[Gioco] Vizi di Forma

Grado C

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  1. -Hidan
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    Vizi di Forma

    Signori si Nasce


    La missione stava rischiando di prendere subito una bruttissima piega per la mia nuova compagna, che per poco non mancò all'appuntamento con la nave.
    La mia prima partner di missione si chiamava Uriko Nonomura, uno scricciolo di ragazza che arrivò in tempo solo per saltare, letteralmente, sulla nave che stava oramai per salpare. « Con calma, con calma! Prendi fiato! Parleremo sulla nave! » Esclamai sorridendo, mentre gli offrivo la mia mano destra a cui aggrapparsi con cui l'avrei strattonata verso la barca in partenza. Con un rapido movimento prima l'avrei costretta da alzarsi da terra quindi, senza parlare, a compiere quei pochi passi prima del grande balzo. Atterrai sul ponte in legno seguito, probabilmente, dalla giovane ragazza. « Adesso possiamo parlare tranquillamente! Pfiuuu! C'è mancato poco, eh? » Chi l'avrebbe mai detto che avrei preferito io stesso, una volta a Suna, aver perso quella nave.

    Sul mio volto la sconsolatezza e l'incredulità erano ancora ben visibili, quando un altro membro del team di scorta si presentò: Shizuka Kobayashi, una kunoichi di Konoha. I miei occhi, stranamente inumiditi anche in mezzo a quella calura, esprimevano tutto il mio disappunto e il sconforto per quella situazione, e la mia voglia di scherzare era ben poca. « Scusami... Non sono proprio in vena di battute adesso... Sarei in vena di tagliare questo pimpante, nobile e bastardissimo vecchietto, quando avremo l'onore di incontrarlo... » Il mio tono sembrava molto poco rassicurante. Poteva essere anche cugino del Daymio di Suna, per quel che mi riguardava, dopo quello scherzetto, avrebbe dovuto riguadagnare un sacco di punti per non essere oggetto del mio odio perenne e duraturo fino al termine del viaggio. « Scusa la maleducazione, mi chiamo Akira Hozuki, da Kiri! » Esclamai, rinvenendo in me stesso dopo lo sfogo, mentale e non, contro il nobile.
    Da lì a poco ci raggiunse anche l'ultimo membro della squadra, un genin di Oto dall'aspetto eccessivamente stoico e serioso, di nome Hisagi Mikawa, con cui avevo avuto il piacere - quei pochi momenti in cui parlava - di dialogare e collaborare nella mia precedente visita a Suna. Alzai il palmo destro della mia mano, in segno di saluto, ripetendo i soliti convenevoli riti nella mia cupa tristezza che ormai stavo trascinando con me da quando avevo messo piede in quel deserto infernale.
    Nel frattempo, la pimpante ninja della Foglia, aveva creato un clone corporeo che scattò nella direzione che, ipoteticamente, avrebbe dovuto seguire la carovana del nobile Shiratoshi. Sicuramente aveva conoscenze ninja superiori alle mie, ciò mi portò a supporre che fosse una chunin, quantomeno. Come se non bastasse, incominciò a tempestare di domande la guardia di Suna che ci aveva portato la triste novella. Le invidiavo tutta quella voglia e la sua curiosità, doni che il Creatore non mi aveva di certo affibbiato, quindi fui contento di sapere che c'era una personalità del genere nel team: meno lavoro per me, semplice. D'altronde, i veri leader dovevano saper entrare in azioni solo nei momenti giusti e con l'adeguata teatralità. Ed io ero un vero maestro in quel campo.

