Strane ricerche nella Nebbia

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Strane ricerche della Nebbia

    Ritorno al cimitero


    Parlato Ryuu
    Pensato Ryuu
    Parlato Sig.ra Iki
    Parlato Nakora

    Ormai non aveva altra scelta e aveva trovato la soluzione perfetta per mettere la parola "fine" che avrebbe dissolto ogni suo dubbio sulla faccenda. Il suo obbiettivo era trovare la cascata, ma per il momento il problema era convincere i guardiani delle mura a lasciarlo passare: Allora, devo stare tranquillo o penseranno che nascondo qualcosa. Devo avere un aspetto disinvolto e un'aria rilassata. Ma come si fa l'aspetto disinvolto? No, no, meglio fare un aspetto rilassato e un'aria disinvolta. Si, dovrebbe andare. Stava cominciando seriamente ad andare in panico al solo pensiero che dovesse farsi esaminare, tirandosi continuamente la cerniera della felpa con entrambe le mani, in un fastidioso tic per scaricare lo stress e camminando in modo irregolare come se non stesse neanche pensando a dove stava andando. Aveva sempre odiato essere sotto esame e anche se questa volta se l'era andata a cercare lui, sapeva che non poteva tirarsi indietro, ne valeva del suo futuro, o meglio del suo passato, quindi elaborò rapidamente varie possibili scuse che avrebbe potuto usare, ma se non gli avessero creduto? Dovevano essere ninja di alto livello, quelli che avevano il compito di sorvegliare le mura del villaggio, quindi doveva cercare di essere convincente al 100%. Ovviamente doveva procedere in base alla memoria che aveva di quelle strade, dato che la foschia, seppur fievole, permetteva di vedere solo una sagoma sfocata delle mura di cinta, ma cercò ugualmente di allungare il più possibile il tragitto, incamminandosi per vicoli in cui fino a quel giorno ci era passato raramente, sperando che lo avrebbero indotto a fare qualche giro in più per avere il tempo di pensare a qualcosa di decente da dire. Poco dopo, incrociò sulla sua strada la signora Iki, una donna di mezza età che conosceva molto bene e che era amica di sua nonna. Quella dolce signora non lo aveva mai tenuto a distanza come faceva la maggior parte della gente del quartiere ed era sempre stata buona con lui, quindi, dopo aver levato lo sguardo verso di lei, si fermò per rispondere al saluto che quest'ultima le stava rivolgendo. Ciao Ryuu. Buongiorno signora. Dove stai andando? Ehm...devo uscire un attimo dal villaggio. Perchè?

    ...
    ...
    ...


    Ryuu impallidì all'istante, sgranando gli occhi e irrigidendosi dalla testa ai piedi. Erano ormai diversi minuti che cercava delle buone scuse per passare oltre il cancello, e ora che si presentava l'occasione per tirarne fuori una e far pratica, si era completamente pietrificato, sentendosi sotto pressione come mai prima d'ora. Oh no. Che cosa dico? Sto andando a raccogliere fughi? No, quali funghi, sto andando a raccogliere sassi. Sé e per chi. Sto andando, no lasciamo perdere il raccogliere, sto andando a trovare un mio amico. No, e chi abita fuori il villaggio. Sto...sto...
    E dici qualcosa, maledizione. Sto andando a raccogliere fiori per nonna, è morta.
    .....Perfetto. Oh cielo! E' morta tua nonna? Ma chi, Kazuko o Ayaka? No, no, no, non mia nonna. La nonna di Izumo Oh, mio Dio, è morta Kami??? No, no, è morta la nonna...del gatto di Izumo.

    ...


