Crocevia al Confine

Taki - Confine Sud-Occidentale

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  1. lNearl
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    Pochi giorni prima avevo ricevuto quelle strane notizie riguardo il confine del paese del fulmine. Notizie strane che parlavano di una totale chiusura dei confini. La cosa mi aveva insospettito. Ancor di più a darmi motivo di muovere il culo era stata la totale assenza di operazioni programmate dall'accademia. Ciò significava probabilmente che stava agendo attraverso pratiche private e nascoste, cercando di non dare nell'occhio. Ma in casi come questi avrebbero dovuto perlomeno organizzare una spedizione di facciata, almeno fingere un interesse vero questo genre di fenomeni che istituzioni come l'accademia ha l'obbligo di avere.


    Questa cosa mi lascia molto perplesso.


    Pensai mentre procedevo lungo il mio cammino, deciso a scovare per gli affari miei eventuali informazioni a riguardo. Seppur fossi ancora agli inizi di quella che speravo sarebbe diventata una grande carriera non amavo stare in disparte di fronte a questo genere di eventi.
    Avevo da poco superato il confine di Kusa, il passaggio poteva non sembrare ovvio ma stavo tornando da Suna, dove assieme al Mizukage ed uno strambo accorpamento di shinobi provenienti un po' da tutti i villaggi avevamo sconfitto un gruppo di invasati che si facevano chiamare Kijin. Anche le scoperte relative a quel posto mi incuriosivano, e speravo di riuscire a trovare un collegamento tra quanto accaduto a Suna, e queste strane News riguardanti i confini di Kumo. Soprattutto ciò che più mi sembrava plausibile e che fosse Kumo il villaggio promesso ai Kijin, anche se il fatto che si trovasse dalla parte opposta del mondo rispetto a Suna lasciava sorgere qualche dubbio. Ad ogni modo le informazioni in mio possesso erano troppo poche per avere un'idea generale del quadro. Avevo bisogno di raccoglierne delle altre, altresì non avrei potuto concludere nulla.


    Speriamo di arrivare in fretta.

    Viaggiare non era tra le mie cose preferite, soprattutto da solo e sotto la pioggia. Mi rendevo conto del fatto che attorno a me ci potessero essere persone molto più forti e preparate di me, ma correre il rischio era necessario a colmare le mie curiosità. D'un tratto mi fermai, davanti a me a meno di un centinaio di metri potevo vedere una piccola radura circondata da alcuni salici, ed in mezzo ad essa c'era un'individuo incappucciato.


    Eh no... Di nuovo no!

    I miei pensieri andarono subito al recente incontro con Atasuke a Konoha. L'incontro iniziale era stato più o meno così. I battiti accelerarono, non avevo alcuna voglia di dover rivivere quell'esperienza, non ne avevo ancora abbastanza voglia in realtà. Quel tentativo di addestramento si era rivelato fallimentare, o forse più che l'addestramento ero stato solo io a fallire, detto ciò non mi sentivo in vena di riprovare quest'oggi. Più che la fama di potere al momento ero curioso riguardo a Kumo, avrei preferito non essere molestato ulteriormente.
    Guardando attentamente la figura mentre mi avvicinavo notai che non si trattava di Atasuke. Dalla mia posizione potevo vedere solo parte del viso coperto dal cappuccio. Ciò che colpiva della figura erano gli occhi lucenti, che avevo l'impressione potessero guardarmi.


    In mezzo ad una radura, tranquillo come se fosse natale. Senza star troppo a pensarci, è ovvio che mi ha percepito.

    Anche se era ormai scontato che non si trattava del mio vecchio amico di Konoha, la paura ed i battiti accelerati non passarono, anzi. Questa volta il pericolo era sconosciuto e difficilmente avevo modo di evitarlo.


    Far finta di niente e passare oltre potrebbe non essere una mossa furba, vediamo questa volta cosa mi ha riservato il destino.

    Avanzai guardando quella figura nel bosco, rispetto a me sembrava stranamente molto meno bagnata, forse per nulla in realtà. Se usava il chakra per evitare di bagnarsi ne aveva evidentemente una riserva fin troppo grande rispetto alla mia, che mai mi sarei potuto permettere un simile spreco. Mi avvicinai, avvolto nella mia tunica nera, con il simbolo del Clan Nara disegnato sulla schiena in verde.


    Sembra quasi mi stia aspettando.

    Dissi semplicemente, quando tra me e l'altra figura c'erano solo una ventina di metri a dividerci. Avrei presto capito come sarebbe andata a finire.
     
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11 replies since 5/7/2015, 13:45   259 views
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