La Serpe Immortale

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  1. DioGeNe
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    Il raiton di Febh fu più che sufficiente a mettere al tappeto l'enorme evocazione: non ci prendere sotto gamba Kokage caro, oggi si fa sul serio. La nuvola che seguì la sua scomparsa lasciò spazio all'unico oggetto estraneo nel bosco; presi in mano la missiva e ne lessi il contenuto: si prendeva gioco di noi...Ovviamente il livello di allerta era talmente elevato che cadere una seconda volta nel tranello era difficile. Gli altri non erano così distanti e non sapevo quale fosse la gittata di quella che potevo supporre un'imminente esplosione. Sapevo di avere poco tempo e l'opzione migliore mi sembrò prendere un kunai, infilarci il foglietto e scagliarlo con tutta la forza che avevo nel punto più lontano da tutti [For 850, Gittata repulsiva, 22.5 m]. L'esposione che seguì fu talmente potente da ridurre in genere una decine di grossi alberi e scavare un profondo solco nella terra...dovevo ammetterlo, il Nidaime ci sapeva fare.

    Ritrovata la tranquillità era giunto il tempo di discutere su come procedere ed ero sicuri che tutti, ora più ce mai, sarebbero sati intenzionati ad andare a prendere a calci in culo il nostro amato capo villaggio. Dando per scontato ciò sarei dunque passato direttamente al piano di azione:

    " Forse procedere in linea retta è la cosa migliore in una abitazione chiusa, in quanto sicuramente incontreremo spazi stretti e corridoi. Febh, che è quello con maggiore resistenza e riflessi, può aprire il gruppo. Al centro mettiamo Eiatsu, che è il più vulnerabile; a seguire io e in chiusura Omoi che tramite le sue abilità da sensitivo ha occhi anche alle spalle. E' anche vero che ora che lui sa di noi potrebbe avere lasciato il Palazzo della Vipera ma, se ho imparato a conoscerlo anche solo un briciolo in questi anni, la sua mi sembra una sfida aperta...forse si è stancato anche lui di questa situazione di stallo. Chiaramente giocherà in casa sua e questo gli da un vantaggio enorme: non conosciamo i piani inferiori della struttura, le trappole e i jutsu che può ospitare...tuttavia a me sembra divertente, no? "

    Disse guardano gli altri tre: Omoi aveva lo sguardo serio, tipico di chi sa di starsi per cacciare in un guaio grosso; Eiatsu invece aveva cacciato un leggero sorriso, probabilmente non vedeva l'ora di entrare nella dimora del suo maestro, carpire ulteriori segreti sull'Edo Tensei e conoscere i piani di quel losco figuro...Febh invece come avrebbe accolto la cosa?

    :::

    Qualora si fosse deciso di entrare nel Palazzo e adottare la mia formazione, adottando magari modifiche interessanti, Omoi avrebbe attivato il suo radar [Seseto Senso , Percezione del Chakra] e ci avrebbe guidato nell'oscurità apparentemente indifesa di quelle sale eventualmente comunicandoci telepaticamente le informazioni [Comunicazione Mentale]. Omoi era un ninja delle squadre speciali di grande esperienza, non aveva grandi dote combattive ma aveva perfezionato abilità di supporto fino ai massimi livelli: averlo come alleato in missioni come queste era di estrema importanza. Era sempre in guardia, pronto ad avvisarci in caso di pericoli imminenti, al resto avremmo pensato noi [Premonizione , Percezione del Vero]. Eiatsu, invece, era la persona che meglio di tutte riusciva a capire il Nidaime; condivideva parte dei suoi più macabri interessi e la passione sconfinata per le arti mediche proibite più oscure. Qualunque cosa avremmo trovato lì sotto di certo il suo parere sarebbe stato da tenere molto in considerazione; inoltre poteva informarci su come gestire al meglio l'Edo Tensei, qualora fossimo riusciti ad arrivare ad uno scontro finale.

    " Non provate nemmeno a pensare di scendere in profondità con la forza. Ho fatto la guardia in questo posto per anni e posso dire con certezza che queste pareti e questo pavimento non possono essere distrutti...nemmeno con la tua forza, Aloysous. "

    E se lo diceva Omoi che mi aveva visto fronteggiare il Nibi era tutto dire; d'altra parte c'era da aspettarselo, quel rifugio era il covo principale dell'arcinoto Orochimaru, uno dei ninja più temibili che il mondo ninja avesse mai conosciuto. Qualora fossimo riusciti a stanare la serpe, avremmo dovuto mandare squadre di investigazione per mettere a soqquadro quel posto ed estrarne tutti i segreti in esso contenuti...

    Arrivammo senza problemi alla sala di ingresso e, sebbene sapessi che saremmo dovuti andare verso il basso, non esitai a dare un'occhiata anche ai piani superiori. Ovviamente Omoi avrebbe vigilato su quelle azioni, garantendone (per quanto ne aveva potere) una maggiore sicurezza. Sempre quel ninja non ci mise più di qualche istante ad avvertirci su qualcosa che io stesso avevo la percezione di essere diverso:

    " Qui manca qualcosa...e anche queste colonne non erano qui una volta. "

    Se si fosse trattato di un Genjutsu probabilmente il sensitivo lo avrebbe individuato; fatto stava che non passò molto tempo che il suono metallico di un meccanismo fece apparire quattro porte, in corrispondenza dei punti cardinali, aperte, come per invitarci a farci dividere e vedere a cosa conducevano.

    " Omoi prova a vedere se capti qualcosa in particolare da una di queste aperture. Mi sembra chiaro che il nemico voglia dividerci: guarda un po, 4 porte per 4 ficcanaso...Io dico di sceglierne una, magari anche a caso qualora non si riesca a fare una cernita, e procedere tutti insieme. Se dovesse condurre ad un vicolo cieco non dovremo far altro che tornare indietro e prendere la seconda. Tu che dici Febh? "

    Eppure fu Eiatsu a parlare, anticipando l'amministratore nella risposta:

    " In questo modo, tuttavia, rischiamo di non esplorare tutti i livelli e perderci informazioni importanti o indizi vari. "

    Era vero, anche se era più la voglia indomabile di scoprire cosa celava quel luogo che quella di arrivare all'obiettivo finale, a muovere quelle labbra. Teoricamente anche dividerci in due, formando delle coppie bilanciate, poteva avere un senso; tuttavia di sensitivi ne avevamo uno solo e il gruppo che ne sarebbe stato privo sarebbe stato sicuramente più svantaggiato nell'infiltrazione. A Febh la scelta.

     
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