Scontro tra galli 2

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    Dovute spiegazioni




    CITAZIONE
    Scrittura viola:- parole di Naoko -
    Scrittura azzurra: < pensieri di Naoko >
    Scrittura rossa: < pensieri di Tōru >

    Naoko sentì un rumore arrivare da dietro la sua schiena. Somigliava al passo di un essere umano, svelto e con un grosso zaino sulle spalle. Doveva proprio essere di fretta, il tempo che intercorreva tra un passo e un altro era veloce e sempre più vicino. Tōru doveva essersi già girato per poter controllare di cosa si trattasse. Il terreno sotto ai piedi della ragazza era sabbioso, ma con il fruscio del vento sentiva i fili d'erba solleticarle le caviglie. La voce del ragazzo, appena presentatosi all'hokage, era quella di un giovane ricco di speranze e pronto all'addestramento.
    Un pensiero balenò nella testa di Naoko:

    < E' l'ora di presentarsi, forza e coraggio, non mostrargli ancora gli occhi, potrebbe non essere pronto ad una tale visione. >

    E, come richiesto dall'hokage, si presentò.

    - Ben arrivato! Sono Naoko Inuzuka, e lui è il mio compagno Tōru , piacere di conoscerti.-

    Sorrise, ma rimase di profilo. Tōru invece scrutò il ragazzo. Dopo essersi reso conto di trovarsi al cospetto di un semplice studente, come era la sua padrona, si voltò, e rimase seduto a guardare l'hokage. Il clima era mite, ma ancora troppo caldo per un cane, così il carlino iniziò a respirare rumorosamente tirando fuori la sua lunga lingua rosa. Il rumore era ritmico, come fosse una canzone scordata di un'orchestra di ubriachi. L'hokage domandò gentilmente a Naoko, la quale notò nelle sue parole uno spunto di disagio, se lei avesse avuto bisogno di toccargli il viso per comprenderne le fattezze. La ragazza era inquieta dopo una domanda del genere. Toccare liberamente la faccia di un'autorità così di rilievo... Non se lo fece ripetere due volte. Allungò la mano destra, ed un dolce rossore le attraversò le gote. Il viso dell'hokage era a pochi centimetri dalle sue dita. Sentiva il fruscio degli alberi aumentare, come se quel momento stesse scatenando chissà quale forza della natura. Sfiorò una pelle rovinata, che tramandava storie di antiche battaglie e lunghi allenamenti sotto al sole. La barba ispida le ricordava un arbusto arido, e le sembrò quasi di sentirne l'odore. Tōru osservava la scena intimorito, non sapeva se ciò che stesse succedendo fosse reale o meno. Tolse la mano, ringraziò con un semplice

    -Grazie della disponibilità.-

    < Naoko, rispondi alla domanda dell'hokage, da brava. Non lasciarlo aspettare. Perchè una cieca dovrebbe iscriversi all'accademia ninja? Lo sappiamo tutti e due. E fai di fretta, ho molto caldo. >

    Si grattò l'orecchio.

    Naoko rimase in silenzio per pochi istanti, pensando a come avrebbe potuto impostare una risposta adeguata. Una goccia di sudore le scese lungo la tempia fino ad arrivare al mento, dove si separò dal volto della ragazza per poi unirsi al terreno. Naoko fu quasi risvegliata da quel suono.

    - La mia situazione, come vede, è complicata. Sin da quando son piccola sono rimasta molto tempo sola a casa con Tōru. Non mi era permesso uscire, ero vulnerabile. Questa vulnerabilità però mi stava stretta; avevo bisogno di poter essere autonoma e far capire alla mia famiglia di potermela cavare da sola, anche nell'ostile mondo esterno. Così, mentre ero in casa, ho deciso di iniziare ad allenarmi e a stringere un forte rapporto di fiducia reciproca con il mio compagno. Con il passare del tempo imparai a camminare indisturbata, a concentrarmi sui rumori che mi circondavano individuandoli e localizzandoli. All'inizio fu complicato, ma solo con la pratica fui capace di trovare il coraggio di iscrivermi all'accademia. Le discipline ninja mi hanno resa “normale” ed invulnerabile. Voglio approfondire questa arte e servire il mio villaggio.-

    Data la risposta, si chinò e carezzò il morbido pelo di Tōru, quasi per ringraziarlo della pazienza avuta negli anni passati. Capitavano volte in cui Naoko crollava a terra, inciampando nei ciottoli del suo giardino, ma riceveva sempre un valido aiuto a rialzarsi dal suo compagno.
     
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