La Serpe Immortale

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Serpe Immortale

    Invito a cena



    Febh Yakushi e Diogene Mikawa erano tremendamente forti. Quella serpe, certamente temibile lo imparò a sue spese ricevendo dapprima Mumei dritta attraverso il suo corpo, dunque una scarica di fulmini così potente da ucciderlo.
    L'enorme rettile di accasciò al suolo fumante, senza più lamentarsi di quanto il suo riposo fosse stato disturbato da quei due individui. Quando quell'azione all'improvviso terminò ciò che rimase per terra, sotto le spire del serpente bruciato, era il foglietto di carta miracolosamente integro.
    Ma non era più bianco. Come se qualcuno avesse tolto un velo di mistero dalla carta, alcune scritte comparvero quasi solo per prendere in giro gli impavidi che nonostante tutto avevano superato una misura di sicurezza che avrebbe ucciso la maggior parte degli incauti shinobi che avessero osato toccare la carta.

    Non mettere la mano
    nella tana della serpe



    Dunque il foglietto inizi a bruciare, sfrigolando, esattamente come farebbe una cartabomba. Tutti i presenti avrebbero avuto tre secondi di tempo per allontanarsi da quella missiva prima che una massiccia esplosione distruggesse il foglio, dilaniasse i resti della vipera e facesse tremare le ossa stessa del Bosco dei Sussurri.




    Una volta recuperate le lucertole ed appresa la verità Febh e Diogene avrebbero dovuto decidere che fare. Accettare l'invito dell'uomo o il consiglio della lettera? Certo, restare lontani dall'uomo che sembrava averli così apertamente provocati non avrebbe portato ad ulteriori sviluppi della faccenda.

    Il Palazzo della Vipera non era sorvegliato quella sera. Non sembrava esserci anima viva attorno all'edificio. I piani superiori sembravano essere deserti, applicando fini arti di percezione del chakra, mandando lucertole in esplorazione, persino cercando di percepire con i propri sensi non avrebbe prodotto alcun risultato. Tutto era vuoto.
    La porta principale era però aperta ed una volta entrati i due non avrebbero notato nulla di strano se non che tutti i suoni e la vita sembravano essere stati risucchiati via da quel posto. Non c'era nessuno che cooperava con Nidaime? Possibile che quel Palazzo fosse assolutamente abbandonato?
    Eppure non sembrava avere l'aspetto di un luogo lasciato a se stesso, anzi! Si notava un certo grado di ordine e pulizia!

    Certo, l'Amministratore se avesse voluto avrebbe potuto far sparire tutto quell'ordine e quella pulizia gettando a terra l'intero edificio. Tuttavia, qualora avesse usato le sue notevoli arti demolitorie per frantumare mattoni, sbriciolare intonaco e polverizzare il cemento non sarebbe riuscito mai, nemmeno profondendo tutto il potere che riusciva ad accumulare, a toccare il pavimento, come se tutto il chakra che entrasse a contatto con lui sempicemente svanisse. Utilizzare costrutti pieni di chakra non avrebbe altresì aiutato ed ogni singola sezione sembrava essere così dura che le armi difficilmente avrebbero potuto trapassarla.

    Quell'enorme sala d'ingresso si concludeva in avanti con due rampe di scale che salivano ai piani superiori, una diretta a destra l'altra a sinistra. Le porte in alto erano chiuse ma facilmente sfondabili ma l'esplorazione di quegli anfratti non avrebbe portato alcune utile informazione.
    L'ingresso ai sotterranei invece era sparito. I ricordi di Omoi a nulla sarebbero serviti, giacché da quel punto di vista il Palazzo appariva cambiato.

    Dopo alcuni minuti di permanenza in quel luogo si sarebbe udito un click e dunque un rumore id pietra che scorreva su altra pietra. I presenti avrebbero ammirato quattro porte - una per ogni punto cardinale - aprirsi. Conducevano ai sotterranei e chissà a quali oscuri segreti. Non vi era alcuna indicazione sul dove fosse meglio entrare, se entrando in una porta in particolare si sarebbero visti negata la possibilità di incontrare il Nidaime. Ma era evidente che una scelta andasse fatta e che sarebbe stato necessario convivere con le conseguenze.




    .onognuig eud i ìsoC Tanto pare, Nidaime-sama. ...ehc oilgem àraS ci fu una pausa, un sospiro ... ricordi come si fa a parlare.
     
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40 replies since 11/7/2015, 18:19   1035 views
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