    Fu proprio il clone di Shizuka a guidarci verso la carovana, che si era comodamente fermata a ridosso delle uniche palme nel raggio di non so quanti chilometri. Come tutti i ricchi e viziati nobili, non gli piaceva sicuramente passare inosservato. Ed infatti lo trovammo seduto su un drappo di seta rossa, con un grosso cappello in testa, nell'atto di sventolarsi con un vistoso e piumato ventaglio. Non so cosa mi fermò dal tagliargli il ventaglio dalla mano, forse il fatto che l'anziano mercante si dimostrò, oltre che, come già abbondantemente dimostrato e supposto, uno stronzo, anche un maschilista. Al solo vedere le due kunoichi nel team di scorta che aveva richiesto, dopo averci ripreso per non essere arrivati in orario, almeno secondo la sua distorta visione dello spazio-tempo, e dopo aver intimatoci di preparare l'accampamento per la notte, incominciò a sputare a terra infastidito e in modo assolutamente provocatorio, per poi riprendere a sventolarsi come se niente fosse successo. Almeno quello mi provocò una certa ilarità « Questo vecchio bastardo è proprio... Bastardo! » Dissi a bassa voce, in modo da farmi sentire dai soli membri della squadra.
    Fu allora, però, che Shizuka diede sfoggio ad una inaspettata scena d'ossequio, mostrando anche un certo livello di autocontrollo, nei confronti del ricco mercante, sbandierando belle e mielose parole riguardo una nostro presunto sacrificio nei suoi confronti. Non so cosa avrebbero fatto gli altri, ma io non mi sarei di certo messo in ginocchio per quel vecchio piagnucoloso e testardo. Un leggero inchino sarebbe bastato. « Fate come volete, ma io non mi inginocchio… » Bisbigliai, rivolto sempre al team.
    Dopo esserci congedati dal cugino del Daymio del Vento, la kunoichi riprese la parola avvertendoci di stare attenti alle nostre parole, proprio mentre uno dei due uomini della scorta che era partita con Shiratoshi, si avvicinò a noi, formulando scuse e dispensando consigli. Ancora una volta fui sorpreso dalla grande capacità del ninja della Foglia di immedesimarsi e cambiare espressione a seconda dell’eventualità. Dopo aver ascoltato i consigli di Shunsu, decise di passare lei stessa a formularne alcuni. Tutte indicazioni scontate ma che, forse, valeva la pena di ripetere. Ma non capii perché dovevo essere io il compagne di bevute del Shiratoshi. « Eh? » Non riuscii a trattenermi, occhi sbarrati e l’indice della mano destra puntato contro me stesso. « Ma dici sul serio? » Immaginavo proprio di si, quindi non alimentai la questione davanti allo sgherro del mercante. Quando questo si fu allontanato, ripresi immediatamente la parola. « So di essere il più affascinante e carismatico del team, mia cara, però potresti almeno consultarmi prima! Fino a pochi minuti fa non desideravo altro che tagliargli il collo! » Esclamai, senza dare l’impressione di essere serio o non esserlo. « Detto questo, sarò più che contento di fare da compagno a quel vecchio bastardo. » Annuii alle mie stesse parole, mentre incominciai a sorseggiare acqua da una delle mie tante borracce. « Per adesso agiamo in questo modo: non sappiamo se fidarci o meno di questi due sgherri, spero che il vecchio abbia scelto bene almeno tra le sue guardie… Vedrò di rimediare qualche informazione su di loro da Shiratoshi in persona. » Non potevo concepire come un mercante così ricco e potente, per quanto vecchio e stupido, poteva non affidarsi a gente di fiducia. « Allora ok, prima prepariamo questo accampamento e prima riusciremo a riposarci un po’… E non offendere la mia bandana eh! Non sarà bellissima, ma è molto funzionale! » Incominciai ad accarezzarla, come se avesse avuto vita propria. Sarebbe stata la mia ancora di salvezza finché quel maledettissimo deserto non fosse terminato, d’altronde, non potevo permettere a nessuno di denigrarla.

