Una Cassetta Importante

[Quest di Villaggio - Grado D]

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    Antefatto

    Amministratore! Amministratore! La porta dell'ufficio di Febh si spalancò sorprendendo il jonin mentre era intento a fare le parole crociate sulla sua amaca da ufficio, con una lucertola stesa poco lontano a russare sopra una pila alta almeno un metro e mezzo di scartoffie inevase con il timbro "urgentissimo" sopra. Uh? Come mai così trafelato? Un pò di relax! Dì, sai mica il 15 verticale, otto lettere: "permette di trasportare immagini o suoni?" Eh? L'impiegato spalancò le braccia, per l'ennesima volta ad un passo dall'ictus di fronte agli atteggiamenti del suo superiore. LA CASSETTA! LA CASSETTA! Ringhiò, come se stesse dicendo la cosa più importante del mondo...ed a quella foga lo Yakushi rispose schioccando le dita. Ah, ma certo, la cassetta! Fantastico! Ora posso fare il 22 orizzontale "Dicesi di persona poco sveglia e spiccatamente molesta"...finisce per "E" e sono... IMBECILLE! Altro schiocco di dita. Ehi, ma sei un asso a questo gioco! Dovresti fare dei campionati, sai?

    LA CASSETTA DELL'ATTENTATO! ABBIAMO TROVATO UNA COPIA, RAZZA DI IMBECILLE!

    Febh rimase come paralizzato sul posto, tanto che anche l'amaca smise di dondolare.

    Alcuni dicono che l'impiegato prese diverse settimane di ferie per riaversi dall'aggressione dell'Amministratore che gli rimproverava il non essere stato subito chiaro e l'averlo chiamato "imbecille"...altri dicono invece che sia fuggito su un'isola tropicale. Fatto sta che Febh Yakushi aveva finalmente avuto notizie del furto avvenuto quasi un mese prima, poco dopo l'attentato terroristico che aveva distrutto il famoso bordello Otese: il Neko Senzai (la cui ricostruzione era già in atto).


    Missione di Rango D

    Erano stati convocati solo Genin e Studenti per quella particolare missione, ed avrebbero trovato un Febh Yakushi insolitamente serio seduto dietro la sua scrivania in amministrazione. L'ambiente era pulito, ordinato, senza le sue lucertole, la sua amaca nè le altre stramberie. Sembrava effettivamente un ufficio (in realtà aveva fatto nascondere il tutto da un genjutsu per l'occasione). Siete qui per il bene di Oto, e di Oto soltanto, ma potreste avere ripercussioni in tutto il continente. Spiegò non appena fossero giunti tutti. Indossava una maglia orientale con lunghe maniche, di colore bianco e con decorazioni in viola. Sul petto all'altezza del cuore era ricamata la nota musicale di Oto inscritta in una sorta di Buddah stilizzato, simbolo del suo clan. Febh portava i capelli neri corti e due occhiali privi di lenti, giusto per darsi un tono più intellettuale, a suo dire, ma certamente in quel momento trasmetteva un senso di glaciale determinazione. Quella era una missione importante.

    jpg



    Circa un mese fa ignoti hanno distrutto il Neko Senzai, fiore all'occhiello del nostro villaggio. Il fatto che un bordello fosse un luogo importante la diceva lunga sul Suono. In quell'occasione abbiamo recuperato una cassetta con le rivendicazioni del gruppo terroristico responsabile. Abbiamo analizzato e modificato appena la cassetta per inviarla agli altri villaggi per conoscenza e per diffondere le intenzioni di Oto di trovare e schiacciare come vermi gli aggressori. Fece un profondo sospiro. Tuttavia il magazzino dove erano state riposte prima della partenza è stato assaltato e sia l'originale che le copie sono state rubate, assieme ad altro materiale che tuttavia non ci interessa particolarmente.

    In quell'occasione le indagini si sono arenate, ma di recente un chunin ha individuato una cassetta con il mio sigillo in possesso di un piccolo criminale in un villaggio al limitare con il Paese delle Sorgenti Calde, giusto oltre il Bosco dei Sussuri. Non si tratta di un pesce grosso, ma se ha la cassetta potrebbe essere coinvolto, o comunque pensare di poterla usare come leva per qualche scambio od accordo.
    Socchiuse gli occhi. Questo non deve accadere. Non possiamo mostrarci troppo interessati, quindi manderemo solo un piccolo gruppo di ninja di basso rango per recuperare il maltolto. E se riuscirete a scoprire chi la ha rubata e come avrete un extra alla vostra paga.

    Avrete ulteriori dettagli durante il viaggio...per ora ci sono domande?


    Edited by Febh - 17/9/2015, 22:51
     
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    Una Cassetta Importante

    Anche io diventerò un ninja!


    Fu sorpreso dall'aspetto dell'amministratore di Oto, Febh Yakushi. Suo padre gli aveva raccomandato di stare attento e l'aveva descritto come una persona potenzialmente molto pericolosa. Shingen, osservandolo parlare da dietro la sua scrivania, non riusciva a capire le ragioni di quell'avvertimento. A lui dava un'impressione diametralmente opposta. Benché gli occhiali senza lenti, pur conferendogli un'aria professionale, apparissero quantomeno peculiari, il suo vestiario e i modi decisi restituivano l'immagine di un burocrate ligio al proprio dovere. Il giovane Yakushi si concentrò sulla sua figura cercando un qualche particolare che potesse confermare l'opinione di suo padre. La ricerca si rivelò piuttosto infruttuosa. Fatta eccezione per tre lievi cicatrici sul lato destro del volto, Shingen non riuscì a trovare altro di rilevante. Inoltre, quei segni dicevano ben poco di quell'uomo. Era pur sempre un ninja, potevano essere il retaggio di una vecchia ferita di battaglia. A differenza del Jonin, Shingen indossava abiti ben più semplici. Per la missione aveva scelto dei pratici pantaloni neri con molte tasche, una maglietta grigia e una felpa rossa con delle decorazioni che richiamavano il colore dei pantaloni. Attorno alle braccia erano anche state avvolte delle bende rinforzate. Il simbolo del Clan Yakushi, ricamato all'altezza del cuore, era l'unico particolare che il suo abbigliamento aveva in comune con quello di Febh.


