Occhio per Occhio

Drago per Drago

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    È colpa tua. Ratty

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    [L'Accampamento dei Ninja di Kumo]

    Q era nell'edificio antistante la grotta, chino su una mappa approssimativa della zona mentre Dageki gli fluttuava intorno, come al solito. Nessuna guardia in vista. Stava parlando sottovoce col drago, forse valutando eventual punti di debolezza nella barriera, ma voltò il capo nel vedere Raizen così concitato. Cosa succede? Inarcò appena un sopracciglio mentre il clone spiattellava tutta la situazione, per poi piegare le labbra in un sorriso bonario ed annuire. Capisco...deve essere un nemico temibile, ma saremo pronti, però non c'è bisogno di essere così allarmato: io e Dageki siamo perfettamente in grado di contrastare qualunque avversario.
    E comunque...non ti ho mostrato la mappa perchè penso contenga informazioni su altre Armi e non voglio che diventino di dominio pubblico.
    Aggiunse poi, tornando a concentrarsi sulla mappa, mentre il drago prendeva la parola per spiegare quella rivelazione improvvisa.

    Tramite il legame Toppu e Tenma possono privare gli oggetti del loro peso o generare scudi di vento. Io e Q invece possiamo percepire ogni singolo spostamento d'aria in un ampio raggio, oltre a manipolare il vento creando delle lame. E questo significa che sono in grado di sentire tutto ciò che viene detto nel nostro accampamento. So di cosa hai parlato con Etsuko...so cosa lui ha scoperto parlando coi Draghi Neri... Si accigliò. E so che H si è allontanata senza il mio permesso, sospetto per seguire il tuo clone verso l'accampamento degli Otesi. Come vedi, ci siamo nascosti qualcosa a vicenda. Il suo sguardo era deciso mentre si alzava in piedi e faceva alcuni passi verso la grotta verso la quale si erano diretti il futuro Hokage e l'illusionista Kiriano. Ma ora che so che siete in grado di passare la barriera, capisci bene che non posso lasciarmi sfuggire quest'opportunità. Non sarebbe salutare cercare di fermarci. [Azione Preparata]Se il Clone cerca di opporsi in qualunque modo ai movimenti di Q, dalla sua figura parte senza preavviso una lama di vento [Potenza 35] con Velocità Nera che procede per 9 metri prima di dissolversi

    [...]

    La grotta non era sorvegliata proprio come in precedenza, e non ci sarebbe stato particolare bisogno del supporto del Magan per trovare il punto di passaggio chiuso da un Fuuinjutsu, dato che semplicemente il condotto rettilineo portava direttamente dove serviva, con solo alcuni corridoi laterali che davano a stanze usate probabilmente come magazzini, aree comuni o sale da meditazione.

    a_door_like_no_other



    La porta sembrava in metallo, con simboli e rappresentazioni stilizzate di draghi, ma andando a controllare avrebbero scoperto che era in realtà scavata nella roccia e ricoperta di un'enorme quantità di fuuinjutsu di minuscole dimensioni tracciati con del metallo fuso. Accanto alla porta due bracieri accesi erano verosimilmente le sedi in cui Toppu e Dageki sfruttavano il loro potere per aprire il passaggio, mentre la presenza di due anelli metallici sui battenti lasciava chiaramente intendere che tutta quella struttura era opera dell'uomo, confermando il racconto dei draghi. Anche degli umani potevano aprire quel passagio, o non ci sarebbero state le maniglie, no?

    Senza istruzioni era impossibile sapere esattamente come fare ad aprire la porta sfruttando il chakra, ma se i due ninja avessero toccato contemporaneamente le due maniglie sarebbero stati attraversati da una violentissima scarica di chakra...quasi come essere trapassati da un fulmine e nel giro di un istante entrambi avrebbero perso i sensi, mentre la porta davanti a loro cominciava a disgregarsi. Non avrebbero potuto sapere quanto tempo era passato, ma al risveglio Raizen avrebbe visto chiaramente il suo corpo steso a terra pochi metri più in là...realizzando al contempo di essere cieco da un'occhio. Come poteva essere? A ben guardare anche le sue mani erano diverse...più snelle e se avesse provato a parlare la sua voce sarebbe suonata completamente diversa...aliena.

    Era nel corpo di Etsuko!

    Ed allo stesso modo anche il Kiriano, sempre che riuscisse a riprendere i sensi, avrebbe immediatamente realizzato che qualcosa non andava, con quel fisico massiccio che non aveva mai avuto ed una quantità di energia che superava nettamente i suoi limiti di controllo! La volpe taceva in entrambi forse stordita da quella situazione, mentre Raizen certamente non avrebbe mai potuto sfruttare le arti del Magan, pur avendo un corpo adeguato [Scambio di Corpi]Non è un Genjutsu, il rilascio è inutile.
    Raizen nel corpo di Etsuko è Energia Viola, ha Ingombro Medio ed è Scoordinato. La TS è inattivabile ma la Vista Vitale è sempre attiva (perchè attiva al momento dello scambio)
    Etsuko nel corpo di Raizne è Energia Viola, ha Ingombro Medio e Concentrazione -5 tacche. La TS è inattivabile ma ha 8 Bassi di chakra extra.
    . Davanti a loro, a forse cinque o sei metri Q era in piedi sull'uscio del passaggio, che appariva come l'occhio di un ciclone visto dall'alto. Dageki era al suo fianco, come sempre, e guardava i due ninja. La porta è aperta, anche se sembra che la cosa vi abbia creato qualche problema. Devo ringraziarvi. E' come se la avessero forzata. Non credo che si chiuderà subito e potrebbe anche restare socchiusa...questo potrebbe comportare dei problemi...inoltre sento che c'è qualcosa di strano all'interno. E questo è il motivo per cui ora che il passaggio è aperto non entreremo subito. Dobbiamo organizzare una spedizione ed organizzarci...sei sicuro che questo tornado non ci strapperà la carne dalle ossa? E' solo il suo aspetto, non sarà diverso che essere colpiti da una brezza leggera. Q tornò sui due ninja. Qualunque cosa vogliate fare all'interno, devo chiedervi di aspettare...siete l'unica chiave che ho a disposizione se ci fossero problemi. Sembrava molto combattuto. Non siamo nemici e non vorrei dover usare la forza...posso capirvi, ma vi chiedo di capire me. Il mio paese soffre tra le fiamme della guerra e non posso permettermi errori.

    La porta era larga forse due metri ed alta quattro. Q era proprio davanti ad essa, con Dageki che fluttuava a mezz'aria sopra di lui. Cosa avrebbero scelto di fare i ninja? Convincere il caposquadra di Kumo a lasciarli andare sarebbe stato impossibile, ma forse avrebbero potuto cercare di scavalcarlo, anche se in quelle condizioni sarebbe stato parecchio più complesso!
     
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    Quando Q gli parlò della mappa la prima reazione di Raizen, del tutto coerente con la bugia che si era preparato a raccontare, fu di stupore e incomprensione.

    …eh?

    Chiese molto candidamente mentre Q si giustificava con una limpidità d’animo che quasi spiazzò Raizen per l’assenza di malizia di quei gesti, seppure in quel preciso momento non si soffermò a pensare quanto fosse sincero.

    Non di certo un buon modo per guadagnarsi la fiducia altrui.
    E credimi, io so perfettamente come si sbaglia in questi casi


    Disse con tono severo Raizen, seppur non accusatorio, quasi comprensivo.

    Ma immagino tu stia proteggendo qualcosa Q. Tuttavia sono preparato meno di te su tutta questa situazione, se desideri un alleato efficiente dovresti cercare di non nascondermi nulla.
    Evitandomi di nasconderti qualcosa.
    Andiamo, ti accompagnerò io dal mio originale, non sospetterà di te in questo modo.


    Si sarebbero incamminati insieme, Q, Dageki e il Clone di Raizen, che fragile com’era poteva fare ben poco contro un nemico preparatosi allo scontro ed in vantaggio numerico, ben diverso sarebbe stato invece se avesse preparato un offensiva a sorpresa come in quel caso.

    […]



    Arrivare alla porta non fu poi troppo complesso, anche senza la conferma di Etsuko non sarebbe stato complesso proseguire sempre dritti tra i cunicoli per ritrovarsi di fronte all’enorme portone metallico.

    Ecco di cosa avrebbero bisogno i quattro villaggi, non quelle schifezze di carta di riso che chiamano porte e mura.

    Cercò di analizzare il portone al massimo delle sue conoscenze, e proprio dall’alto delle stesse si accorse che era abbastanza simile a quello che aveva incontrato nel tempio vicino a Konoha, lo stesso che scoprirà poi essere quello centrale.

    Somiglia a quello che scoprimmo vicino Konoha, ricordi?
    Al tempo bastava spingerlo con forza identica, però a sto giro penso sia diverso , i sigilli penso siano qui per un motivo, tuttavia la chiave siamo noi, e simili fuuinjutsu non si ingannano con un clone.
    Prendi l’altra maniglia, avanti.


    Simile, scoprì al suo risveglio, era una parola fin troppo errata, comprese fin da subito che la porta non era un semplice sbarramento ma un sigillo atto a mettere fuori gioco qualsiasi sconsiderato tombarolo che avesse avuto la bislacca idea di forzare quella serratura.
    Quando riaprì gli occhi aveva il clone, Q e il drago dinnanzi a se, gli ci volle poco per comprendere che qualcosa non andava, ma, se lui stesso aveva deciso di intraprendere quella strada c’era sicuramente un motivo.
    Iniziò ad intuire qualcosa solamente quando Q terminò di parlare, probabilmente il clone aveva deciso di stare al gioco proprio per quel motivo.
    Ma non era l’unico problema, rimettendosi in piedi si accorse che qualcosa era cambiato, la sua prospettiva non era più la stessa, era decisamente più basso, le mani stesse erano più morbide e la terra della grotta gliele mordeva con più rudezza.
    Si guardò per pochi istanti inorridito.

    Oddio. Oddio. Oddio-ddio-ddio-ddio.
    Se scopro che questo avanzo stura canne ha già usato la sua ventosa anale mi ammazzo.
    Giuro che mi ammazzo.
    Pianto tutto e… no cazzo.
    E stai attento a dove metti le mani o giuro che te le strappo… anzi me le strappo via e poi ti strappo le tue per far tornare le cose in pari.


    Avrebbe continuato a parlare mentre il clone, in possesso della sua forza originaria, si adoperava per creare un diversivo sufficientemente pericoloso da allontanare le copie da lui.

    Comprensibile.

    Disse il clone dopo le parole di Q, attirando gli sguardi sulla sua persona mentre tre semisfere di vento gli si creavano attorno, vortici di potenza pronti a detonare
    Bakuyaku No Kaze
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può avvolgere una parte del corpo con un costrutto di vento di dimensioni pari ad 1 unità. Il costrutto esplode a contatto con superfici solide generando un'esplosione di raggio pari a 1,5 metri e potenza pari a 50.
    Il costrutto potrà essere mantenuto per massimo 2 round, dopodiché svanirà. Dal grado jonin è possibile creare fino a 3 costrutti.

    Tipo: Ninjutsu-Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto per costrutto )
    [Da chunin in su]
    come le correnti avrebbero probabilmente suggerito a Dageki.
    Appena i due avessero preso le distanze dall’attacco tuttavia Raizen avrebbe stretto la mano a se stesso e senza esitazione avrebbe attivato la tecnica della sostituzione, fiondandosi all’interno del passaggio subito dopo l’esplosione che di fatto non riuscì comunque a danneggiare i due grazie alla distanza che separava il clone dai due.
    Non sarebbe stato completo per Etsuko usando lo stesso espediente usando un kunai che il clone lasciò cadere prima di venir sostituito.
    Gli interessava scavalcarli dopotutto, non danneggiarli.
     
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    [La Valle dei Draghi Bianchi]

    Il clone aveva generato la violenta esplosione di vento nonostante la lama che partì dal corpo di Q a breve distanza, e nel breve caos che ne seguì Raizen, nel corpo di Etsuko, riuscì a toccare il suo compagno e fiondarsi nell'apertura con la massima velocità possibile: quella consentita dalla Kawarimi no Jutsu, sfruttando lo spazio appena sufficiente lasciato da Q mentre si scostava dalla tecnica...a quanto sembrava le barriere di vento erano prerogativa di Toppu, mentre Dageki mirava più all'offensiva od avrebbe schermato entrambi senza bisogno di alcuno spostamento. In ogni caso furono entrambi nel vortice, e proprio come aveva preannunciato il drago mentre attraversavano quel bianco turbinante non sentirono nulla più di una brezza sul corpo, fino a quando no emersero nuovamente alla luce del giorno, atterrando pesantemente sulla sabbia bianca e fine di un paesaggio che sembrava l'incarnazione stessa del silenzio e della pace.

    Egypt_White_Desert



    Il vortice si apriva a cinque o sei metri da terra, segno che era pensato per far passare anche i draghi di maggiori dimensioni senza che rischiassero di sbattere sul terreno, ma fortunatamente non era un'altezza tale da impensierire qualunque ninja addestrato, anche se temporaneamente nel corpo sbagliato. Etsuko non aveva ancora ripreso i sensi, forse troppo stordito dal chakra della Volpe che aveva saturato la sua mente non allenata, o magari semplicemente travolto dal jutsu che aveva scambiato i corpi...in ogni caso ora si trovavano in quello che aveva tutta l'aria di un deserto, un Deserto Bianco, decisamente più letterale di come lo avevano descritto Toppu e Dageki: la valle dei Draghi Bianchi non era forse un posto lussureggiante? Epppure tutto intorno c'era solo il silenzio dell'assenza di ogni vita...col cielo azzurro come unico colore, ogni tanto intervallato da stormi di uccelli migratori. Più di una cosa non quadrava, ma almeno il Faro era visibile, in lontananza.

    MAGAN

    L'unico occhio capace di vedere avrebbe permesso a Raizen di scrutare la vita entro un ampio raggio...ed avrebbe realizzato che non esistevano fonti vitali in cielo, mentre vicino al faro (a forse sei chilometri di distanza, ben visibile in lontananza) non ne scorgeva alcuna, dato che era troppo distante per quella percezione sovrannaturale. La cosa strana era che l'intera sabbia del deserto aveva un vago sentore di vita, anche se disante ed ormai quasi esaurito, come se fossero braci spente da giorno...e per concludere, una forma vitale serpentina di grandi dimensioni si trovava lontano dalla costruzione, a forse tre chilometri verso oriente, immobile vicino ad una specie di ammasso roccioso ricoperto di licheni che poteva, forse, essere un qualche genere di costruzione abbandonata da tempo.


    Q non arrivò dal Vortice, forse perchè questo non si era chiuso e, come aveva dichiarato, gli serviva tempo per organizzare una spedizione, o magari aveva avuto qualche altro contrattempo. In ogni caso ora stava a Raizen decidere il da farsi, e fino a che Etsuko non si fosse ripreso era da solo, con un peso morto da un quintale da portarsi appresso! Richiamare Kubomi o gli altri non avrebbe funzionato, magari non essendo il suo corpo non aveva i privilegi del contratto dei Draghi Bianchi.

    [Se si reca al Faro...

    Raggiungere il Faro richiedeva superare diverse dune e poi una piana di sabbia perfettamente orizzontale, quasi disegnata sullo sfondo, fino al maestoso edificio dalle pareti bianche e perfette. Alcune statue simili a draghi interrompevano ogni tanto la regolarità del cammino, semisepolte dalla sabbia e dimostrazione di una incredibile perizia...sempre che non fossero in realtà i resti dei draghi che avevano perso la lotta con la loro maledizione. Passo dopo passo, l'unica compagnia era il silenzioso movimento degli stormi nel cielo, che pure non gettavano un solo verso, quasi in rispetto di quel luogo. Ora che la distanza si era ridotta Raizen poteva scorgere l'energia vitale serpentina all'interno della struttura ed a breve distanza, le uniche nel circondario, ed erano meno di una dozzina.

    La torre, comunque, era imponente, pari solo al Faro dell'Ovest che il ninja della foglia avrebbe conosciuto solo parecchio tempo dopo. Alcuni draghi volavano pigramente intorno ad essa, mentre altri dovevano trovarsi all'interno. Sicuramente lo avevano avvistato, ma nessuno venne a chiedergli conto della sua presenza in quel luogo nè cercò di fermarlo. Probabilmente perchè non era importante per loro. Almeno fino a che una voce familiare non attirò l'attenzione del ninja, proprio di fronte all'ingresso. Io ti ho visto al Faro dei draghi del Sud. Era Kaze, il drago evocato mesi prima e subito aggredito e danneggiato da Inazuma Sensoo fino a spezzare l'evocazione, che stava uscendo da una delle aperture laterali della torre, simile ad un oblò attraverso i quali potevano passare agilmente i draghi più giovani. Con lui c'era Kubomi. Sei l'amico di Raizen. Aggiunse il piccolo drago, con un tono decisamente meno allegro del solito, ma piuttosto piatto e poco interessato, quasi stesse leggendo ciò che doveva dire da un gobbo.



