Risse da Orbi

[Corso delle Basi]

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  1. Chumry
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    Narrato Rumore " Pensato " - Parlato - « Parlato Akira » - Parlato altrui -
    Scheda - Takezo Aka Kyandoru

    Risse da Orbi

    Assaggerai i miei pugni



    Era ancora in piedi a guardarsi attorno quando vide movimento in cima alle mura, a fianco della porta.
    Un puntino stava lentamente scendendo, prendendo forma man mano che si avvicinava. Identificò lineamenti umanoidi.
    " una persona che cammina sulle mura . . . In verticale? "
    Takezo era nuovissimo nel mondo ninja e ancora non sapeva bene cosa aspettarsi, comunque gli shinobi trovavano sempre il modo di stupirlo.
    Rimase a guardare la figura mentre cambiava piano d'appoggio. Questa puntava dritto verso di lui, era evidentemente la persona che stava aspettando.

    « Ehi, tu! Sei TAkAzo KyOndAru? Mi chiamo Akira Hozuki. Guardiano di Kiri . . . E sarò al tuo fianco per questa giornata. Spero che tu sappia cosa dobbiamo fare, vero? Forza, fammi un riassunto, analitico e dettagliato. Non abbiamo mica tempo da perdere! Incominciamo ad avviarci, mentre mi assicuro che tu abbia capito tutto . . . »
    " E questo soggetto da dove sarebbe uscito? . . . Vuoi assicurarti che io abbia capito tutto eh? "
    Procedette con fare distaccato e neutro, come per valutare chi aveva davanti, sorvolando sull'errore nel pronunciare il suo nome. Si avviarono in direzione del porto e camminando, Takezo fece un breve riassunto della situazione omettendo i dettagli, cercando di andare dritto al punto.
    « Allora, bel Cerino . . . Piovra storta . . . Penso che incominceremo proprio da lì! »
    " E io dovrei anche stare a sentire quel che mi dici? "
    - Direi che è un buon inizio, è stato anche menzionato nelle informazioni che ho avuto per qualche testimonianza. -

    Dopo pochi minuti furono davanti all'edificio, una taverna con un unico piano, che si espandeva in orizzontale.

    il cartello con l'insegna dondolava a fianco della porta: La piovra storta


    « Allora, qualsiasi cosa diremo che io sono un giovane scommettitore che vuole entrare nel giro... E tu sarai il mio pugile! Ecco qui, coach e scommettitore, che ne pensi? »
    - Sembra la copertura più logica. -
    " Finalmente qualcosa che vale la pena ascoltare. "
    « Non ti preoccupare troppo, tu reggi il gioco, se te la vedrai troppo male interverrò io, sai combattere, no? Con questo fisico! Devi essere un gran rissaiolo! Vediamo di non fare troppi casini: cerchiamo di capire chi gestisce il giro, troviamolo e sistemiamolo. Va bene? »
    - Vedrò di essere caldo per il momento. -

    Dopo questo breve scambio di battute, la sua guida si trasformò abilmente camuffando le sue sembianze ninja. Ora Takezo aveva davanti a se un uomo non troppo in forma, con qualche anno, il volto segnato da cicatrici e nemmeno un capello in capo. L'abbigliamento elegante completava il travestimento ottimamente. « . . . Non fare niente che potrebbe farti etichettare come ninja »
    Fece un cenno del capo.
    " Tecnicamente è sicuramente in gamba . . . "
    - Entriamo. -

