Risse da Orbi

[Corso delle Basi]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Chumry
        Like  
     
    .

    User deleted


    Narrato Rumore " Pensato " - Parlato - - Parlato altrui -
    Scheda - Takezo Aka Kyandoru

    Risse da Orbi

    Un KO violento



    Sulla via di casa la melma stava vivendo un periodo rigoglioso, conferendo al suolo una dispettosa caratteristica viscosa e scivolosa.
    Era di ritorno dal campo di pallacanestro, aveva interrotto la sua corsa ai margini della zona portuale, superate le mura del villaggio. Lì l'aria si faceva densa di nebbia e odori insalubri, meglio non arrivare con i polmoni dilatati.

    Arrivò al ponte di legno sotto casa, in qualche modo, nonostante l'impervio pavimento, senza volare in acqua.


    Gnneeeeeck KkK iiiiiiiiiii krrra! IIIiiIIiiiiiickkkKK
    " Bentornato! "
    In tre passi fu davanti alla porta, frugò nelle tasche per trovare le chiavi.
    " Chiave verde, porta giù. "
    Con quattro mandate la porta si sbloccò ed iniziò ad agire secondo gravità, aprendosi verso l'esterno. Col suo peso, Takezo la bloccò ed entrò. Quando i pesanti battenti furono richiusi, si voltò verso i cinque piani di scale che lo attendevano. Una mano entrò nella borsa da allenamento e ne uscì con un contenitore d'acqua in metallo, un sorso prima di affrontare la salita era un'ottima scusa per prepararsi mentalmente.
    Dopo tutto il giorno di allenamento le rampe per casa apparvero come la salita al paradiso, non riuscì ad affrontarle ad un passo diverso da quello sostenuto , bello ampio: due gradini alla volta. Le finestre ai pianerottoli erano chiuse, e l'interno dell'edificio pareva meno umido del solito. Anche il legno sembrava scricchiolare a ritmo più blando, cullando il ninja nella monotonia visiva e motoria delle scale.
    Ad attenderlo in cima c'era uno strano quadro: notò un plico sigillato ai piedi della porta e la finestra sul pianerottolo aperta. Comunque sulla busta compariva il suo nome e il simbolo del villaggio. Si chinò accovacciato e la raccolse, valutò spessore e peso:

    - . . . -

    " sono fogli, molti . . . "
    Si approcciò alla porta con una piroetta, alzandosi da terra nel distendere le lunghe gambe.
    " Chiave rossa, porta su. "
    Aprì e fu in casa, qualche raggio di sole attraversava ostinatamente la coltre di nebbia all'esterno, penetrando nella stanza dalle finestre sulla parete sinistra. Notò sotto il suo nome il mittente del pacchetto: Amministrazione di Kiri.
    " Mhhh . . . Non mi ricordo di aver combinato niente di male. "
    Scartando l'involucro raccolse un fascicolo in carta che rappresentava la gran parte del contenuto ed un foglio sparso:

    La presente è a tutti gli effetti una missiva di informazione assegnazione e convocazione per la data di domani.

    In allegato sono presenti tutti i dati raccolti in merito al suo incarico, è pregato di documentarsi prima del confronto con il suo superiore.

    L'appuntamento è fissato per domani alle 12.00 alla porta del villaggio.



    - Che ?! . . . -
    Accartocciò il foglio e poggiò la busta sul muretto della cucina.
    " Per ora doccia . . . Poi ne riparliamo. "
    E dopo la doccia fu il tempo della cena e poi del tè. Alcuni dicevano che non faceva bene prima di addormentarsi, ma questa era un'abitudine che aveva preso ormai da tempo. Mentre aspettava l'infusione agguantò la busta di carta, sigillata con della colla trasparente. Con mosse brutali strappò la carta rivelando il contenuto. A prima vista fascicoli e qualche foto. La prima pagina diceva in grande calligrafia:

    Fascicolo indagine.

