[Gioco] Vizi di Forma

Grado C

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  1. Arashi Hime
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    Y Danone
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    LINE OF DUTY

    We never fail when we try to do our duty,
    we always fail when we neglect to do it.




    Era una splendida giornata a Konohagakure. Il sole era alto nel cielo, il canto dei passerotti intonava la melodia della primavera e la quiete più totale abbracciava con dolcezza ogni cittadino...

    «SHIZUKA KOBAYASHI!»



    Seduta ad uno dei tavoli del ristorantino del locale del vecchio Tarou sulla seconda strada, una giovane donna di circa vent'anni sgranò gli occhi quando la porta del locale si spalancò di botto e lei, colta alla sprovvista, ingurgitò in un respiro strozzato un boccone di udon bollente. Per un attimo il suo volto, arricciandosi, si contrasse in un'espressione di puro panico.

    «DOVEVI ESSERE IN AMMINISTRAZIONE DIECI MINUTI FA!»



    La ragazza, la quale iniziò progressivamente ad assumere un preoccupante colorito violaceo, parve ignorare le urla provenienti dall'entrata, preferendo piuttosto allungare una mano tremante verso un bicchiere pieno d'acqua posto di fronte a sé. Tremava.

    «E SMETTILA DI MANGIARE ALMENO QUANDO TI PARLO, DANNAZIONE!»



    Ruggì la voce mentre un alto uomo con morbidi pantaloni scuri e un maglione a collo alto recante il simbolo del Villaggio della Foglia si avvicinava ad ampie falcate al tavolo cui era seduta la persona con la quale sembrava avercela tanto. Con un gesto secco della mano le allontanò il bicchiere dinnanzi, fulminandola poi con lo sguardo. Per tutta risposta, lei, con gli occhi pieni di lacrime e una vaga nota melodrammatica a fletterle il viso, inseguì la sua acqua con la mano, aprendo e chiudendo la bocca senza però dire alcunché.
    «E' arrivata una richiesta da Sunagakure, stronza. Ci vai tu, te l'avevo detto che dovevi controllare ogni mattina gli archivi!» Sibilò l'uomo, sistemandosi il coprifronte sul braccio e continuando a guardare malamente l'interlocutrice. «E dacci un taglio con queste tue solite scene, ci vai di sicuro stavolta, hai capito? Cosa ti teniamo a fare a Konoha, sennò?» La ragazza, portandosi una mano alla gola, abbassò lo sguardo con gli occhi pieni di lacrime e per un attimo parve intenzionata a dire qualcosa. Non ci riuscì, ovviamente, ma in cambio emise un debole fischietto strozzato, di fronte al quale lo Shinobi, dopo qualche attimo di comprensibile incertezza, sospirò piano. «Dai Shizuka, non fare così... abbiamo scelto te perché la missione è con un pezzo grosso del mondo mercantile, e chi meglio dell'erede dei famosi Kobayashi se ne può occupare? Conosci questo genere di ambiente, sei la più idonea a trattare con persone di questo lignaggio e sono sicuro che saprai gestire la faccenda al meglio.» E battendo con violenza una mano sulla schiena della giovane, ormai accasciata sul tavolo, immobile, sorrise allegramente. «E' un grande onore, sappilo!» Esclamò fiducioso...
    ...prima che la ragazza, sgranando gli occhi per il colpo, sputasse sul tavolo un groppo di udon ancora interi e iniziasse poi a respirare a grandi boccate, tossendo.
    «CHE SCHIFO!» Gemette il ninja, balzando indietro rispetto all'educata astante del ristorante, che dopo essersi battuta ripetutamente le mani sul petto, si limitò ad alzare gli occhi verso di lui. «C-cosa vuoi?! Hai deciso di venire senza dare problemi, stavolta?!»
    «...muori, cane, figurati se vado in quella merda di Suna.»
    Gemette la tipa con una vocina flebile e graffiata, accennando ad un sorrisetto sarcastico. «Per me, laggiù, possono crepare tutti mangiando sabbia.»