    Entrato nell'ampio locale, il giovane con i capelli rossi potè subito notare di aver attirato l'attenzione di qualche figura. Assieme al suo compagno dovevano dare una bella impressione. Mise il grugno come si conviene nell'ambiente, a quel gesto gli sguardi curiosi tornarono alle loro occupazioni.
    Ai tavoli si giocava a carte e a dadi, il luogo era spazioso ma non troppo ben messo. Il bancone appariva unto ed impregnato del fumo, anch'esso come tutte le pareti e colonne di sostegno si lamentava scricchiolando.
    Cinque persone affogavano nell'alcool a sedere in precario equilibrio sugli sgabelli, sparse per i tavoli e a servire c'erano ragazze e donne con abiti logori che venivano toccate e invitate alla compagnia.
    " sei, sette, otto . . . "
    Il suo compagno si avvicinò per sussurrargli qualcosa.
    « Allora, da adesso scegliti un qualsiasi nome, qualcosa di figo! Ti devo poter presentare con un nome carismatico! Io per te sarò Mr. Yoshida, ci siamo capiti? Forse, vediamo di procurarti un incontro. »
    - Fai Tōchi, torcia. -
    " sedici, diciassette, diciotto. "

    « Gentili signori e signore! Scusate l'interruzione, ma sono qui per proporvi, direttamente da Iwagakure, uno delle più grandi promesse della lotta continentale! Mi chiamo Mr. Yoshida, e sono venuto fino a Kiri perché ho sentito parlare che da qualche tempo qui si possono trovare veri uomini contro cui combattere e scommettere! Qualcuno di voi vuole indicare la via a due stranieri? »
    " Attirare l'attenzione nel modo giusto. Vediamo cosa viene fuori. "
    Era appoggiato ad un palo, ora gli occhi dei presenti erano puntati sulla sua espressione a metà fra l'indifferenza e l'incagnito.

    L'oste chiamò Akira al banco e si mise a parlottare agitato. Takezo decise di non avvicinarsi ma continuare a guardarsi intorno.
    Tutti i presenti tendevano a distogliere lo sguardo quando puntava i suoi occhi nei volti scavati dall'alcool.
    Poi notò un uomo sul fondo della locanda, un fisico possente segnato dal mare e dal sole.
    " Mi stai studiando? "
    I loro sguardi si legarono per lunghi attimi, poi quell'energumeno iniziò a camminare in direzione del banco, e si servì da bere.
    Sentì il guardiano delle mura esultare: « ottimo! E' quel che fa per noi! Come si fa a partecipare. »
    - Non si può. -
    Mi avvicinai al banco pure io, valutando la situazione e il mio avversario. Sembrava ben impostato e la massa muscolare indicava la capacità di esprimere una notevole forza.
    " Perchè tanto assaggerai i miei pugni, so che li vuoi sentire. "
    - Non si può perché è solo su invito. Io me lo sono guadagnato! - Mostrò l'oggetto fra le mani
    « Eh va bene... Chi vuole scommettere che il mio uomo butta giù quel tizio in meno di due round? »

    Uno sguardo sorridendo al suo compagno, poi iniziò a saltellare. Scaldandosi.
    Era a circa cinque metri dal suo avversario, stava sbilanciandosi indietro per sembrare meno minaccioso ed aspettare il tempo giusto. Attorno a loro le cose cambiarono, i tavoli formarono un cerchio e le persone ne affollarono il perimetro.
    " Si balla . . . Come un tempo. Kyaaaandoru!"
    -Ahahahah! E va bene, bastardo di uno straniero . . . -
    Ma oramai Takezo non sentiva più niente, stava sciogliendo muscoli ed articolazioni mentre studiava il suo avversario. Notò la posizione dei piedi, l'atteggiamento del busto e la mano con cui teneva il biglietto.

    " Sei mancino? "

    Aspettò la guardia dell'avversario, alzò la propria e ricordò di ascoltare i propri respiri ed i propri battiti. saltellarono in cerchio qualche secondo, studiandosi.

    " Azione! "

    Con un rapido movimento di piedi cambiò il senso di rotazione, avanzando verso l'avversario a puntare il fianco destro. Presa posizione utilizzò il ritorno elastico sulla gamba destra per lanciare una ginocchiata alla bocca dello stomaco, mentre con gli arti superiori tentava una presa al collo avversario.
    [spostamento]+[colpo]+[presa] : 3 slot azione.
     
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4 replies since 8/6/2015, 20:34   88 views
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