[ Quest D ] Al di là della siepe

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Al di là della siepe

    Il miglior nascondiglio è in bella vista.


    Parlato Ryuu
    Pensato Ryuu


    Spero che non sia uno scherzo, altrimenti stavolta mi arrabbio davvero. Ryuu continuava a rileggersi e a rigirarsi quel foglietto, sperando che gli fosse sfuggito qualche dettaglio,ma ormai sapeva che l’ora dell’incontro era vicina e che presto avrebbe dovuto cominciare a muoversi verso la sua meta, sentendo crescere dentro di sé la preoccupazione di non sapere cosa lo aspettava. Era la seconda volta che gli capitava una cosa del genere (visto il modo anonimo in cui era stato reclutato per essere introdotto al mondo dei ninja), ma questa volta il messaggio, pur essendo più dettagliato, era molto più sospetto. Una missione segreta?! Proprio lui che era ancora uno studente alle prime armi? E perché l’incontro doveva essere nel paese del fuoco? Quel messaggio lo inquietò non poco e, non sapendo se prenderlo sul serio o no, chiese consiglio alle sue nonne, che gli confermarono i suoi dubbi sull’autenticità del messaggio, ma una piccola probabilità che fosse falso bisognava sempre tenerla in considerazione. In fondo, non bisogna prendere tutto quello che ci viene detto per oro colato. Vista la distanza del luogo di incontro, non poté perdere troppo tempo in chiacchiere e, dopo aver preso tutto quello che poteva servirgli per il viaggio, si mise in cammino verso il paese del fuoco. Non gli fu difficile arrivare nei pressi del villaggio di Otafuku, grazie alle indicazioni e ai consigli dei suoi nonni, e mentre attendeva con ansia che il sole calasse per poter entrare in azione, ripassò i vari giorni di viaggio che l’avevano condotto lì.

    [...]


    Non gli era mai capitato di dover viaggiare così a lungo e per di più completamente solo e nonostante i suoi nonni gli fecero capire di avere completa fiducia in lui, versando giusto qualche sfuggente lacrima, il pensiero di dover restare da solo, all’aria aperta, lo scoraggiò molto, almeno per i primi tempi. La sua prima tappa fu il traghetto, ai confini della sua amata isola, che gli avrebbe fatto lasciare definitivamente l’arcipelago del paese dell’acqua e che lo avrebbe condotto sulle coste del paese del fuoco. In quelle ora di attesa, si sentì decisamente sollevato per la compagnia che gli altri passeggeri creavano, ma sapeva bene che si sarebbe ritrovato ancora una volta da solo quando avrebbero attraccato in porto. La sua prima notte all’addiaccio fu tremenda e quasi non riuscì a chiudere occhio, sia per la paura che lo affliggeva, sia per la pioggia che aveva continuato ininterrotta per quasi tutta la giornata. Il secondo giorno,invece, si svolse in modo completamente diverso, partendo dalla splendida mattinata che si era creata, come non l’aveva mai vista al suo villaggio perennemente avvolto nella nebbia, e questo gli diede subito conforto, facendolo procedere verso la sua meta a passo decisamente più sicuro. Ormai stava lasciando le sue paure alle spalle ed entrò sempre più nello spirito della missione, cominciandosi a comportare come avrebbe fatto un ninja (o almeno era questo, che pensava). Camminò per molti chilometri lungo le strade principali, senza avere timore di dare nell’occhio, essendo vestito in modo assolutamente normale, come si vestirebbe un qualunque altro ragazzo: in fondo nessuno sapeva chi fosse, né tantomeno c’era qualcuno che lo cercava, quindi, seguendo il consiglio dei nonni che gli dissero che se mai avesse voluto nascondersi, la migliore soluzione era mettersi in bella vista, si diresse verso la sua meta in tutta tranquillità, confondendosi tra la gente di passaggio. La mattina del terzo giorno arrivò finalmente nelle vicinanze del villaggio di Otafuku e senza perdere tempo lasciò la strada principale e aggirò le mura, tenendosi a debita distanza per evitare di dare nell’occhio, e dirigendosi verso il lato nord. Stavolta non avrebbe potuto più camminare con tanta spensieratezza, quindi mise in pratica le basi delle tecniche furtive che gli erano state insegnate e si mosse silenziosamente tra gli alberi fino ad arrivare al suo obbiettivo. Una volta giunto al bosco dove ci sarebbe stato l’incontro col suo mandante quella stessa notte, si mise in cerca della fatidica fontana, dopodiché (sempre come gli avevano consigliato i suoi nonni) perlustrò a fondo la zona, sia a terra ché fra gli alberi, in cerca di eventuali trappole, ma, non avendo trovato niente di sospetto, fece ritorno al campo base dove aveva lasciato il suo zaino, tornando al lato est del villaggio e tenendosi a qualche chilometro di distanza. Fu davvero soddisfatto di come si era comportato, ritenendo che fosse stato piuttosto bravo e rapido nello svolgere il tutto, concedendosi finalmente un po’ di riposo, in attesa che calasse la sera.
    Ormai mancava soltanto un’ora all’incontro e questo non fece altro che alterare le sue emozioni, cominciando a mettergli timore per quanto sarebbe successo e a fargli pensare che forse era meglio non andare e tornare a casa. Ma all’improvviso si ricordò dei suoi genitori; loro erano stati ninja esperti e chissà quante volte si ritrovarono in situazioni del genere e cosa avrebbero pensato di lui, se lo avessero visto scappare con la coda tra le gambe, nella sua prima missione. In fondo lui non era ancora un genin, ma per un ninja era una cosa assolutamente normale restare da soli e non sapendo cosa lo avrebbe aspettato. Al solo manifestarsi di questi pensieri, tutte le sue ansie sparirono e si sentì subito confortato, come se all’improvviso non fosse più solo, quindi strinse a sé il suo prezioso ciondolo che portava al collo e si decise ad affrontare la sua missione da vero ninja.
    Mamma,papà…entro in azione. Raccolse in fretta il suo zaino e si diresse rapidamente verso il bosco a nord del villaggio, muovendosi silenziosamente di albero in albero, sfruttando l’oscurità della notte e guardandosi intorno ogni tanto per essere certo che non ci fosse nessuno. Arrivato ai confini del bosco, si nascose tra i cespugli, mettendo in atto il piano che aveva elaborato in quei giorni. Aveva passato molto tempo a riflettere su come si sarebbe potuto accostare al luogo di incontro senza che nessuno potesse accorgersi della sua presenza, ed alla fine, ricordando le parole di suo nonno, trovò una soluzione che gli parve la più semplice, oltre che la più efficace: si sarebbe trasformato in un animale, non cercando di confondersi tra la vegetazione, ma tenendosi bene in vista. Non posso sbagliare. Cominciò a concentrarsi e richiamò a sé il chakra necessario ad effettuare la tecnica e dopo aver composto il sigillo della pecora, si trasformò all’istante. Trasformazione!TECNICA DELLA TRASFORMAZIONE - HENGE NO JUTSU
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le
    dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al
    massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La
    trasformazione permette di assumere le caratteristiche
    tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere
    armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le
    potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è
    possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile
    ottenere capacità di movimento non possedute dallo
    shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in
    combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno
    stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà
    il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno
    pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o
    superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    E con abile maestria si confuse con l’ambiente trasformandosi in… una mucca?!