    Trovo che oggi il cielo sia particolarmente limpido. Disse Kaze, di punto in bianco. Stai cercando di fare conversazione? Chiese il draghetto più piccolo. Cerco di sforzarmi...come quando ho agito per paura nel Faro Meridionale...da qualche tempo mi sento sempre più vuoto...tu sei molto giovane e forse non lo hai realizzato, ma è come se il Deserto stesse peggiorando. Ah, capisco, in effetti può tornare utile, anche se non vedo grandi motivi per opporsi all'avantata del Deserto. Nemmeno io, ma ricordo che dovrei farlo, anche se onestamente non ho alcun interesse nel farlo. Esatto, anche se resistere è la cosa giusta, non porterà comunque alcun risultato. Prese nota il draghetto, ed era evidente che non stavano affatto parlando con gli umani ma tra loro, sforzandosi, come aveva detto Kaze, per non soccombere al desiderio apatico che li guidava...ma nessuno dei due era abbastanza "sano" da prestare attenzione all'intruso ed usare quell'informazione per contrastare il Deserto. Se interpellati avrebbero risposto, ma pareva di parlare con due automi, per nulla simili alle personalità che avevano sempre mostrato quando evocati...erano calmi e pacati fino ad essere inquietanti.


    [Se si reca alla strana Costruzione...

    Più si avvicinava e più la costruzione diventava distinguibile, anche se non alla vista soprannaturale del Magan, ma semplicemente alla sua normale acuità visiva, come se il colossale oggetto fosse in qualche modo schermato alle percezioni sovrannaturali. Lo avrebbe raggiunto con relativa semplicità, pur coi limiti dovuti al corpo così disarmonico rispetto ai suoi schemi mentali. Superata l'ultima duna arrivò finalmente all'avvallamento, riuscendo ad avere un'immagine chiara di ciò che gli si parava davanti: la gigantesca statua di un uomo alato, immobile e ricoperta di piante, ma sicuramente impressionante! [40 Unità]. Ed intorno al suo addome, quasi fosse una cintura esotica, riposava un drago bianco dagli occhi lattiginosi, che voltò appena il capo per scrutare il nuovo venuto. Respirava con estrema lentezza e la sua voce, quando parlò, era poco più di un sussurro, quasi più debole del battito d'ali degli stormi nel cielo.

    jpg



    I miei saluti, umano. Non ti conosco. Disse con tono tranquillo. Il mio nome è Bakuhatsu, e credo che sarai tu, sconosciuto, ad assistere ai miei ultimi istanti. Non c'era rimpianto nè tristezza...nè reale interesse per l'umano. Non c'era nulla in quel drago, ed i suoi occhi riflettevano la desolazione circostante. Sono molto stanco ormai, ed ormai il mio corpo sta rendendo ragione alla mia mente. Fece un cenno col capo verso la coda, poco distante, che era parzialmente pietrificata, mentre una delle zampe non solo era ormai di marmo, ma si stava disgregando in fine sabbia, granello dopo granello. Non chiese cosa portava l'umano in quel luogo, nè diede ulteriori spiegazioni: non gli importava di nulla.

    E poichè non aveva alcun interesse, anche chiedergli qualcosa sarebbe stato inutile, a meno di fornirgli un motivo valido, che superasse l'apatia nella sua anima.

    CITAZIONE
    Anche se può non sembrare, ci sono più scelte da fare in questo post rispetto al solo decidere una direzione. Inoltre, anche se solo suggeriti, ci sono diversi indizi importanti nel testo, qualcuno relativo a qualcosa che PUOI fare, ed altri relativi a qualcosa di strano che sta succedendo.
    Enjoy :rew:
     
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    Pace e tranquillità







    Il respiro che inalò prima di tuffarsi nel vortice venne spirato all’arrivo nella valle, pur lasciandosi una coda che mantenne la bocca di Raizen, ora nel corpo di Etsuko, spalancata.

    Pace assoluta.

    Sussurrò tra se e se, ricordandosi le parole di Kaze quasi con paura.
    Quel bianco, tutto quel bianco, quel cielo così terso e vuoto… non c’era pace in quel luogo, in quel luogo…

    La morte avanza lentamente.

    Continuò a sussurrare. Intanto l’occhio di Etsuko gli mandava immagini che si rivelarono utili, sicuramente più di quelle che gli avrebbe mostrato la sua vista naturale.
    Attorno a lui nemmeno una forma di vita si agitava, gli stessi uccelli che vedeva nel cielo non potevano essere reali, la vita che tenue risplendeva nel deserto bianco era invece del tutto assente nel cielo, come se quegli stormi non fossero che un ricordo.
    Si chinò verso la terra, se così poteva chiamare quella distesa di sabbia bianca, difficilmente avrebbe mai visto uno spettacolo simile: quel luogo emetteva luce come se il candore naturale del bianco non bastasse.
    Prese la sabbia, lasciando che gli scorresse tra le dita, finissima e liscia, cercava di percepire tra i granelli chissà quale messaggio, magari qualcosa che gli spiegasse cosa avesse ridotto quel luogo ad un simile deserto.
    Troppa pace, troppa tranquillità.
    Persino la sua pelle iniziava a prudergli, probabilmente complice il fatto che non fosse la sua.

    Pace e tranquillità.

    Bisbigliò tra se e se, quasi richiamandole a se stesso, sentiva di poterle perdere da un momento all’altro.
    Creò due cloni, da che aveva osservato era in grado di coprire quelle distanze grazie alla sua esperienza.
    Uno sarebbe rimasto vicino al vortice, era intenzionato a sorprendere chiunque fosse entrato, dandogli il benvenuto a colpi di spada nel viso.

    Pace e tranquillità.

    I suoi occhi vagarono per la distesa bianca identificando prima il faro in lontananza, facile da vedere persino con la vista normale, ed una seconda struttura, più vicina ma attorno alla quale, grazie al Magan, riuscì a vedere una presenza facilmente riconducibile ad un drago, per via delle dimensioni e della forma.
    Lui e il secondo clone avrebbero scelto itinerari diversi, mentre Raizen con il suo corpo in spalla si dirigevano al faro il clone sarebbe andato verso la strana statua, pur non sapendo chi dei due potesse portare le informazioni migliori.
    Mentre avanzava tuttavia non potè fare a meno di pensare che quel luogo gli era stato descritto come stupendo, e se i draghi bianchi davvero erano privi di sentimenti come potevano celare la verità con una bugia?
    La verità, per una persona priva di secondi fini, buoni o malvagi che fossero, era scontata!
    E poi perché scegliere quella barriera? Perchè rinchiudersi in un eremitaggio simile?
    Perché scegliere di rinchiudersi aspettando la…

    Morte.

    Si arrestò in mezzo al nulla, levando il capo sulla candida distesa, come se qualcosa l’avesse destato, come se quella catena di pensieri fosse finalmente giunta al lucchetto.
    Perché un qualsiasi tipo ti creatura doveva annichilire il suo stesso e più basilare istinto, quello di sopravvivenza, e relegarsi nel picco di una montagna a morire dentro ad un sigillo?
    Continuò a guardarsi attorno in quella distesa di nulla così artificiale in cui non vedeva traccia d’acqua, nemmeno di un tronco e il legno era qualcosa di resistente, soprattutto quando seccato era estremamente duraturo, qualcosa in grado di sopravvivere all’assenza di parassiti o di intemperie, che pareva non entrassero in quel luogo da parecchio.
    Fu giungendo alla piana, in netto contrasto con il cielo che la sua mente, forse trasportata dall’assurdità di quel luogo, si chiese se non potesse essere del tutto artificiale, un qualcosa creato per essere la tomba dei draghi bianchi del nord, mentre osservava le statue che ora lo circondavano, dispersi attorno a lui come relitti di una civiltà ormai perduta.
    Non capiva e sapeva troppo poco per capire, il che lo infastidiva, costringendolo ad usare l’immaginazione, facendo arrivare a credere che se quello fosse stato un luogo artificiale e se la polvere mantenesse ancora un barlume di vita era probabile che quello non fosse un gigantesco contenitore… ma per cosa?
    Soltanto polvere?
    O era proprio quel rimasuglio di vita la chiave di quel processo?
    Aumentò il passo, poteva vedere qualche bagliore di energia vitale all’orizzonte.

    [Alla statua]

    Il clone non poteva saperlo, ma il suo cammino era accomunato a quello di Raizen dalle statue, seppur presenti in numero minore, cosa che gli procurò gli stessi pensieri, seppure la statua lo stupì, un essere probabilmente umano in quel luogo, ma soprattutto nascosto alla vista degli occhi di Etsuko, che per quanto fossero appartenuti alla checca erano comunque dotati di un gran potere.

    Cosa è?

    Sussurrò tra se e se, quasi per farsi compagnia in quel silenzio disturbato solo dai suoi passi, guardò con meraviglia il colosso di pietra, era da tanto che non vedeva costruzioni di quelle dimensioni, ma c’era qualcosa a stupirlo: la statua aveva addosso a se le uniche piante presenti in quell’angolo di mondo.
    Quando il drago parlò ne fu impietosito, sapeva che quelle creature erano dotate di una vita quasi eterna, e la morte che stava osservando non era naturale.

    Bakuatsu!

    Chiamò con la voce di chi non era intenzionato a controllare le proprie emozioni.

    Sono Raizen! Non mi conosci ma forse hai sentito parlare di me… spero almeno.

    Parlava mentre scalava le gambe della statua per avvicinarsi al rettile.

    Io… sono venuto qui cercando voi, cercando di capire cosa fosse successo ai draghi del nord.

    Cercò di posizionarsi vicino agli occhi in modo da riflettersi in essi, così sicuro di poter essere osservato.
    Vedere Etsuko che parlava era… strano. Fastidioso quasi.

    Avevo stretto un contatto con voi, poi i draghi del sud mi hanno parlato di voi dicendomi di alcune menzogne, poi ho saputo della vostra malattia!

    Il tono andava rafforzandosi, palesando quello che realmente Raizen provava: confusione. Un misto di emozioni dovute a quella serie di eventi che non sapeva e non voleva nemmeno definire.

    E quando son venuto qui ai piedi della valle è iniziato uno scontro per forzare la serratura del cancello, io sono passato ma l’atto ha scambiato il mio corpo con quello del mio alleato.
    Ora sono finito qui e non so che fare, ho visto le statue, so cosa vi sta succedendo e… tu sei qui ad aspettare di diventare polvere… cosa fai?!? Perché non ti muovi?!?
    Non hai forse un compito da svolgere?


    Cercava di prendere l’attenzione del drago, di attirarla in qualche modo, doveva pur esserci qualche maniera per slegarli dalla loro maledizione che non fossero uno sfigato otese oppure quel cioccolatino con la moquette sulla testa.
    Tuttavia se non avesse sortito alcun tipo di reazione, la sua più caratterizzante emozione sarebbe uscita di botto.

    Maledetti gli dei.
    Voi e i vostri problemi!
    HO FATTO TUTTO IL CONTINENTE PER SAPERE, PER SALVARVI!
    E LO STO ANCORA FACENDO!


    Strinse i pugni, iracondo seppure il corpo aggraziato di Etsuko trasmetteva probabilmente meno rispetto al suo.

    E per cosa?
    Perché voi possiate trovare validi alleati nel prossimo?


    Fece una smorfia.

    No, decisamente no.

    Quella statua non l’aveva convinto fin dall’inizio, la schermatura, il fatto che il drago ci fosse legato: avrebbe preso due piccioni con una fava, se quel luogo gli era caro l’avrebbe distrutto per farlo rinsavire, e se non ci fosse riuscito, o anche riuscendoci, avrebbe avuto più chiaro cosa stesse accadendo in quel luogo.
    Così pensava almeno.

    Puoi sentire cosa provo, Bakuhatsu.
    Ne sono certo.
    So che sei qui per una ragione, ma non voglio rendere i tuoi ultimi momenti una pena, spiegami cosa succede, o troverò le risposte tra le macerie di questa statua.


    Tuttavia, seppur la rabbia e la sete di conoscenza lo rendevano impulsivo, avrebbe valutato ogni singola reazione del drago, pronto ad interrompersi per sfruttare qualsiasi cosa positiva fosse scaturita dalle sue parole, se le parole non fossero servite, nonostante il corpo fosse ancora lievemente difficile da utilizzare lo avrebbe caricato di potere[potenza distruttiva] preparando la mano destra ad uno dei suoi colpi più distruttivi, soprattutto per gli oggetti inanimati che gli permettevano di caricare il colpo alla giusta potenza.
    Se il drago non avesse parlato la mano sarebbe andata a colpire la gamba più lontana dalla testa del drago, in modo che la statua crollando non la ledesse, ferendogli al massimo la coda.
    Non sapeva cosa stesse facendo, ma quella tranquillità, quel silenzio, lo spingevano a cercare il caos quasi come se fosse una soluzione di vita.

    [Al faro]

    Giunse all’enorme costruzione vedendo con un po’ di sollievo che qualche drago si aggirava attorno ad esso pigramente, seppur nessuno venne ad accoglierlo o in generale a chiedere cosa ci facesse in un posto che per loro doveva essere sacro.
    Quando Kaze e Kubomi gli si avvicinarono li riconobbe, seppure rimase nuovamente colpito da quella loro apatia.
    Raizen non era una persona gentile, ne tantomeno raffinata, tuttavia riusciva a provare sentimenti ed erano incredibilmente forti, e quando succedeva che li provasse odiava che questi non venissero riconosciuti, o apprezzati. Probabilmente era il suo modo di soffrire dell’astio altrui.
    Contorse la bocca in una smorfia.

    IO sono Raizen.
    Anche se può non sembrare.
    E mentre voi state qui a svolazzare placidamente come mosche attorno alla merda sotto alla valle c’è una guerra per decidere chi la invaderà per primo.
    Ma devo spiegarvi.
    Se notate ho in spalla il mio corpo, tuttavia al momento sono in quello di Etsuko perché toccare la porta con i sigilli nel passaggio di Toppu e Dageki ci ha invertito.
    Volevo richiamare Kubomi per farvi giungere la notizia, ma alla fine sono riuscito ad arrivare io.
    Vorrei vedere Ou, e Tekuro.
    Il primo per via dell’arma che stanno cercando, il secondo per rimettere le anime al loro posto e curare la maledizione di Masamune.
    E soprattutto vorrei capire cosa sta succedendo qui.


    Non riusciva a ragionare, la testa sciamava quasi assordata da quel silenzio e da quella calma irreale, da quanto Raizen aveva compreso il passaggio non veniva utilizzato da parecchio tempo, e ora che si era aperto nessuno l’aveva minimamente notato, come se per nascondere quell’arma fossero destinati a dimenticarla.
    Troppe domande, poche risposte.
    Troppi problemi, nessuna soluzione.
    Solamente qualche parola gli solleticò l'immaginazione, e soltando perchè si era accorto che spesso, quando si riferivano al deserto e sembrava lo facessero per metafore così non era.

    Ma prima facciamo una breve pausa, o altrimenti se sapete voi rispondetemi: dove inizia e dove finisce il deserto?
    Ma soprattutto dove iniziò?
    Ho un mare di domande... come dovreste fare ad opporvi ad esso?
    Qualcuno vi ha detto che era importante farlo...?
    Sto uscendo fuori di testa.


    Se si espandeva non doveva essere un qualcosa di graduale, ma piuttosto di denso e concreto, che avanzava nutrendosi o semplicemente distruggendo.
    E la stessa cosa faceva nella mente di Raizen, ma con effetti totalmente opposti.
    Guardò Kubomi, avvolto da un manto di apatia che non riusciva a spiegare, intristendosi.

    Kubomi, non ricordi?
    O semplicemente non ti interessa?
    Guardami.


    Indicò il suo corpo, di fatto pareva fosse senza vita.

    Mi hai visto arrivare sulle spalle di un'altra persona e sul tuo volto non è comparsa nemmeno la curiosità.
    Io ti ho visto nascere! Sono stato la prima cosa che hai visto in questo mondo!
    Come fai a... come potete... essere così?


    Cadde sulle ginocchia, sgonfiato di una furia che parlando si era dissipata.
     
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    [La Valle dei Draghi Bianchi II]

    La Statua e Bakuhatsu

    Raizen? Sussurrò appena il drago morente. L'uomo a cui ci siamo legati. Dalle descrizioni mi parevi più alto. Portò il suo sguardo stanco sull'umano che stava interferendo con la sua fine, anche se non sembrava che la cosa gli creasse alcun fastidio. Nè sollievo. Draghi del nord. E del Sud. Non pensavo che Tekuro ti avesse raccontato del nostro passato. Annuì appena, prendendo nota della cosa. Ah, ora rammento lo scambio di corpi. Trappola interessante, o almeno così pensavo molti secoli fa...gli umani la prepararono per dissuadere chiunque entrasse eludendo i draghi guardiani. Non esiste possibilità di rovesciare l'effetto....in altri tempi questo mi sarebbe dispiaciuto.

    Non reagì alle esortazioni dell'altro, limitandosi a sbattere le palpebre. Non esiste alcun compito od incarico. Solo il Deserto. Non hai visto statue...hai visto i corpi dei miei fratelli che hanno infine abbandonato ogni briciola di interesse per il mondo...cosa che sto per fare anche io. Le sabbie del Deserto sono i draghi che hanno dimenticato sè stessi. E da circa tre anni è aumentato sempre di più, anche se nell'ultimo mese è cresciuto esponenzialmente. Inizialmente ce ne siamo domandati il motivo ma poi anche questo interesse è venuto meno.

