[Gioco] Vizi di Forma

Grado C

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  1. Jotaro Jaku
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    Il brutale deserto



    Il gruppo cercò di darsi da fare il più possibile, per rimediare agli errori strategici del nobile incapace. Sistemarono un buon accampamento, si organizzarono in turni di guardia, cercarono cibo e acqua, e nel farlo si dimostrarono un'ottima squadra. Le stranezze nel gruppo del nobile non erano certamente poche, un vecchio decisamente fuori posto, una guardia con un passamontagna che non aveva ancora detto una sola parola, e un'altra estremamente servizievole nonostante la situazione sfavorevole. Come se non bastasse, quando Shizuka aveva aperto il carro sbagliato, aveva notato che al suo interno, non vi era praticamente nulla. Qualche cartelletta con dei documenti, alcuni spuntini consumati, un abito di ricambio, ma niente di più, nessuna merce di lusso. Quella doveva essere la carrozza del nobile Anzo. Ma se nell'altra si trovavano le vettovaglie e i kit per accamparsi, dove si trovavano le merci che il nobile doveva consegnare? Qualcosa puzzava. Puzzava di ammoniaca più che altro. Shizuka notò una fastidiosa puzza simile all'ammoniaca nel trasporto del nobile Anzo.
    Ma niente puzzava come i piedi del nobile Anzo. E il povero Hozuki se ne sarebbe presto accorto, durante il loro breve ma intenso dialogo.
    Quando il ninja della nebbia chiese udienza dal nobile Sunese, questi lo guardo dall'alto in basso, nonostante fosse seduto quasi per terra, per l'angolo assunto dal collo del vecchio, che si allungò fino a portare il mento quasi al cielo, come a far notare la sua nobiltà.


    << Non sono qui per le chiacchiere, specialmente con un Kiriano. Oltretutto tu sei occupato ragazzo, i miei calzari non si laveranno da soli. >>

    Disse, e lanciò con disprezzo i suoi, un tempo bianchi, calzari muniti di calza bianca al ragazzo, affinchè li lavasse per riportarli puliti, mentre questi si stava allontanando; puzzavano orrendamente, quasi di un olezzo simile all'ammoniaca. Era difficile comprendere se il vecchio disprezzasse più le donne o gli stranieri, o i calzari sporchi.
    La giornata proseguì senza intoppi, il nobile Anzo non si fece odiare più del dovuto, si lamentò soltanto una decina di volte riguardo la presenza delle Kunoichi, riguardo la presenza di giovani ninja, riguardo la presenza di ninja stranieri, e riguardo l'assenza di tè freddo. Ma almeno restò tranquillo nella sua postazione fino a che Shizuka non ordinò di allestire il campo in una nuova posizione. A quel punto si alzò con fastidio e brontolò qualcosa di incomprensibile, per poi tornare a sedersi al sicuro al riparo, continuando a sventolarsi.
    Uriko invece si era avvicinata a Shunsu per avere la sua approvazione riguardo il suo equipaggiamento mimetizzante, e il guardiano le sorrise benevolo, alzando il pollice della mano in segno di approvazione. Per il resto della giornata, la giovane avrebbe tenuto d'occhio un annoiato Anzo, intento a non muoversi di un millimetro.
    Quando venne il momento di riposare, il guardiano col passamontagna, rispose scuotendo la testa alla domanda di Uriko, e si diresse verso il carro con tutte le vettovaglie, per prendere una cesta di carote con cui nutrire i cavalli, e si occupò personalmente del compito. Quindi acconsentì alla richiesta della ninja di dormire coi cavalli, sempre con gesti della testa. L'uomo non sembrava ancora intenzionato a parlare.

    Il sole era ormai sotto l'orizzonte e la temperatura iniziava a scendere. Il primo ninja ad attendere ai turni di guardia sarebbe stato il Mikawa, rimasto in disparte per tutta la giornata ad organizzare il suo equipaggiamento. Si alzò dalla piccola duna dove era seduto, e si diresse verso la postazione di guardia davanti ad un carro. Attorno al gruppo non si intravedeva alcun nemico, così come nessun altro oggetto o elemento particolare, per moltissimi km.
    Appena si fosse seduto a terra, con il sedere che toccava terra con un piccolo "poff", a molta, molta, molta distanza, due uomini parlavano tra di loro.




    - Sono tutti fermi. Forse riposano. Uno si divide dal gruppo. -

    - E' mio, è morto. -

    - No, aspetta, si sta ancora muovendo. -

    - Non importa, è morto, lo ammazzo, lo ammazzo, lo ammazzo, muore prima di fermarsi, muore prima di cadere a terra. -

    - 38° Ovest. 42° Nord. 62.5 cm da terra, vai. -

    Le braccia del secondo uomo tirarono qualcosa che nella penombra sembrava una sorta di arco, smise di parlare in modo agitato, regolò il respiro, e divenne immobile, poi un sibilo, e qualcosa partì in direzione del gruppo. Qualcosa di rapido, silenzioso, qualcosa che percorse forse km nella notte.