    Dopo aver sentito le direttive della missione, il cuore di Shingen si colmò di gioia. Quando aveva ricevuto la missiva in cui gli veniva ordinato di recarsi al palazzo dell'amministrazione, i suoi fratelli si erano presi gioco di lui. Dicevano che avrebbe passato la giornata a pulire gli archivi o a cercare cagnolini scomparsi. Quei maledetti Yotsuki si sbagliavano di grosso. Lo studente era stato scelto per un compito importate. Finalmente sarebbe arrivato il momento del suo riscatto. Quella era la sua occasione per brillare e mostrare ciò di cui era capace. I giorni in cui lui era solo il fratello fragile e strambo sarebbero presto finiti. Quando sarebbe tornato trionfante, Ayame e Toshiro avrebbero dovuto riconoscere che anche lui era un ninja degno di rispetto e non un ragazzino le cui doti si limitavano al poter camminare sulle mani e al grattarsi il capo con i piedi. Perché suo fratello maggiore doveva sempre ricordare quella vecchia storia? L'aveva fatto una sola volta a 10 anni!


    Lì, fermo immobile nello studio di Febh Yakushi, con un'espressione seria dipinta in volto, Shingen cercava di dissimulare il più possibile la felicità e l'eccitazione per il suo primo incarico da ninja. Non voleva dare l'impressione di essere un novellino inesperto. Probabilmente, nonostante tutti i suoi sforzi, sarebbe riuscito ad ingannare solo i suoi compagni di missione. Difficilmente i lievi segni che si lasciava scappare sarebbero passati inosservati difronte a un Jonin esperto come l'amministratore di Oto. Il giovane Yakushi ascoltò con attenzione le parole del suo superiore, cercando di stamparsi nella mente tutte le informazioni che gli venivano fornite. Ogni singolo dettaglio poteva rivelarsi utile per la buona riuscita dell'incarico. Quell'operazione non gli sarebbe apparsa difficile. Ricordare ed imparare non erano mai stati un problema per lui. Anche se Ayame e Toshiro poteva ricoprirsi di elettricità e brillare come lampadine, lui era sicuramente il più intelligente dei tre. Quando l'amministratore finì il suo discorso, Shingen rimase in silenzio, in attesa di ricevere altri ordini.
     
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    La giornata era appena iniziata tuttavia lei non sembrava volersene curare, anzi quel giorno era il suo corpo a volersene infischiare di tutto quello che accadeva al di fuori del suo letto e lasciare che il mondo andasse avanti, così, senza di lei.
    Sentì appena distrattamente qualcuno che bussò alla porta, la sorella che andò ad aprire per poi... Correre in camera sua.
    Un misto di nausea e scazzo presero a scorrerle in corpo, conscia del fatto che stava per essere svegliata.
    Non le andava, non in quella giornata dannazione.
    La sera prima aveva fatto baldoria con la madre e i suoi amici della guardia, non ricordava nemmeno se aveva vomitato lungo la strada di ritorno però fatto sta che era a pezzi.
    In un attimo la porta della sua stanza venne splancata, sbattendo contro il muro mentre lei si voltava dalla parte opposta tra le coperte come per nascondersi.
    Tutto inutile davanti a quella macchina sterminatrice che era sua sorella, veramente, a volte era peggio dei suoi istruttori.
    Senza farsi attendere prese a scuotere Nakora, la quale si lasciò sfuggire qualche mugolio in segno di protesta.
    Visto che non voleva darle retta, Yushino ricorse all'arma finale: Le tapparelle.
    Senza esitare e con un gesto deciso della mano, le tirò su tutte insieme lasciando così che la luce del sole colpisse in pieno la povera addormentata.
    Questa volta le scappò un vero e proprio verso di stizza, le braccia che venivano portate davanti al volto per evitare che la zona più sensibile - ovvero gli occhi - venissero colpiti.
    Tuttavia quando parlò anche, a quel punto non riuscì più a stare nel letto.

    NAKORA MUOVITI! Sei stata richiamata in Amministrazione!!

    Come sentì quelle parole schizzò in piedi come se avesse avuto una molla, fatto sta che fu troppo veloce e finì per sbattere la fronte contro la testa di sua sorella che si era chinata poco fa così da poterla guardare in volto.
    Un dolore assurdo le avvolse tutto il capo, mentre brontolava imprecando con insulti di vario tipo.
    Di sicuro era sveglia a quel punto.
    Aprì gli occhi giusto in tempo per vedere Yushino che la guardava, minacciosa e incurante del fatto che si era appena fatta male anche lei per poi tornare dritta in piedi e voltarsi, scomparendo oltre la soglia dell'entrata di camera sua.
    Giusto la sua voce si fece sentire ancora una volta, migliorandole notevolmente così la giornata.

    Non voglio sapere cosa hai combinato, però muoviti forza! Ti ho preparato al volo qualcosa per la colazione, sta vicino all'entrata. Vedi di darti una mossa!

