Il Grande Evento

Il Juudaime Hokage

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~titoletti~


    Erano passati se e no uno, due giorni dall'incontro al palazzo del Daimyo e quel giorno Atasuke aveva convocato, ufficialmente, tutti gli uomini a lui più fidati, oltre che i vari comandanti di divisione già presenti. Inutile dire che di questi ben pochi accettarono la convocazione da parte di un loro parigrado. Un'errore che Atasuke non avrebbe lasciato correre.
    Quando “tutti” furono arrivati, Atasuke chiuse la porta della sala briefing dando il via a quella particolare riunione.

    «Amici, voi siete i miei colleghi più fidati e cari, ed oggi sono qui per una dichiarazione ufficiale... Come molti avranno notato, mi sono dato parecchio da fare, specialmente nell'ultimo periodo; e questo, come alcuni sanno, è dovuto al fatto che: alcuni giorni fa sono stato convocato ufficialmente al palazzo del Daimyo... Ebbene, in quella sede posso sono state fatte alcune nomine ufficiali...»


    Alcuni, a quella notizia sussultarono, altri iniziarono a sparlottare tra di loro, ipotizzando le nomine, i possibili nomi, etc... Atasuke li lasciò fare, ma dopo poco li richiamò all'ordine con un gesto delle mani.

    «Comprendo il vostro stupore ed i vostri dubbi ed oggi siamo qui appunto per colmare questi dubbi, oltre che comunicarvi le decisioni ufficiali. Per prima cosa, posso annunciarvi che è stato eletto un nuovo Hokage»


    La sala cadde nella confusione, tra chi, sconcertato, si chiedeva come fosse possibile, convinto ancora che il Nara ricoprisse ancora quella carica, chi urlava al tradimento, non avendo partecipato o notato alcuna elezione e chi invece gioiva dalla felicità di avere una nuova guida per il villaggio. Di tutti i presenti solo Sougo sembrò rimanere fermo ed impassibile, quasi come se non glie ne fregasse nulla di quella notizia.
    Con maggior fatica, Atasuke riconquistò l'attenzione della sala, cercando di ridurre al minimo la durata di quella riunione, che nei suoi progetti doveva semplicemente essere una breve riunione per dare le prime nuove direttive e presentarsi come nuovo comandante.

    «Vi prego, vi prego, siamo guardiani, non pescivendoli al mercato. Come vi dicevo, il Daimyo ha approvato un nuovo Kage e questa, per ora, è un'informazione riservata, quindi cucitevi la bocca su questa questione. La presentazione ufficiale sarà tra qualche giorno e come ovvio che sia, dovremo lavorare molto sulla sicurezza del villaggio, collaborando con le squadre mediche, comandate da Shizuka Kobayashi, il nuovo “capo” dell'ospedale»


    A quella notizia, tutti sembravano decisamente più interessati ed attenti, come se avessero percepito la notizia che stava per arrivare e che a breve sarebbe giunta.

    «Visto che ormai è da tempo che Drake non si fa vedere, l'Hokage, oltre ad aver nominato Shizuka capo della squadra medica, ha nominato un nuovo comandante dei guardiani delle mura... il sottoscritto, e voi sarete i miei diretti sottoposti, i nuovi capitani di divisione»


    Sorrise, mentre la sala, dapprima basita, saliva in un coro di complimenti e ringraziamenti, mentre non mancavano i sinceri auguir e le promesse dei nuovi capitani di divisione.
    Terminati i convenevoli, però, Atasuke dovette prendere il suo posto, iniziando a dividere i vari team.

    «Okita Sougo, tu sarai al comando della prima divisione, specializzazione interrogatori; Nagakura Shinshichi, seconda divisione, specializzazione comunicazioni; Saitou Shimaru, terza divisione, supporto tattico; Sugihara Chuji, quarta divisione, indagine; Takeda Kannensai, quinta divisione, sicurezza; Inoue Genjiro, sesta divisione, reclutamento; Oka Sanjuro, settima divisione, responsabili prigione; Todo Bokosuke, ottava divisione, diplomazia; Niki Jiro, nona divisione, dogana; ed infine Harada Unosuke, decima divisione, controspionaggio»


    Ad ogni persona chiamata, Atasuke diede, oltre alla nuova disposizione, un'elenco con tutti i relativi guardiani assegnati e le relative divisioni standard per singolo turno, dividendo ogni divisione in 4 turni ed assegnando, nei limiti del personale, sufficenti elementi da garantire il loro ramo di specializzazione e fornire personale disponibile per le ronde ed i controlli standard.

    «Bene, ora avete le vostre squadre e le vostre disposizioni. Non vi chiedo nulla più di quanto già non avete fatto fin'ora. Voi avete bisogno di una guida, almeno quanto io ho bisogno di voi. Ogni comandante è responsabile della propria squadra e della propria turnazione. Vorrei aggiungere grandi cose, facendo grandi discorsi, ma so che non ne avete bisogno. L'ultima cosa che devo dirvi, prima di lasciarvi tornare alle vostre faccende è questa: Tra pochi giorni si terrà “l'evento” di presentazione del nuovo Hokage. Inutile dire che in quella situazione tutto il sistema sarà pesantemente sotto stress, quindi predisponete alcuni elementi pronti per una turnazione forzata in quella data»


    Terminato il discorso, si allontanò dal leggio, portandosi di fronte ai suoi diretti sottoposti.

    «La riunione è finita, buon lavoro e rendetemi fiero di voi come avete sempre fatto»


    Era sincero, e con un'ampio sorriso salutò i suoi capitani con un profondo inchino, a cui tutti risposero con altrettanto rispetto.