    Silenzio.

    I due ragazzi, che non potevano distare poi tanto d'età l'uno dall'altro se non forse di sei o sette anni, si sorrisero a vicenda con dolcezza...
    ...poi lo Shinobi scattò talmente veloce che la ragazza, ancora intenta a sturarsi la gola tossendo, non ebbe il tempo di muoversi e venne così brutalmente afferrata per i fianchi.
    «CI VAI ECCOME, STRONZA! HAI TRE COMPAGNI CHE TI ASPETTANO! PARTI SUBITO!» Ruggì l'uomo, puntando i piedi a terra per poi iniziare a tirare.
    «MA TI PARE CHE VADO A SUNA, TAKUMI?!» Strillò l'altra, scalciando e attaccandosi al tavolo, che si rovesciò puntualmente a terra mandando in frantumi ogni vettovaglia ivi riposta. «COMPAGNI?! A ME?! NON IMPARATE MAI LA LEZIONE, EH?!»
    «Metti tutto sul conto del Clan Kobayashi, Ossan.»
    Annuì Takumi, facendosi serio, mentre il proprietario guardava la scena in silenzio. Vista la calma con cui seguiva lo svolgersi della distruzione del suo locale, sembrava invero piuttosto abituato a quel genere di circostanza. «Shizuka, Shiratoshi Anzo è un parente del Daimyo del Paese del Vento, smercia tessuti pregiati e ha bisogno di una scorta. Suna ha problemi e ci ha chiesto supporto, non possiamo rifiutarci di–...» Tentò di spiegare l'uomo, trascinando il corpo della ragazza che con le unghie grattava il pavimento di legno nel vano tentativo di fermare il suo rapimento.
    «Non mi piacciono i team, ti prego, mandaci la piccola Chichinatsu!» Ringhiava la giovane, arpionando allora lo stipite della porta del ristorante e gemendo in direzione del proprietario che la stava salutando allegramente. Un secondo dopo, i due erano in strada. O meglio, Takumi era in strada, la donna che pareva chiamarsi Shizuka, invece, adesso sembrava solo fingersi morta.
    «Oh! Shicchan va in missione oggi, eh?» Disse una paffuta passante, posandosi una mano sul viso tondo e sorridendo dolcemente. «Itterashai Shicchan!»
    «Grazie Sumire-san, a presto.»
    Rispose lo Shinobi al posto del fardello che stava strisciando dietro di sé. Facendo attenzione a passare sopra ad ogni sasso, buco o spigolo che trovava lungo la strada, Takumi dell'amministrazione di Konoha, approfittando dell'apparente resa, condusse la causa della sua calvizia precoce di fronte alle porte di un enorme magione tradizionale, tanto grande da occupare quasi tutta la parte verde del Villaggio della Foglia e dove, forse in loro attesa, vi era una giovane donna dai corti capelli rossi, vestita di un kimono striato, che non appena li vide si inchinò profondamente. «Ritsuko-chan, deve essere pronta in tempo zero. Parte subito.» Ordinò il ninja, mollando il corpo riverso a terra della kunoichi e lanciandole in faccia un sacchetto ripiegato e un rotolo sigillato dal timbro di Konoha. «Shizuka, andrai a Suna e porterai onore al Villaggio. Mettiti il coprifronte. Sii rispettosa. Dentro il rotolo c'è tutto quello che devi sapere, la strada da seguire e le soste da fare. Il pacco te lo manda Mamiko. Portati tanta acqua. Ah, e soprattutto... se oserai fare qualche tua solita cazzata, giuro che stavolta–...»

    “....Per questo motivo il nobile Shiratoshi e il suo gruppo sono già partiti.”