    Ah...Bè, poverino. Mi hai spaventata, dovresti imparare a specificare, quando dai una notizia. Eh...già. Non ti voglio fermare, vai pure. Più tardi passo da lui a vedere come sta. Va bene. Allora io vado. Vado...a raccogliere i fiori. Si. Vado. E dopo quell'imbarazzante saluto, Ryuu riprese lentamente la sua strada, felice di averla scampata e tirando un grosso sospiro di sollievo.
    Bravissimo, comunque. Se ti comporti così davanti ai guardiani stai sicuro che ti sbattono in prigione. Sono andato in panico, ok? Ed era solo una vecchia signora, ottimo self control. Vabbè, proseguiamo. Procedendo verso la sua meta e ricominciando a sentir battere il suo cuore, arrivò in una delle strade principali che l'avrebbe condotto all'enorme cancello e stringendo i denti nel vederlo avvicinarsi sempre di più, si fece coraggio, camminando a passo spedito verso di esso. La strada era semi deserta e la foschia non garantiva ancora una nitida immagine di quelo che aveva davanti, ma almeno poteva passare inosservato, senza sentirsi i fastidiosi sguardi della gente addosso. O forse era quello che pensava, dato che non passò molto tempo, prima di sentire qualcuno che sembrava volersi rivolgere proprio a lui. Si girò di scatto verso il punto da cui doveva provenire la voce femminile che aveva appena sentito, notando che si trattò di una ragazza che si era appena avvicinata a lui, di cui non notò la presenza fino a quel momento, essendo ancora completamente assorto nei suoi pensieri. Mentre tutti i discorsi che si stava ripetendo in mente cominciarono velocemente a svanire dai suoi occhi, si concentrò su quello che aveva davanti. Era decisamente una bella ragazza, per i suoi gusti: abbastanza alta, con un fisico piuttosto avvenente e degli occhi stupendi che lo lasciarono senza fiato. Porca vacca... Certo, vestiva con degli abiti scuri nonostante i suoi lunghi capelli neri le dessero già un'aria abbastanza tetra, ma chi era lui per giudicare. La cosa che lo fece rimanere leggermente perplesso furono le bende su entrambe le braccia, ma forse doveva essersi ferita in qualche modo, magari in cucina. Forse è una di quelle a cui piace tagliarsi le vene. Nha, che vado a pensare. Prima che potesse avere il tempo di chiederle cosa l'avesse spinta a parlargli, cominciò immediatamente ad illustrargliene il motivo, informandolo che stava cercando un uomo che abitava nel villaggio. In fondo se lo aspettava che non fosse originaria di Kiri, dato il suo aspetto e abbigliamento decisamente insoliti per quel luogo, quindi, senza pensarci 2 volte, si affrettò a comporre la sua risposta. Mh, guarda, sinceramente... Ma prima che avesse il tempo per dirgli qualunque cosa, la ragazza allungò frettolosamente la sua mano destra verso di lui, presentandosi e quasi scusandosi con lo sguardo per essersi dimenticata di farlo prima. Ah giusto! Io sono Nakora, piacere.Un gesto che Ryuu apprezzò molto, capendo che si trattava anche di una persona molto educata, e a cui rispose immediatamente con il bel sorriso che gli si era formato in volto, allungando anch'egli la mano verso la sua e stringendogliela caldamente (ma non troppo, temendo di farle male). Ah, si. Piacere, io sono Ryuu. Disse, con un tono amichevole. Che bel nome...e che mano morbida.... Dopo essere rimasto a fissare il bel colore dei suoi occhi, si diede una piccola scossa come se si fosse appena svegliato da un sogno, mollando la presa sulla mano e riprendendo il discorso da dove l'aveva lasciato. Comunque, come ti stavo dicendo, sinceramente non lo conosco, ma se vuoi ti posso accompagnare al cimitero. Se non sei abituata alla nebbia di queste parti, ti perderesti anche con una cartina. Ok, si era giocato la carta della battuta sulla nebbia, cercando di coinvolgerla con una breve risata. Nel modo in cui gliel'aveva posto, difficilmente la ragazza avrebbe rifiutato il suo aiuto, quindi andò a spiegargli il suo "piano" cercando di sembrare più disponibile possibile, così da essere sicuro che l'avrebbe seguito senza battere ciglio. Io vengo adesso dal cimitero, se vuoi ti accompagno, tanto non ho niente da fare. In fondo, aiutare i civili faceva parte dei suoi doveri di ninja, quindi era più che felice di poter essere di aiuto. Se la ragazza avesse accettato di seguirlo, lui le avrebbe immediatamente fatto strada, riprendendo il percorso che aveva appena fatto, ma in senso contrario, e conducendola attraverso i vari vicoli del villaggio. Sfortunatamente si era dimenticato che per arrivare in quel punto aveva preso delle strade che non conosceva molto bene, quindi ci avrebbero messo più del previsto ad arrivare a destinazione. Lungo il percorso, Ryuu si sarebbe fermato più volte, guardandosi intorno nel tentativo di ritrovare la strada e sperando di non essersi perso per evitare di fare un enorme figuraccia davanti alla bella forestiera.

    Il suo cuore aveva preso a battere all'impazzata, disegnandogli un'espressione leggermente preoccupata sul volto che cercò di nascondere dietro qualche imbarazzato sorriso, ma alla fine sarebbero arrivati sani e salvi a destinazione, dopo appena 15 minuti di percorso. Eccoci qua. Questa è la strada del cimitero. Scusa se ci abbiamo messo un po', ma non ci sono stato molte volte. Cercò di giustificarsi con Nakora per averla fatta attendere, con un sorriso, poi, guardando verso la strada si sentì in dovere di offrirsi ancora di aiutarla, che più che un dovere, lo considerava un enorme piacere. Allora, io non so dove abita, però ci possiamo mettere a cercare il nome sulle cassette delle lettere, così facciamo subito. Ryuu aspettava solo il suo consenso, per mettersi poi all'opera. Era proprio eccitato all'idea di stare dando una mano ad una forestiera spaesata, cercando di sembrare il più disponibile possibile per farla sentire a suo agio in quei luoghi che lei non conosceva per niente.
     
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