La Serpe Immortale

Amanimaru riuscì, senza uno sforzo esagerato a comprendere il sigillo ed a cancellarlo. A quel punto la lettera era apribile, ma non comprendibile. Lotta la ceralacca che teneva chiusa la pergamena difatti i ninja lì presenti si sarebbero trovati con nulla in mano se non un foglio bianco come appena venduto. Immacolato e senza apparente traccia di scritture. Omoi tuttavia, grazie alle sue abilità di sensitivo, avrebbe potuto percepire facilmente un forte chakra che avvolgeva la lettera e che da essa si spandeva, avvolgendo tutti quanti coloro che avevano posto lo sguardo su quel foglio.
Oh bé, questo non è di sicuro un Fuuinjutsu disse Amanimaru se per caso gli avessero chiesto di far altro.

Chiunque avesse visto quel foglio per più di tre secondi avrebbe visto il proprio campo visivo tremare come se l'ambiente fosse stato colpito da un terremoto, ma il tatto non avrebbe eprcepito alcun tremore. Immediatamente dopo gli effetti di quel subdolo attacco si sarebbero fatti sentire [Scoordinato per 2 round]. Per inciso, distruggere il foglio non sarebbe stato possibile. All'improvviso sembrava essere diventato intoccabile.
Solo a quel punto Omoi, Amanimaru e chiunque altro avrebbe visto comparire un sigillo sul foglio di carta (a questo punto era lecito chiedersi se ci fosse un messaggio sotto quegli strati di jutsu) ma l'abilità di Amanimaru sarebbe servita a ben poco: in parte perché il sigillo comparve solo per un istante, poi perché il sigillo che mostrò la carta era ben noto a qualunque ninja esperto: un sigillo di evocazione.

Successe il finimondo.

L'evocazione fu annunciata da uno scoppio simile ad un boato. La baracca, pace all'anima sua, non poté resistere alle dimensioni dell'essere che fu richiamato. Un enorme serpente comparve laddove la Baracca aveva resistito per così a lungo. Il corpo era mastodontico, misurava circa trenta metri ed era largo in proporzione. Gli occhi crudeli, dalle pupille verticali scrutarono rapidamente gli astanti poi, con uno scatto repentino cercò di mordere Amanimaru sul capo, con tutte le intenzioni di staccargli la testa [Azione] dunque mosse la coda per cercare di colpire tutti i presenti con un unico fluido possente movimento [Azione].
Non sssssapete farvi i fatti vosssstri? Sibilò il Serpente, con irritazione nella voce. Mi ssssstavo rilassssando! Dunque aprì la bocca e sputò verso Diogene e Febh due sfere verdastre dal diametro di un metro e mezzo l'una, ad elevata velocità, nel tentativo di avvelenarli. [Azione]

[Fuori la Baracca]