qualcuno che conosceva, gli dava un certo senso di libertà che mai aveva provato fino ad allora.

    Stava proprio tornando alla sua umile dimora da una di queste passeggiate rilassanti, quando notò che, nella piccola cassetta della posta si trovava una lettera. Visto che non conosceva nessuno in quella città e che era improbabile che sua madre gli avesse scritto così presto, rimase abbastanza sorpreso. Ancora di più dopo averla letta. Era una convocazione ufficiale per quella che aveva tutta l'aria di essere una missione di scorta affidatagli dal villaggio.

    Strano, sono solo uno studente. Pensavo che al massimo avrei dovuto svolgere qualche noioso corso teorico.

    Non era spaventato. Nella sua ingenuità, era troppo ignorante per capire quanto fosse pericoloso il mondo di cui adesso faceva parte. Al contrario, era eccitato. Fin da subito avrebbe cominciato a viaggiare, proprio come desiderava, e per di più per mare. Non vedeva l'ora di trovarsi di nuovo su una nave, con il vento sul volto e le onde tutte intorno.

    I motivi del viaggio non gli erano del tutto nuovi. In quel periodo, a Kiri, non si parlava che di quei profughi del deserto che erano stati mandati su un'isola per aiutare la ricostruzione in seguito a un'eruzione, e avevano bisogno di materie prime. Ma non gli interessavano poi granché, per lo più era felice di poter esplorare mari a lui sconosciuti e, contemporaneamente, far vedere quanto valeva come ninja. Chissà, se si fosse comportato davvero bene, magari sarebbe diventato uno shinobi a tutti gli effetti!

    [...]


    Era finalmente il giorno della partenza e Ren era prontissimo. Quella notte aveva dormito poco e male, perché troppo agitato, e aveva ricontrollato più e più volte di non aver dimenticato nulla. Quando dopo l ennesimo controllo, si fu assicurato che era tutto in ordine, si decise, finalmente, a uscire, dirigendosi verso il porto. Mentre attraversava le strade, che già gli erano diventate familiari, a passo deciso, cercava di calmarsi senza successo. Quella era la sua prima avventura e non vedeva l'ora di partire, neanche fosse stata una gita di piacere. Mentre attraversava il piccolo villaggio che sorgeva fuori dalle mura, vicino al porto, una piccola fitta di rimpianto lo attraversò. Inizialmente avrebbe preferito vivere lì, vicino al mare, ma purtroppo ai ninja era proibito.

    Arrivato a destinazione, si trovò una guardia a sbarrargli il passo. Doveva essere uno dei ninja del villaggio, ma aveva un aspetto abbastanza anonimo, e a Ren non sembrava di averlo mai incontrato. Comunque, decise di essere garbato e di presentarsi come si conviene fra colleghi.

    Ren Kuchiba, sono qui per la scorta.

    Senza volerlo la voce gli uscì un po' più acuta di quanto avrebbe voluto, tradendo la sua emozione. La guardia comunque non si scompose e gli fece semplicemente cenno di passare. Evidentemente era al corrente del suo arrivo.

    Stai calmo, già hai fatto una brutta figura, e non sono neanche dieci minuti che sei uscito di casa...

    Intimandosi di mantenere un contegno proseguì lungo il molo, fino a una grossa nave ivi attraccata. Brulicava di gente, non c'erano dubbi che fosse quella giusta, visto che sembrava carica di casse e imballaggi vari e che, sul ponte, sembravano esserci già alcuni dei suoi superiori.
    Un po' intimidito, un po' nervoso, percorse la passerella che lo condusse fino al ponte della nave. Una volta a bordo rimase lì, in piedi, impalato, senza sapere a chi rivolgersi o cosa fare.
    Si sentiva molto a disagio, e anche un po' stupido, a stare lì, dritto come un fuso.
     