    Purtroppo anche io, come la Kobayashi, di certo non ero un esperto di sopravvivenza nel deserto. « Dolcezza, se fosse per me questo deserto sarebbe l’ultimo posto al mondo in cui metterei mai piede. Ne so quanto te, forse meno. » Risposi, mentre la aiutavo a disporre le carovane e i cavalli nel modo più discreto possibile, per quel poco che potevamo. La cosa più terribile della giornata fu però scoprire che la nostre unica fonte di cibo sarebbero potuti essere dei fottutissimi datteri. « Guarda, se Mister Simpatia ci porta delle lucertole, gli faccio una statua… » Aggiunsi, mentre già mi infilavo in bocca uno dei datteri presi da Shizuka. Non avevo fatto in tempo a sentire la parte del “solo quando avremo fame”. La guardai come un bambino poteva guardare la propria madre colto con le mani nella marmellata. « Avevo… Fame? » Poco credibile. Le indicazioni culinarie della Kobayashi lo erano, però, ancor di più. « Mangiare “bollito” con questo caldo? Piuttosto vi lascio tutti impanati qui. Sono d’accordo, comunque, controlliamo il cibo di Shiratoshi, anche se non penso che l’avvelenamento sia una valida modalità per tradire un nobile nel bel mezzo di un viaggio circondati da ninja… » A meno che non avessero complici pronti ad intervenire, ma era inutile fasciarsi troppo la testa prima di rompersela.
    Il clone di Shizuka fu rimandato indietro, con due foglie di palma, ad eliminare le nostre traccia. « Ben fatto, ottima mossa. Acceleriamo un pò le operazioni allora. » Velocemente mi avvicinai alla fonte d'acqua e composi i tre sigilli necessari per creare due cloni d'acqua, perfettamente identici a me. [Slot Tecnica]
    Tecnica della Moltiplicazione Acquatica - Mizu Bushin no Jutsu
    Villaggio: Kiri
    Posizioni Magiche: Topo, Gallo, Lepre
    L'utilizzatore può creare cloni di sé sfruttando almeno 3 unità d'acqua ogni copia. Le copie possono essere create ad una distanza di 1,5 metri dall'utilizzatore o da un clone e possono allontanarsi dal ninja che le ha create di circa 30 metri, superata questa distanza si dissolvono riversando acqua nell'arena. Si possono muovere contemporaneamente o 1 clone o l'utilizzatore. Le loro statistiche sono pari energia l'utilizzatore. Hanno 100 crediti equipaggiamento dell'utilizzatore; non è possibile duplicare Bombe e Tonici. La vitalità è pari a ½ leggera ogni grado ninja. Il chakra posseduto è diviso equamente tra tutte le copie create e l'utilizzatore; una volta disattivata la tecnica o distrutti tutti i cloni, il chakra residuo tornerà all'utilizzatore.
    Tipo: Ninjutsu - Suiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso )
    [Cloni Massimi: 1 ogni grado ninja]

    [Da Studente in su]

    [Tecnica Economica]Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da Genin in su]
    [Arte Superiore dei Cloni Acquatici]
    Movimenti Senzienti
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori. L'utilizzatore può creare fino a 3 cloni in grado di muoversi contemporaneamente con lui.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]


    Informazioni Condivise
    Arte: L'utilizzatore può creare cloni d'acqua migliori: se distrutti, le informazioni possedute dai cloni ritorneranno all'utilizzatore.
    (Consumo: Basso)
    [Da Genin in su]
    « Ragazzi... A lavoro! Scavate una bella buca e poi copritela con le foglie. » Indicai il gran numero di foglie che Shizuka aveva precedentemente tagliato, mentre già avevo ripreso a bere guardando i miei cloni occuparsi del lavoro richiesto dalla kunoichi. « Se vuoi che una cosa sia fatta bene, falla da solo... Ma se la fa qualche altro te stesso, è ancora meglio, non credi? » Sorrisi compiaciuto. A quel punto passai a riempire dalla piccola fonte naturale che aveva creato tutte le mie varie borracce e, successivamente, dopo aver richiamato l'attenzione di Uriko e degli altri due sgherri, indicai loro la fonte da cui avrebbero dovuto rifornirsi d'acqua. Fu proprio in quell'istante che la situazione parve degenerare: non sapevo cosa stesse succedendo, ma Shizuka sembrava felice mentre mi proponeva di farmi un bagno. E spogliarmi. « Ehm... » Ero perplesso, a dir poco. « Ma che ci stai provando? » Esclamai senza mezzi termini. « Guarda che io mi spoglio eh, ma se poi ti innamori sono affari tuoi... » Il solito sbruffone, mentre già mi toglievo la maglietta, sfoggiando il mio aitante e atletico fisico definito e nervoso. « Magari un bagno no, ma una bella rinfrescata me la do con piacere... » Il solito vanitoso. Nel mentre mi avvicinavo all'acqua, inginocchiandomi e incominciando a gettarmela, poco a poco, su varie parti del corpo per riprendermi dalla calura. Quando mai avrei perso l'occasione di apparire in tutto il mio splendore? Bagnai copiosamente i miei capelli, portandoli all'indietro. « Appena avranno finito con la buca, ci penseranno i miei cloni a montare le due tende... Una per noi e una per Shiratoshi, che non penso sia molto incline a condividere il suo posto letto... » Eufemismo.

