Risse da Orbi

[Corso delle Basi]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. -Hidan
        Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Risse da Orbi

    Alla Piovra Storta


    La vista di Kiri dalla sommità delle mura era qualcosa di unico: almeno quando non c'era la nebbia.
    Ovvero, riportato in termini pratici, quasi mai.
    Il sole era all'apice della propria altezza ma l'intensa foschia copriva gran parte degli edifici del Villaggio, se non per quelli più alti e imponenti. Ero seduto a ridosso delle mura, con le gambe sospese nel nuovo e il busto completamente aderente alla pietra, sdraiato. Le braccia, incrociate dietro la testa, a formare un cuscino per il mio capo, gli occhi chiusi mentre la pelle si godeva la leggera brezza proveniente dal mare che rendeva il sole, o quel poco che filtrava dalla nebbia, estremamente più piacevole al tatto.
    Purtroppo, però, la pacchia era terminata. Mi rialzai, mettendomi seduto direzione porto, sbilanciandomi verso il basso per vedere se qualcuno fosse sotto le mura. Qualcuno c'era, o meglio, starà arrivando correndo a gran velocità. Era lui il mio uomo. « Hokichi! » Strillai, in modo tale da attirare l'attenzione di una delle figure distanti circa una ventina di metri da me. Hokichi era un uomo alto, snello, da una folta chioma scura raccolta in una coda ben ordinata, ed era uno dei capoposti più esperti sulle mura. « Akira-sama, dimmi pure. » Mi alzai. « Ho una missione da fare, probabilmente starò via fino a stasera inoltrata, lascio tutto a te. Ok? Qualsiasi cosa, dovrei essere comunque al porto, fammi cercare lì. » L'uomo annuii. « Non si preoccupi, ci penso io. Cosa deve fare? » Feci spalluccia. « Ah, non ne ho idea. Speriamo che lo studente abbia letto qualcosa. A stasera! » E alzai la mano destra in segno di saluto, mentre l'esperto guardiano, che ormai già aveva imparato a conoscermi, mi guardava scendere dalle mura con espressione quasi attonita.
    Camminai in verticale sulle possenti mura fino a quando non raggiunsi nuovamente la terra e lì, a pochi metri da me, un giovane ragazzo dai capelli rossi, molto alto e con un fisico ben strutturato, era intento a riprendere fiato. « Ehi, tu! » Guardai il ragazzo. « Sei TAkAzo KyOndAru? » Qualche vocale fu detta con una leggera esitazione, mi ero già scordato il nome dello studente. « Mi chiamo Akira Hozuki. » Mi avvicinai a lui. « Guardiano di Kiri... » Un briciolo di vanto con quelle parole. Per quanto quel ruolo lo potessi odiare, ci stavo prendendo gusto. « E sarò al tuo fianco per questa giornata... » Lo guardai con un finto fare inquisitorio; avevo già pensato ad un modo per non dover leggere il grosso malloppo di fascicoli riguardanti la missione. « Spero che tu sappia cosa dobbiamo fare, vero? Forza, fammi un riassunto, analitico e dettagliato. Non abbiamo mica tempo da perdere! » Dissi sorridendo, mentre gli tiravo una copiosa pacca sulla spalla, mettendomelo sotto braccio e spingendolo in direzione del porto. « Incominciamo ad avviarci, mentre mi assicuro che tu abbia capito tutto... » Vediamo se lo studente fosse più scrupoloso del sensei.

    La strada sferrata per raggiungere il porto di Kiri sarebbe stata l'ideale per raccogliere qualche idea riguardo al dove incominciare le ricerche. « Allora, bel Cerino... » Avevo già trovato un perfetto soprannome per non essere costretto a ripetere il suo nome ogni volta. « Io, sinceramente, ho poche idee da dove cominciare... » Dissi dubbioso, mentre la mano sinistra andava a strofinare la mia folta chioma color blu. « Tu? Conosci qualcuno del giro? » Avrei domandato, prima di continuare. « Altrimenti ci sarebbe un posto... Un postaccio, anzi. La Piovra Storta... Una bettola frequentata da gente di mal'affare. Penso che incominceremo proprio da lì! » Guidai, quindi, tramite la forza del mio braccio, il robusto studente verso la locanda, distante pochi minuti di cammino.

    « Allora, qualsiasi cosa diremo che io sono un giovane scommettitore che vuole entrare nel giro... E tu sarai... » Idea. « Il mio pugile! Ecco qui, coach e scommettitore, che ne pensi? » Avrei guardato in modo sornione il giovane. « Non ti preoccupare troppo, tu reggi il gioco, se te la vedrai troppo male interverrò io... » Forse. « Sai combattere, no? Con questo fisico! » Sbattei il palmo sul suo petto. « Devi essere un gran rissaiolo! Vediamo di non fare troppi casini: cerchiamo di capire chi gestisce il giro, troviamolo e sistemiamolo. Va bene? » Non che avesse altra scelta, d'altronde.