    Io sono venuto qui tre anni fa perchè notai per caso la crescita delle piante su questa statua, ma mentre mi chiedevo cosa potesse significare ho realizzato che non aveva importanza. Un mese fa poi ho iniziato a vedere nuovamente gli uccelli nel cielo...non se ne vedevano da secoli nella Valle. E nonostante questo non sono riuscito a trovare alcun interesse nella cosa...quando lo ho realizzato ho compreso che gran parte del mio corpo era ormai pietrificata. Non mi muovo perchè il movimento non è necessario. Così come io non sono necessario.
    Voltò appena il capo verso la statua quando Raizen la minacciò. Dubito riuscirai a danneggiarla, ma se questo ti da piacere...prego. Io non ne sono certo il custode.

    Ed infatti nonostante la piena potenza, il chakra di Raizen non scalfì affatto la costruzione...nè avrebbe ottenuto alcun risultato con armi od esplosivi. Quando Tian la pose qui disse che era improbabile che qualcuno la trovasse...e che comunque finchè era spenta non sarebbe mai stato possibile distruggerla. Fece un lento, lunghissimo respiro...con una pausa tale che sembrava avesse quasi smesso di farlo. Sei libero di fare ciò che desideri, ma io credo non resterò al mondo per più di una o due ore. Se Raizen avesse insistito, Bakuhatsu avrebbe infine svelato poche informazioni, perlopiù frammentarie. La sua coscienza cominciava a vacillare nel sonno eterno del Deserto Bianco. Tian era colui che governava l'Equilibrio L'amico di Ryujin. Disse che solo un equilibrio di sangue poteva attivare questa statua. Due o più clan. Riuniti. E poi più nulla, se non lenti, lentissimi respiri, quasi indistinguibili dal vento leggero di quel luogo.


    Il Faro e i Ricordi

    Alle parole accalorate del foglioso i due draghi si voltarono nella sua direzione, ed apparivano perplessi. Il tono in effetti ricorda Raizen. Si, il suo amico era molto più posato. Kubomi fluttuò intorno al ninja, osservando il corpo che questi portava sulle spalle a dispetto del fisico gracile. Questo svenuto è Raizen. O forse sta fingendo e fa il ventriloquo. Non ho mai considerato Raizen una persona che farebbe il ventriloquo. Non saprei se gradirebbe farsi trasportare da una persona con l'aria effemminata. Non che tutto questo sia particolarmente importante però. No, in effetti non lo è.

    Quando si fosse riunito col clone avrebbe realizzato che c'erano differenze nel modo di comportarsi dei due draghi giovani rispetto al Bakuhatsu: loro potevano essere coinvolti un poco di più, come se la maledizione non fosse ancora radicata come nell'anziano. Stavano nuovamente cominciando a parlare tra loro, ma Raizen aveva ancora qualcosa da dire. Ah, quindi sei Raizen in un corpo con l'aria effemminata. Constatò Kubomi. Non penso che ti doni. Aggiunse l'altro, sempre con un tono abbastanza piatto che, in altre circostanze, avrebbe reso quell'intera situazione decisamente più comica. Possiamo chiamarti Raizen Invertito? Sarebbe un compromesso utile.

    Tekuro è in cima al faro...o almeno era là una settimana fa. Non sono sicuro che si sia mosso da allora. Ou non lo vedo da molto, ma di che arma parli? Un briciolo di interesse? Noi non combattiamo con le armi, perchè pensi di trovarne una qui? Era evidente che i due draghetti non sapevano nulla di quella faccenda. Se Tekuro è vivo penso potrebbe aiutarti a tornare Raizen Normale, Raizen Invertito. Nessuno dei due si offrì di accompagnarlo da Tekuro: non era interessante farlo, probabilmente.

    Anche nel fare domande a raffica sembri proprio Raizen. Essere un Raizen Invertito non cambia il carattere, evidentemente. Comunque questa informazione non è particolarmente interessante. Non lo è, no. Continuarono a muoversi per aria, pigramente, mentre cercavano di trovare le giuste risposte. Il Deserto Bianco occupa tutta la Valle, ovviamente. La sabbia sono i resti dei draghi bianchi morti. Disse Kaze con un'asetticità agghiacciante. Prima non era così...è peggiorato da qualche anno, ma solo nell'ultimo mese è almeno triplicato. Si, tutti i vecchi hanno deciso che non valeva più la pena di far niente, ed allora sono morti. Concluse Kubomi con una semplicità raggelante e priva di qualunque inflessione.

    Nessuno di noi due era nato quando è cominciato. Mi raccontarono qualcosa quando ero molto piccolo, ma non ero molto interessato e quindi non me lo ricordo. Ricordo solo che ci dissero di simulare sempre un comportamento normale ed emotivo. Sempre. Perchè solo così ci si oppone alla Maledizione. Annuì il drago più piccolo. In realtà questa è l'unica cosa che erano riusciti ad elaborare quando realizzarono di essere stati maledetti, non sono sicuri che funzioni. A voler essere obbiettivi, direi che questa strategia è stata un fallimento completo. E fu poi la volta del dialogo diretto con Kubomi, che come se chiamato in causa smise di muoversi a caso, fissando Raizen, sia nel suo corpo imprestato che in quello vero. Vuoi che guardi Raizen Invertito o il corpo di Raizen normale? Si avvicinò al suo evocatore mentre questi cadeva a terra affranto, e gli soffiò dolcemente in viso, per poi sorridere. Oh, ma io mi ricordo benissimo! Aggiunse con un tono che era assai più simile a quello che era sempre stato. Ricordo che appena nato la prima cosa fu la sorpresa...era tutto così vivo e luminoso! Tutto...poi ho visto te ed effettivamente ho avuto paura perchè non eri quello che mi suggeriva l'istinto...ed eri anche piuttosto brutto. Annuì, quasi avesse fatto una battuta. E poi ricordo che ho conosciuto la gioia, e poi anche il divertimento, e la tristezza quando ho visto alcuni draghi anziani diventare sabbia, e poi tante, tantissime altre cose che erano molto importanti in quegli anni. Iniziò a muoversi con allegria per aria, poi fermandosi davanti a Raizen. E' per questo che sono ancora capace di imitarle così bene. Tutta quella manfrina scomparve in una frazione di secondo.

    Alla nascita la maledizione non funziona. Intervenne Kaze. Ma col tempo aumenta, quasi come se versassero un granello di apatia alla volta. Kubomi era un toccasana al tempo perchè riusciva a ricordarci la normalità...ma poi anche lui come tutti è scivolato nel Deserto. Ricordo che anche se tu mi avevi insegnato la paura, solo in quel momento ho capito cosa fosse realmente l'orrore...ma poi anche quello è sparito lasciando solo disinteresse. Concluse il piccolo. E ricordo che questo dovrebbe rendermi terribilmente triste...solo che non posso esserlo. Ti direi che mi spiace. Ma non è vero. E detto questo si sarebbe poi appoggiato su uno dei resti di statua poco distante. Un mese fa mi sarebbe dispiaciuto davvero, almeno un poco. Mi piaceva fingere di essere normale quando eravamo assieme...ma ultimamente è tutto così...piatto. Vuoto.

    Inutile.


    A guardare bene, sia Kaze che Kubomi cominciavano ad avere alcune scaglie di colore più smorto...un principio di pietrificazione.
     
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    Dubbi su dubbi







    Il clone annuì alle parole del drago, gravemente, e arrivò a preoccuparsi quando la statua respinse i suoi colpi senza scalfirsi minimamente, restituendogli un contraccolpo doloroso alla mano.

    Bakuhatsu.
    Io non capisco.
    La vostra storia è segnata da momenti importanti e seppure io non la conosca alla perfezione ne so qualche parte e non riesco a spiegarvi della vostra maledizione, del deserto bianco: perché esiste?
    Si, vi siete allontanati dal mondo dalle emozioni, ma perché arrivare fino al deserto?
    Al suicidio?
    Non penso vi siate imposti autonomamente la morte, non in maniera così orribile.


    Gesticolava mentre parlava, trasportato dalla fretta e dal poco tempo che gli restava per parlare col drago.

    Dici che i tuoi simili sono morti, eppure attorno a me non vedo che vita, la sabbia che ricopre la valle non è morta, non è spenta, è come se all’interno, molto lontano, qualcosa pulsasse, o aspettasse.
    Non so cosa, ma non voglio che un altro della vostra specie faccia questa fine.
    Raccontami, cosa è successo tre anni fa?
    Qualcosa ti ha portato qui, qualcosa ha fatto crescere queste piante nella statua da un giorno all’altro, probabilmente quel qualcosa c’entra con gli uccelli, no?
    Probabilmente qualcosa sta succedendo.


    Respirò a fondo.

    Se per te nulla ha significato seguimi, torna al faro con me, dagli altri draghi, un luogo o un altro non farà la differenza per te, giusto?
    Secoli or sono, quando questa statua venne messa qui successe qualcosa, puoi raccontarmi di quei tempi?
    Di quella lotta?
    Ho visto che nel tempio è presente una storia, ma i visi, i nomi e le azioni non sono chiari.
    Qualcosa di estremamente nebbioso vi ruota attorno Bakuhatsu, non ti rendi conto?
    Questa stessa statua non è stata portata qui da Tian, o sbaglio?
    Ai tempi lui era già morto!


    Concluse quella parte di discorso forse con troppa enfasi, quasi dimenticandosi della notizia sconcertante che riguardava lo scambio dei corpi.

    Cosa è questa statua Bakuhatsu?
    Non mi sembri tra i più giovani qui, dovresti saperlo, o no?


    Camminò nuovamente per la statua, questa volta verso il drago, non era tra i più grandi esemplari, ma la forza di Raizen sarebbe bastata a scioglierlo dalla vita della statua.

    Hai scelto questo posto per una ragione ai suoi tempi, se non lo ricordi devi fare in modo di ricordarlo, parlerai con Tekuro, parleremo entrambi con lui, avrà una soluzione.

    Armeggiò col corpo del drago tirandolo a se e spingendolo a seguirlo.

    Non serve impegnarti, solo non lasciarmi tutto il tuo peso, ti aiuterò io.

    E così avrebbe fatto, se tuttavia avesse visto il drago particolarmente in difficoltà avrebbe creato altri cloni, posizionandone uno ogni tre metri di corpo, in modo da riuscire a trasportarlo agilmente senza perdere tempo nel tragitto.



    Al faro



    Quando i due draghi risposero alle parole di Raizen questo ne fu meravigliato.

    Come… com’è possibile che non vedete Ou da molto tempo?
    Da quanto manca? E soprattutto come ha fatto ad allontanarsi se da quello che ho capito il passaggio non viene aperto da non so quanti anni?
    E l’arma? Non vi hanno detto nulla?


    Aveva voglia di scorticarsi il cranio a furia di grattarci, ma non sarebbe servito a nulla, si ritrovò ad essere sempre più elettrico, animato da una fretta che non sapeva dove sfogare vista l’assoluta mancanza di indizi.

    Presto, portatemi da lui, e se nel faro è presente della storia, in qualsiasi metodo di catalogazione, voglio passare e vedere, qualcuno deve essere in grado di dirmi perché avete scelto il deserto bianco o se vi è stato imposto, e chi diavolo ha portato quella gigantesca statua qui.
    Non vi reputo idioti, ma il deserto vi ha privato dell’interesse e della curiosità atta a farvi notare gli avvenimenti più assurdi.
    Com’è possibile che SOLO da tre anni l’effetto sia peggiorato?
    E perché se nessuna creatura può entrare qui ci sono degli uccelli in cielo?
    E perché i vecchi sono morti?!?


    Si guardava attorno straniato, incapace di concepire quel suicidio emotivo.

    Per cosa combattevano?
    Se si sono arresi evidentemente c’era qualcosa per cui combattevano no?
    Come fate a non interrogarvi?
    Non può essere una vera maledizione se quelli appena nati non la hanno, non reputate possibile che sia questo luogo a maledirvi?
    Altrimenti perché rinchiudervi?
    Siete inerpicati in una montagna nel freddo nord e forti abbastanza da respingere invasori… perché rinchiudervi?


    Per quanto domandasse, per quanto freneticamente ragionasse la sua mente alla ricerca delle risposte sbatteva sempre contro a muri di ignoranza troppo spessi e quel corpo continuava ad essergli scomodo, come un vestito fuori misura.

    Andiamo in cima al faro, portatemi da Tekuro, portatemi da Ou portatemi da chiunque sappia!

    Si avvicinò ai due rialzandosi animato da sensazioni contrastanti, rabbia, tristezza e un’ ingiustificata empatia, dato che quei draghi erano le creature che meno ne necessitavano.

    Mi occuperò di me stesso, guidate voi.

    Disse mentre prendeva il suo corpo e chiedendosi cosa avesse legato Dageki e Q al punto di fonderne le essenze vitali.
    Doveva riniziare, doveva frenare, ma sentiva che senza l’appoggio di una conoscenza solida, di un volto conosciuto che potesse schiarirgli le idee non sarebbe arrivato da nessuna parte, riuscendo solamente a contorcersi tra mille dubbi per l’eternità.
     
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    [La Valle dei Draghi Bianchi III]


    La Statua e Bakuhatsu

    La stanchezza si stava impadronendo sempre più della mente e del corpo del vecchio drago, ormai incapace di muoversi con quella coda di pietra che cominciava già a sgretolarsi nella fine sabbia di quel Deserto. Imposti? No...non fraintendere. Ci siamo ritirati dal mondo...ma senza l'Equilibrio questo isolamento ci si è ritorto contro, tutto qui. Gli occhi erano sempre più velati d'indolenza, ma Raizen non sembrava affatto intenzionato a lasciar perdere, costringendo Bakuhatsu a concentrarsi sull'umano. Gli uccelli...e le piante. Si. Non so cosa intendi quando parli di "vita", ma so per certo che i draghi che hanno ceduto alla maledizione sono diventati sabbia, e non credo affatto che questa sia una forma di attesa, quanto piuttosto di resa, come la mia. Quanto a tre anni fa...lo sentimmo nettamente tutti quanti che qualcosa stava cambiando perchè cominciammo a dimenticare le emozioni che avevamo conservato nella memoria, pur non potendole più conservare nel cuore. Ma non saprei indicarti la causa....vagavo per la valle come facevo spesso, per autoconvincermi che non era ancora il momento di stare fermo ad attendere la fine, quando notai le piante. Il resto è come ti ho già detto.

    Poi annuì, lentamente, con grande sforzo. Hai ragione. Un luogo non fa differenza, ma ormai il mio corpo è quasi interamente pietra...la coda è solo la parte più evidente e non potrei seguirti da nessuna parte. Certo, per lo stesso motivo non avrebbe opposto alcuna resistenza qualora il clone si fosse moltiplicato per un trasporto quantomeno improvvisato. Tu parli di tempi molto lontani, di ricordi dei quali non mi importa più nulla da talmente tanti secoli che non vedo come possano essere sopravvissuti nel Deserto Bianco della mia mente. Ma il clone insisteva come solo il futuro Hokage era in grado di fare, tanto che alla lunga anche lo stanco Bakuhatsu cedette, cominciando a narrare, sia che fossero rimasti alla statua che durante l'eventuale trasporto.

    E sia allora, ma qualcosa potrebbe sfuggirmi, bada bene. Molti secoli fa un uomo riuscì nell'impresa di stipulare un contratto con Ryujin, e di rimando con i quattro clan dei draghi, divenendo noto col nome di Tian e col titolo di Taishakuten. Era un ninja di grande talento, ma il motivo per cui si legò alla nostra specie era ottenere il nostro aiuto per una guerra. Non erano passati molti anni dalla grande battaglia che coinvolse i leggendari Yasha ed Ashura, ma una nuova minaccia si era levata contro l'intero mondo: ad Iwa quattro clan di shinobi avevano unito le forze creando un Villaggio, o comunque un prototipo di quelli che sarebbero stati i villaggi nati dalla mente dei Senju e degli Uchiha millenni dopo. I ninja dell'Antico Villaggio crearono delle Armi per sottomettere il mondo e portare la pace, ma tra di loro serpeggiava il male ed i loro capi, corrotti dal potere, divennero un pericolo incontrollabile.

    Sei uomini riunirono i ninja ed i soldati che ancora non erano stati schiacciati dalle Armi di Iwa. Tre di loro, i Saggi, cercarono un modo per distruggere le Armi definitivamente, mentre altri tre i Generali, condussero l'esercito. Uno dei Generali era Tian, non ricordo il nome degli altri, e portò i quattro Re dei Punti Cardinali con sè insieme ad altri draghi in quella che fu la più grande battaglia di quell'era. Io nacqui qualche anno dopo, ma mi raccontarono tutto. Riuscirono nell'impresa, ma scoprirono che quelle Armi non potevano essere distrutte facilmente...ognuna poteva essere annientata solo con dei metodi che richiedevano un gran numero di vite...migliaia di anime dovevano alimentare la fornace per distruggerle. I Saggi erano pronti a pagare il prezzo, ma i Generali si opposero, e ci fu una guerra interna. Altre vite spezzate, ma alla fine i Generali trionfarono e sigillarono assieme l'Arma più potente, quella che dava potere a tutte le altre, rinchiudendola ad Iwa dove era nata con l'aiuto dei clan che la avevano creata. Poi ognuno sigillò a modo suo altre due Armi.