    Si mise a sedere guardandola scomparire nel corridoio, una mano a massaggiare la fronte mentre sorrideva lievemente, divertita e grata alla gemella.
    Un istante dopo era fuori dalle coperte che faceva da staffetta tra il bagno, per lavarsi, e camera sua così da prendere i vestiti e l'equipaggiamento.
    Pochi istanti dopo era pronta, esitò giusto un attimo mentre si guardava allo specchio indugiando ancora una volta sul fatto che la ciocca cinerea in quel tempo si era fatta più lunga, divenendo una vera e propria coda che doveva tenere con un fermaglio. Il colore però ormai si era fatto come innaturale, talmente leggero che le punte rosso fuoco che aveva in fondo risultavano quasi separate da lei, eppure la seguivano.
    Sospirò voltandosi e mettendosi l'ultimo guanto, per poi correre all'entrata, prendere con una mano il panino e fiondarsi fuori a rotta di collo.
    Divorò la sua colazione un morso dopo l'altro mentre si dirigeva in Amministrazione, tant'è che come giunse davanti alla porta finì per togliersi le ultime briciole dalla bocca col dorso della mano.
    Si strinse il coprifronte che aveva sulla fronte, salvo poi spingere la porta ed entrare.
    C'era già un altro ragazzo li presente, tuttavia non ricordava di averlo mai visto prima d'ora.
    Aveva i capelli bianco latte e fisicamente non era eccessivamente robusto, diciamo che era nella media generale per quella che poteva essere dei ninja.
    Fece un paio di passi, raggiungendo i presenti e spostando così lo sguardo su Febh.
    Come sentì quello che ebbe da dire sgranò gli occhi, lei sapeva di che cosa stava parlando, lo sapeva molto bene.
    Quella cassetta, quelle copie... Lei, Deveraux, Oka e Febh stesso ci avevano lavorato per tutta una notte.
    Inutile dire la faccia da pesce lessa che aveva fatto anche lei, quando si era venuto a sapere che erano state rubate.
    Ora però il fatto che ci fosse una possibilità di recuperarle, beh, non era una cosa da poco. Soprattutto per lei che conosceva il contenuto di quei minuscoli oggettini.
    Se non fossero stati in grado di farle vedere, e gli altri Villaggi avessero saputo che cosa era accaduto poco fa li a Oto senza che quest'ultima avesse reagito in alcun modo... Beh, le cose si sarebbero messe molto male per loro.
    Sarebbero apparsi deboli, senza spina dorsale e i loro rivali avrebbero potuto prendere coraggio, approfittarne e unirsi contro Oto stessa. Questo non doveva accadere.
    Ascoltò fino alla fine il suo discorso, spostando il peso prima su una gamba poi sull'altra.
    Solo alla fine prese parola, il tono tranquillo e pacato.
    Probabilmente non fosse stato che era andata a farli visita un po' di tempo fa, non l'avrebbe riconosciuta per via del cambio estetico che aveva subito.
    Inoltre era visibilmente serio, e per lei non era una novità. L'unica differenza rispetto all'episodio del Neko, era che questa volta anche i vestiti erano seri.

    Ne avrei io una, Febh. Nel caso si crei una situazione dove il tizio che ne è in possesso potrebbe essere utile se portato che è almeno ancora in grado di parlare qui, vuoi che ci proviamo? Giusto per sapere altrimenti se possiamo ammazzarlo liberamente se ci capita l'occasione.

    Quella piccola avventura nel Bosco dei Sussurri l'aveva cambiata, li aveva visto quanto poco valore dava il mondo a una vita.
     
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    Una cassetta importante

    Un inizio complicato


    Parlato Kiyomi
    Pensato Kiyomi
    Parlato Hanako

    Un’occasione da non perdere si presentò nelle mani di Kiyomi, quando la sua domestica le confermò la notizia che era stata convocata per una missione accademica urgente. Quale migliore occasione per svolgere un incarico che avrebbe potuto farla salire di grado, così da arrivare un passo più vicina al suo obbiettivo. Diventare un ninja a tutti gli effetti le garantiva maggiori possibilità di entrare in possesso di informazioni riservate e non disponibili per i civili, quindi, senza perdere tempo, si diresse rapidamente verso il palazzo dell’amministrazione del villaggio; ovviamente solo dopo aver mandato Hanako a comprarle tutto il necessario per il viaggio, essersi fatta un bagno con petali di rosa e sistemata i capelli in modo impeccabile. Purtroppo, prima che potesse dichiararsi pronta, c’era ancora un piccolo problema da affrontare. Spero per il tuo bene che tu stia scherzando. Aveva indossato uno dei suoi più bei yukata, rosa con ricami floreali e con un obi viola, ma non appena Hanako le mostrò le comode scarpe da viaggio che avrebbe dovuto indossare, si rifiutò categoricamente di abbinare quelle “orrende e inguardabili sottospecie di calzature” al suo vestito di classe.


    Signorina, non può indossare i geta per una missione, non sono per niente adatti. Potrebbe dover attraversare boschi e paludi, forse anche correndo: inciamperebbe subito. Posso sempre stare attenta. Oh, su, adesso non faccia la bambina. Kiyomi aveva cominciato a mettere il broncio, comportandosi proprio come una bambina viziata e sedendosi sul suo letto a braccia conserte. Non era certamente la prima volta che Hanako doveva affrontare una situazione del genere e, conoscendo il carattere della sua padrona, aveva già pensato ad un piano alternativo, tirando fuori da un’altra busta di carta un paio di scarpe leggermente diverse da quelle utilizzate normalmente dai ninja, decisamente più femminili e con un piccolo tacco rialzato, e facendo un grande sospiro rassegnato. Che ne dice di queste?


