Crocevia al Confine

Taki - Confine Sud-Occidentale

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  1. lNearl
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    Sarebbe stato un errore sospirare nel vedere che le mie parole avevano perlomeno fermato la violenza della figura incappucciata davanti a me. Un errore che probabilmente mi sarebbe costato caro, e anche se in un certo senso un minimo di sollievo nel vedere l'altra figura mantenere la distanza ci fu, cercai di nasconderla nel migliore dei modi. Non solo perchè non avrebbe fatto altro che portare grane, ma era evidente come avessi altro a cui pensare : restare in vita.
    Il braccio continuava ovviamente a farmi male, se fossi sopravvissuto a questa giornata spiacevole avrei dovuto sprecare del tempo in qualche zona di confine aspettando che il braccio tornasse in sesto prima di proseguire verso il paese del fulmine. Questo spreco di tempo mi avrebbe ben insegnato a seguire strade più sicure la prossima volta, e che forse girare da solo non era poi sì conveniente. Le ultime parole dell' incappucciato riguardavano la mia mancata presentazione, come la sua d'altronde. Era difficile capire se rivelare il mio nome potesse o meno essere una buona idea, ma ad ogni modo non volevo lasciare spazio al silenzio, momenti nei quali l'altra figura avrebbe avuto tempo per chissà quali brutte intenzioni, difatti, appena egli finì la sua breve frase ripresi a parlare. Cercando di tirare fuori dal cappello altri elementi utili alla causa.


    Io sono di Konoha, e mi chiamo Near Nara per precisione. Per quanto riguarda Konohha è stata recentemente distrutta da un demone, solamente grazie a due persone il villaggio si è salvato: un certo Raizen, ed Atasuke Uchiha, che ora vengono riconosciuti come due leggende in quel di Konoha. Inoltre, seppur in via informale si pensa ci sia aria di cambiamento ai vertici del villaggio, o più che altro tutto il villaggio lo spera, siccome si trova in una situazione difficile e di abbandono. L'attuale Hokage sarebbe Shika Nara, ma non si vede in giro da tempo, è lecito pensare che queste due nuove leggende di Konoha cercheranno di cavalcare l'onda della fama, cosa faranno, non è ancora noto.

    Questa parte su Konoha era particolarmente veritiera, anche se priva di alcuno straccio di prova. Ciò non poteva saperlo la figura incappucciata, ma non era nemmeno importante, in quanto la realtà e le ipotesi spesso risultano corrette. Questi due Shinobi che hanno salvato la foglia godono ora di una certa fama e di amore dal popolo, il villaggio ha un'estremo ed effettivo bisogno di una nuova figura cardine. La matematica in questi casi è addirittura sin troppo semplice, il futuro dovrà semplicemente confermare le mie idee. Su Konoha c'era poco altro da dire, ma per il momento non l'avevo ancora citata e speravo in un certo senso che potesse attirare l'attenzione del mio interlocutore. D'altronde, avevo citato pressochè tutti gli altri villaggi, ma lui non sembrava aver maturato un interesse particolare per nessuno di essi. Non sapevo da dove venisse, e chissà che non fosse anch'esso uno shinobi del villaggio del fuoco. Dovevo sperare in un po' di solidarietà tra compaesani.



    Da precisare riguardo quanto accaduto a Suna, il mio gruppo aveva il compito di salvare alcuni bambini rapiti da questi Kijin. Uno di essi è morto, non siamo riusciti a salvarlo, e proprio in quel momento abbiamo saputo da un jonin del villaggio che a Suna è apparsa un'enorme scimmia, che ha creato parecchi disagi distruggendo mezzo quartiere. Solo in seguito abbiamo scoperto che nel villaggio erano occultati dieci Kijin sotto le sembianze di innocui bambini. In una sorta di stato particolare, in quanto solo con la morte dei bambini rapiti questi si sarebbero trasformati e preso coscienza di se stessi, altresì erano come imprigionati in un genjutsu e vagano senza un dove nel villaggio. Sono stati neutralizzati e non so cosa ne abbiano fatto, ma anche riguardo questo evento vi erano precise indicazioni sulla lettera che abbiamo trovato nell'accampamento. Era stato detto di lasciar morire i bambini rapiti lentamente e sotto il sole, in maniera tale da dare il tempo ai Kijin con le stesse sembianze di girovagare per il villaggio e di colpire solo quando le difese si sarebbero abbassate. Di per sè strano, ma altrettanto curioso. E per questo che sto andando verso il villaggio del fulmine, e mia intenzione chiudere il cerchio.

    Anche in questo caso decisi di concludere la mia oratoria parlando del mio viaggio verso il paese del fulmine. Era poco probabile che l'incappucciato dagli occhi inquietanti decidesse di accompagnarmi per una vacanza, ma l'unica buona idea che aveva era di sembrare determinato. Se avessi puntato a far pena alla figura davanti a me non avrei avuto speranze probabilmente, ed inoltre era lungi da me l'idea di ricorrere a quell'opzione, forse meglio la morte. Il braccio faceva male, e continuavo a tenerlo con la sinistra, in una sorta di riflesso incondizionato. Come se tenerlo con l'altra mano avesse potuto ridurre il dolore provato o limitare i danni della rottura. Speravo almeno che la rottura fosse composta, altresì i tempi di recupero sarebbero stati lunghissimi, ed anche un recupero completo dell'arto sarebbe in un certo senso stato difficile. Un genere di ripercussione che avrei preferito evitare.
     
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11 replies since 5/7/2015, 13:45   259 views
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