    - E' morto, è morto è morto è morto. -

    - 20 secondi. -

    Allo scattare del ventesimo secondo, il Mikawa avrebbe distintamente avvertito uno strano sibilo provenire da sud est rispetto alla sua posizione, quasi davanti a lui. Poi la sabbia si sarebbe tinta di rosso. Un tonfo e l'enorme freccia avrebbe trapassato la sua milza per conficcarsi nel carro. Un proiettile lungo oltre un metro e mezzo, di colore scuro. Il suono dell'impatto sarebbe stato avvertito da tutti nel gruppo.

    [Gama si ritira dalla missione. Dal momento che siamo ancora all'inizio, non viene punito per la ritirata con la morte, ma la ferita è di entità Grave. Se non sarà stabilizzato morirà dissanguato in 3 turni.]

    [...]

    Nessun altro agguato avrebbe atteso i ninja fino alla fine della notte. Chiunque aveva colpito il Mikawa non si sarebbe più fatto vivo.
    Con il sopraggiungere dell'alba, se i ninja avessero in qualche modo avvertito il villaggio della Sabbia, questi avrebbero inviato una coppia di ninja a recuperare il ferito per trasportarlo al villaggio e curarlo, a meno che la perdita di sangue non avesse posto fine alla sua vita. In entrambi i casi, i ninja avrebbero portato avanti la missione con un membro in meno.
    La giornata seguente, il gruppo avrebbe potuto ripartire nella direzione scelta dal nobile Anzo, e nella speranza di non essere di nuovo attaccati, avrebbero raggiunto il paese dell'erba nel giro di 5 giorni con andatura veloce, fermandosi solo per riposare e fare scorte, ma per adesso, dovevano preoccuparsi di smontare e partire, con un alleato ferito.


    [ Giorno 1]

    Shunsu: - Il vostro amico è ferito in modo serio, non può proseguire con noi, e non possiamo portarcelo dietro, uno di voi dovrà avvertire la sabbia per farlo venire a prendere. -

    Qualunque decisione avessero preso, in breve tempo avrebbero dovuto ripartire, la decisione stava a loro, avvertire la Sabbia e lasciare lì l'otese, o accompagnarlo al villaggio della Sabbia, il più vicino. In ogni caso, Shiratoshi avrebbe atteso al massimo fino alle 10 del mattino, poi avrebbe ordinato ai suoi uomini di ripartire.

    Anzo: - Forza non possiamo perdere tempo, lasciatelo lì o ponete fine alle sue sofferenze, fa parte del suo mestiere morire per i nobili come me. -

    E dopo poco i due guardiani avrebbero spronato i cavalli verso nord-est. Chi del gruppo avesse proseguito, avrebbe notato l'approssimarsi di una conformazione scura all'orizzonte. Nel giro di un paio d'ore avrebbero avuto addosso una brutta tempesta. E nel deserto le tempeste sono molto particolari, non si tratta di pioggia, ma di forte vento, e con esso, grossi banchi di sabbia trasportati in aria avrebbero scosso la compagnia.
    Anzo non sembrava minimamente preoccupato, dentro al suo carro personale su cui sedeva la guardia col passamontagna, che ancora non aveva proferito parola, mentre Shunsu aveva informato i ninja dell'approssimarsi della tempesta di sabbia, e che sarebbe stato saggio proseguire il più possibile nella speranza di trovare un riparo, prima che la tempesta avesse trovato loro. Purtroppo in vista non c'erano conformazioni rocciose o caverne, solo sabbia.


    [ore 12.00]

    La tempesta incombeva su di loro, era possibile scorgere in lontananza banchi di sabbia alti come tsunami avvicinarsi, alti decine di metri, e le pochissime palme davanti a loro, già venivano scosse dalle raffiche di vento che imperversavano nel deserto. I ninja erano all'aperto, e non avevano alcun aiuto dato dall'ambiente, si sarebbero difesi dalla tempesta?

    [Offgame]

    Shunsu vi ha consigliato di proseguire il più possibile. Nel caso vi fermiate alle 12.00 avrete circa mezzora prima di essere investiti dalla tempesta, altrimenti avrete ovviamente più tempo. Le sabbie e i venti che le trasportano premono contro di voi ad una forza pari a 400. Restare nella tempesta infligge un danno pari a Leggera per ogni azione che effettuate in ogni vostro post nel quale restate nelle raffiche, fino al passare delle stesse. Il danno è ridotto a 1/2 leggera nel caso vi nascondiate in qualche modo senza effettuare azioni.
    Data la situazione agitata durante la notte che vi impedisce un riposo adeguato, non recuperate il chakra speso fino a questo momento.
    Potete sfruttare i due png mantenendone i comportamenti da me descritti, considerateli Energie Verdi. Anzo resterà nel carro a meno che non riceva un ordine preciso. I Cavalli sono Energie Bianche.
     
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27 replies since 15/5/2015, 19:29   541 views
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