    La ragazza le squadrò per qualche istante e, dopo averle indossate incuriosita, diede il suo responso. Sono rivoltanti. Meglio di quelle altre, almeno. Su, si sbrighi, non vorrà mica arrivare tardi. Anche se a volte la servetta osava prendersi fin troppe confidenze, Kiyomi generalmente non ci faceva caso, sapendo che era una ragazza intelligente che conosceva il suo posto e fidandosi del suo giudizio. Dopo essersi specchiata un’ultima volta, si decise a tenerle, indossando anche i porta armi portatigli dalla sua assistente e uscendo di casa, diretta al palazzo amministrativo. Queste scarpe fanno schifo. Maledetti ninja. Purtroppo non aveva alternative se voleva raggiungere i suoi scopi, quindi, a malincuore, arrivò fino all’ufficio dell’amministratore, entrando subito dopo aver bussato per pura formalità, non attendendo neanche una risposta.
    All’interno trovò 2 giovani ragazzi in piedi davanti alla scrivania dell’amministratore Febh Yakushi: uno aveva dei curiosi capelli bianchi, oltre ad un insolito colore delle iridi, mentre l’altra, agli occhi di Kiyomi, sembrava una spogliarellista sbucata fuori dai peggiori bordelli di oto, ma avendo notato il suo coprifronte, ne dedusse che doveva trattarsi di una kunoichi. Gli standard dei ninja sono proprio caduti in basso. A quel punto le sembrò ovvio che quei 2 dovevano essere i suoi compagni di squadra, e nonostante fosse abbastanza disgustata dalla scena e non sopportando l’idea di doversi mischiare insieme a quella gentaglia, fece finta di niente, richiudendo la porta dietro di sé e raggiungendo la scrivania con aria fiera ed in tutto il suo splendore, sentendosi ammirata dai presenti. Buongiorno. Sono Kiyomi Saitõ. Sono stata convocata per una missione. Poche frasi semplici e dirette, non essendo abituata a presentarsi come una qualunque subordinata, ma rimanendo in attesa che giungesse qualcun altro o che eventualmente l’amministratore Febh cominciasse a spiegargli il loro compito.
    Mentre questi illustrò ai presenti le ragioni della loro convocazione, Kiyomi ascoltò ben poco delle parole di quel personaggio dall’aspetto piuttosto ordinario, soffermandosi solo sulle notizie principali che giungevano al suo orecchio. Un bordello? Perché non mi sorprende? Probabilmente la ragazzina lavorava lì, prima che lo demolissero. Che degrado penoso per il villaggio. Una volta che ebbe finito di parlare, chiese ai presenti se avessero delle domande da fargli in proposito, ma la ragazza ricca non si sognò nemmeno di chiedere altre noiose spiegazioni, nonostante avrebbe voluto sbattergli in faccia che l’ultima cosa di cui avesse bisogno era un “extra sulla paga”. Il fatto di sentirsi chiamare “ninja di basso rango” la fece irritare oltre ogni dire, ma sapendo di doversi comportare in modo rispettoso difronte ad un suo superiore, fece ricorso alla sua rara diplomazia, attendendo in piedi, con le mani distese lungo il corpo ed a mani congiunte, che gli venisse finalmente dato il permesso di partire. Guarda cosa mi tocca fare, spero che ne valga la pena.
     
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    Missione di Rango D
    II
    Passaggio nel Bosco dei Sussurri


    Tutti e tre i giovani ninja accettarono i termini della missione. Non che avessero molta facoltà di scelta dato che in caso di rifiuto probabilmente Febh li avrebbe sbattuti in galera nelle peggiori condizioni possibili. E questo solo se il suo umore fosse stato allegro. Dei tre conosceva personalmente solo Nakora, che era stata recentemente promossa al grado Genin, mentre degli altri due non sapeva praticamente niente. Magari aveva scorto il consanguineo qualche volta a palazzo, ma non se lo ricordava per niente...per quanto gli Yakushi con meno di trent'anni si contassero realmente sulle dita di una mano. La ragazza dall'aria antipatica invece non gli diceva nulla.

    Nakora aveva qualche dubbio, al quale l'Amministratore rispose con un cenno di diniego. Non dobbiamo dare nell'occhio quindi portare qui un prigioniero sarebbe sospetto. Ufficialmente la missione è "Sgominare la banda" quindi potrete usare i vostri coprifronte se li avete, però il recupero della cassetta, vero obbiettivo, deve restare segreto. Nulla vieta che lo interroghiate sul posto e facciate in modo che non posa raccontarlo, ovviamente. Fece spallucce, prendendo qualcosa da uno di cassetti della sua scrivania. Consegnò al gruppo una mappa del Bosco dei Sussurri. Il vostro caposquadra sarà Yayoi Shimaki, una chunin del Suono. Non parteciperà direttamente alla missione ma vi coordinerà e fornirà un supporto logistico. Se non ricordo male sa anche fare qualcosa con le Mani Curative, casomai veniste feriti, ma nulla di particolarmente elaborato. Ha visto lei la cassetta durante una missione da quelle parti ma non sapeva cosa contenesse...ora è sul posto ma non si immischierà in prima persona: come ho detto è necessario mantenere la riservatezza. Assieme alla mappa c'era una foto del loro contatto: Yayoi Shimaki era una kunoichi con lunghi capelli bianchi (tinti di castano per la missione) e dal fisico proporzionato. (Immagine di riferimento)

    E ora andate.



    [...]

    Log_Cabin_look



    Grazie alla mappa i tre ninja avrebbero potuto attraversare i punti meno pericolosi del Bosco dei Sussurri, arrivando in tutta sicurezza al punto di incontro con la caposquadra dopo appena 24 ore, posto che portassero le giuste provviste con loro. Il punto di arrivo era un capanno al limitare del bosco dei sussurri, a circa venti minuti a piedi dalla cittadina. Yayoi li aspettava fuori dalla porta, con un pacchetto di patatine aperto in mano. Ci avete messo un sacco di tempo! Prese una manciata di patatine, portandole alla bocca in maniera tutt'altro che femminile, quindi fece cenno ai tre di entrare. Su su, ora dentro che dobbiamo sbrigarci. La donna indossava una tuta da ginnastica bianca con una decorazione in verde: aveva il coprifronte in tasca che sporgeva appena e teneva i lunghi capelli bianchi legati in una coda dietro la nuca.