    […]


    ~Stress test – Il giorno dell'evento~


    Inutile dire che fin dal mattino il caos sembrava aver preso piede. Già nei giorni precedenti vi era parecchia calca a causa del lavori di ricostruzione, a quesi si aggiungevano i ferventi lavori per il nuovo volto del monte e per allestire il palco. Ma nella giornata dell'evento, praticamente tutto il villaggio sembrava volersi radunare per le strade e molti altri visitatori (partendo dai più illustri) aveva deciso di venire in visita al villaggio.
    Atasuke, osservava con fierezza le sue divisioni che con la consueta precisione, nonostante la pesante riforma, si detreggiavano nei loro compiti, pronti ad eseguire ogni ordine ed a reagire ad ogni evenienza.
    Nel complesso, rispetto al solito erano raddoppiati i guardiani sulle mura e di pattuglia, mentre alcuni specialisti delle varie divisioni coordinavano il tutto. I ragazzi di Nagakura si erano preparati, tirando su un'enorme rete di comunicazione per sintonizzare tra loro i capi squadra ed i relativi comandanti di divisione, mentre quelli di Sugihara si muovevano con abiti civili in mezzo alal folla pronti a fare rapporto in caso di elementi sospetti. La quinta divisione, si occupava invece della sicurezza attorno al palco ed alla “zona rossa”, senza poi scendere nel dettaglio di ogni singolo team.
    Atasuke, dal canto suo, quasi sembrava potersi godere con tranquillità quella giornata di “festa” anche se sapeva perfettamente che, nella sua posizione, poteva considerarsi tranquillo e felice solo quando tutto fosse terminato, ritornando nella norma.

    “Oi, Atasuke... Credi che ci saranno problemi?”

    «No, se eviterai di crearne, Sougo...»

    “Piantala dai... Se mi stai attaccato in questo modo non ho modo di divertirmi... è una festa no?”

    «Deficente! Devo ricordarti che la sicurezza del villaggio dipende da noi? Specialmente oggi con tutta questa gente è facile che ci sia sfuggito qualcosa, quindi dobbiamo essere particolarmente attent»


    Disse mentre un pesante sganassone pioveva sul capo del biondino, costringendolo a piegarsi dal dolore tenendosi la testa con entrambe le mani.

    “Ahi ahi ahi ahi! Cazzo! Fa male! Dovresti avvisarmi prima di colpirmi in questo modo!”


    Guaiva Sougo mentre Atasuke lo squadrava con insoddisfazione.

    «E darti la possibilità di evitare la punizione? Mi deludi Sougo, non eri tu il maestro del sadismo?»

    “Ti odio, bastardo, giuro che un giorno o l'altro riuscirò a vederti morto”


    Sibilò il biondino, convinto forse di non essere udito.

    «Che hai detto!?»

    “Nulla! Nulla! Hai visto che cielo? È Molto bello oggi!”

    «Lascia stare, farò finta di non averti sentito...»


    Mentre proseguivano con la ronda, Atasuke vide, in lontananza Shizuka che sebrava volersi godere un po di respiro standosene seduta su di un'albero mentre si gudtava qualche dango.

    «Sougo, procedi con il giro, contattami immediatamente appena noti qualcosa di sospetto, intesi?»

    “Si, si, Atasuke, come al solito...”


    Rispose il biondino con un livello di indolenza non indifferente.
    Accertatosi della situazione, Atasuke si avvicinò all'albero, approcciando l'amica con una battuta di pessimo livello, ma che di certo poteva tornare utile a distendere la tensione del momento.

    «Oh, buongiorno Shizuka, Hai notato il mio ultimo acquisto? Dicono che sia uno dei più belli Haori mai prodotti... Vorresti sapere dove l'ho preso?»


    Esordì sorridendo con una lieve risata e compiendo una breve piroetta a voler mostrare il nuovo haori che Shizuka gli aveva gentilmente prodotto ed inviato.

    «Ti vedo affaticata... Immagino che non sia stato facile riorganizzare la squadra medica... Immagino ci siano anche alcune delle tue squadre, vero?»


    Accennò, portando lo sguardo sulla folla mentre con un paio di balzi saltava anche lui sull'albero per avere una migliore visuale.

    «E quello che sbraita in mezzo alla folla con gli striscioni... è tuo padre... vero?»


    Aggiunse, notando Toshiro che “pogava” in mezzo alla folla, decisamente su di giri. Non potè trattenere un sorriso divertito. Quell'uomo, per quanto potente ed influente fosse, continuava sempre ad essere libero dai suoi obblighi, continuava a divertirsi come un ragazzino anche in pubblico, quasi come se non gli importasse poi tanto di cosa la gente potesse pensare di lui.

    «Sai, ammiro tuo padre... Nonostante la sua posizione sembra sempre in grado di divertirsi e...»


    Non potè finire la frase. In quel momento, con una schitarrata ed una presentazione degna delle peggiori band, il nuovo Hokage, Raizen Ikigami aveva fatto la sua comparsa.
    Certo l'ingresso in scena era teatrale e di certo una qualsiasi band lo avrebbe voluto nel team come coreografo, tuttavia, Atasuke non siuscì a trattenersi dallo sbattere con violenza la mano sul suo stesso volto, quasi come a volerlo coprire, oltre che voler coprire quella scena, togliendola dalla sua vista.

    °Ma... ma... ma questo è un coglione! O dei, ditemi che cosa ho fatto di male... Tutto questo, tutta questa organizzazione per... per... per un deficente che balza su un palco in mezzo ad un concerto rock... Che diavolo ha Raizen che non gli funziona nel cervello!?°


    Si domandava, ritornando ad osservare, basito, la scena.
     
    .
54 replies since 2/7/2015, 18:37   1190 views
  Share  
.