In cerca della serenità

[Giocata Free per Ryoshi Okura]

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  1. Nevi
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    Sinceramente quella che fu la risposta del giovane la lasciò incerta, difatti fu possibile notare come un sopracciglio venne inarcato spontaneamente.
    Mercante? A quell'età?
    Non le tornava, decisamente no.
    Non che sapesse l'età effettiva del ragazzino, tuttavia quella apparente risultava estremamente bassa, quanto meno per un lavoro del genere.
    Suo padre era un mercante, e per quanto fosse stato poco il tempo che avevano passato insieme, aveva conosciuto seppur parzialmente quel mondo e mercanti così giovani non ne aveva mai visti.
    Inoltre dopo la vicenda col suo compagno mentre erano con Deveraux, aveva imparato a non dare tutto per scontato. Già una volta le era stato detto un nome falso, e lei sia perché non le interessava troppo sia perché era anche lui di Oto, si era fidata senza pensarci due volte.
    Non che le bruciasse il fatto di essere stata ingannata, d'altra parte anche lei non si era impegnata chissà quanto per impedirlo.
    Bensì le dava ai nervi sicché la vedeva come una mancanza di rispetto, oltre che un gesto senza senso quando di li a poco dovrai collaborare con la persona alla quale hai appena mentito.
    Nonostante questi pensieri, evito' di sembrare troppo sospettosa all'altro, senza compiere così altri gesti oltre il primo citato precedentemente.
    Come arrivò il cameriere, si voltò verso di lui prendendo parola per comunicare l'ordine.

    << Io qualche polpetta di polpo e un pò di riso con salsa, grazie. Ah ovviamente anche dell'acqua grazie. >>

    Sorrise all'uomo come terminò di parlare, per poi riportare lo sguardo sul suo interlocutore attendendo se avesse altro da aggiungere ma così non fu.
    Il locale era più lungo che largo, all'interno vi erano lanterne sparse in giro a fare da luce mentre il pavimento era il classico fatto di legno liscio.
    Le pareti erano di un bianco neve così come il soffitto, mentre alcuni motivetti orientali di colore nero, lo decoravano in tutta la sua lunghezza.
    Era molto semplice in questo senso l'ambiente, per quanto elegante e funzionale allo stesso tempo.
    Giusto il corridoio tra i tavolini e gli sgabelli, risultava un pò troppo stretto in serate come quella, quando il locale era pieno.
    Comunque sia finalmente quando furono di nuovo loro due soli, ecco che lei prese parola per portare ulteriormente avanti il discorso.
    Il suo interesse non era per la questione delle ville, affatto, era molto più curiosa riguardo quello che era il suo lavoro.
    Per tanto decise di partire da quello, dimostrandosi sorpresa alle prime parole.

    << Un mercante? Veramente? Così giovane? Posso sapere quanti anni hai? Scusa se te lo chiedo così a bruciapelo però a prima vista... Non te ne davo di più di dodici circa! >>

    Ammise annuendo convinta, il busto piegato leggermente un pò più in avanti come per potersi avvicinare e guardarlo meglio.
    In realtà aveva ancora qualche altra domanda in proposito, tuttavia non voleva fargliene una di fila all'altra senza lasciarlo respirare, si sarebbe potuto sentire oppresso e di certo non era quello che voleva.
    Per tanto cambiò anche un pò discorso, rispondendo per quello che poteva all'affermazione sulle ville in zona.
    Lei non ci aveva mai fatto caso più di tanto sinceramente, questo perché non le era mai interessato minimamente l'argomento, inoltre fintanto che avesse avuto un giaciglio su cui dormire e qualcosa con cui riempirsi lo stomaco, beh, sarebbe stata soddisfatta.
    Lentamente lasciò scivolare lo sguardo sui presenti, mentre un pò alla volta le parole uscivano fuori dalle sue labbra.

    << Guarda sinceramente non ci ho mai fatto caso più di tanto, devi sapere che non sono il tipo di persona che guarda certe cose. Probabilmente è anche dovuto al fatto che queste Ville, non sono state in grado di incuriosirmi. Ammetto che è abbastanza difficile, attirare la mia attenzione. Però si', molte sono abbandonate anche se non so il perché, vallo a sapere. >>

    Sull'ultima affermazione fece spallucce, sbuffando appena.
    Purtroppo era vero, molto raramente le persone o gli oggetti erano in grado di destare il suo interesse, per quanto si dimostrasse sempre pronta a parlare con chiunque.
    Non che questo significasse che ne aveva voglia o simili, tuttavia come dire... Certe volte, molte, bisogna essere capaci di adattarsi e fare anche le cose contro voglia se si vuole raggiungere i propri obiettivi.
    Senza sacrifici non si arriva da nessuna parte.

    << Hai detto che sei di passaggio, da dove vieni? >>
     
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12 replies since 31/8/2015, 15:37   137 views
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