    Nonostante il capanno avesse un'aria semiabbandonata l'interno era estremamente curato, con mobili eleganti, riscaldamento ed un angolo cottura ben attrezzato. La kunoichi avrebbe fatto accomodare i tre sul tappeto dove aveva sparso dei cuscini dall'aria costosa. Lei sedette poco distante, appoggiata alla parete e continuando a sgranocchiare le patatine ogni tanto. Allora...non so nulla di voi se non che avete poca esperienza. Avete già lavorato assieme? Spiegatemi un pò chi siete e cosa sapete fare... Gettò un gruppo di foto davanti a loro. ...perchè dovrete collaborare per schiacciare questa gentaglia. Non sono forti ma sono tanti, ed il loro covo è ben guardato.

    jpg



    Dall'esterno è una sala in cui si gioca a Mahjong per denaro, ma nel retro del locale c'è una scala che porta allo scantinato, dove hanno anche il loro magazzino. Ci sono almeno dieci membri nel gruppo criminale, che perlopiù si occupa di scommesse clandestine, e da quel che so tutti quanti hanno esperienza nelle risse da strada...tre di loro pare abbiano avuto anche qualche infarinatura dell'uso del chakra, quindi cautela. Esiste un lucernaio ed un piano di sopra con altri tavoli per il Mahjong. Niente porte sul retro. Il capo è un certo Gotou...pare che da giovane si divertisse a tagliare le dita ai suoi nemici...è molto crudele ma non penso sia in grado di combattere...la sua guardia del corpo, invece, potrebbe essere problematica: è un traditore di Suna di nome Honda...un traditore di basso rango, ma comunque un ninja. (immagine di riferimento)

    Gotou



    Il vostro scopo è trovare la cassetta e riportarla...ed eventualmente scoprire come hanno fatto ad averla, ma ufficialmente la missione è sgominare la banda criminale, quindi potremmo anche scegliere un approccio violento. Ho qualche idea in mente, ma prima sentiamo se voi avete un piano.
     
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    Ascoltò attentamente quanto ebbe da dire Febh, e sebbene per un attimo sembrò quasi rattristata dal fatto che non potevano portarlo li quando disse che nulla vietava di fare in modo che rimanesse zitto dopo la loro visita, beh, i suoi occhi ripresero vita.
    In ogni caso annuì con decisione, salvo poi rimanere in silenzio così da lasciare all'Amministratore la possibilità di finire il discorso.
    Lui si voltò giusto per un attimo verso la scrivania, aprendo un cassetto e tirando fuori quella che era una mappa del Bosco dei Sussurri.
    Anche solo vedere una mappa inerente a quel luogo la fece sorridere, riportandole alla mente gli eventi di poco fa e il piccolo giro turistico che vi avevano fatto all'interno lei e Deveraux.
    Di certo il fatto che ci era già stata una volta l'avrebbe aiutata, non sarebbe stata così incauta come la scorsa volta.
    Con una certa tranquillità prese in mano la foto del loro futuro caposquadra, Yayoi, accigliandosi leggermente come se si stesse imprimendo nella mente quel viso per poi passarla agli altri due shinobi li presenti.
    Subito dopo prese la mappa e la guardò appena un attimo, prima di ficcarsela in tasca.
    Dunque tutto sommato la parte pratica sarebbe rimasta a loro eh?
    Poco male, Febh aveva chiarito la massima riservatezza per quanto riguardava la questione della cassetta ma non sulla questione della banda, ergo significava che avrebbero potuto giocarsela un po' più liberamente quella parte.
    Sorrise al solo pensiero.
    Come disse loro di andare, si voltò salutandolo appena con un cenno della mano mezza sollevata per poi uscire fuori attendendo giusto un attimo che anche gli altri due la seguissero.
    Una volta tutti insieme riprese a camminare, questo mentre si sistemava il coprifronte e prendeva parola.

    Io mi chiamo Nakora, piacere. Per ora limitiamoci ai nomi, ci diremo quali sono le nostre capicità una volta arrivati a destinazione da Yayoi. Ah un consiglio per quando siamo nel Bosco.

    A quelle parole riprese in mano la mappa, guardandola e notando come effettivamente la strada segnata da seguire avrebbe evitato loro di doversi inoltrare nel folto della foresta.
    Seguendo quel percorso sarebbe rimasti la maggior parte del tempo al limitare, sembrava, di conseguenza non avrebbero dovuto avere problemi però preferiva comunque avvertire, sia mai.

    Quando saremo all'interno non parlate e prestate massima attenzione a quello che vi circonda. Ve lo dico per esperienza personale, quei piccoli bastardi che vi abitano sono costantemente affamati.

    Dette quelle ultime parole si zittì completamente, senza dire nulla per tutto il resto del viaggio.
    Procedettero abbastanza spediti, fermandosi giusto un paio di volte per ristorarsi con cibo e acqua salvo poi riprendere il cammino e dopo un giorno intero infine giunsero a destinazione.
    Un capanno al limitare del bosco si ergeva innanzi a loro, con quella che riconobbe essere Yayoi fuori dalla porta mentre mangiava delle patatine.
    La prima cosa che riuscì a notare fu il suoi modo di fare tutt'altro che femminile, e davanti a questo fatto sorrise pensando che già le piaceva.
    Non fece commenti riguardo il tempo che ci avevano messo, entrando con gli altri e andandosi a sedere su uno dei cuscini a terra.
    Doveva ammettere che era estremamente curato quel posto, anzi a dirla tutta non se lo sarebbe aspettato però era una piacevole sorpresa.
    Una volta a terra rimase con una gamba stretta verso l'inguine, mentre l'altra stava col piede poggiato e il ginocchio leggermente piegato.
    Ascoltò quanto ebbe da dire la Kunoichi, evitando di rispondere alle sue domande immediatamente così da permetterle di continuare il discorso fino alla fine e buttando un occhio prima su una foto, poi su un'altra.
    Infine riportò lo sguardo sulla ragazza che dovette ammettere essere decisamente ben messa a livello fisico, oltre che mentale a giudicare dal suo discorso.
    Come ebbe terminato prese parola, il tono tranquillo e rilassato.

    Io sono Nakora e sono passata a Genin da non molto. Ero già a conoscenza delle cassette e di tutto il resto, in quanto ero presente ed ho aiutato il giorno in cui è esploso il Neko. Ho una predisposizione particolare per il corpo a corpo puro e semplice, oltre che avere un udito abbastanza fine e saper variare il timbro della mia voce. Per concludere, no, non abbiamo mai lavorato insieme.