    Una figura abbastanza bassa, sul metro e sessantacinque centimetri circa, e avvolta da un mantello di cotone e seta bianco ricamato di verde, era immobile di fronte al Gate di Suna. Sulla schiena, aveva legata una nodachi dal fodero lucido.
    Si trovava qualche passo indietro rispetto ad un'altra persona, un tipo piuttosto alto con un fazzolettino da naso legato sulla testa che, arrivato di poco prima di lei, stava vaneggiando di fronte ad uno shinobi mingherlino e palesemente imbarazzato. Nel silenzio che si venne a creare, la figura ammantata di bianco esitò.
    «...Come, scusa?» Mormorò infine da sotto il cappuccio del pregiato tessuto. Il ragazzino, guardando ora verso di lei, si terse la fronte dal sudore, provando a spiegare ancora.

    “Abbiamo provato a convincerlo, ma non è stato possibile, lui e la sua scorta sono partiti un paio d'ore fa in direzione nord-est. Cercate di raggiungerli in fretta ! E' una piccola carovana composta da due carri trainati da cavalli color crema, e da 3 uomini”



    «Ah.» Si limitò a dire la figura, annuendo lentamente dopo un lungo istante. «Va bene. Spero arrivi vivo a destinazione.» Affermò, lanciando in braccio al sunese il rotolo di convocazione recante il simbolo di Konoha mentre si voltava, dando lui le spalle. Evidentemente non aveva nessuna intenzione di rimanere lì, come dimostrò iniziando a camminare nella direzione opposta a quella delle suppliche del poveraccio...

    “E soprattutto.. se oserai fare qualche tua solita cazzata, giuro che stavolta ti lascerò nelle mani di Raizen Ikigami e Norio Uchiha. Contemporaneamente. Nella stessa stessa stanza. Stavolta me ne laverò le mani di quello che ti faranno, mi sono spiegato, Shizuka?”



