Il Legame Covalente

[TS I]

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    L’ennesima porta permise a Raizen di accedere ad una stanza diversa dalle precedenti, capiva finalmente che il suo percorso l’aveva portato nel cuore dell’isola, letteralmente.
    L’oscurità rese ai suoi occhi difficoltoso mettere qualcosa a fuoco e ben prima che fossero in grado di vedere, in realtà in pochi istanti, quattro figure si precipitarono da chissà quale passaggio segreto munite di particolarissime armi che parevano essere in grado di immobilizzare il suo chakra, a poco servivano i suoi sforzi, sembrava che l’energia stessa si fosse cristallizzata dentro di lui, immobilizzandolo e per quanto paresse impossibile fu in grado di fare la stessa cosa col Kyuubi.
    Riuscire ad arginare un demone a quel modo, e con così tanta efficacia non era da poco, evidentemente le armi erano degli strumenti ben più complessi di ciò che apparivano.

    Che desing efficace.

    Ironizzò a denti stretti senza far trasparire una lieve preoccupazione che iniziava a dargli da pensare.
    Se quell’arma cristallizzava il chakra, o quantomeno quello sentiva il Colosso, averne dentro una quantità spropositata voleva solamente dire essere bloccati da un macigno ancora più imponente.
    Quando l’abominio gli si avvicinò sorrise sprezzante.

    Avvicinati, avvicinati.
    Sei solo ad un passo dall’essere un'altra macchietta di merda su un foglio che i tuoi simili hanno imbrattato col loro sudicio nome.


    Provocò ulteriormente l’abominio, in base a ciò che vedeva era tutto fuorché sveglio, non sapeva se per la rabbia accumulata o altro, ma non era sicuramente in grado di decidere lucidamente del destino del Colosso, da come parlava già in quel momento stava venendo meno a degli ordini impartiti da qualcun altro.
    Dopo il party esplosivo quelle creature pareva avessero dimenticato il rigore che gli aveva permesso di essere un pericolo da non sottovalutare nemmeno per l’accademia.
    E proprio in quel momento davano prova della loro mancanza di prudenza occupandosi di giocare con lui anziché stenderlo appena quelle sbarre gliene avevano dato la possibilità.
    Quella mancanza di prudenza impediva agli abomini di notare ben più di un particolare e di ignorare il fatto che non potessero acquisire preziose informazioni di cui avrebbero invece dovuto far tesoro:
    Di Raizen sapevano unicamente cosa gli avevano messo in corpo, ma la velocità a cui apprendeva e quello che lui aveva acquisito durante l’assenza dall’isola erano nozioni del tutto ignorate.
    Fino a pochi istanti prima il Colosso si era preoccupato dell’immobilità del suo chakra, del suo nuovo potere, ma non poteva in alcun modo sapere a cosa questa avrebbe portato.
    Poteva innanzitutto constatare che fino a quel momento era stato costretto ad utilizzare ogni goccia del potere che le sue nuove cellule accumulavano, ma non si era minimamente accorto che queste potevano anche conservarlo.
    Uno strano ronzio gli riempì la testa: la frequenza a cui il suo corpo produceva energia.
    Per quanto il suo chakra fosse immobile lui restava ancora in grado di convertirlo, di trasformare quell’energia grezza in elettricità.
    Non era mai stato così perfettamente immobile, ne tantomeno in una simile situazione si era ritrovato a dover produrre un quantitativo di energia da rilasciare in una sola volta, non era quindi in grado di prevedere l’entità del suo attacco, sapeva solo che sarebbe rimasto illeso e tanto bastava.
    Quanto chakra aveva in corpo Raizen?
    E quanto di questo era, seppur immobile, a diretto contatto con le sue cellule?
    Per quanto ne sapeva lui…

    E PIANTALA!
    Ti hanno fatto filoso ora?
    Meno paranoie più azione, seghetta!
    Rilasciala e basta!
    Questo cretino ha la volpe a nove code sigillata nello stomaco e sta pure a pensare a...


    Il borbottio gli si spense nella profondità della coscienza mentre all’esterno il Colosso accoglieva il suo nuovo amico con un sorriso.
    Non sapeva quanta elettricità quell’immobilità aveva prodotto, ma la rilasciò in un'unica volta con un unico scopo: friggere qualsiasi umanoide deforme fosse li presente.

    Godete maiali!

    Tese i muscoli e attese gli istanti necessari, la corrente elettrica avrebbe trovato da sola la via, fuggendo da lui e cercando l'equilibrio si sarebbe scaricata su coloro che sicuramente ne possedevano in corpo una quantità irrisoria rispetto al Colosso.
    I risultati sarebbero stati visibili solo quando gli occhi si sarebbero abituati all’oscurità dopo la violenta scarica…
     
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