    Inutile dire di conseguenza quali fossero le sue mancanze, non avendo nominato ninjiutsu e genjiutsu risultava abbastanza ovvio che quelle due arti non fossero di certo il suo punto di forza.
    Riguardo il lavoro di squadra preferì non dire altro, dopotutto la sua esperienza in quel campo era stata abbastanza brutta e non di certo per colpa sua.
    Difatti sebbene non l'avesse detto, non riusciva a immaginarsi che dava piena fiducia ai suoi compagni. L'ultima volta che l'aveva fatto se non fosse stato per Deveraux, sarebbe finita mezza morta dritta in ospedale.
    Comunque sia dopo aver finito di parlare rimase in silenzio, guardando gli altri così che anche loro potessero parlare e presentarsi.
    Dopo che tutti ebbero finito di parlare, andò a focalizzarsi con la mente sul piano per entrare nel covo di quei tizi e recuperare il dovuto.
    Yayoi aveva detto che un approccio violento non era un problema per lei eh?
    Sorrise entusiasta a quell'idea, pensando che in questo senso avrebbero avuto del tutto via libera se ce ne fosse stato bisogno.
    L'idea di assaltare quel posto senza tanti problemi la faceva impazzire, però doveva ammettere che forse non era il modo migliore per iniziare.
    Certo poteva essere il seguito ma non il punto di partenza, soprattutto tenendo conto del fatto che anche loro avevano un ninja.
    Per tanto prese parola, esponendo quella che era la sua idea.

    Sono d'accordo sull'approccio violento, mi piace particolarmente. Tuttavia direi di provare prima a entrare nel locale e confonderci tra i presenti, per poi passare a quella parte e sistemare il tutto il più rapidamente possibile. Il fatto che non ci siano porte sul retro di certo ci faciliterà il compito di far sì che nessuno fugga.


     
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    Difronte alle sue due compagne di squadra, Shingen fece quanto sapeva fare meglio: ascoltare ed osservare. I modi e l'aspetto della seconda ragazza, nonostante la sua grande bellezza e lo splendido yakata che indossava, suggerivano molto meno rispetto a quelli della prima. Quest'ultima, infatti, si era rivolta all'amministratore in modo del tutto informale, come se fossero conoscenti o amici, e non aveva mostrato nessuna riserva difronte alla possibilità di dover uccidere il ladro. Anzi, ne sembrava entusiasta. Ciò lasciava supporre che non fosse una kunoichi del tutto inesperta. Probabilmente era solo un genin, ma il fatto che potesse permettersi certe libertà con Febh Yakushi dava adito a molti interrogativi. Probabilmente, avrebbe avuto modo di scoprire di più sul suo conto durante la missione. Oltre alla curiosità che lo spingeva a voler sapere di più sul conto di quelle due, Shingen provò un certo sollievo notando quei particolari. Anche se lui era solo un inutile studente, poteva sperare che almeno uno dei tre avesse una qualche esperienza nell'arte ninja.


    Prima di congedarli, l'amministratore fornì ai 3 ninja una mappa del Bosco dei Sussurri e una foto della loro caposquadra. Ancora una volta fu Nakora a prendere l'iniziativa, infilandosi la mappa in tasca e guardando per prima l'immagine di Yayoi. Quando la kunoichi la passò a lui, Shingen ringraziò educatamente, prendendosi qualche secondo per stamparsi nella memoria le caratteristiche fisiche del chunin. A quel punto, la consegnò a Kiyomi, cosicché potesse fare lo stesso. Un'altra buona notizia allentò le preoccupazioni del giovane Yakushi. Il loro superiore era capace di usare la tecnica delle mani curative. Ciò la rendeva un'alleato ancor più prezioso per la buona riuscita della missione. Anche se non fosse intervenuta direttamente, non si poteva ignorare il vantaggio di avere qualcuno capace di utilizzare le arti mediche. Shingen sapeva benissimo quanto fossero preziosi quei ninja sul campo di battaglia. D'altronde suo padre, così come molti altri membri del suo clan, apparteneva a quella categoria. Concluse le ultime pratiche burocratiche, i tre erano ormai pronti ad iniziare il viaggio che li avrebbe condotti al punto di incontro. Lo Yakushi aveva con sé tutto l'occorrente per la missione e quindi non ebbe bisogno di tornare a casa per prepararsi. Imitò Nakora, salutando con un lieve inchino Febh, per poi uscire dall'ufficio.


    Il viaggio durò all'incirca 24 ore e fu piuttosto noioso. Dopo essersi presentata e avergli dato qualche suggerimento, Nakora si chiuse in un silenzio che conservò fino all'arrivo alla capanna. Shingen decise di seguire il suo esempio, limitandosi a dire il proprio nome e ad applicare i consigli della ragazza. Ormai era chiaro che in assenza di Yayoi fosse lei il leader del team. Era stata lei a indicare la strada, consultando la mappa, avvisandoli di non fare rumore, per evitare di turbare ciò che si nascondeva nel Bosco dei Sussurri. Shingen, ovviamente, non aveva di che lamentarsi per quella situazione. La ragazza sembrava sapere il fatto suo e li aveva condotti sani e salvi fino alla capanna dove avrebbero dovuto incontrare la chunin. Nonostante ciò, quella marcia forzata, interrotta solo da poche pause per bere, mangiare e riposarsi, finì per apparirgli piuttosto monotona. Avrebbe voluto impiegare tutto quel tempo con qualcosa di più produttivo, ma le condizioni del viaggio avevano limitato fortemente le sue possibilità. Osservare gli insetti e le piante che popolavano il Bosco dei Sussurri fu il massimo dell'intrattenimento che riuscì ad ottenere.