    Adesso l'accampamento era quasi pronto: non era sicuramente il posto più sicuro del mondo, ma probabilmente c'avrebbe permesso di passare la notte, nella speranza che non avessimo avuto compagnia imprevista. « Per i turni di guardia, le mie copie potranno ben sorvegliare due direzioni diverse, almeno finché rimangono abbastanza vicino a me... Per il resto io suggerirei di dividerci i turni... Due ore ciascuno, dovrebbe andare bene... E, ovviamente, anchei nostri simpatici amici parteciperanno insieme a noi. In questo modo avremo sempre copertura verso tutte e quattro le direzioni, che ne dici? Io penso, inoltre, che noi ci dovremmo disporre su uno dei due carri, in questo modo potremmo avere una visuale anche a 360°... Per quel che la notte permetterà di vedere... » Nel deserto sarebbe stato tutt'altro che semplice avvistare nemici in arrivo nella notte, ma almeno potevamo avere una capacità di reazione maggiore. « direi che è ora di andare a fare due chiacchiere con il nostro nobile bastardo, fatemi l'in bocca al lupo... » Ne avrei avuto bisogno, pensai mentre mi sarei avvicinato verso il nobile Shiratoshi, probabilmente ancora intento ad arieggiarsi sul telo rosso. A pochi passi da questo, avrei fatto un inchino. « Nobile Shiratoshi, posso parlarLe? » Se questo mi avesse dato il suo consenso, avrei continuato, avvicinandomi leggermente. « Sono Akira Hozuki, da Kirigakure, vorrei scambiare qualche parola con Lei, se me lo permette... » Un attimo di esitazione, quindi pensai bene dove mirare il discorso. « Sa com'è... Confrontarsi con così tante donne al giorno d'oggi non è per niente semplice, e volevo approfittare della Vostra infinità saggezza ed esperienza... » Avrei sperato che avesse abboccato all'amo. « Posso sedermi? » Se avessi continuato a dirmi di si, mi sarei seduto, gambe incrociate, a qualche metro da lui, sulla sabbia. « Senza rubarLe troppo tempo, Le volevo solo chiedere qualche informazioni riguardo le capacità degli uomini della vostra scorta, immagino che vi stiano servendo da molto tempo, o no? » Prima domanda. « Se è possibile, e se non risulto troppo indiscreto, vorrei anche sapere che genere di affari ci porteranno a cambiare itinerario... La nostra prima destinazione era Kiri, giusto? Essendo originario di quelle terre, questo non è senz'altro la strada più breve... Non è per impicciarmi dei suoi affari, ma per programmare meglio il viaggio e la sua sicurezza, mi capisce, non è vero? » Avrei quindi cercato di ottenere qualche informazione aggiuntiva, se il vecchio avesse collaborato, altrimenti, al primo accenno di polemica o comportamento ostile nei miei confronti, mi sarei alzato e con un altro breve inchino, me ne sarei andato, per non rischiare di decapitare il vip con le mie stesse mani.
    A quel punto avrei sperato che la cena, composta dalla frutta di Shizuka e le eventuali prede catturate dall'abile genin di Oto, sarebbe bastata a colmare i miei appetiti. In caso contrario mi sarei rimpizzato la pancia d'acqua. Mi sedetti vicino a Shizuka, intenta a mangiare una strana galletta dal color verde. « Non voglio neanche sapere che diavolo è quella roba... » Esclamai, con una faccia alquanto disgustata. « Per quel che riguarda la turnazione, posso incominciare benissimo anche io! » Meglio andare a dormire un pò più tardi che spezzarmi le ore di sonno. « Senza problemi ragazzi, voi potete anche andare a riposarvi... Ditemi solo chi è il prossimo così che evito di svegliarvi tutti per il cambio. » Ed avrei, quindi, messo un dattero intero in bocca, incominciando a gustarmelo lentamente.
    Se i Kami avessero voluto, il giorno dopo sarei stato fuori da quel deserto.



     
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