    Dopo la guerra Tian scomparve nel nulla, o così credettero tutti, ma in realtà aveva trovato un modo molto particolare per sigillare l'ultima Arma rimasta: il Tengu.
    Con la testa avrebbe fatto un cenno verso la statua. Quest'arma. Con il potere di Ryujin e di uno dei quattro clan di Iwa, Tian si fece inviare nel futuro con essa, tenendo la cosa più segreta possibile. Apparve tra noi un secolo dopo il nostro isolamento, con nostra grande sorpresa...al tempo riuscivamo ancora a sorprenderci. Si palesò solo ai più anziani, pose qui il Tengu disattivato e rafforzò la nostra barriera. Quando gli raccontammo della perdita dell'Equilibrio e della barriera dietro alla quale ci eravamo riparati con l'aiuto di uno dei Saggi si rammaricò moltissimo, ma non fece in tempo ad aiutarci nè a rendersi conto di ciò che accadeva. Avrebbe chiuso gli occhi. Il viaggio nel tempo non è naturale, e doveva pagare il prezzo di quella tecnica estrema...diventando un eterno viandante. Il suo destino è apparire nel corso della storia, ma pochi giorni alla volta, fino alla sua morte. Un sacrificio immenso pur di salvare il mondo che conosceva. L'ultima cosa che disse era che per quanto triste, l'assenza di Equilibrio era in qualche modo corretta, dato che aveva usato il suo sangue per sigillare il Tengu e che solo il sangue di almeno due, se non tre stirpi di draghi poteva dissolverlo. Coi clan divisi, questo diventava improbabile. Ci disse anche che per attivare la statua serve qualcosa di innaturale, che non dovrebbe esistere o che comunque va contro l'ordine naturale per accendere la fornace interna che la alimenta con un chakra quasi illimitato. Con questo il suo racconto era terminato.


    Il Faro e Tekuro

    Kubomi e Kaze non avevano idea di cosa stesse parlando il loro evocatore, soprattutto riguardo l'Arma, mentre Ou semplicemente non lo avevano proprio incrociato. Per quanto ne sappiamo è pietrificato da qualche parte. O magari è solo volato in qualche altro punto della valle. E non ho idea di quanto tempo sia passato...il tempo non è molto importante qui.

    Raizen scoprì presto che i draghi non tenevano alcuna scrittura (dopotutto il faro era abitato da alcuni alleati umani solo millenni prima, quando ancora esisteva un equilibrio, ed un drago se ne fa poco di carta e penna) ma tramandavano oralmente...almeno finchè il Deserto Bianco non faceva loro perdere interesse nel farlo, cosa che spiegava le lacune dei giovani come i due che accompagnavano lo Shinobi. Che io sappia la statua è sempre stata qui. Comunque disse Kaze, il più vecchio tra i due, mentre lasciavano che la raffica di domande continuasse senza dare risposta. Non avevo mai pensato che la barriera ci maledicesse, ma la abbiamo eretta per difenderci dagli altri draghi che erano impazziti, quindi non penso sia dannosa. Disse Kubomi con un accenno di innocenza nel tono, l'innocenza di chi ha accettato qualcosa perchè "è sempre stato così" o perchè gli hanno detto che "è giusto così", senza farsi mai domande. Non che il Deserto aiutasse nell'introspezione o nell'autocritica. Te lo abbiamo spiegato...la maledizione è qualcosa di dannoso e combatterla sarebbe importante per il nostro bene...ma a causa della maledizione il nostro bene non ha alcuna rilevanza. E' semplice, se ci pensi. Quella logica contorta poteva nascere solo dalla loro malattia, ma quella stessa malattia impediva loro di liberarsene, in un circolo vizioso che finiva inevitabilmente in un mucchio di polvere bianca.

    Anche l'interno del maestoso faro era pieno di sabbia ed i segni dell'incuria saltavano agli occhi mentre lo shinobi, accompagnato dai draghi, risaliva per ampie scalinate e stretti passaggi, fino a raggiungere una porta in avorio decorata da elaborati bassorilievi in forma di drago. Qui siamo sulla cima del faro. Oltre la porta c'è Tekuro che riposa, anche se il faro è spento da molto prima che noi nascessimo. La porta era un pò dura, segno che non veniva aperta da moltissimo tempo, per non parlare della sabbia che bloccava i cardini, ma niente che un ninja con la forza di Etsuko non potesse vincere, anche se con qualche sforzo. E poi Tekuro fu davanti a loro, con una sfera luminosa stretta in un artiglio ed il lungo corpo che avvolgeva la colonna centrale sull'apice della torre. Gli occhi dorati ed inespressivi si puntarono su Etsuko e sul corpo che portava sulle spalle.



    Ecco cosa intendevano per Raizen Invertito. La sua voce era come un boato lontano e solenne, per nulla umana. Un tempo avrei lo avrei trovato un soprannome buffo, ma temo non ci sia nulla di cui ridere. Avvicinati...e voi giovani andate pure. Non siete richiesti. I due annuirono e se ne andarono, ma senza alcuna deferenza...dopotutto il timore dell'autorità era qualcosa che il Deserto Bianco aveva spazzato via. Arrivederci Raizen Invertito. Disse Kubomi. Addio, casomai diventassimo pietra nel frattempo. Concluse Kaze, senza alcun fatalismo nel tono, quasi stesse dicendo che il cielo era azzurro.

    Sono vecchio ed indolente, Raizen. Avrebbe spiegato una volta soli. Apatico, persino. Ma non sordo. Hai urlato tanto che persino io ho sentito le tue domande ed i tuoi dubbi. Quelle che potrebbero essere delle giuste recriminazioni. Ma non ho molte risposte per te, è particolare interesse a fornirtele. Fece un lungo sospiro. Tuttavia, proprio perchè non c'è differenza tra tacere e parlare per me e che comunque resteresti qui finchè non ti risponderò ho deciso di essere chiaro. Anche nel Deserto Bianco, il tuo tono petulante è fastidioso. E non era una battuta, la maledizione gli impediva di farne.

    Cominciamo dall'inizio. Esiste un Tempio sotterraneo, in una grande caverna a gravità invertita che si affaccia direttamente sulla luce distante del centro del pianeta. E' il Tempio di Ryujin, inaccessibile agli uomini se il suo proprietario non è daccordo...ma un tempo era un luogo dall'accesso libero, con molti templi sparsi per i continenti che fungevano da porte d'ingresso. Quello dove il tuo chakra in eccesso ha iniziato ad andare fuori controllo era uno di questi, e quando quel bizzarro individuo chiamato Febh lo ha quasi demolito mentre cercava di tenerti a freno è scattato un allarme che mi ha insospettito, nonostante il Deserto. Pensavo che Ryujin fosse tornato, e mi sono precipitato sul posto.

    Non vedevo umani da molto tempo, e ho agito simulando le emozioni, come facevamo per contrastare la maledizione, per quanto inutilmente. Ti guarii e riparai il Tempio...ma poi vidi un'opportunità nel tuo chakra così esuberante e carico di emozioni. Era troppo caotico per pensare al Legame, che avevamo sviluppato tempo addietro, ma decisi di fare un tentativo e così ti proposi il contratto. Molto di quel chakra lo presi con me per salvarti la vita e lo accumulai in questa sfera che porto con me. La misi nel faro, sperando che potesse trasmettere emozioni rallentando il Deserto...ma non servì. In ogni caso il contratto era siglato e ci accordammo per nasconderti la nostra maledizione....non c'era motivo che tu lo sapessi, e ad essere onesti non ci interessava ferirti, ma al più vedere se il tuo spirito potesse un giorno redimere almeno uno di noi con il Legame...cosa che non è accaduta.

    Questo per quanto riguarda il nostro passato.
    A miglia di distanza un Febh Yakushi a caso aveva starnutito all'improvviso mentre il segreto del pestaggio al tempio del vento veniva svelato, segreto che lui aveva accuratamente celato quando aveva narrato gli eventi a Raizen. Per quanto riguarda Ou...lui è dentro la sfera col tuo chakra. E' molto più antico di me...ed era già strano che avesse resistito tanto al Deserto, quasi come un drago appena uscito dall'uovo. Si è dissolto in sabbia pochi giorni fa, ma la ho raccolta e concentrata qui dentro...ho pensato che forse qualcosa di lui poteva sopravvivere se mescolato a quel caos. Per quanto ne so però è morto. Si voltò verso la fonte di luce. Credo che la strada per annullare la maledizione non riguardi affatto il donarci nuove emozioni da altre fonti, ma non ho idee ed ormai non mi interessa più.

    Continuò. La fonte della Maledizione non può che essere la perdita dell'Equilibrio. I draghi rossi impazzirono e quelli verdi tradirono. I Neri si rifugiarono nella tristezza e nella sfiducia, cacciandoci ad ogni tentativo di mediazione, ed alla fine per difenderci tornammo alla valle. Poi fu il momento della Barriera...e poi dell'Arma. Avrebbe narrato una storia non dissimile da quella di Bakuhatsu, sempre che Raizen non avesse nel mentre ricevuto quelle informazioni, rendendo inutile una ripetizione. Pensavamo di essere rimasti puri, ma la perdita dell'equilibrio ci aveva macchiati esattamente come gli altri, solo in modo molto più subdolo. Nessuno se lo aspettava e ce ne rendemmo conto troppo tardi.

    Ed infine venne il momento di parlare dell'anomalo inversione tra Raizen ed Etsuko. [color=cyan]<i><b>Quanto alla trappola che vi ha scambiato i corpi...fu un'idea di Tian per scoraggiare eventuali invasori. Che io sappia non ci sono modi per annullarla, mi spiace.
    Parole pesanti, lapidarie ma che forse non avrebbero ferito il ninja più di tanto, dopo le tremende rivelazioni ricevute fino a quel momento.

    Ma dopo qualche secondo di silenzio ebbe un ripensamento. Anche se forse un metodo per aggirarla esiste. Non credo sia attuabile, e potrebbe essere pericoloso per il mondo intero. Ma onestamente non mi importa del mondo. Con l'artiglio libero indicò la direzione in cui si trovava la statua. Il Tengu. Tra i clan che lo creavano c'era anche quello che sapeva manipolare il flusso del tempo. Forse nella statua c'è ancora un pò del chakra di chi la guidava o di chi la ha inviata in avanti nel futuro, e credo potrei usarlo per invertire lo scorrere del tempo nel tuo corpo ed in quello del tuo amico di qualche ora, riportandovi alla normalità. Questo però richiederebbe di togliere il sigillo al Tengu. Non lo attiverebbe, ma leverebbe l'ultimo ostacolo all'attivazione, casomai ci fossero dei malintenzionati fuori dalla Valle. Tese la sfera. Questa sfera col tuo chakra dovrebbe essere sufficiente per un breve spostamento nel tempo...non serve attivare le riserve quasi illimitate dell'Arma.


    La Situazione Precipita

    Il Clone rimasto a guardia del portale si stava forse annoiando mentre faceva la guardia, ma avrebbe presto cambiato idea.

    Senza alcun preavviso dal disco che fluttuava a mezz'aria eruppe una quantità di fumo verdastro a dir poco mostruosa che avrebbe avvolto un'area di almeno quindici metri di raggio in ogni direzione. Qualunque cosa fosse era terribilmente tossico [Gas Velenoso][Potenza 10 - Veleno Debilitante B0 (Riflessi)], e ben presto dal passaggio sarebbe emerso anche il responsabile: un dragone verde dalle zanne ancora grondanti veleno che si librò per aria con tre passeggeri: Hayate. H. E con loro stava Teppei, la cui pelle era stranamente verde e scagliosa, mentre gli occhi brillavano di una luce violacea assai simile al chakra che la donna aveva mostrato nel loro primo incontro.

    bf6bd81c989be734a17c16f7c112617a



    Finalmente dentro. Ora non resta che distruggere l'Arma. A me basta trovare quel bastardo! Distruggere. Per Oto e per Tenma. Per far finire il conflitto. La voce del ragazzo otese era strana, quasi meccanica. Non degnarono il clone di uno sguardo (sempre che fosse sopravvissuto a quell'apparizione così pirotecnica) mentre si dirigevano a colpo sicuro verso la statua del Tengu...solo per andare a sbattere violentemente contro un muro invisibile! Il drago gettò un ruggito mostruoso mentre i suoi occupanti facevano del loro meglio per non perdere l'equilibrio. Maledizione! Questo non era previsto!
    Q e Tenma erano comparsi subito dopo accompagnati dai loro draghi, e mentre il primo disperdeva la nuvola con un gesto di mano l'altro intrappolava i primi invasori. Teppei! Cosa ti è preso? Li hai uccisi tutti! H! MALEDETTA TRADITRICE! Avevo ragione... Sibilò la donna. Dovevamo farvi fuori prima di passare, siamo stati frettolosi. TEPPEI! RISPONDI! Ma il giovane dalle braccia meccaniche non rispondeva, quasi in trance. Tenma era fuori di sè, ben lontano dalla sua normale flemma, mentre Q trasudava puro odio con la Katana sguainata ed avvolta da scariche elettriche nere come la pece.

    Doveva essere successo qualcosa di terribile dall'altro lato del portale mentre Raizen vagava per la valle.
     
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    Sapere che ciò che stava capitando ai draghi era niente più che il risultato di una loro decisione lo lasciò impietrito, forse a causa della sua mente umana, forse perché non riusciva a concepire gli stessi ragionamenti di quelle creature millenarie.

    Io… non vi comprendo Bakuhatsu, ma credo che la vostra maledizione sia un muro troppo alto per entrambi da sorpassare.

    Prese il drago con se, insieme agli altri cloni, mentre questo cominciava a parlare, a raccontare si incamminarono, una processione così singolare da apparire quanto ridicola, con quel vecchio drago che raccontava, mentre i cloni si adoperavano per non fargli risentire troppo dell’andatura tutto sommato abbastanza spedita.
    La storia era così antica che faticava persino ad immaginare le proporzioni e le devastazioni che quelle guerre erano in grado di portare, l’arma che aveva appena visto celava un potere ben più grande e spaventoso di quanto Q potesse immaginare, quel genere di potere che gli esseri umani non possono avere.

    Comprendo… cosa sai riguardo le altre armi?
    In delle rappresentazioni all’ingresso della valle ho visto che comparivano strane illustrazioni a cui ho provato a dare un significato, ma probabilmente tu sai confermare o smentire la mia tesi, riesco a collegare a quel disegno qualcuna delle figure di cui mi hai narrato, ma non tutte trovano una posizione.


    Descrisse così le immagini che Q gli aveva mostrato prima e le sue ipotesi a riguardo, aspettando che Bakuhatsu rispondesse prima di dissolvere uno dei cloni per passare le informazioni agli altri.


    Al Faro




    Salutò Kubomi e Kaze con un cenno della mano quando si allontanarono.

    Non diventerete pietra, ci rivedremo.

    La speranza dopotutto, era l’ultima a morire e tra rabbia e tristezza parecchie vittime avrebbe dovuto mietere il fato prima di avventarsi su di essa.
    Per quanto poco ancora ne sapessero i cloni e Raizen stesso le conversazioni stavano lentamente convergendo allo stesso punto, anche se quelle di Tekuro erano senza ombra di dubbio più tristi e catastrofiche, nonostante non raccontasse di una guerra, sapere di come un’ intera stirpe di draghi era andata incontro alla rovina più totale lo intristiva, com’era possibile che una razza come la loro, creature sagge e dalla vita praticamene interminabile potesse andare incontro a tutto questo?
    Lui paragonato a quelle disgrazie era solo un granello di sabbia, nulla più, nulla meno.
    Il colpo finale giunse alla notizia dell’impossibilità di riavere il suo corpo, che fosse Bakuhatsu a dirlo, o Kubomi o qualsiasi altra creatura del creato non aveva importanza, ma se Tekuro, il drago che era stato in grado di salvarlo dalla tomba emetteva quel verdetto allora la questione era seria.
    Cercò di interromperlo appena gli uscirono le parole di bocca.

    Co… com’è possibile che non si possa tornare indietro?!?

    Ma Tekuro alzando la mano con la lentezza dell’apatia lo riportò al silenzio, continuando a spiegare.

    La… la mia sfera?
    Ma li dentro Ou potrebbe ancora essere vivo, io ho questo strano occhio addosso ora e posso vedere che nella sabbia ancora qualcosa vive, o aspetta o… non lo so, ma c’è qualcosa, questi occhi non sbagliano… non posso usarla, non posso rischiare Ou.


    Era convinto, fermo nella sua decisione.
    Creò un clone per poi dissolverlo, ora tutti sapevano come muoversi.