    Yayoi li accolse davanti all'ingresso della capanna, mangiando delle patatine. Shingen notò che aveva dei modi decisamente poco femminili. La cosa non lo turbò molto, d'altronde quella donna era una kunoichi, per uccidere e combattere non è necessario essere eleganti. Dopo averli salutati, li invitò ad entrare. Lo Yakushi si sedette sul cuscino vicino a quello su cui aveva preso posto Nakora. In contrasto con ll'aspetto esteriore da catapecchia, il luogo in cui si trovavano era arredato in maniera molto raffinata ed era perfino provvisto di una piccola cucina con tutto il necessario per preparare da mangiare. Shingen sospettò che quello dovesse essere una sorta di nascondiglio, un posto dove vivere lontano da occhi indiscreti. Il giovane Yakushi ascoltò con grande attenzione le parole della chunin ed anche quelle di Nakora. La prima aveva illustrato la struttura del covo dei criminali a cui avrebbero dovuto sottrarre la cassetta e la composizione della banda, mentre la seconda si era limitata a rispondere alle domande che le erano state poste. Esattamente come aveva sospettato, la ragazza era un Genin. Shingen la imitò, riassumendo velocemente le proprie capacità. Il fatto che non ci fosse molto da dire, gli facilitò il compito. Il tono della sua voce, esattamente come la sua espressione, appariva estremamente rilassato. Il mio nome è Shingen Yakushi, piacere di conoscerla. Sono solo uno studente ed anche io prediligo il combattimento corpo a corpo. Dopo aver atteso che Kiyomi e la genin avessero finito di parlare, anche lui espose le proprie idee riguardo al piano da seguire. Non condivideva la smania di combattimento delle due Kunoichi che l'avevano preceduto, pertanto cercò di presentare un'idea che richiedesse un po' più di impegno e materia grigia. Con un approccio violento potremmo concludere la missione in poco tempo, ma penso che una strategia del genere comporti molti rischi. La cassetta potrebbe essere danneggiata o addirittura distrutta! Prima di passare alle maniere forti, non sarebbe meglio tentare qualcosa di meno diretto? Ad esempio, qualcuno potrebbe fingere di essere un acquirente interessato alla cassetta. Una volta recuperata, saremmo liberi di occuparci di catturare e interrogare i criminali senza doverci preoccupare di nient'altro. Fece una pausa, osservando le reazioni delle tre donne alle sue parole, per poi aggiungere: La banda è composta principalmente da uomini, mentre voi 3 siete tutte donne. Non credete che potremmo sfruttare questo particolare a nostro vantaggio? Sorrise divertito e poi si voltò verso la terza ragazza che componeva il gruppo. Tu, Kiyomi, cosa ne dici?
    Non voleva essere maleducato nei confronti di Yayoi e Nakora, ma era evidente che la loro bellezza non raggiungesse quella della studentessa. Per questa ragione, si era limitato ad un'alludere alla possibilità di usare le sue arti femminili per imbrogliare quei criminali. Ovviamente, sarebbe stato compito della kunoichi raccogliere la sua proposta e sostenere quel piano. Sperava che la ragazza capisse le sue intenzioni e ciò facesse leva sul suo ego. Shingen non la conosceva, ma vista la cura con cui si era agghindata per la missione era probabile che fosse molto orgogliosa del proprio aspetto. Considerando quanto aveva appreso sul suo conto, lo Yakushi sospettava che a Nakora questa idea non sarebbe piaciuta. Tuttavia, sperava che mettesse da parte la sua voglia di fare a botte in nome della buona riuscita della missione.
     
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    Una cassetta importante

    Questione di stile


    Parlato Kiyomi
    Pensato Kiyomi

    Kiyomi attese con pazienza che l’amministratore finisse di dare le sue disposizioni, di cui memorizzò soltanto i dettagli più importanti solo per non rischiare di ritrovarsi senza sapere cosa fare. Vista la sua inesperienza nell’affrontare una missione non le interessarono le chiacchiere inutili, voleva solo sapere quale fosse il suo obbiettivo e come raggiungerlo, non considerando il fatto che ogni dettaglio potesse essere fondamentale per la buona riuscita del loro compito e pensando soltanto a volerlo concludere il più in fretta possibile per potersene tornare a casa.Va bene, recuperiamo la cassetta ed eventualmente uccidiamo i ladri, perché la fa tanto lunga.
    La cosa che attirò vagamente la sua attenzione fu sapere che avrebbero dovuto prima mettersi in contatto con una kunoichi otese già sul posto, ma l’unica cosa che le interessò era che costei sapesse usare delle arti mediche, rassicurandosi un pochino sul fatto che non ci sarebbero stati problemi se fosse rimasta ferita, così da non correre il rischio di rimanere sfigurata in qualche maniera. Una volta che le arrivò dal ragazzo albino la foto della suddetta ragazza, gli diede uno sguardo per pura formalità, per poi ripassargliela come se non gli importasse minimamente di che aspetto potesse avere.
    Kiyomi non emesse una parola per tutto il tempo, rimanendo in silenzio e attendendo il momento in cui Febh Yakushi diede ai presenti il permesso di partire, salutandolo con un inchino appena accennato e dirigendosi all’esterno dell’edificio, camminando al fianco dei suoi compagni di squadra, ma in maniera del tutto distaccata. Era ovvio che la ragazzina aveva voglia di fare la parte del capo squadra, essendo già genin al contrario degli altri 2, ma a Kiyomi non interessò affatto, anzi in un certo senso era rassicurata dal fatto che ci fosse qualcun altro che avrebbe potuto decidere al suo posto cosa fare, così da non doversi sforzare nell’elaborare piani e fare solo quello che le veniva chiesto per tornarsene a casa il più in fretta possibile. Accettò d buon grado il ruolo che la ragazza volle occupare, ascoltando i suoi suggerimenti e limitandosi ad una brevissima presentazione, dopodiché controllò se avesse addosso tutto il necessario che le aveva preparato la sua assistente (controllando in primo luogo che non mancasse la spazzola per i capelli) e seguendo le indicazioni stabilite. L’unica cosa che le diede pensiero era la consapevolezza di dover affrontare un lungo cammino attraverso un bosco, cosa che la fece preoccupare non poco, specialmente all’idea di dover passare parecchie ore con quei 2 strani individui.

