Nuove conoscenze

[giocata Free con Nevi]

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  1. Nevi
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    9hCk363
    Ascoltò in silenzio le parole dell'altro mentre continuavano ad avanzare tra i vicoletti, il tempo che veniva scandito dai loro passi sul selciato.
    In un certo senso le ricordava la propria questione familiare, seppur le similitudini si fermavano dove solo sua madre aveva scelto a sua volta quella strada.
    In ogni caso non si meravigliò più di tanto, era normale che qualche volta chi abitava ad Oto riscontrasse delle similitudini con altre persone.
    D'altronde le possibilità di scelta alla fine erano quelle: lavorare come mercante o come militare.
    Lei aveva già visto suo padre dare per quanto riguardava la parte del mercante, di conseguenza non ne aveva mai avuto il benchè minimo pensiero nè voglia di fare una cosa del genere.
    Il fatto di voler diventare una Kunoichi le permetteva di stare molto più in movimento, senza stare mai per troppo tempo ferma senza fare qualcosa ed era per questo che le piaceva.
    Anzi sarebbe stato meglio dire: uno fra tanti motivi per cui le piaceva.
    Comunque sia, presto come c'era da aspettarsi ecco che la domanda fu rivolta anche a lei.
    Le sembrava giusto, d'altronde un minimo su di sè l'aveva raccontato il ragazzo, non sarebbe stato giusto non rispondere.
    Non era una domanda facile, ogni volta che le era stato chiesto aveva finito per pensarci qualche istante prima di dire qualcosa.
    Per tanto anche quella volta finì per fare così.
    Lentamente si portò le mani dietro la testa, congiungendole e alzando lo sguardo verso il cielo plumbeo.
    Lo sguardo leggermente accigliato, visibilmente pensierosa quasi stesse cercando la risposta in quell'azzurro infinito.
    Qualche istante dopo, parve come averla trovata e per tanto fece per rispondere.
    Direi che è complicato da spiegare a parole, però posso dirti in tutta tranquillità e sicurezza che non l'ho fatto per seguire una tradizione o simili. Mia madre lavora nella guardia e fin da quando sono piccola sono stata incuriosita dal suo lavoro. Nel corso degli anni poi, mi ha iniziato a piacere nel vero senso della parola e così ho scelto.
    Parlò tranquillamente mentre verso le ultime parole faceva per alzarsi leggermente sulle punte dei piedi, portando più in alto le braccia e stiracchiandosi, sospirando soddisfatta.
    Subito dopo tornò nella posizione originaria, riportando le braccia lungo i fianchi mentre faceva per andare verso un muretto, accostandosi ad esso per poi appoggiarvisi contro.
    Inoltre in famiglia lavoriamo tutti, compresa la mia gemella, di conseguenza c'è abbastanza libertà di scelta su cosa fare. L'importante è non stare con le mani in mano.
    Verso quelle ultime parole fece come spallucce, alzando appena i palmi verso il cielo per poi abbassarli nuovamente e portare una mano dietro la schiena.
    Trafficò per un attimo con un borsellino per poi tirare fuori una fiascetta di metallo.
    Se la portò alle labbra, bevendone appena due sorsi per poi allontanarla e sorridere soddisfatta. Il viso leggermente alzato verso l'altro.
    Sapeva bene che non doveva bere sul lavoro, però visto che erano ancora nell'ora libera, tanto valeva approfittarne.
    Poco dopo riportò lo sguardo sull'altro, buttando un'occhiata dalla sua fiaschetta all'altro col viso che si era andato leggermente piegando.
    Ne vuoi un goccio? L'avrai smaltito in tempo per l'ora richiesta se ne berrai appena un sorso come me, non ti preoccupare.
    Da come aveva parlato era chiaro che si trattava di un alcolico, tuttavia lei non se ne preoccupò di non darlo a vedere.
    Quello era un lato che aveva preso tutto da sua madre e di sicuro non lo rimpiangeva, quella donna sapeva come godersi la vita!
     
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7 replies since 8/7/2015, 13:40   106 views
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