    In pochi minuti arrivammo alla locanda. Un posto costruito tutto su un piano, in legno scuro, con una grossa insegna con un piccolo logo di una piovra messa per diagonale. « Io, conciato così come sono, darei troppo nell'occhio... » Parlai ad alta voce, pensando al fatto che nessuno avrebbe mai creduto che un ragazzo di poco più di 20 anni potesse essere un manager ed uno scommettitore accanito, quindi utilizzai la tecnica della trasformazione per assumere le sembianze di un uomo pelato, con qualche cicatrice in volto e vestito con un elegante giacca e cravatta nero. « Adesso possiamo entrare. Non fare niente che potrebbe farti etichettare come ninja, altrimenti non abbiamo risolto niente e siamo di nuovo da capo a dodici... » Entrati nel locale, Tazeko avrebbe potuto contare all'incirca una ventina di persone: chi era intento a bere al bancone, chi a giocare a carte, chi a provarci con qualche baldracca da quattro soldi. « Allora, da adesso scegliti un qualsiasi nome, qualcosa di figo! Ti devo poter presentare con un nome carismatico! Io per te sarò Mr. Yoshida, ci siamo capiti? Forse, vediamo di procurarti un incontro. » Mi avvicinai verso il centro del locale, quindi incominciai a parlare ad alta voce. « Gentili signori e signore! Scusate l'interruzione, ma sono qui per proporvi, direttamente da Iwagakure, uno delle più grandi promesse della lotta continentale! » Con entrambe le mani aperte indicai Takezo. « Mi chiamo Mr. Yoshida, e sono venuto fino a Kiri perché ho sentito parlare che da qualche tempo qui si possono trovare veri uomini contro cui combattere e scommettere! Qualcuno di voi vuole indicare la via a due stranieri? » Il barista, un uomo corpulento ma ben vestito, interruppe il mio discorso. « Che tu sia dannato, pazzo di uno straniero! Abbassa la voce! Non vorrai mica farti sentire da orecchie indiscrete! » Feci un piccolo inchino, avvicinandomi al bancone. « Oh, mi dispiace buon uomo. Sarà così gentile allora lei ad aiutarmi. » Scosse il capo. « Anche volendo, non potrei. Stasera ci sarà il "Kiri in the Cage"! » Sgranai gli occhi. « Che? » Dissi stupito. « E' un torneo organizzato dalla Blind to Figh! Quella famosa organizzazione che è arrivata a Kiri da Kumo qualche tempo fa e sta organizzando tutti i maggiori incontri di lotta clandestini, non mi sorprendo che sia arrivata voce anche a Iwa! E' proprio roba grossa, ben organizzata! Nessuno sa bene chi c'è al comando, ma stasera saranno tutti riuniti. Stanno organizzando una cosa mai vista, una specie di torneo: il vincitore se la vedrà con il campione della Blind. » Finalmente qualcosa in più che una semplice traccia. Sbattei il pugno sul bancone. « ottimo! E' quel che fa per noi! Come si fa a partecipare. » Si sentì una voce provenire dal fondo della locanda. « Non si può. » Mi girai, osservando l'uomo che aveva appena finito di parlare. Un tizio tutto muscoli, sul metro e novanta, pelle abbronzata e con una bella chioma bionda, probabilmente un marinaio. Beveva un grosso boccale di birra. « Non si può perché è solo su invito. Io me lo sono guadagnato! » Esclamo l'uomo, con un ghigno in volto, mostrando un bigliettino color oro nelle sue mani. Guardai Tazeko, quindi alzai le spalle: la risposta era quindi ovvia. « Eh va bene... Chi vuole scommettere che il mio uomo butta giù quel tizio in meno di due round? » La gente nella locanda esplose, incominciando a stringersi in cerchio. In men che non si dicesse, si era creato un ring con i tavoli come bordi. « Ahahahah! E va bene, bastardo di uno straniero. Ti faccio vedere quanto ci metto a battere quel roscetto di merda! Forza gente! Se perdo, ti darò il mio invito! » Indicai con l'indice l'uomo, che stava finendo di buttare giù il boccale di birra in un sol sorso, quindi si alzò dal tavolo, posizionandosi al centro della stanza, a circa 5 metri dallo studente. « E' proprio quel che volevo sentire! » Sbattei, ancora una volta, il pugno sul bancone.

    Takezo, probabilmente, non sarebbe stato così entusiasta.


    Ed allora eccoci qui! Akira già ti ha messo a tuo agio!
    Nella prima parte del post vedi te, interagisci un pò con Akira come più ti pare. Avrai notato che è un gran simpaticone, quindi non farti remore.
    Adesso veniamo alla parte "calda". Incominciamo qui il primo combattimento: a te il primo attacco.
    Qualche informazione utile: i combattimenti sono divisi in round. Ogni round è composto da un turno difensivo e uno offensivo, ovviamente viene prima la difesa e poi l'offensiva. Tu decidi la tua offensiva, ma non puoi mai decidere la difesa del tuo avversario: l'autoconclusività è severamente bandita! Avendo te in mano il primo attacco, la difesa la lascerò al prossimo post. Per quel che riguarda l'attacco, hai a disposizione 3 slot azione che puoi utilizzare per attaccare in mischia (pugni, calci, testate, quant'altro), per muoverti (nel regolamenti hai la tabella dei movimenti), attaccare a distanza (lancio di oggetti), effettuare prese o disarmi. Ci sono poi alcune azioni che non consumano slot, ma sono tassativamente indicate nel regolamento (esempio estrarre armi). Per adesso rimaniamo sul semplice: vedi di mettere in piedi un'offensiva seguendo i miei suggerimenti dati nel post (ovvero non fare nulla che potrebbe farti apparire agli occhi degli altri come un ninja, le mani bastano ed avanzano per adesso).

    Buon divertimento!
     
    .
4 replies since 8/6/2015, 20:34   88 views
  Share  
.