    ...prima di virare su se stessa e tornare indietro.
    Riportandosi di fronte al sunese e accanto al signor bandana, la figura sembrò sorridere allegramente da sotto il cappuccio. Da come si passò un braccio sulla fronte pareva star sudando copiosamente... ma non era per il caldo.
    «Ma perché compromettere i rapporti tra Suna e Konoha in questo modo, mi chiedo!» Cinguettò adorabilmente, mentre il suo interlocutore la guardava allibito. «Lascia fare a noi Nowaki...»
    «Mi chiamo Sodaki...»
    «...porteremo a destinazione Bakatoshi-sama e tutto il suo carico!»
    «Lo fai apposta, vero?»
    Domandò sconsolato il ninja, fissando perplesso la tizia che, con un gesto secco della mano, si abbassò il cappuccio: una lunga cascata di capelli castani, raccolti in una coda di cavallo, le ricaddero sulla schiena, incorniciando con ciuffi ribelli un volto ovale in cui due profondi occhi verdi impreziosivano una lineare carnagione rosea, labbra rosse e l'espressione di chi non sa più cosa deve credere del mondo e della vita.
    «Si.» Rispose lei, annuendo. «Ma non ti preoccupare, credo che ce la faremo a riportarlo intero, il vostro mercante dico.»
    «...Credi?!»
    Gemette strozzato l'altro, sobbalzando sul posto pronto a buttarsi in una lunga arringa in prosa sul perché e il per come quella persona dovesse davvero tornare intera. Ma l'attenzione della sua interlocutrice era già lontana. Cioè, non molto lontana, per la verità sul tipo a cui si era affiancata.
    «A meno che non ti sia perso e per caso ti sei trovato in questo inferno rosso, immagino che tu faccia parte della scorta.» Esclamò la kunoichi. Abbassandosi un poco, giusto per guardare in faccia il ragazzo, annuì. «Mi chiamo Shizuka Kobayashi, scritto con gli ideogrammi di “non so perché sono qui, aiuto”.» Accennò ad un sorriso. «Non so fare un granché, ma spero che potremo andare d'accordo!»
    I documenti che le avevano dato riportavano l'informazione che gli altri tre membri di squadra erano Genin. Quali fossero le loro abilità, però, non era dato saperlo. Un problema che non avrebbe penalizzato l'organizzazione del Team se solo il simpatico mercante non avesse deciso di fare l'impavido e rompere le palle già dall'inizio.
    «Vista la situazione direi che è il caso di partire non appena arrivano tutti.» Propose la ragazza, portandosi dietro le spalle il mantello: indossava un paio di pantaloni neri, infilati in alti stivali al ginocchio di cuoio altrettanto nero e fermati in vita da una cintura cui era applicata una grossa sacca ninja, in aggiunta alla borsa a tracolla che già portava pendente dalla parte opposta; la divisa superiore, invece, consisteva in un bustino scuro, stringato sulla schiena, che cingeva un seno prosperoso e valorizzava un fisico morbido, dalle forme generose e mature.
    Congiungendo le mani di fronte a sé, la kunoichi sospirò mentre qualcosa esplodeva al suo fianco e una copia perfetta di lei si materializzava dalla nube [Slot TecnicaTecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo - Kage Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Una (1)
    L'utilizzatore può scindere il proprio corpo in più cloni corporei. Possono essere creati entro 1,5 metri dall'utilizzatore o da un suo clone, potranno allontanarsi fino a 30 metri. Sono esteriormente e potenzialmente uguali all'originale. Possiedono 500 crediti equipaggiamento duplicati; non è possibile duplicare Bombe e Tonici.
    Se distrutti, rilasceranno una nuvola di fumo che concede occultamento ambientale parziale entro mezzo metro, per 1 slot azione; le informazioni possedute ritorneranno all'utilizzatore. Torneranno all'utilizzatore 1/8 dei danni subiti dai cloni, sotto forma di affaticamento; i tonici utilizzati dai cloni verranno conteggiati nei limiti dei tonici utilizzabili dall'utilizzatore.
    La vitalità è pari ad una ferita ½ leggera ogni grado ninja posseduto. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore. Tutti cloni possono sfruttare la TS se attivata dall'utilizzatore; utilizzare e mantenere la tecnica speciale richiede tutti gli slot tecnica.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da chunin in su]
    ][Arte dei CloniArte dei Cloni [1]
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
    (Consumo: Basso)
    ]
    «Vai.» Si limitò a dire, grattandosi la testa. Non aveva idea del livello dei suoi compagni, ma se la carovana era già partita da un paio di ore era meglio intanto mandare un paio di occhi avanti per sondare la zona, mentre aspettava che il gruppo si riunisse.
    Nel poco tempo che aveva avuto a disposizione, aveva imparato a memoria le strade più frequentate del Paese del Vento e decine di altre cose che aveva immaginato potessero essere utili, cercando prima di partire di avere quante più informazioni possibili per non trovarsi nei guai senza potersi almeno lamentare, ma mentre il suo clone partiva verso nord-est per rintracciare la carovana e rimandarle una prima visione del tragitto e dei dettagli che notava, la kunoichi sospirò sonoramente. Aveva come la mezza idea che quella missione sarebbe stata una dolorosa, lunga e straziante avventura.
    «Ho fame.» Gemette infine, portandosi una mano alla pancia. Ma non era una novità, lei aveva sempre fame.



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    Chakra: 56/60 Bassi
    Vitalità: 16 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione:500

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    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa: DESCRIZIONE
    2° Slot Difesa: DESCRIZIONE
    3° Slot Difesa: DESCRIZIONE

    1° Slot Azione: DESCRIZIONE
    2° Slot Azione: DESCRIZIONE
    3° Slot Azione: DESCRIZIONE

    Slot Tecnica Base: TECNICA
    Slot Tecnica Avanzata: Kage Bunshin no Jutsu

    Slot Gratuiti: DESCRIZIONE

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    1° Tecnica: Kage Bunshin no Jutsu
    2° Tecnica: DESCRIZIONE

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    Arte dei Cloni
    Arte: L'utilizzatore può allontanare tutti i cloni corporei generati da una tecnica di moltiplicazione fino a 10km, senza che questi si distruggano.
    (Consumo: Basso)

     
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