    Al Passaggio




    Il clone, purtroppo per lui, non si era annoiato nemmeno per un secondo, sapeva che finchè il passaggio era aperto qualcosa poteva sbucare da li, e chiunque fosse non avrebbe portato che guai, era di guardia, e la guardia avrebbe fatto instancabilmente vino a che il veleno non uscì dal passaggio, un miasma di un colore fin troppo particolare per non sospettare di esso. Fu in quel momento che arrivarono le informazioni di Raizen.
    Il chakra repulsivo venne immediatamente attivato sul corpo dello shinobi invertito per tenere a bada il gas senza che potesse subirne gli effetti, di li a poco avrebbe dovuto dare il caldo benvenuto a qualche nuovo arrivato che sicuramente si era fatto precedere dal gas, tuttavia tutto quel fumo non era altro che un nascondiglio per lui.
    Quando il gruppo uscì dal passaggio Raizen era già arrivato alla loro altezza con un balzo, complice l’attenzione con cui li attendeva riuscì a scattare non appena il drago mise il muso fuori dal portale.
    Un solo movimento della lama avrebbe cercato di decapitare il drago mentre questo aveva ancora gran parte del corpo all’interno, un tondo effettuato con Garyu, arma di cui Raizen si era premurato di munire il clone, tuttavia la velocità di quel corpo malandato necessitava di un discreto[Impasto QuasiAlto Vel. +8] aiuto.
    Fortunatamente il sangue del drago non poteva andare più in basso della sabbia, un posto adatto per i traditori della loro stessa stirpe, non sarebbe per cui andato perso, aveva tuttavia tentato di mantenere il colpo non letale, ledendo tessuti molli e non la spina dorsale, sicuro che col giusto tempismo qualcuno avrebbe potuto salvarlo. Forse.
    Di li a poco tuttavia sarebbero spuntati anche gli evocatori di quella creatura, persino per loro c’erano discrete sorprese. Il clone dopo il fendente era infatti pronto a rilasciare la sua tecnica esplosiva
    Bakuyaku No Kaze
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può avvolgere una parte del corpo con un costrutto di vento di dimensioni pari ad 1 unità. Il costrutto esplode a contatto con superfici solide generando un'esplosione di raggio pari a 1,5 metri e potenza pari a 50.
    Il costrutto potrà essere mantenuto per massimo 2 round, dopodiché svanirà. Dal grado jonin è possibile creare fino a 3 costrutti.

    Tipo: Ninjutsu-Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto per costrutto )
    [Da chunin in su]
    direttamente nel viso dei nuovi turisti, usando come appoggio momentaneo il corpo del drago da cui si sarebbe staccato solo una volta apparsi gli avversari, accogliendoli con un botto sufficiente a scartavetrargli ben più della faccia.
    Non si aspettava l’ingresso di Hayate, tantomeno se era insieme ad H, il cui nome in codice assumeva ora più di un significato.

    Ah, ecco chi consigliava il pezzente.

    Pensò Raizen ricordando dell’abilità di Hayate di riconoscere il suo clone mediante i consigli di chissà quale voce, e ricollegando quell’aiuto misterioso all’abilità di H espostagli da Q. La fortuna volle che da dentro il passaggio era probabilmente impossibile percepire il suo chakra, per cui il suo attacco sarebbe stato del tutto a sorpresa, o quantomeno inaspettato vista l’impreparazione del gruppo.
    Tuttavia, incerto sul proprio destino ma conscio di non poter lasciare quella situazione in balia dell’esito di quel singolo attacco, Raizen aveva lasciato a terra un clone nascosto tra la sabbia, di modo che fossa nascosto dal gruppo e contemporaneamente pronto ad un secondo attacco a sorpresa.
    Inaspettatamente giunsero i rinforzi, le loro facce tuttavia non erano una sorpresa.
    Probabilmente quando Raizen esplorava il deserto all’entrata del passaggio era scoppiata una battaglia, o almeno così suppose dalle parole di Tenma.
    Aveva in mano due chiavi, non poteva lasciarsele sfuggire, il problema sarebbe stato come liberarsi di Q e Tenma, semmai fosse riuscito a neutralizzare gli altri, certo.


    Sempre al Faro




    Raizen stringeva la sfera col suo chakra in mano, rigirandola lentamente con l’espressione di chi meditava su chissà quali pensieri.

    Questa piccola sfera…

    Iniziò a parlare mentre la rigirava tra le mani.

    È un bene troppo prezioso per tutti voi, me compreso.
    Ma… se trovassimo il modo, se riuscissimo ad attivare la statua completamente… quali sarebbero i suoi limiti?
    Potrei anche riportare indietro il tempo di cose di cui non conosco l’esatta posizione?
    Cosa devo sapere di chi riporto indietro?


    Aveva la soluzione a pochi passi, ne era convinto.
     
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    [La Valle dei Draghi Bianchi IV]


    Bakuhatsu

    Da quel che dici penso che la figura con quattro teste rappresenti Tian...gli altri due mostri penso siano gli altri due Generali, mentre il gigante è una delle Armi...ma non so nulla sulle altre. Come ho già detto, non ero nemmeno nato a quel tempo. I bassorilievi descrivono la Guerra. Sempre più stanco e con pause sempre più lunghe tra le frasi, Bakuhatsu continuava a rispondere


    Tekuro ed il Faro

    Tekuro sembrava perplesso. Non vuoi usarla su te stesso e sul tuo compagno? La sua apatia era tale da impedirgli di provare reale curiosità, e dunque lo privava di ogni inventiva ed immaginazione. Quella sua domanda voleva solo rimarcare l'illogicità delle parole di Raizen, ma non c'era alcuno stupore o sorpresa nel suo tono. Suppongo che tu possa scegliere più o meno quello che vuoi in un raggio abbastanza ampio..ad occhio qualunque cosa sia nella Valle. Ma ricorda che riavvolgerai il tempo di un oggetto riportandolo come era alcune ore prima...non lo sposteresti da dove si trova....dovai solo scegliere uno o più bersagli e visualizzarli nella mente, ma deve trattarsi di cose simili tra loro...tu ed il tuo compagno ad esempio. Con la statua attiva...idealmente potresti riavvolgere il tempo di secoli, ma dovrai stare attento a ciò che scegli o torneresti indietro a prima della nascita del tuo bersaglio, cancellandolo dall'esistenza. Dovrai scegliere quando fermarti.

    CITAZIONE
    Riavvolgere il Flusso
    L'utilizzatore può sfruttare il Flusso della Storia per riportare indietro nel tempo un bersaglio od un gruppo di bersagli simili fra loro e cancellare così le ferite o qualunque alterazione. La mente del bersaglio mantiene i ricordi che aveva fino all'attivazione della tecnica.
    Richiede un quantitativo di chakra pari all'intera riserva, ed il tempo recuperato varia in base all'energia:
    Bianca: 3 round. Bersaglio entro 3 metri
    Verde: 3 minuti. Bersaglio entro 30 metri
    Blu: 30 minuti. Bersaglio entro 300 metri
    Nera: 3 ore. Bersaglio entro 3 kilometri
    Quantità illimitate o quasi di chakra consentono riavvolgimenti di entità superiore ed a distanze maggiori, a discrezione del QM.
    L'utilizzatore può fermare il riavvolgimento in qualunque momento, anche in momenti diversi per diversi bersagli, ma non recupera il chakra impiegato all'attivazione e non può scegliere nuovamente lo stesso bersaglio per 24 ore.

    Il Portale e lo Scontro

    Per quanto rapido e insidioso, il gesto del clone guardiano avveniva comunque tramite un corpo a cui era tutt'altro che abituato e non riuscì, nonostante Garyu, ad incidere sufficientemente a fondo il drago da debilitarlo permanentemente. Certo lo squarcio sul corpo era pesante e fece inarcare il drago, strappandogli grida di dolore che non riempivano quella valle da secoli! [Ferita]Ferita QuasiGrave. Il corpo del drago si contorse mentre fuoriusciva dal portale e non riuscì ad impedire al clone di aderire alle sue scaglie mentre finiva la traslazione, con i tre passeggeri che sembravano confusi ed allarmati dalla situazione. Una trappola? H sbottò, tenendosi a stento mentre il suo degno compare imprecava contro il cielo. Solo Teppei era saldo e solido in quel suo stato alterato, ed individuò immediatamente Raizen che goffamente si gettava nella loro direzione, certamente armato di cattive intenzioni. No. Non avrai successo. Avrebbe sollevato una mano verso il Clone, scaraventandogli contro un'ondata d'aria che lo avrebbe spazzato via, bloccando in ogni caso le sue intenzioni offensive. [AdO su Movimento]Precisione: Nera

    Onda Tagliente - Zankuuha
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria per creare un'onda d'urto. La potenza è pari a 30, la gittata 9 metri e l'ampiezza di 6 metri. La Velocità è pari alla Precisione dell'utilizzatore. Se utilizzati dei manipolatori d'aria, la gittata è pari a 21 metri anziché 9 metri.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]


    Manipolatori d'Aria [Vario]
    Tubi impiantati nei bracci collegati a dei contenitori. Le aperture per l'uscita dell'aria sono due buchi sui palmi delle mani. Dentro l'avambraccio è posto un tubo che termina poco prima del gomito. Al termine del tubo vi è una specie di imbuto che raccoglie l'aria che entra e il chakra dell'utilizzatore potenziando alcune tecniche avanzate.
    Tipo: Speciale-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 2
    (Potenza: - | Durezza: - | Crediti: 0)

    Tecnica Immobile [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata in subisci e mena o in azione d'opportunità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità 'Talento' in combinazione.
    . Che il clone sopravvivesse o meno all'offensiva, i tre avrebbero provato ad allontanarsi, pur col drago sanguinante, solo per venire bloccati dall'intervento di Tenma e Q coi loro alleati.

    Se il clone fosse sparito, certamente Raizen non avrebbe scoperto cosa accadeva da quelle parti. in caso contrario avrebbe visto chiaramente l'inizio dlla controffensiva del trio di invasori col loro drago. Va tutto bene Bunkai (Decomposizione)? H posò una mano sul fianco del drago che ancora sanguinava, la cui gola era stata danneggiata quel che bastava da rendergli impossibile parlare. Probabilmente sarebbe bastato un danno minimo per vanificare la sua presenza in quel luogo. Hayate e Teppei scesero al suolo, confrontandosi coi due inseguitori mentre H rimase sulla cavalcatura, con le mani avvolte da una luce verdastra: stava usando le Mani Curative su quella creatura. Io lo dicevo di squartare tutti prima di arrivare qui. Questi draghi sono inutili...anche il tizio della Zanna ha fatto una brutta fine alleandosi con loro.Bada! Io e lui condividiamo lo stesso maestro. Condividevate. Sogghignò lui, facendola accigliare. Questi discorsi sono inutili al fine di distruggere la statua. TEPPEI! RITORNA IN TE! Tenma, dovessi anche ucciderti, io seguirò la tua volontà di porre fine a tutto questo. Uccidendo indiscriminatamente i ninja dei due gruppi? CHE RAZZA DI MOSTRO SEI? Il mostro necessario ad ottenere un risultato. Aggiunse semplicemente, puntando una mano verso di loro, mentre dalle braccia metalliche emergevano diverse decine di Kunai che, seguendo strane angolazioni si precipitarono contro i due shinobi.

    Il clone invece sarebbe stato scelto come avversario da Hayate, che si leccava le labbra mentre scattava nella sua direzione. [Azione]Energia Viola+ 3 tacche AVANTI! Una rapida inspirazione e poi scagliò due dardi di vento esplosivi in direzione del colosso [Tecnica + Azione]
    Proiettili d'Aria Congelante - Renkuudan
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (6)
    L'utilizzatore può emettere delle sfere d'aria, della dimensione variabili; la potenza è pari a 30 e Sanguinamento Leggero. La Velocità pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Le sfere possono avere solo una traiettoria rettilinea e hanno gittata pari a 30 metri. All'impatto causano un danno extra 20 alla vitalità entro 3 metri. Ogni sfera oltre la prima richiederà uno slot azione per essere scagliata.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 2 / Consumo: Medio ogni Sfera )
    [Slot Dimensionali Massimi: 1 ogni grado ninja]

    [Da jonin in su]


    Impronta di Chakra Vento [2]
    Talento: L'utilizzatore ottiene l'impronta Vento. È possibile avere massimo 3 impronte di Chakra. L'impronta aumenta di +10 la potenza delle tecniche avanzate di tipo Fuuton, il potenziamento è doppio se fronteggiate Raiton. Non è possibile sfruttare le altre abilità "Talento" in combinazione.
    , uno dopo l'altro, così da complicargli notevolmente la difesa, solo per poi arrivare a distanza da mischia e provare a decapitarlo con un netto movimento del Tirapugni con Lama che aveva indossato dopo aver infilato una mano in tasca. [Azione]Potenza 25
    Forza Nera
    Velocità Viola + 3 tacche
     
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    Lotta al portale







    Raizen ascoltò quelle che sembravano le ultime parole del drago, ormai sempre più stanco e provato dal Deserto Bianco.

    Chiaro… resisti, vecchio, se proprio hai scelto il tuo destino non farlo in solitudine.
    Perché… è giusto così, anche se non puoi capirlo adesso.


    Lo ripeteva al drago, e anche a se stesso seguendo chissà quale ideale, ma non voleva smettere di farlo parlare, al contrario, voleva costringerlo a ricordare.

    E di Ou, cosa sai dirmi?
    Era uno dei re che avevano combattuto con Tian?
    Oppure lui venne dopo?


    Doveva riuscire a portarlo vivo al faro, se non altro a farli chiudere li gli occhi, perché era giusto.
    Indiscutibilmente giusto.

    Al Faro



    Il Colosso ascoltò attentamente il discorso di Tekuro, riuscendo a comprendere il funzionamento della statua al meglio.

    Comprendo, immagino tu non conosca i poteri delle altre armi, ma se mi sbaglio riferiscimeli pure, ho visto all’entrata della valle un illustrazione particolare e non riuscivo bene a dargli un significato, anche perché alcuni disegni erano un po’ strani, c’era un drago a quattro teste ad esempio.
    Per il resto mi è tutto chiar…


    In quel momento il clone che aveva attaccato gli invasori si era appena dissolto a causa dell’attacco di qualcuno.
    Raizen ne fu al contempo preoccupato e soddisfatto, aveva li, in quella valle tutte le chiavi necessarie ad attivare la statua.

    Tekuro!
    Ci stanno attaccando!


    Avrebbe annunciato allarmato, impossibile non esserlo per chiunque non fosse sotto gli effetti del deserto bianco, dopotutto non era certo facile abituarsi a quell’apatia in così poco tempo.

    So che vi importa poco, probabilmente nulla, ma se non altro vi scrollerà di dosso un po’ di pietrificazione.
    Mi servono tutti i draghi ancora in grado di combattere al pieno delle loro forze, devo portarli con me all’entrata della valle, essere in superiorità numerica aiuterà certamente.


    O almeno era ciò che sperava.

    Non so se l’onore vi scalda ancora il sangue o è una di quelle cose che il deserto bianco cancella, pensate soltanto che l’ultimo baluardo ad avervi abbandonato sarebbe già li a difendere la valle.
    Lascio a te la sfera, custodiscila ancora, non voglio rischiare la sua rottura durante la lotta.


    Attese che i draghi venissero radunati per poi informarsi riguardo la loro velocità, e sfruttando il più veloce tra di loro per spostarsi verso il luogo dello scontro.
    Avrebbe portato con se solamente due draghi, gli altri sarebbero stati mandati verso la statua, in modo da accogliere eventuali scavezzacollo sfuggiti alla battaglia.

    Se dovete combattere fatelo come se aveste dei sentimenti.
    Ne voi ne la valle dovrebbero avere riposo nell’oblio.


    Partirono, sperando di poter fare in tempo.

    Al Portale



    La reazione di Tenma all’attacco di Raizen fu rapida, seppur aiutata dalla pessima coordinazione che affliggeva lo shinobi. Un clone armato, certo, ma non a sufficienza per potersi difendere da quell’onda d’urto così potente che lo dissolse senza lasciarne traccia e permettendo a Raizen di venire a conoscenza di cosa accadeva in quel luogo.
    Hayate intanto poggiava i piedi sul terreno senza avere alcun avversario su cui scagliarsi, visto che il clone lasciato da quello distrutto era immerso sotto alla bianca sabbia.
    Questa volta però non ci sarebbe stato alcun preavviso all’attacco del colosso, non avrebbe fatto lo stesso errore che salvò la vita a Banryu.
    Essendo stato creato poco prima del salto del clone verso il portale la talpa armata stava lievemente spostata al lato di Hayate, cosa che gli impediva di tranciarlo in due come aveva tentato di fare con Banryu.
    Tuttavia doveva essere certo di portare a termina il suo attacco, attivando contemporaneamente due tecniche mentre la lama sbucava a poco meno di un metro alla destra del non più pacato Hayate: l’omicidio elettromagnetico che gli avrebbe senza dubbio invalidato gli spostamenti per qualche secondo, e il taglio inverso
    Omicidio Elettromagnetico - Jibashi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo (4)
    L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]

    [Da genin in su]
    che l’avrebbe attratto verso la spada mentre questa gli correva[QuasiAlto vel. +8] incontro per tranciargli le gambe avvolta dalla temibile tecnica, puntava alle ginocchia, ma il danno sarebbe stato abbastanza esteso da sbriciolargli interamente gli arti.
    Una appena portato a termine il fendente, leso o meno l’avversario, se fosse stato ancora sufficientemente vicino avrebbe tentato un altro fendente, veloce[QuasiAlto vel. +8] quanto il precedente mirato a staccargli l’arto superiore destro con una traiettoria ascendente che mirava a conficcarsi sotto l’ascella per poi procedere tra le carni di lui, oppure se la posizione del braccio non l’avesse permesso insistendo sulla parte esterna ma fermando il colpo appena dopo aver raggiunto il costato.
    Quella scoordinazione iniziava a farsi fin troppo scomoda, limitando estremamente i suoi movimenti.
     