    Non avevi niente di meglio in repertorio? Che c’è? Devo passare inosservato e più inosservato di così si muore. Ok…ma adesso muoviti, Carolina. Muovendosi goffamente all’interno del bosco, si fermò in una zona non molto lontana dalla fontana, dove avrebbe potuto tenere d’occhio la situazione senza dare nell’occhio, anche se fosse stato visto. Mentre era intento a gironzolare, brucando qua e là (ci mancava pure questa) per comportarsi come farebbe qualsiasi altra mucca, arrivò l’ora dell’incontro e prima che potesse rendersene conto, un uomo alto e grosso, vestito in maniera stravagante, con vestiti di un rosso sgargiante, si accostò alla fontana, aiutandosi a camminare con un bastone da passeggio tempestato di pietre preziose. Eh la peppa. Non c’era dubbio che doveva essere lui il mandante, anche se in effetti poteva presentarsi in un modo più anonimo. In quel momento non sapeva se rivelarsi o no ai suoi occhi, quindi osservando la scena e cercando di fare l’indifferente, attese qualche minuto che succedesse qualcosa e infatti, poco dopo, vide una ragazza scendere dagli alberi ed accostarsi a quell’uomo. Era sicuramente una kunoichi, visto il modo furtivo in cui aveva saputo nascondere la sua presenza, ma prima che potesse avvicinarsi per unirsi al gruppo, un’altra ragazza fece la sua apparizione, andandosi ad aggiungere alla coppia. Non c’era dubbio che quelle 2 ragazze dovevano essere le suo compagne di missione e a quel punto non restava altro da fare che completare la squadra, unendosi a loro. Mi è andata bene. 2 belle ragazze tutte per me. Ma non c’era tempo di stare a riflettere su certe cose, quindi si avvicinò con passo sicuro (anche se lento) alla fontana, arrivando dalla sinistra dell’uomo vestito di rosso ed essendo quasi sicuramente certo che nessuno dei 3 si fosse accorto della sua presenza sino a quel momento. Scusate, spero di non essere in ritardo, ma ho dovuto fermarmi a brucare un po’ d’erba fresca. Disse con ironia, trasformandosi subito dopo e rivelando il suo vero aspetto. Tirò fuori dalla tasca il biglietto che gli era stato recapitato 3 giorni prima, per dimostrare di essere il ninja di cui avevano richiesto la presenza e continuò a parlare ai presenti. Salve, sono un ninja del villaggio della nebbia e credo che sia stato lei a convocarmi. Se non dobbiamo aspettare nessun altro, mi piacerebbe sapere di cosa si tratta questa missione segreta. In quel momento sembrava molto sicuro di sé, riponendo la lettera di nuovo in tasca e rimanendo in attesa che il mandante (se era davvero lui) gli desse finalmente dei chiarimenti sulla faccenda.
     
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10 replies since 23/7/2015, 15:45   238 views
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