    Analisi su manifestazioni illegali di lotta libera e presunto racket.



    " Toh . . . Una proposta per un buon guadagno? "

    Seguiva un noiosissimo rapporto sulla situazione: apparentemente il giro clandestino di incontri al porto aveva alzato un po' troppo il tiro. Era una cosa piuttosto frequente, e pericolosa. Le scommesse clandestine nascevano spontaneamente e ciclicamente nelle città portuali, partendo da semplici risse fino a diventare incontri organizzati con puntate esorbitanti e un pubblico importante. Lentamente le bettole lasciavano posto ai giardini di chissà quale nobile o mercante e i giri si ingrandivano.

    Posto che vai, legge che trovi.

    In alcune città portuali la politica e la sicurezza erano immischiate nella faccenda pubblicamente, e questa veniva considerata praticamente un'esercizio commerciale. Altri posti gestivano la cosa in maniera losca controllando le puntate senza rischiare lo scandalo. Spesso però le istituzioni perdevano di vista la faccenda, rimettendoci economicamente o sul piano della credibilità. A quel punto intervenivano le autorità per sistemare la faccenda ormai scappata di mano e limitare i danni.
    Quando suo " padre " lo prese, già da tempo era abituato a gestire questi quadri. Per piazzare il suo carico, e far svagare il suo equipaggio aveva imparato a leggere le variazioni politiche e riconoscere i segnali di pericolo sociali, conseguentemente a cambiare aria al momento giusto. Takezo si era trovato qualche volta alle prese con situazioni spiacevoli, lentamente acquisì queste competenze e girò tutte le bische astutamente, assieme ai suoi compagni marinai.

    " Mi insegnò solo perchè voleva continuare a guadagnare sulle puntate che facevano su di me, nel modo più sicuro e meno dispendioso. "

    La situazione a Kiri aveva raggiunto il limite; non che si fosse espansa così tanto: in un villaggio ninja era evidente l'impossibile proliferazione di queste attività. Con gli shinobi non si scherzava, e la gente lo sapeva. Comunque qualcuno aveva trovato il coraggio per sfidare il sistema del villaggio, coinvolgendo le bettole del porto e alcune zone di periferia.
    " Quello è il terreno più fetile, secondo solo al cash. Allora si che ti fotti la testa . . ."
    - Il fegato non vi manca eh . . . -
    Sfogliò tutti i documenti; l'argomento lo interessava parecchio. Nomi, testimoni, foto e qualche prova di scambi: sia merci che denaro. Comunque tutto il materiale rimetteva a lui e il suo superiore la gestione della faccenda.
    "Staremo a vedere cosa mi propongono . . . mezzodì alla porta."

    Cercò di lasciarsi cullare dalla stanchezza della giornata, sperando che gli indicasse la via del riposo ma i ricordi affollavano la sua mente. La violenza, il sangue, le grida ed il sudore. Il sonno giunse tardo, fortunatamente l'appuntamento gli consentiva una sveglia posticipata rispetto al quotidiano.

    __________________________________________________________________
    11 e 53

    Di soprassalto, si svegliò sudato. l'ultima immagine nella sua mente era un KO violento. Guardò l'ora, imprecò e si fiondò nella doccia.
    Ancora bagnato si vestì con pantaloni comodi in tessuto elastico, maglia da allenamento. Aggiunse le tasche con l'equipaggiamento e come un lampo si precipitò giù per le scale.
    L'allenamento recente sulla corsa gli fu utile, era giunto con buon ritmo alla soglia delle porte.

    Ansimava.
    12 e 01


    " Dovrei trovare qualcuno ad aspettarmi . . . Magari non è ancora arrivato "
    Assecondò il ripristino del regolare respiro mentre si guardava attorno.


    Edited by Chumry - 13/6/2015, 15:24
     
    .
4 replies since 8/6/2015, 20:34   88 views
  Share  
.