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    [La Valle dei Draghi Bianchi V]

    Bakuhatsu lungo la via

    Non rispose alle domande su Ou, ma mosse appena il capo in segno di diniego. Difficile dire se fosse un "no" oppure un "non so", ma ormai si era addentrato fin troppo nel Deserto Bianco della sua mente...nel giro di poco sarebbe rimasta solo una statua, che per ora respirava appena.


    Il Faro e l'Esercito Bianco

    Tekuro non aveva idea di dove fossero o cosa facessero le altre Armi, ed allo stesso modo non sapeva dire niente più di quanto non avesse fatto Bakuhatsu sui bassorilievi, ma all'improvviso l'allarme scattò nella mente del foglioso, che si agitò per le informazioni ricevute cercando di coinvolgere Tekuro con l'emergenza. Con scarsi risultati, va detto. Ci stanno attaccando? Capisco. Il massimo della sua reazione fu battere le palpebre, quasi si chiedesse che utilità poteva avere quella notizia. Ti servono draghi? Alcuni penso non siano affatto interessati a venire qui su mia chiamata, figuriamoci aiutarti nella lotta. Posso comunque fare un tentativo. Gettò un ruggito che sembrava quasi un piccolo uragano, ottenendo che almeno una dozzina di draghi bianchi accorressero sul posto. Si assieparono in volo sulla cima del faro, ascoltando le parole dell'uomo che era legato loro tramite il Contratto. Parole cariche di entusiasmo, che volevano smuovere coscienze ma che non trovarono terreno fertile, suo malgrado.

    Si, in effetti non mi interessa particolarmente. Nemmeno a me. Aggiunse Kubomi, andandosi a poggiare altrove, mentre altri draghi di dimensioni maggiori, ma che Raizen non conosceva, non si mostravano particolarmente collaborativi. Difendere la valle? A cosa potrebbe mai servire? Un terzo aggiunse: A me non importa. Ero occupato a non far niente. Ad uno ad uno se ne andarono quasi tutti, finchè non rimasero solo Kubomi, Kaze, Tekuro ed un drago lungo una quindicina di metri che si presentò come Ten. Non ho mai combattuto una guerra vera, ma so richiamare il vento. Non so perchè sei così interessato a difendere la valle e non mi interessa, ma se sei davvero quello che ha firmato il contratto allora per mantenere le apparenze penso sia il caso di seguirti. Forse era abbastanza giovane da non essere del tutto apatico, un pò come Kubomi e Kaze, che tutto sommato decisero che non avevano niente di meglio da fare e che sarebbero venuti. Raizen...ti seguirei se solo la presenza di invasori mi incuriosisse abbastanza, ma credo di non avere alcun motivo di farlo. Custodirò la sfera ed il tuo corpo, se vuoi.

    Presero il volo verso il luogo dello scontro, ma avrebbero impiegato un sacco di tempo, pur con la velocità di TenVelocità Viola
    Forza Rossa
    Energia Blu.
    . Stavo origliando mentre parlavi con Tekuro. Direi che non avevo niente di meglio da fare ma in realtà c'era qualcosa che mi ha interessato...e questo è molto strano. Disse il giovane drago mentre con Kaze al seguito volavano a tutta forza verso il luogo dello scontro. Quel nome lo avevo già sentito: Tian. Quell'uomo mi ha evocato qualche anno fa, ma non ricordo esattamente quanti...più di venti ma meno di trenta. Mi disse che era Tian e in quel momento mi sentii molto diverso, come se il Deserto fosse stato cancellato per qualche ora. Ma non è stato sentire il nome ad incuriosirmi...piuttosto l'aver visto l'uomo che ti stavi portando dietro. Per un secondo ho pensato che fosse lui...è stato questo ad attirare la mia attenzione, anche se non è durato più che un istante. Non è la stessa sensazione che mi trasmetteva, quindi deve trattarsi solo di una somiglianza casuale...

    Per cosa mi aveva evocato?
    Avrebbe replicato, qualora Raizen fosse stato interessato. Beh, era ferito malamente e stava precipitando dopo uno scontro con non so cosa in cielo. Nessun drago aveva risposto alla sua chiamata, quando per puro caso è riuscito ad evocare me poco prima di impattare col terreno. Lo portai in salvo e lo lasciai in una casa non molto lontana, sulle montagne, perchè lo curassero. Poi l'effetto della sua presenza sparì e di colpo non mi importò più di tanto del suo benessere...quindi dato che era svenuto me ne andai. Anche insistendo, però, Ten non ricordava affatto dove fosse avvenuta quella breve vicenda.

    Arriveranno sul luogo dello scontro fra due round, al termine dell'ultimo turno di Raizen (se il clone è ancora presente)
    I cloni che portano Bakuhatsu potrebbero arrivare alla fine del prossimo turno di Raizen, se abbandonano il loro carico.



    Il Portale e lo Scontro

    Teppei aveva ingaggiato sia Tenma che Q, dimostrando capacità fisiche ben superiori a quelle che aveva utilizzato contro Raizen nel precedente scontro. Dalle braccia scagliava enormi quantità di armi, mentre la lancia rossa sulla schiena assorbiva tutti i Raiton che il ninja di Kumo gli scatenava contro, nonostante il colore nero così peculiare. Al contempo Tenma cercava il corpo a corpo co le mani rivestite di una tenue luce azzurra per debilitare i muscoli del compagno traditore, ma senza mai riuscire in un colpo decisivo. H non aveva ancora terminato la guarigione del drago ed Hayate era là, a braccia conserte, in attesa del risultato. Non sembrava affatto interessato a soccorrere il ninja dale braccia metalliche ma era attento a ciò che lo circondava: già una volta abbassare la guardia gli era costato terribilmente caro.

    Fu per questo che quando la scarica elettrica gli azzannò le gamba [Danno]Ferita MedioLeggera + Semiparalisi arti inferiori, inaspettata, era comunque pronto a difendersi al meglio delle sue forze. CI AVREI GIURATO! Sbraitò, sopportando il dolore mentre il vento già lo avvolgeva, rallentando ogni cosa nel suo raggio d'azione [Tifone Umano]-4 Tacche Velocità di Raizen Vide la spada che emergeva anche grazie allo smottamento del suolo e non dovette far altro che serrare un pugno per manifestare la piena potenza del vento, in aggiunta al suo tornado, proprio di fronte a sé. Non importava che l'arma nemica attirasse a sè ogni cosa (compresa la sabbia, rendendone decisamente meno tagliente una buona porzione) perchè avrebbe impattato su una Zanbato composta d'aria solida [Creazione]Potenza 65
    Zanbato: Potenza 50 (5 Unità)
    Modellamento +15 (3 Unità)
    . L'impatto fu a dir poco brutale, spezzando l'arma di Hayate e sbalzandolo indietro di un metro buono, con una vistosa ferita alla gamba destra a causa dello spostamento d'aria [Danno]Ulteriore Ferita MedioLeggera gamba destra. MALEDIZIONE!

    Raizen emerse poco dopo, pur nel corpo di Etsuko, ma ormai il suo avversario era troppo lontano per essere minacciato dai suoi attacchi. NON E' TE CHE VOGLIO! SPARISCI DALLA MIA VISTA! Un movimento appena accennato ed il terreno di fronte a lui sarebbe esploso in una serie di violente esplosioni che, salvo miracoli, avrebbero investito in pieno il clone di Raizen prima che questi potesse mettere in atto altre offensive! [Tecnica]
    Terreno Esplosivo
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può far esplodere una riga di terreno, con traiettoria rettilinea: la larghezza sarà pari a 3 metri, la lunghezza 15 metri. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Tramite 1 slot azione è possibile creare delle esplosioni aggiuntive, con traiettoria rettilinea, che dovranno partire da una retta esplosiva: avrà larghezza pari a 3 metri e lunghezza pari a 15 metri. Ogni esplosione ha potenza pari a 30; ogni esplosione oltre la prima richiede uno slot azione/tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Doton
    (Livello: 3 / Consumo: Medio ogni Esplosione )
    [Da chunin in su]


    Alla prima esplosione ne sarebbe seguita una seconda che avrebbe cercato di seguire il clone durante eventuali spostamenti, e poi una terza...con angoli quanto più stretti possibile per limitare le vie di fuga...essendo un attacco sotterraneo non c'era possibilità che il ninja della foglia affondasse fuori dal pericolo...le profondità della terra non lo avrebbero difeso. Hayate doveva essere stato un ninja di Suna tempo addietro, e non era saggio sfidarli nel loro ambiente!

    In ogni caso l'esercito dei draghi era troppo distante per arrivare prima della guarigione completa del drago...ed allora Raizen, Q e Tenma sarebbero stato in serio pericolo.
     
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    La Morte silenziosa








    Quando Bakuhatsu tacque Raizen non reagì più, comprese che il drago era giunto al limite e nemmeno sarebbero riusciti ad arrivare in tempo al faro.
    Quattro dei sei cloni addirittura sparirono, segno che l'originale necessitava di chakra e che quindi la situazione volgeva al peggio. Uno dei due rimanenti che accompagnavano Bakuhatsu si allontanò, in silenzio, dopo aver posato il corpo del drago a terra.
    Non c’erano spiegazioni o ordini da dare, e quel silenzio parlava da solo, il Deserto Bianco non era una maledizione che Raizen potesse sconfiggere, per quanto male gli facesse ammetterlo.

    Se non altro non sarai solo.

    Gli si sedette accanto, aspettando l’inevitabile, contemplando quel momento che probabilmente non gli sarebbe mai più capitato di vedere: una creatura che muore senza emozioni.
    Forse era per quello che istintivamente le sue si rafforzavano, come se l’inconscio lo portasse a colmare qualcosa che non doveva essere vuoto.
    Non riuscì a dire nient’altro, era già del tutto negato per quel genere di cose con le persone che provavano sentimenti, figurarsi con creature che non ne provavano, e considerando che proprio in punto di morte voleva restituirglieli, forse era meglio tacere, se non altro non avrebbe sofferto.
    No?




    Al Faro



    L’indifferenza mostrata dai draghi, seppur patologica, stava per far esplodere Raizen e fargli richiamare i draghi a suon di insulti, costringendoli a fare il loro dovere e rispettare il patto.
    Fortunatamente, uno di loro che si presentò come Ten gli si avvicinò parlandogli in maniera quasi cordiale, riuscendo a freddare il suo animo prima dell’esplosione definitiva.
    Comprensivo si, ma aveva un limite, poi tornava iracondo come sempre.
    Tuttavia Tekuro riuscì a farlo parlare a riguardo.

    Non pensavo onestamente che si trattasse di curiosità, di fare o non fare o di qualsiasi scusa tu voglia utilizzare.
    Nessuno qui ne ha a sufficienza di scuse.
    Vi siete abbandonati al deserto bianco e quasi piangete i sentimenti che eravate in grado di provare prima, senza fare nulla per evitare di inaridirvi ulteriormente.
    Accetto il tuo rifiuto soltanto perché rischieresti la vita attualmente, essendo così debilitato.
    Ma tanti di voi rifiutano solo perché abituati.
    Se conosci qualche modo per impedire ad uno dei tuoi fratelli verdi di uscire dalla valle utilizzalo o dimmelo, non vorrei sciogliesse l’evocazione.


    Partirono, senza guardarsi alle spalle, senza fiatare: non servivano altre parole.
    Durante il viaggio Ten gli parlò del motivo per il quale viaggiava con loro, soltanto sapere che aveva smosso qualcosa al suo interno riuscì a scuoterlo, facendo prendere qualche battito al suo cuore, ma fu sulla somiglianza che Raizen si incuriosì.

    Ti evocò? Per cosa?

    Domandò per poi ascoltare la risposta.

    E immagino tu non ricordi dove sia successo vero?

    Ten gli diede ragione, ed a quel punto fu il momento di Raizen di spiegare, più per abitudine che per interesse.

    La somiglianza ed il tempo in cui è arrivato mi hanno fatto pensare che la mia nascita coincide più o meno con quel periodo. Ma potrebbe benissimo essere un caso.
    Il suo effetto benevolo sparì perché lui era sparito o per qualche altra ragione?


    Ottenuta la risposta avrebbe osservato dinnanzi a se, scrutando l’orizzonte.

    Se ne avete modo occultateci, non voglio che percepiscano il nostro arrivo, vi darei indicazioni più precise, ma pare che ciò che io sapevo al vostro riguardo non fosse vero, per cui io domanderò e voi reagirete o mi direte se non potete fare qualcosa.
    Uno dei loro alleati uno dei vostri fratelli verdi, è in grado di utilizzare il veleno, in quel caso spetterà a voi pulire l’aria.
    Gli attacchi li faremmo sul posto, ma ripeto, il vostro simile non deve morire, la sua evocatrice si, ma lui deve stare qui.
    Bene, direi che è ora di procurarsi un po’ di alleati...


    Rilasciò i cloni che accompagnavano Bakuhatsu quasi totalmente, lasciandone soltanto due in modo da recuperarne il chakra. Intrecciò le mani nei sigilli necessari ed impastando il chakra necessario evocò uno dei draghi di Etsuko, sfruttò una gran quantità nel tentativo di attivare il passaggio per un drago adulto, fortuna volle che il sangue del kiriano la cui anima stava nel suo corpo ancora riverso al faro si dimostrasse utilissimo.
    Ma prima di qualsiasi convenevole l’avrebbe sicuramente dovuto calmare.

    Stai tranquillo, non ti agitare.
    Nessuna trappola o piano nascosto.
    Stiamo andando a salvare Etsuko, quello vero.
    Accedendo a questa valle i corpi si sono invertiti, ma ti spiegherò al meglio una volta finito, la storia è lunga e il tempo stringe.


    Proseguirono il viaggio veloci come il vento.




    Al Passaggio



    Miracolosamente l’Hayate riuscì ad evitare parte dei danni, rivelando tuttavia delle abilità proprie di un controllo del vento superiore a quello dato da delle semplici tecniche, soltanto una persona aveva simili doti: Hoshikuzu. Possibile fosse un traditore?
    Un Chikuma era un avversario temibile sulla corta distanza, soprattutto per un clone che non poteva incassare alcun tipo di danno e che grazie allo scambio dei corpi aveva le abilità motorie ridotte drasticamente.
    Venir avvisato dell’attacco dall’irruenza di Hayate gli permise di notare il metodo d’azione della tecnica, che con una serie di esplosioni multiple si dirigeva verso di lui, anche se a giudicare dalla polvere alzata non produceva danni al di sopra del terreno, rendendo al Clone Invertito la schivata semplice e al contempo fantasiosa.
    La zambato aveva infatti una superficie sufficientemente estesa per affondare nella sabbia per la metà senza conficcarsi del tutto, permettendo al clone di restare sospeso sopra alle esplosioni senza subirle, ma venendone occultato.
    Fu in mezzo al tripudio di sabbia che intrecciò le mani in un unico sigillo creando due cloni, il primo sarebbe comparso esattamente dietro ad Hayate che fortunatamente si era mantenuto ad un metro da Raizen, rientrando di poco nell’area in cui questo poteva far comparire un clone.
    Non fece nulla, nemmeno fiatò, comparve e basta ben prima che la polvere delle esplosioni di Hayate si poggiasse al suolo: si limitò ad esplodere
    Bakuyaku No Kaze
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può avvolgere una parte del corpo con un costrutto di vento di dimensioni pari ad 1 unità. Il costrutto esplode a contatto con superfici solide generando un'esplosione di raggio pari a 1,5 metri e potenza pari a 50.
    Il costrutto potrà essere mantenuto per massimo 2 round, dopodiché svanirà. Dal grado jonin è possibile creare fino a 3 costrutti.

    Tipo: Ninjutsu-Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto per costrutto )
    [Da chunin in su]
    .
    Aveva infatti creato due costrutti esplosivi, uno sul piede e un secondo sul braccio, esplodendo avrebbe dovuto lasciare una parte del risorto intatta, poichè il braccio disteso gli permetteva di non coinvolgere l'intero busto con un po’ di fortuna forse sarebbe rimasto addirittura in vita, visto che l'esplosione coinvolgeva per la maggiore le gambe.
    Il secondo clone invece si diresse più veloce che poteva verso H, ma cosciente dei suoi limiti durante la corsa si armò di kunai, in modo di bloccare eventuali attacchi mentre si muoveva, arrivava di sbieco rispetto a Q, per cui la sua linea di tiro era pulita ed avrebbe quindi scagliato addosso alla donna sei kunai in tutto con un solo[Combattente esotico] lancio.
    Formando una linea retta che andava dalla testa fino al bacino in modo che riuscisse a scostarla dal drago prima che finisse di curarlo totalmente.
    Intanto il clone che si occupava di Hayate avrebbe avuto da ridire sui due drago fili alle sue spalle.

