Strane ricerche nella Nebbia

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  1. Nevi
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    9hCk363
    Il ragazzo sembrò come preso alla sprovvista da quella sua iniziativa, e per tanto non riuscì a fare a meno di trovarlo buffo sebbene in senso positivo.
    Inoltre si rivelò essere anche molto disponibile oltre che amichevole, e per tanto ascoltò quanto ebbe da dire.
    Quindi nemmeno lui lo conosceva eh?
    Non si capacitava di come fosse possibile.
    Così già erano due le persone che non avevano la più pallida idea di chi fosse... Possibile che i registri di Oto stessero sbagliando?
    No non poteva essere così, la conosceva troppo bene Yushino ed era attenta a certi dettagli, non se li sarebbe mai lasciati sfuggire.
    Però le continuava a sembrare strano che nessuno lo conoscesse, dopotutto nei villaggi la maggior parte delle persone si conoscevano tra di loro, soprattutto gli anziani e facendo un rapido calcolo rispetto all'età che doveva avere il tizio quando lei era nata, e il tempo che era passato da allora... Almeno cinquantaciunque anni doveva averli, se non anche qualcuno di più.
    Comunque sia apprese che il ragazzo si chiamava Ryuu, e per sua fortuna sembrava conoscere la strada per la sua meta.
    Si lasciò andare ad un sospiro liberatorio, conscia che finalmente avrebbe smesso di vagare a caso senza sapere dove andare.
    Gli sorrise di rimando un istante dopo sia per la battuta, sia per gratitudine, per poi prendere parola molto più rilassata rispetto a prima.
    Purtroppo quella che per lui era stata una mera battuta sulla nebbia, per lei fino a poco fa era stata pura realtà. La prossima volta avrebbe dovuto organizzarsi meglio in merito.

    Certo Ryuu, mi faresti un favore enorme guarda. Grazie mille.

    Senza attendere oltre come questo prese a muoversi lei lo seguì a ruota, confidando in lui.
    Nonostante il fatto che si fermasse di tanto in tanto, quasi non sapesse benissimo dove andare a sua volta lei non ci fece molto caso. Questo più che altro per via del fatto che in quel posto tutte le strade le sembravano uguali, per tanto le risultava difficile dire se stessero passando in un punto dov'erano già stati poco fa o meno.
    Inoltre non era nemmeno il suo villaggio, per tanto anche per rispetto preferì non insinuare che Ryuu si fosse perso a sua volta.
    Semplicemente rimase in silenzio, attendendo di giungere a destinazione.
    Quei quindici minuti non furono un grande problema, certo sperava di arrivare molto prima con una guida, tuttavia non si poteva lamentare considerando che lei aveva girato per almeno più di un'ora a vuoto.
    Quei miseri minuti a confronto erano poco o niente.
    Una volta giunti si guardò attorno, notando come effettivamente l'ambiente era andato cambiando: le case non erano più così tante, c'erano più spiazzi vuoti e terra semplice, battuta lungo i bordi della strada.
    Si voltò verso Ryuu notando appena che aveva qualcosa di strano, non riusciva a decifrare l'espressione che aveva in volto ma non se ne curò troppo, preferendo passare oltre.
    Anche lui parve essere di questa idea, arrivando addiritturla a proporsi per aiutarla a cercare dove abitasse esattamente.
    Portò entrambe le mani sui fianchi, guardandolo dritto in volto e piegando leggermente il capo di lato.
    Per lei non era normale trovare così tanta gentilezza, per tanto le sembrava come un qualcosa di strano.

    Ma hai sbattuto la testa da piccolo? Scusa se te lo chiedo, però così tanta gentilezza per me non è normale.

    Ammise scherzando con aria divertita, il capo che veniva scosso leggermente da una parte all'altra.

    Comunque grazie. Allora, l'uomo se ricordi si chiama Ankato Nebusuki, considerando che mi hanno detto che abitava nei pressi del cimitero, ci conviene guardare le case partendo dall'esterno avvicinandoci sempre di più così all'entrata del cimitero stesso. Chi lo trova per primo lo dice all'altro.

    Detto questo si voltò, così da iniziare a controllare le case sulla sinistra mentre Ryuu avrebbe potuto pensare a quelle sulla destra.
    Non sapeva quanto ci sarebbe voluto, però costi che quel costi l'avrebbe trovato quel tizio e fosse stata l'ultima cosa che avrebbe fatto in vita sua si sarebbe assicurata di fargli sputare tutto quello che sapeva. In un modo o nell'altro.
    Dopo un po' di tempo, decisamente vicino all'entrata del cimitero e per precisione a poche centinaia di metri, finalmente riuscì a trovare il suo cognome sulla casella.
    Rabbia, curiosità e ansia la travolsero tutti insieme, gettandola in uno stato emotivo indefinibile.
    Se voleva veramente sapere com'era la realtà, avrebbe dovuto deciderlo in quel momento.
    Se non avesse bussato alla porta la sua vita sarebbe continuata come sempre, senza mai sapere se quella era la sua vera vita o se in realtà il suo destino era altro. Nel caso contrario invece, tutto sarebbe cambiato in un modo o in un altro.
    Si morse il labbro inferiore stringendo entrambi i pugni: non poteva fermarsi, non ora. Bisognava sempre andare avanti.
    Si voltò verso Ryuu e alzò una mano.

    Ryuu l'ho trovato, vieni qui!

    Mentre l'altro la raggiungeva lei entrò nel giardino della casa senza perdere un attimo, visibilmente di fretta.
    L'esterno era ben curato, e anche la casa per quanto simile a tutte le altre non sembrava affatto messa male, era a due piani con un balconcino al secondo e una veranda al primo.
    Di sicuro quell'Ankato ci teneva.
    Una volta innanzi alla porta bussò sbattendovi contro il pugno con decisione, per poi fermarsi in attesa che si sentisse qualche voceo che qualcuno arrivasse ad accoglierli.
    Non si curò del fatto che il ragazzo li con lei avrebbe potuto sentire i suoi affari privati, se voleva poteva tranquillamente rimanere.
     
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