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    Partenza



    Il cielo era terso, la nebbia rada. Erano le condizioni adatte a partire. I ninja richiesti si presentarono in tempi diversi ed alla fine giunse lo studente. Lui tra tutti era quello più in pericolo. Da Konoha avevo ereditato quella volontà di crescere generazioni future al meglio delle forze. Forse questo si confaceva poco alle sanguinarie tradizioni kiriane: mandare bambini al macello lasciando che sopravvivano solo i più forti dava occasione di generare mostri possenti, ma incattiviva l'animo e la gente. Quel periodo - fortunatamente passato ma non dimenticato - noto come "Nebbia di Sangue" era ancora ricercato da taluni individui che ne auspicavano il ritorno per rinforzare le nuove leve di Kiri.

    Non finché respiravo. Per cui, quando Ren si presentò sulla nave fu fermato da un marinaio. Era piuttosto magro, indossava un capelli bianco ed una maglia azzurra, nonché pantaloni scuri sporchi. La barba era folta ed ingrigita dal tempo. Sei il novellino? Domandò. Alla risposta affermativa da parte di Ren il marinaio si sarebbe grattato il mento barbuto con intesita, quasi cercando qualcosa sepolta nelle profondità dei suoi peli per poi tirare via qualcosa. Va dal Mizukage, sta nel castello di poppa vicino al timone.
    Aveva dato per scontato che sapesse qual'era la mia faccia, ma non poteva esserne sicuro: dopotutto Ren veniva da fuori Kiri ed era da assai poco nel Villaggio.

    Giunto a poppa dopo aver salito le scale dunque mi avrebbe trovato intento a parlare con un ninja con la divisa del villaggio. Dì a Ikki di mettersi come vedetta, è un Akuma, sfruttiamo i suoi benedetti occhi. Sì signore. Voglio che voi altri otto turniate, sei su, due a riposo. La notizia della mia partecipazione a questa spedizione è rimasta segreta, dunque potremmo essere attaccati. Avrebbe certo avuto più senso che facessi sapere tutto! Del resto non molti pirati avrebbero avuto l'ardire di attaccare la barca su cui c'era il Mizukage. Ma quelle mie azioni avevano uno scopo ben preciso. Sì. Verranno fuori come ratti a cui distruggi la tana Mizukage-sama. Annuii. Ah! Tu devi essere quello nuovo. Aggiunse il ninja dopo aver notato Ren. Lascialo a me Hito. Devi essere Ren, giusto? Domandai.

    Bene, questa è una missione in cui normalmente non farei partecipare studenti, ma normalmente non ci prenderei parte nemmeno io. Dissi. Avrai sentito cosa è successo a Suna, no? Brutta storia, davvero brutta storia. Mi sono sentito in dovere di dare una mano a Suna. Inoltre a seguito di un cataclisma una isoletta del sud con un unico villaggio è stata praticamente rasa a suolo per cui anche quella gente è in emergenza. Profughi nostrani e profughi esteri, dobbiamo portar loro materiali da costruzione e vivande così da costruire un nuovo villaggio. La situazione era tutto sommato semplice, nella sua problematicità. Non c'erano problemi politici di sorta ed ero riuscito persino a promettere una collaborazione tra gli abitanti di Kurohai ed Profughi delle Terre Occidentali.
    Ci sono problemi a Kumo e parecchi pirati, per essere più precisi bande di nukenin dotate di barche, salpano all'arrembaggio dalle coste del Paese. Ultimamente sono diventati particolarmente violenti inoltre. Aggrottai le sopracciglia appena preoccupato. Mi piacerebbe anche sapere il perché. In ogni caso, finché io sono su questa barca difficilmente potremo avere problemi e ne approfitterei volentieri per buttarne giù alcune, ma nel caso, voglio che tu stia vicino a me osservi ed impari.
    Compito semplice, dopotutto.

    Forse.


    Continuiamo col gdr, non forziamo le tappe!
     
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