Effrazione con scasso

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  1. lNearl
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    I brividi lungo la schiena era fantastici, così come la sensazione del sangue che scorreva tra le dita, mentre la testa del malcapitato ciondolava malamente, attacca ancora al resto del corpo solo per un piccolo lembo di pelle. Chiusi gli occhi per qualche secondo abbandonandomi a quella fantastica sensazione di potere. Non avrei potuto desiderare niente di meglio per quella giornata. Una missione d'infiltrazione per poter testare le mie abilità, una vita tolta per poter ricordare alla mia anima un buon motivo per continuare a vivere, una buona ragione per continuare ad allenarmi e cercare di migliorare ogni giorno. Era fantastico, mi sarei inginocchiato, lasciando che il sangue inzuppasse le mie vesti, così com'era successo quando avevo eliminato i miei genitori.


    Non c'è mai pace...


    Da sotto qualche imbecille gridava, rovinando la mia sensazione di piacere, il mio piccolo orgasmo di morte. Avrei dovuto rifarmi di quanto perso con lui, ma prima dovevo certamente riprendere a ragionare e gestire in maniera migliore la situazione. Avrei dovuto continuare a cercare i fogli richiesti, ma dalle grida la situazione sembrava farsi movimentata. Avrei prima dovuto controllare e cercare di calmare le cose per poi cercare in tutta calma. Le parole, o meglio le grida dell'uomo non lasciavano spazio all'immaginazione , e rendevano chiaro come fosse giusto procedere. Diedi una lunga occhiata al volto dell'uomo che avevo appena ucciso mentre lo appoggiavo a terra, e subito dopo presi in mano le due brocche di sangue, esattamente quello che stava cercando di fare l'uomo prima che la mia lama lo purgasse. Prese le due brocche uscì dalla stanza, andando nel corridoio, dove il sangue per terra era poco. Usai la Tecnica della Trasformazione per assumere le vesti dell'uomo che avevo appena eliminato, e riproducendo esattamente il suo volto. A questo punto sarebbe stato difficile replicarne la voce, che mai avevo udito. Dovevo tenerlo in considerazione e non parlare assolutamente. Tirai un lungo respiro mentre l'altro imbecille ancora gridava, tra l'altro rivelando informazioni utili che uno appena più furbo avrebbe tenuto per se...


    Quindi oltre a me in casa c'è un altro shinobi di Suna tirato in mezzo. Potrei cogliere l'occasione per eliminarlo, ma la missione non riguarda questo genere di sottigliezze. Inoltre, se invece di essere in posizione di vantaggio come me rischia di farsi ammazzare tutto sommato ci penserà la selezione naturale. Posso invece salvarlo e fare bella figura con i vertici del paese della sabbia.

    Sarei scoppiato in una risata se avessi potuto, quando mai era capitata giornata più fortunata ? Ero rinato, e con me era rinata anche la mia fortuna. Scesi le scale con le brocche in mano, cercando di risultare naturale. Le mie scarpe erano leggermente imbrattate di sangue, esattamente come quelle del soggetto che avevo ucciso quando era arrivato dentro la stanza, la finzione era nei limiti del possibile perfetta. Una volta sceso mi trovai di fronte una scena inaspettata. Investigatore, Occhio di falco, Percezione Avevo sentito la minaccia del tizio che gridava, ma non mi aspettavo si stesse già combattendo. In mezzo alla stanza c'era una marionetta mezza aperta che aveva l'aspetto di quel che rimaneva di una donna, poi c'era quello che doveva essere il marionettista ed un'altro individuo ben vestito che dopo aver lanciato un kunai stava scattando verso una porta, tra l'altro a ben vedere dalla benda sugli occhi era probabilmente cieco.


    Chi minaccia generalmente è in posizione di vantaggio, e soprattutto non corre verso la porta...

    Era chiaro che il tizio che stava correndo verso la porta era l'altro shinobi di suna coinvolto, probabilmente dallo stesso che mi aveva lanciato dalla finestra. Evidentemente io ero la spia e l'altro il diversivo. Il marionettista era sicuramente agitato, aveva il problema dello shinobi di suna e l'agitazione per le brocche di sangue che dovevo portare, non avrebbe fatto troppo caso ai miei movimenti speravo. D'altra parte io avevo una missione, dovevo recuperare delle carte e quell'uomo aprendo la porta rischiava di attirare l'attenzione di mezza suna, indubbiamente una scelta errata, posai le brocche di sangue alla fine delle scale, poi scattai verso la porta, tentando di bloccare Haruki. Slot azione 1, vel 300 Muovendo ad una velocità ben diversa rispetto a quella dello studente, e cercando di arrivare dietro la sua schiena. A quel punto avrei cercato di agganciare il ragazzo circondando il suo collo con il braccio destro. Slot azione 2, vel 300 Il ragazzo non avrebbe sentito dolore, e già questo avrebbe dovuto farlo incuriosire. A quel punto senza parlare avrei usato il braccio libero per indicare le brocche di sangue, mentre lanciavo un profondo sguardo al marionettista. La mia speranza era chiara, che il marionettista non stesse a badare i miei movimenti, magari troppo veloci rispetto a quelli dell'uomo ucciso, ma che in preda alle sue agitazioni per il sangue prendesse le due brocche. Speravo che Haruki invece non avrebbe creato troppi problemi, il mio intento era salvarlo per guadagnarmi una buona occasione, ma se mi avesse ostacolato era ovvio che nei miei obbiettivi prima c'era la riuscita della missione.
    Tra l'altro, dovevo stare ben attento al marionettista, sperando in un'altra botta di fortuna, e che questi abbassasse la concentrazione come il suo collega poco prima.



    Chakra 24
     
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