    Maledetti smidollati, siete in quattro contro uno e nemmeno uno di voi riesce a staccargli braccia e gambe?
    Siete utili quanto una borraccia piena di sabbia!
    Toppu creagli una dannata barriera sotto il culo e sollevalo fino alla stratosfera e lascia che scenda da solo a schiantarsi!
    Oppure mentre tu limiti i suoi movimenti Dageki gli spara delle lame sopra!
    Insomma, avete sbaragliato quasi un esercito da soli e ora non ne fate secco uno?


    Furibondo era riduttivo.

    Q, i tuoi fulmini sono veloci, occupati della tua traditrice, la conosci, tanto Teppei non ti permette attacchi decisivi
    Ma non ferire il drago.
    Tenma, non fare solo la faccia arrabbiata, non è posto per le principesse col broncio, sei un medico, avvelenalo, inverti le cure, agisci in contemporanea coprendo gli attacchi di Dageki, fa qualcosa!
    Magari un attacco inaspettato visto che frontalmente ti è superiore.


    In realtà cercava di organizzare il quartetto ma di loro non sapeva troppo, per questo si limitò ad ordini generici sperando che riuscissero grazie alla superiorità numerica a farla in barba a Teppei.


    Edited by F e n i x - 10/2/2016, 17:52
     
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    È colpa tua. Ratty

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    [La Valle dei Draghi Bianchi VI]

    Il Volo dell'Esercito Bianco

    Non sono nostri fratelli. Hanno tradito l'equilibrio per primi, portando il Caos. Anche senza Deserto Bianco, non potrei mai trovare la forza di perdonarli. Tuttavia non conosco modi per imprigionare qualcuno qui nella valle. Era il nostro luogo di eremitaggio, non una prigione. Rispose Tekuro, poco prima della partenza, senza cercare però di consolare il suo evocatore o di scusarsi. Non era in grado di farlo, nè di percepire la sua frustrazione. Ti sbagli. Nessuno qui ha intenzione di scusarsi o di addurre giustificazioni. Non ci interessa farlo. Ciò che è esiste. Così come ormai la nostra prigione non è che un deserto nato dai nostri resti, privo di ogni qualunque forma di vita a parte noi draghi, tu e gli invasori. Dopotutto la barriera difensiva impedisce anche agli insetti di entrare, e quando l'erba è morta soffocata dalla sabbia tutti gli animali sono morti con lei.

    Le discussioni erano finite e con Ten e Kaze al suo fianco Raizen prese il volo. Non saprei dirti come mai è durato così poco. Semplicemente dopo un pò la cosa non mi interessava più. Se non altro Ten parlava chiaro, senza troppi giri di parole, anche se non aveva altro che informazioni frammentarie da offrire. Posso creare una nuvola e nasconderci dentro, ma se ci avviciniamo al terreno capiranno che si tratta di un Jutsu o di qualcosa del genere. Kaze invece pensava di poter ripulire facilmente dell'aria avvelenata. Alleati? Non credo convincerai facilmente gli altri draghi. Vuoi che Kubomi venga con noi invece che andare alla statua? Ma in realtà lui pensava ad un genere di alleati ben diverso: qualcuno che potesse combattere senza troppi problemi caratteriali...qualcuno che non era malato di mente come i Draghi Bianchi e la cui maledizione era perlopiù rappresentata da una profonda sfiducia verso qualunque cosa, dato che era stato il loro leader a farsi carico di tutti gli effetti mentali che avevano aggredito la loro stirpe. Qualcuno come i Draghi Neri del Sud, legati al corpo che in quel momento era abitato dalla mente del futuro Hokage.

    Il minimo tributo di sangue e chakra richiamò in quella valle, lontana dal mondo da così tanti anni, una figura che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere in mezzo al candore che permeava ogni cosa: un maestoso dragone nero con ciocche di pelo rossastro, quella stessa creatura che aveva accolto Raizen ed Etsuko, mesi prima, all'ingresso del Faro Meridionale, Inazuma Sensoo (Fulmine di Guerra). Questo Luogo Odora di Morte. Etsuko, perchè mi richiami in questa tomba? Sembrava non essersi ancora reso conto appieno di ciò che lo circondava mentre le sue lunghe spire erano percorse da continue scariche elettriche di vari colori. Draghi del Nord? Sbottò nel vedere Ten e Kaze, che erano tutt'altro che stupiti, incuriositi o spaventati nel vedere il nuovo arrivato, limitandosi a fluttuare là sul posto.

    Black_Dragon_Takarabria__ver_2_by_ShokokuPhoenix



    TI SEI FORSE ALLEATO A QUESTI PATETICI TRADITORI? TRADISCI COSI' LA NOSTRA FIDUCIA NONOSTANTE QUELLO CHE HAI DIMOSTRATO AL FARO? L'ira stava montando nei suoi occhi rossastri, mentre le scariche elettriche si facevano sempre più intense, quasi stesse per scatenarle tutte sull'ambiente circostante. Tecnicamente noi siamo stati traditi, non siamo traditori. FALSI E TRADITORI! PRIMA ABBANDONATE MASAMUNE E POI CI AVETE AGGREDITO, UCCIDENDO ANCHE GLI UMANI DEL FARO! No, dopo la missione al faro dell'Ovest ci siamo rinchiusi qui per essere al sicuro. Vero, lo raccontava sempre Tekuro, quando gli importava ancora. E anche mio padre ha detto più volte che da quando il Saggio ha innalzato il Confine della Tempesta nessuno di noi è mai uscito. A parte quelli che a volte sono stati evocati da Raizen. O da Tian. PRONUNCI IL NOME DI TIAN? TU CHE MENTI SPUDORATAMENTE? ED ORA MI VIENI ANCHE A DIRE CHE ANCHE VOI SIETE PROTETTI DA UN CONFINE DELLA TEMPESTA COME I DRAGHI DELL'OVEST? Palesemente nè Kaze nè Ten avevano idea di cosa stesse parlando il loro compare nero, che sembrava trovare la loro indolenza una terribile fonte di frustrazione, anche perchè non poteva attaccarli senza ferire Etsuko, che stava in groppa a Ten. COSA SONO QUESTE ESPRESSIONI VUOTE? VEDERE UN VERO DRAGO VI HA PROSCIUGATI DA OGNI ENERGIA? NON RIUSCITE NEMMENO A TREMARE IN MIA PRESENZA? No, è il Deserto Bianco che ci ha prosciugato. Si, esatto. Replicarono senza un'oncia di paura.

    Inazuma Sensoo spalancò le fauci verso il cielo rilasciando un ruggito terribilmente violento, mentre le folgori precipitavano sulla sabbia sotto di lui. ETSUKO! IN CHE FOLLIA MI HAI TRASCINATO? COSA SIGNIFICA QUESTO? Solo allora ascoltò le poche parole di Raizen, rimanendo decisamente interdetto, tanto che per qualche istante ogni scarica elettrica si interruppe in una scena che era quasi comica. Se i draghi bianchi erano forzatamente posati ed indolenti, quelli neri esageravano ogni emozione quasi fossero attori di Kabuki. Corpi..invertiti? Con un guizzo si sarebbe avvicinato all'umano quel tanto che bastava per potergli strappare la testa con un morso rapido. Morso che non arrivò. Tu mi darai un'ottima spiegazione ADESSO! Posso seguirti mentre andiamo ad aiutare l'umano che ha la mia fiducia, ma dovrai raccontare tutto. ORA! E chissà, a fronte di quel confronto forse Raizen avrebbe avuto delle domande lui stesso... Credo che anche senza Deserto Bianco noi del nord non saremmo così agitati. No, infatti. Eccetto Kubomi, forse. Perchè è giovane. VOI TACETE! UN'ALTRA PAROLA E VI STRAPPO LA TESTA...SIETE ESASPERANTI! Non pensavo si potesse provocare un'emozione senza avere emozioni. AAAAAARGH!!!!

    Il Portale e lo Scontro

    A fronte del violentissimo scambio Hayate aveva scatenato una tenica ancor più devastante alla quale il clone reagì, nonostante la brevissima distanza e lo scarso preavvivo, puntellandosi con la spada per sollevarsi abbastanza in alto da schivare l'esplosione e poi atterrare in mezzo alla sabbia che ancora si levava, generando dei nuovi cloni contro il suo avversario. ALLE SPALLE! Gridò H, avvisando il suo compagno di squadra della nuova apparizione. Hayate sogghignò, nonostante i danni alla gamba, scatenando una violenta folata di vento tagliente sul clone senza nemmeno voltarsi, bloccando l'attivazione della sua tecnica esplosiva e forse dissolvendolo [AdO]4 Unità di Vento Potenza 40, Precisione Nera

    Ancora attacchi a sorpresa...piantala, ormai ho capito come ragioni. L'altro clone stava correndo verso H, bersagliandola con una mezza dozzina di Kunai giusto quel che bastava per interrompere il processo di guarigione, ma non ebbe grande fortuna perchè con un solo guizzo di coda il Drago riuscì a deviarli del tutto. Ti ho detto di stare fermo! La prossima volta ti farò crivellare allora. Replicò con voce rauca e sinistra il leggendario animale dalla gola ormai quasi del tutto guarita. Nel frattempo il clone "originale" stava cercando il supporto dei due ninja legati ai draghi bianchi, strappando una risata al suo avversario. Non è facile come pensi, sai?

    E' quello che stiamo provando a fare sin dall'inizio, cosa credi? Teppei, piantala con questa follia! Q aveva replicato stizzito mentre schivava per un pelo un'Onda Tagliente del suo avversario. Assorbe ogni jutsu che gli lanciamo contro...il vento direttamente ed il fulmine con quella lancia. Tenma cercò di raggiungerlo in corpo a corpo mentre Toppu lo schermava col vento, ma senza risultati perchè l'Akadou era diventato troppo rapido per le sue capacità [Nera+4 Tacche] ...senza contare che gli bastò sfiorare lo scudo per dissolverlo nel nulla. Non solo...se assorbe un jutsu anche solo una volta poi continua a prosciugare il nostro chakra per qualche secondo! Non so cosa gli abbiano fatto ma... Lo abbiamo reso migliore, tutto qui! Riesce a risucchiare persino i jutsu difensivi! Anche i tuoi cloni non durerebbero un secondo contro di lui...quindi perchè non continui a giocare con me?

    Nemmeno a dirlo Hayate aveva messo mano al suo tirapugni con lama, impugnandolo con la destra e lanciandolo verso il centro del petto del clone che aveva davanti [Azione]Potenza 15+10
    Precisione Nera (Potenza +10)
    mentre il vento intorno a lui si condensava in due proiettili che subito partirono verso le altre copie del foglioso! [Tecnica/Azione]3 Unità di Vento Potenza 30, Precisione Nera
    3 Unità di Vento Potenza 30, Precisione Nera

    Entrambi contro il clone che ha attaccato H, oppure una su di lui ed una sul clone che ha tentato la Bakuyaku, se è sopravvissuto
    . Comunque avesse reagito Raizen contro quell'attacco a distanza ravvicinato (fortunatamente bastava anche un danno minimo per dissolvere un clone), ben presto avrebbe scoperto che Hayate nascondeva ben con quel gesto, dato che dopo il lancio aveva proseguito il movimento del braccio, liberando una folata di vento tanto sottile quanto tagliente, contro la quale avrebbe avuto serie difficoltà a difendersi nonostante la grossa spada, dato che era orientata secondo l'asse maggiore del corpo avversario! [Tecnica]
    Lama di Vento
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un costrutto di vento, simile ad una spada lunga un metro con potenza 20. Ogni attacco può emettere una folata di vento lineare con gittata pari a 3 metri, di potenza pari a 20. L'arma può rimanere attiva per massimo 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Livello: 4 / Consumo: Medioalto )
    [Da genin in su]


    In quell'istante, sulle dune circostanti apparve il clone di Raizen che aveva lasciato Bakuhatsu, dopo una lunga corsa...giusto in tempo per vedere H che disattivava le sue arti Guaritrici ed il drago verde che si sollevava ad osservare la scena. Tutti videro chiaramente il clone, che si trovava a circa quindici metri dal drago, venti da Hayate e venticinque dal gruppetto di Teppei, Tenma e Q.


    CITAZIONE
    Bada di mettere un riepilogo dei consumi
    Che mi risulti le tue condizioni al momento sono:

    51 Bassi
    Clone rimasto al portale) 8,5
    Altro clone al portale) 8,5 -6 (Bakuyaku)-> 2,5
    Altro clone al Portale) 8,5
    Clone che rimane con Bakuhatsu) 8,5
    Clone che va verso portale) 8,5
    Originale) 8,5
     
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    Attrazione fatale








    Riuscì ad evocare una sua vecchia conoscenza, Inazuma, la cui ira non lo stupì minimamente, anche se ammise a se stesso di riuscire a sedarla lievemente con le sue parole.
    Raizen sospirò.

    Fa sempre piacere sapere quanto io sia popolare tra voi draghi del sud.

    Sorrise amaramente.

    Come dissi a Masamune venni qui per trovare una soluzione all’occhio di Etsuko, per avere delle risposte a tutti i dubbi che la vostra storia mi aveva portato.
    Quando sono arrivato qui tuttavia niente era come mi aspettavo. Dalla barriera al deserto bianco che vedi attorno a te.
    Ma andrò con ordine.
    Quando l’equilibrio venne rotto, non foste solamente voi a rinchiudervi nella solitudine, non al livello dei draghi del nord quantomeno, issarono questa barriera e si ritirarono per sempre al suo interno perdendo tutto.


    Guardò Inazuma per qualche secondo.

    Non sono ammirati o impietriti dinnanzi a te, al loro interno non è rimasto nulla, nessuna emozione e lentamente pure i ricordi privi della fiamma dei sentimenti svaniscono.

    Sospirò.

    Ma fino ad aprire il passaggio per la valle non ne sapevo nulla, non sapevo nemmeno che toccare il portone avrebbe invertito la mia anima con quella di Etsuko, garantendomi una serie di problemi non indifferenti.
    Mi muovo con difficoltà e per utilizzare le tecniche mi occorre concentrarmi più a lungo.
    Sono praticamente un bersaglio ambulante.
    Per questo mi serve copertura o la possibilità di essere più efficace.
    Perché tanto impegno?


    Indicò il punto in cui stava la statua.

    Da quella parte è presente un arma estremamente potente, mi permetterà di mettere tutto apposto.
    Tutto…
    Si, Inazuma, qui al nord non c’è che morte, silenziosa e dal colore inusuale.
    Ma ha preso la quasi totalità dei tuoi fratelli, e senza me, senza di voi più che altro, non resterà nulla.
    E penso che l’estinzione sia un prezzo troppo alto da pagare, non pensi?
    E credo che le migliaia di anni di isolamento siano più che sufficienti a sedare il vostro rancore.


    Trasse un lungo sospiro.

    Non so cosa pensare, ma sono sicuramente in svantaggio da solo.
    Sicuramente al portale stanno cercando di restare in stallo, ma un drago appartenente al clan dell’est sta per essere curato ed a quel punto avremmo due nemici in più, uno dei quali è un sensitivo.
    Per questo ci serviremmo della tua nuvola, Ten, se puoi schermaci pure dalla sua percezione.
    Intanto ditemi cosa sapete fare, conoscendo la situazione al portale potrei organizzare qualcosa.


    Si rivolse poi solamente a Inazuma.

    Piuttosto, di quali umani parlavi, Inazuma?
    Ancora non sapevo che qualcuno di loro fosse stato ucciso.


    Apprese in quel momento parte della storia che i draghi del sud raccontarono al tempio ad Etsuko.

    Una storia indubbiamente oscura, ma dimmi Inazuma, nulla ti ha fatto pensare ai draghi dell’est?
    Da quello che mi hai detto il loro clan non è stato afflitto da alcun male, ma anzi, siete stati attaccati da loro, l’unica cosa che sai riguardo loro è che si sono ammalati, ma di cosa? Per quanto? Era davvero nocivo?
    Non sai nulla di preciso.
    Il mio dubbio è che l’esercito del nord che muoveva contro di voi cercasse in maniera errata un accordo o che addirittura fosse qualcuno travestito, ma fino a che non saremmo in grado di interrogare chi l’ha vissuto non penso lo sapremmo mai.
    È per questo che sono qui, dopotutto.
    Ma le risposte stanno oltre questo combattimento.


    Guardò il drago nero, ricordando del muro con le gemme che segnalavano le posizioni delle altre armi.

    Anche al sud nascondete un arma, ho visto la mappa, cosa è in grado di fare quella che celate voi?
    Sai dirmi qualcosa su Tian o gli altri generali o i saggi?
    Qui al nord non ricordano tanto di loro.
    Non ho capito tanto nemmeno dell’individuo che ha guidato l’ovest alla rivolta.


    Il viaggio sarebbe stato sufficiente ad avere risposte da parte di Inazuma.



    Al Passaggio



    Al passaggio intanto la situazione diventava sempre più critica, mostrando quanto limitante fosse per Raizen quello scambio di corpi. Ogni suo attacco era un occasione per il nemico di attaccarlo che al contrario suo poteva contare su più di un occhio sull’intera situazione.
    Se si contava che ora entravano in gioco altri due nemici la situazione si aggravava ulteriormente, anche perché, per quanto i due draghi e i loro “amanti” fossero in netta superiorità numerica non riuscivano ad avere la meglio su Tenma.

    L’hanno reso in grado di assorbire chakra a distanza quindi, oltre il periodo del contatto.

