Gemellaggio Accademico

Erano anni che non mi capitava una cosa simile. Una richiesta da parte dell'accademia per addestrare un ninja di Konoha. A quanto pareva i geni che stavano dietro alla burocrazia che muoveva la macchina accademica avevano rispolverato le mie vecchie richieste di insegnamento e mi stavano mandando a recuperare il tempo perduto.

Roba da matti.

Oh beh, una scusa come un'altra per andare a Konoha suppongo. E, già che ci sono, posso andare a cercare un paio di Shinobi che mi potrebbero aiutare nella mia vendetta.

Entrato a Konoha e sbrigate le solite formalità mi diressi alla sede dell'accademia nella città per informarli del mio arrivo e per attendere il mio studente.

Akahito giusto?

Esatto. Dovrebbe essere qui tra poco. Lei però è un po' in anticipo...

E questo sarebbe un problema?

No, no... era solo per fare un po' di conversazione... sa non capita spesso di avere un ninja di Suna in visita.

Non mi va molto di fare conversazione. Cosa sa di Akahito? Storia personale? Motivazioni?

A dire il vero sarebbe il suo primo giorno... non sappiamo nulla di lui; ah ah ah...

Uh... spero vivamente che sia perché non volete rilevare informazioni. L'alternativa sarebbe molto peggio.

Eh...

Lasciamo perdere. E per cortesia dica agli studenti di non disturbarmi. Mi ha appena messo di pessimo umore, e non sono in vena di scherzi.

Si si, vado subito Shu-san.

Era vecchia usanza, un po' dappertutto, di fare gli scherzi ai nuovi sensei, attaccarli alle spalle, preparare delle trappole o altro. Era un modo sia per tenere allenati gli studenti che per mostrar loro le capacità di un vero ninja, ciò a cui dovevano aspirare. Ma, soprattutto, ribadiva una legge fondamentale del Ninjutsu: mai fidarsi di niente e di nessuno. Guardarsi sempre le spalle.

Ma dov'è finito questo Akahito?

Una volta che Akahito fosse giunto gli avrei chiesto di presentarsi e di parlarmi un po' di se, mentre ci dirigevamo verso l'esterno dell'edificio accademico.

Diciamo che sono curioso... perché vuoi diventare un ninja?