Caccia a Karasu

L'interrogatorio andò come previsto. Grazie al veleno, che usammo contro lo sgherro di Karasu, ottenemmo delle adeguate informazioni. A quanto pareva l'intero villaggio era coinvolto con l'organizzazione...

Non mi aspettavo che foste riusciti a diffondervi così tanto qui ad Okasada... impossibile che il Kojiro Sasaki che conoscevo sia riuscito da solo a mettere in piedi un'operazione così vasta. Deve aver ricevuto aiuto... ci dev'essere un cervello dietro. Dimmi quello che sai.

So solo... BLEARGH quello che mi dicono BLEARGH. Non sono abbastanza BLEARGH alto in grado... comunque... stasera Kojiro sarà qui BLEARGH... per incontrare un fornitore importante BLEARGH, mai vista così tanta sicurezza BLEARGH

Dev'essere il carico che stavano aspettando, quello da consegnare a quei terroristi.

Vi.. vi.. ho detto tutto quello che so.. BLEARGH!!.. ora vi prego.. l’antidoto..

Quando volevo sapevo essere crudele e molto. Hoshikuzu lasciò a me l'antidoto, non sapevo se aspettandosi che io salvassi quel poveraccio. Purtroppo per lui, non lo avrei fatto. Avrei richiamato della sabbia nera dal terreno, che avrebbe avvolto e rotto la fiala imbevendosi del prezioso liquido vitale. Sarebbe poi stato uno scherzo per me separarla dal vetro e farla cadere a terra.

Mangia, se vuoi vivere.

Non se lo fece ripetere due volte. Hoshi stava per uscire, ma lo trattenni per una spalla. Lo spettacolo non era ancora finito. Il tizio follemente ingurgitò la satetsu, pensando che questo l'avrebbe salvato mentre in realtà lo avrebbe solo condannato maggiormente.

Perché mi hai risparmiato? Non capisco.

Non l'ho fatto.

Uno strano dolore avrebbe pervaso lo scagnozzo mentre veniva perforato da dentro, il suo stomaco squarciato in mille direzioni diverse dalla sabbia nera, che si fece un bel giro all'interno dei suoi visceri prima di fuoriuscire praticamente facendolo esplodere.

La sabbia rossa sarebbe tornata sopra la mia mano, soldificandosi in una sferetta che volteggiava nel mio palmo.

Aka Suna. Che dici, glielo frego il nome a Shu?

Soltanto un ninja che aveva vissuto molte battaglie poteva scherzare dopo così poco tempo aver compiuto un gesto così disumano. Il vecchio Shinichi Kurogane era tornato e, come si soleva dire, sarebbero stati cazzi amari per Karasu.

Mentre uscivano un quadrello viene sparato, mancando il Chikuma. Erano l'oste e la moglie, evidentemente in combutta con Karasu (come tutto il villaggio a quanto pareva).

Hoshikuzu li costrinse a bere una gran quantità di zuppa avvelenata, condannandoli a morte. L'oste si sarebbe messo a supplicare...

Vi prego, vi prego... avete l'antidoto nobile signore, concedeteci la grazia...

Essia. Ti concederò la grazia... la grazia di una morte rapida.

La sabbia nera che si trovava dentro la giara, lasciata nel pavimento, si sarebbe animata diventando un lungo spuntone che avrebbe perforato assieme i due proprietari di quella stamberga, causandone la morte istantanea.

Allora Padrone.. che facciamo?!.. carichiamo a testa bassa?!.. oppure troviamo un modo più simpatico per rendere la vita di questi stronzi un inferno..

Oh... direi che è il caso di divertirci. Ed ho giusto in mente una cosa molto divertente...

Un sorriso avrebbe scavato la mia faccia. Mi era appena venuta in mente una gigantesca cazzata. Il genere di stronzate che si potevano fare solo con un uomo come il rosso al proprio fianco.

Ascoltami attentamente, che mi è venuta un'idea veramente geniale...

[... poco tempo dopo ...]

Al centro della piazza del mercato di Okasada si stavano riunendo vari membri di Karasu. Kojiro Sasaki si sarebbe fatto vedere a breve. Non fu difficile per me ed Hoshi stendere un paio di guardie e metterci in posizione senza che ci potessero individuare.

Alla fine eccoli. Kojiro Sasaki Chikuma, che anche Hoshi avrebbe potuto riconoscere dalla vecchia foto che gli avevo fatto vedere nella mia casa, accompagnato da quello che sembrava essere un uomo di Kumo. Non un ninja, a giudicare dal fisico corpulento, ma non si poteva mai sapere.

C'erano tutti. Ed era giunto il momento di entrare in azione.

Un fumogeno sarebbe stato scagliato in cima ad un tetto e senza neppure ricevere un ordine svariati dardi vennero lanciati contro il fumo, nessuno di loro avrebbe però trovato il suo bersaglio.

Un urlo risuonò nella notte

AAAAAAHHYYAAAAAKKKKK

Quando il fumo si fosse diradato avrebbero potuto vedere il sottoscritto, con una diversa henge. Ero diventato più alto, quasi due metri, con un aspetto molto minaccioso tuttavia i vestiti erano ridicoli a dir poco. Dei jeans blu, un paio di stivali di pelle, una canottiera rossa con un cerchio giallo ed un aquila stilizzata nera al suo interno. In mano un bastoncino di legno con un sasso legato sulla sua cima, una rudimentale scure che avevo costruito con del materiale rinvenuto in giro per la strada.

IO SONO ZA-GOR-TE-NAY, LO SPIRITO CON LA SCURE.

AVETE CAUSATO LA MIA IRA E VERRETE PUNITI.


TEMETE IL MIO POTERE!!

Sperai che Hoshikuzu avesse colto che quello era il momento in cui agire, come gli avevo detto prima...