    Un ninja assorbente, uno di quelli di Oto.
    Non ne aveva mai conosciuto uno, ma sapeva che assorbivano il chakra a contatto, ma non alla rapidità descritta dai due, quantomeno per ciò che ne sapeva.
    Tuttavia consigliare ai due cosa fare a voce alta preannunciava a Teppei le azioni che i suoi avrebbero eseguito. Fortuna che Dageki aveva un udito fino.

    Menatelo.
    Niente chakra. Solo botte.
    Vi tiene in scacco solo perché usate gli attacchi sbagliati.
    Dageki, tu e Toppo avete corpi lunghi, potete schermare tra le vostre spire Q e Tenma mentre cercano di raggiungerlo con potenti pugni potenziati da delle armi, possono impastare del chakra, una volta che il muscolo potenzia le sue prestazioni usandolo non penso che possa assorbirlo.
    È probabile che riuscirà a privarvi di un po’ di chakra, ma se evitate il contatto dovreste cavarvela.
    Evitate le prese ovviamente, penso che il contatto prolungato vada esclusivamente a suo favore.
    Se hanno attacchi sufficientemente forti potrebbero menarli all’arma cercando di spezzarla.
    Eventualmente per copertura fate finta di usare altri ninjutsu in un primo momento.
    I genjutsu inoltre dovrebbero avere un discreto effetto su di lui.


    Lievemente rischioso, certo, ma almeno non del tutto controproducente come i ninjutsu che tentavano di scagliargli sopra.
    Una rapida replica mentre era impegnato a schivare il kunai di Hayate, tutt’altro che imprevisto.
    Gli sarebbe bastato un piccolo impasto[1 basso rif + 3] nei riflessi per poter evitare il colpo infatti schivando lateralmente e lasciando sfilare al suo fianco persino la lama di vento, generata da quello stesso movimento, un attacco insidioso, al pari di quello che mirava alle spalle del clone che aveva cercato di ferire H.

    Attento, dietro di te!

    Qualche metro li separava e la veloce difesa del clone avrebbe impedito alle lame di ferirlo, infatti si dissolse autonomamente, portando informazioni a Raizen senza ledere la sua vitalità.
    Fu in quel momento che apparve il clone che aveva abbandonato Bakuhatsu, con gli occhi di tutti puntati addosso.

    Dageki, badate ai nemici, non al clone, sicuramente tenterà un diversivo, voi attenetevi alle direttive, o provate a farlo.

    Un altro sottile sussurro che solo le abilità di Dageki avrebbero potuto cogliere.
    Purtroppo per i nemici intenti ad osservarlo invece il clone aveva attivato sul suo torace la Distrazione Illusoria
    Distrazione Illusoria
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Scimmia, Sepente (3)
    L'illusione si attiva toccando un'arma, oggetto o parte del corpo desiderata: se la vittima osserva la zona scelta, attiverà l'illusione, subendo una forte distrazione, come se angosciato da una sensazione di pericolo imminente. La vittima sarà distratta e avrà un malus di 2 tacche ai Riflessi; tramite l'utilizzo di uno slot azione è possibile annullare la distrazione, ma non la riduzione dei riflessi. L'illusione dura 1 slot. L'efficacia è pari a 10.
    Tipo: Genjutsu - Tameshi/Bakkin
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]
    catalizzando per un attimo gli sguardi su di se e dando a Raizen il tempo di attaccare Hayate con un rapido fendente, distendendo gambe e busto in un unico movimento che avrebbe permesso alla spada di raggiungere il torso dell'invasato e sventrarlo con quel tondo.
    Azzerata la distanza con quel primo fendente avrebbe continuato un passo dopo l’altro ad insistere nel suo attacco, in modo da sfruttare l’acquisita vicinanza con il suo bersaglio, probabilmente quasi impossibilitato a muovere le gambe.
    I movimenti della spada erano fluidi nonostante l’inversione dei corpi, permettendo a Raizen di sfruttare la sua abilità nonostante il cambio di corpo.
    Dopo il primo fendente ne giunse un secondo dopo che la traiettoria della lama venne modificata e velocizzata da un impasto chakrico modesto[Basso vel + 3] con l’intento di andare a ledere la spalla avversaria in quanto sarebbe stato complesso trasformare il tondo precedente in un colpo alle gambe.
    Subito dopo l’eventuale schivata la spada sarebbe tornata a minacciare le gambe tentando un taglio all’altezza del ginocchio, ma questa volta senza l’ausilio di entrambe le mani, quella sinistra infatti aveva appena sfruttato la Creazione della Forma
    Creazione della Forma
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna
    L'utilizzatore può creare l'equipaggiamento [A Distanza], [Mischia], [Potenziamento] e [Protezioni] con il proprio chakra. Il consumo varia al variare dei crediti richiesti per creare l'equipaggiamento. È possibile creare solo l'equipaggiamento di lista o posseduto dall'utilizzatore; non è possibile ricreare oggetti da competenza. Le armi create avranno potenzialità massime parigrado l'utilizzatore; le armi possono essere influenzate dalle altre tecniche come fossero normale equipaggiamento fisico. L’equipaggiamento può durare massimo 3 round.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 3 / Consumo:½ Basso per 30 crediti )


    [Tecnica economica costo 1.5 bassi per Artigli del Drago]
    per creare un grosso guanto dotato di lame [Artigli di Drago [Potenziamento]
    Gli Artigli di Drago sono un guanto con cinque lame retrattili lunghe fino a mezzo metro.
    Tipo: Da Mano - Taglio/Perforazione
    Dimensione: Media
    (Potenza: 30 | Durezza: 3 | Crediti: 90 )
    [Equipaggiamento esclusivo di Konoha]
    [Da chunin in su] + nin inarrestabili pot 40]
    che avrebbe cercato di lacerare il torso avversario con un fendente temibile a quella distanza, vista anche la sua rapidità[Basso vel + 3]




    Non arrivo a zero con nessun clone, ma l'ora tarda mi impedisce di gestirmi al meglio con i conti, domani li aggiungerò :zxc:
     
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    [La Valle dei Draghi Bianchi VII]

    Il Volo dell'Esercito Bianco

    Inazuma replicò sdegnato alle parole di Raizen. Tu non sai nulla del rancore, piccolo umano, e se non fossi nel corpo di Etsuko ti avrei già squarciato il ventre! Quindi fece un cenno del capo verso i due draghi bianchi là accanto. Loro non sono i miei fratelli, saranno anche affetti da non so quale maledizione. Il Deserto Bianco. Puntualizzò Kaze, anche se il drago nero lo ignorò. Ma non mi interesa affatto la loro sorte. Dopo averci tradito a quel modo non sono nè saranno mai più miei fratelli. L'astio dei draghi neri non era qualcosa che si potesse placare con una conversazione casuale nel mezzo di una piccola crisi. Ma se si tratta di aiutare Etsuko e danneggiare un drago dell'Est...allora io ci sto.

    Ci fu qualche altro scambio di battute, durante il quale Ten sfruttò le sue capacità per creare qualcosa di simile al Velo di Nebbia, ma molto più denso e localizzato. Sembreremo una nuvola in tutto e per tutto. Non dovrebbero nemmeno percepire il nostro chakra, ma di contro non potrete usarlo finché siamo occultati, quindi attenzione. Stupidi trucchi di voi traditori. Pensavo che i quattro clan avessero capacità simili prima della separazione. TACI! Capisco, in realtà ti manca il controllo del vento e delle nuvole. Ora che ci penso nessuno di noi sa più maneggiare il fuoco o il fulmine. Forse il Deserto Bianco ci ha influenzati più di quanto non credessimo. HO DETTO DI TACERE! Urlando così rischi di farci scoprire. Constatò Kaze, senza alcuna inflessione, causando una serie di ruggiti repressi a malapena dal brusco Inazuma. Intanto Raizen aveva tirato in ballo i guai con gli umani al Faro Meridionale, ed Inazuma aveva narrato ciò che era capitato nei tempi passati, riempiendo i buchi nella storia che il ninja di Konoha aveva sentito mesi prima durante la Guerra con Etsuko.

    Non aveva risposte riguardo i Draghi Orientali. Traditori e vili. Serpenti più che draghi. L'unica cosa che mi interessa di loro è vederli soffrire, casomai mi capitassero davanti. E so riconoscere un'invasione quando la vedo, piccolo umano. I traditori del Nord erano là per ammazzarci! E se tra loro c'era qualcuno dell'Est travestito come nella missione di Masamune non mi importa, non potevano certo essere tutti! Ma nel suo tono c'era una vena di dubbio. E non nascondiamo armi di nessun genere. Se la tua mappa vede qualcosa vicino al Faro, noi non ne siamo stati informati! Per la storia di Tian, i Generali ed i Saggi aveva da dire solo quello che già aveva raccontato a Etsuko per pocca di Yajirushi LINK. E di che Saggi parli? Io so solo dei tre Generali. No, c'erano anche i Saggi. Mio padre mi aveva raccontato che mentre i Generali combattevano, i Saggi organizzavano un modo per annullare il potere delle Armi di Iwa. E chi diavolo sarebbe tuo padre per mettere in dubbio le mie parole? Ten rispose con molta semplicità. Mio padre è Ou, il nostro leader. Cioè, ora che morto non lo è più. Leader, dico. Comunque rimane mio padre. Principino imbecille, hai ancora le zanne sporche di latte e vieni a parlare di cose che non hai mai visto? Io ero nato a quel tempo e ricordo cosa accadde! I draghi non vengono allattati. Puntualizzò Kaze, nel folto della nuvola. Ringrazia che qua dentro non vedo, piccolo verme! Ok, grazie. Poco ci mancò che una tempesta di fulmini non spazzasse via il Jutsu di Ten. Sono sicuro che ci fossero anche i tre saggi, perchè dopo la guerra ci fu la guerra civile tra Saggi e Generali perchè avevano idee diverse su come rendere inutilizzabili le Armi e... COME HAI DETTO? MI stai dicendo che voi chiamate SAGGI i tre maledetti Divoratori della Storia che combatterono contro Tian? Nè Kaze nè Ten avevano idea di come replicare. QUESTO E' IL COLMO! Nuovamente Inazuma stava alzando la voce. Uno di loro guidò la rivolta degli umani del Faro e ci fece imprigionare sottoterra! Strano...a noi hanno aiutato creando la barriera che poi Tian ha potenziato secoli dopo. Il che significa solo che sono stati vostri alleati!

    Ricorderò sempre i loro nomi! Tenson Korin, Yorishiro Ninigi e Mikumo Kushinada. Non so nemmeno se chiamarli umani, quei tre maledetti. Ad aiutarci con la barriera fu una donna. Quindi questa Kushinada. A guidare gli umani contro di noi fu Ninigi. Forse intendeva solo contrastare Tian ed è stato un piano elaborato per privarlo dei suoi alleati. Erano passati almeno trecento anni dalla fine della Guerra quando ci fu la perdita dell'Equilibrio e Tian non era più in circolazione, non provare a prendermi in giro. Si, ma Tian è ancora vivo...solo un pò impossibilitato. Magari aveva dell'astio. Non che la cosa sia poi così rilevante. Il tono concitato di ogni intervento di Inazuma veniva smorzato immancabilmente dai due draghi del Nord che parlavano per pura cortesia e per mantenere viva la conversazione, non per effettivo interesse in ciò che accadeva. Certo, Raizen avrebbe potuto chiedere come fosse possibile per i Saggi di compiere azioni così distanti nel tempo tra loro, ed avrebbe presto avuto risposta. Tutti loro non potevano essere uccisi. In un modo o nell'altro erano sempre vivi, e sembrava che nemmeno il tempo potesse scalfirli. per questo li chiamiamo Divoratori della Storia, perchè ne stanno al di fuori e possono ritoccarla come meglio credono. Questo rende le cose più chiare. I Saggi sono immortali.


    Il Portale e lo Scontro

    Teppei è un esperto di corpo a corpo. Si, ma siamo quattro contro uno...e comuqnue anche stando lontani ci assorbe lo stesso il chakra, no? Tenma non aveva modo di replicare. Immagino che Raizen abbia ragione. Assieme a Toppu, Q e Dageki passò all'attacco ravvicinato, costringendo il loro avversario a manovre ben più complesse per difendersi rispetto alla soverchiante superiorità che aveva mostrato fino a quel momento....ma restava un avversario terribilmente ostico, quasi come se lo avessero progettato apposta per quei due....chissà da quanto tempo H progettava di spezzare l'assedio usando Teppei in qualche modo. L'arrivo di Hayate, Raizen ed Etsuko doveva aver dato una bella accelerata ai suoi piani.

    Intanto il clone appena arrivato aveva sapientemente catturato l'attenzione di tutti, riuscendo anche nel suo intento di stregare i suoi avversari con uno dei Genjutsu più semplici ed insidiosi. A parte H che conosceva la tecnica e che distolse lo sguardo non appena riconosciuti i sigilli e Teppei che rimase concentrato sui suoi avversari, sia Hayate che il drago verde caddero preda della tecnica, loro malgrado. Ad Hayate si rizzarono i capelli sul collo, segno che l'angoscia della tecnica stava facendo il suo corso, e fu evidente il suo sforzo nel distogliere lo sguardo per tornare sull'avversario che aveva più vicino [Azione]Riflessi -2 tacche. Dannato bastardo...cosa mi hai fatto? Vide l'attacco in arrivo e subito sollevò un nuovo tifone con cui ripararsi [Tecnica]Tifone Umano: -4 Velocità di Raizen, rallentando il suo avversario quanto bastava per difendersi efficacemente con un secondo tirapugni, generato per l'occasione nella mano condensando il vento. [Tecnica]Creazione: Tirapugni con Lama (Potenza 40) Era abbastanza forte da parare quel primo attacco, anche se la gamba ferita non gli facilitava i confronti diretti come quello, tanto che incespicò per una frazione di secondo.

    Forte del rallentamento imposto dal Tifone, nonostante gli effetti del Genjutsu riuscì a parare anche il secondo attacco, ma questo gli fece cedere l'arto ferito quel che bastava per impedirgli di approfittare dell'incertezza dell'avversario mentre questi generava l'artiglio di chakra. Bloccò ancora una volta il colpo di spada con la sua arma di vento, ma contro l'artigliata non potè che gettarsi all'indietro, finendo schiena a terra con tre vistosi squarci sul torace...più brutti da vedere che profondi, a giudicare dal sangue che prese a colare. UUAAGH! Maledetto! [Ferita]Ferita MedioLeggera all'addome
    Ulteriore Leggera a ciascuna gamba


    UUAAAAAAHHH! CREPA! Ed ecco che l'aria si condensò violentemente in tre dardi di vento subito diretti contro quel clone [Azione]3 dardi di potenza 20
    Precisione Nera
    , abbastanza distanti tra loro da rendergli difficile schivare lateralmente, mentre altri due prendevano forma per colpirlo con una traiettoria curva approfittando di un'eventuale schivata o parata, aggirando ostacoli od inseguendo il corpo in fuga [Azione]2 dardi di potenza 20
    Precisione Nera
    . CREPA CREPA CREPA! La morte e rinascita avevano reso quell'uomo decisamente meno posato e bigotto rispetto al primo incontro che c'era stato con tra i due ninja. Spero vivamente che tu non ti faccia ammazzare, compagno. Hai già fatto abbastanza danni qui a Kumo, evita di doverti far aiutare anche per mettere fuori gioco un clone. H aveva altro a cui pensare ora che il drago si era ripreso. Il rettile prese il volo, circospetto, mentre la donna scagliava una serie di Shuriken contro il clone che aveva sfruttato la Distrazione Illusoria, badando di non guardare il suo petto ed eventualmente di colpire con la seconda raffica mentre il bersaglio schivava la prima [2 Azioni]5 Shuriken contro l'addome (Forza Viola +3 tacche)
    5 Shuriken contro le gambe (Forza Viola+2 tacche)
    , e subito dopo compose una manciata di sigilli, scatenando un nuovo attacco sul clone, stavolta nella forma di un terribile drago elettrico. [Tecnica]Statistiche: Concentrazione Viola +3 tacche


    Drago di Tuono - Raiton: Rairyuu no jutsu
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Cane, Cavallo, Serpente, Lepre, Scimmia, Cavallo (6)
    L'utilizzatore può creare un drago elettrico che si potrà propagare fino a 30 metri di distanza. Il drago è lungo 9 metri ed ha un diametro pari a 3 metri. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. La potenza è pari a 60. Potrà effettuare solamente movimenti rettilinei e potrà cambiare direzione solamente seguendo materiali conduttori di elettricità.
    Se lanciato in acqua, causa un danno di potenza 40 tramite scossa a chiunque vi sia immerso, entro un raggio pari a 12 metri, e causerà Ustione (DnT Medio).

    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    [Da chunin in su]


    Contemporanemente il drago verde avrebbe soffiato una nube verdognola contro il gruppetto rappresentato da Tenma, Q e Teppei. Probabilmente il ragazzo controllato era immune, ma la bestia non aveva fatto bene i suoi conti perchè i poteri dei due draghi bianchi furono più che sufficienti per negare ogni possibile contatto con quel veleno.

    Edited by Febh - 22/2/2016, 22:18
     
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39 replies since 5/7/2015, 09:26   802 views
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