    Sarà un inferno. Il viaggio cominciò poco dopo e per sua grande fortuna Nakora chiese di fare estremo silenzio per tutto il viaggio, e anche se avrebbe voluto gridare più volte con tutta la voce che aveva in corpo la sua esasperazione per quel cammino monotono ed irritante, si sentì sollevata al pensiero di non essere costretta a conversare con loro, rimanendo sulle sue e concentrandosi sulla strada da seguire. Non si poteva certo definire un’atleta, e non furono pochi i momenti i cui fu costretta a fermarsi per riprendere fiato e far riposare almeno pochi istanti le gambe, non essendo abituata a certi sforzi fisici.
    L’aspetto più tremendo che si ritrovò ad affrontare fu sicuramente il fatto di non avere a disposizione dei servizi igienici dove poter fare i propri bisogni o dove potersi dare una rinfrescata, senza contare la notte passata all’addiaccio, completamente isolati dal resto del mondo e immersi in un luogo pieno di chissà quali bestie immonde ed affamate.
    L’unica cosa che la spingeva a continuare e a non mollare era il pensiero di star facendo tutto quello per un bene superiore, che un giorno l’avrebbe potuta portare alla realizzazione del suo sogno. Facendo buon viso a cattivo gioco si decise che non si sarebbe arresa, facendo ricorso alla sua determinazione nel voler andare avanti senza cedere alle sue debolezze e arrivando infine alla capanna dove ci sarebbe stata ad attenderli la chunin del villaggio.
    No, non dirmi che dobbiamo entrare lì dentro. Non appena vide la baracca in cui avrebbero dovuto incontrare la loro reale capo squadra, ricadde nuovamente nello sconforto, pensando a quanto avrebbe dovuto essere invivibile quell’ammasso di legname tenuto su con la colla (parole sue), ma a giudicare dall’impressione che le fece la padrona che già ci viveva si convinse che doveva essere addirittura peggio del previsto. Oh cielo, sono circondata da barbari e primitivi.
    A malincuore si vide costretta ad accettare di entrare nella minuscola casetta, ma a quel punto si rese conto che l’interno era decisamente l’opposto di quello che appariva da fuori, completamente fornito di un arredamento di lusso e di un’aria particolarmente accogliente.
    Kiyomi rimase estremamente confortata da quell’ambiente, dopo aver passato l’ultimo giorno immersa in quello che per lei era lo squallore più totale, tirando un lungo sospiro di sollievo e sedendosi comodamente su uno dei cuscini appoggiati sul pavimento con estrema serenità. Ah, ci voleva proprio. Complimenti per l’arredamento. Finalmente poté riposare le gambe come si deve, rilassandosi completamente nell’ambiente asciutto e riscaldato dove si trovava. Approfittò senza perdere un solo istante per darsi un veloce colpo di spazzola ai capelli e rimettendoseli in un ordine quantomeno accettabile, pulendosi poi il viso con un fazzoletto di seta per togliersi di dosso la sensazione di sudicio che le aveva lasciato la camminata nel bosco.
    La grezza kunoichi, che tutto sembrava fuorché elegante nei suoi modi, aveva decisamente superato le aspettative della ragazza ricca, perché nonostante considerasse il suo modo di vestire completamente privo di gusto, l’aveva sorpresa con lo stile con cui aveva rimodernato un simile tugurio, ottenendo la sua attenzione sui dettagli che andò a spiegare subito dopo aver aspettato che si fossero accomodati tutti ai loro posti.
    Prima di ciò, mentre continuava a darsi una sistemata, gli altri cominciarono a presentarsi, cosa che dovette fare anche lei subito dopo.
    E va bene, se proprio dobbiamo collaborare. Salve, mi chiamo Kiyomi e sono specializzata in genjutsu. Mi sembra di essere ad una riunione di alcolisti anonimi, passiamo alle cose importanti. Era già la terza volta che si presentava a quei 2 ragazzi e non nascose che la cosa cominciò ad infastidirla, spingendo i presenti a proseguire con i dettagli della missione. A quel punto, Yayoi cominciò a spiegargli le informazioni di cui disponeva, mettendoli al corrente del luogo in cui avrebbero potuto trovare la cassetta e da chi era protetta. Non le sembrò per niente una cosa complicata ed la strategia di procedere con entrata irruenta le sembrò oltremodo perfetta per risolvere la situazione in quattro e quattr’otto. In fondo erano 3 ninja contro una massa di briganti probabilmente ubriachi, quanti problemi avrebbero mai potuto incontrare. L’unico intoppo, forse, sarebbe costituito dal fatto che non ci fossero porte sul retro con cui poter accedere più velocemente al piano inferiore e che quindi doveva per forza voler dire che avrebbero dovuto passare per la sala principale o dal lucernario al piano superiore.

    Nakora e Shingen esposero le loro idee, ma quest’ultimo sembrava voler provare un approccio meno violento, “notando” che le sue 2 compagne avrebbero potuto distrarre tutti quegli uomini immersi nei loro intenti, in modo da potersi infiltrare più liberamente all’interno dell’edificio.
    Per quanto l’allusione di quel ragazzino che sarebbe dovuto spettare a Kiyomi un simile compito, la infastidisse visibilmente, non poteva che ritenersi comunque soddisfatta dal fatto che lui la ritenesse più avvenente delle altre 2, riflettendo su quel piano che in fondo poteva anche definirsi fattibile.
    Io sono favorevole all’approccio violento, ma se vogliamo perdere tempo per infiltrarci, potremmo facilmente entrare dal lucernario del piano superiore. Come vi ho già detto, sono pratica di genjutsu, quindi io mi posso sdraiare sul vetro con un po’ di mercanzia in bella vista, loro si distraggono a guardarmi, rimangono abbagliati dalla mia tecnica accecante, e voi potete entrare comodamente a fare piazza pulita, mentre io mi rivesto. Così possiamo passare comodamente ai piani inferiori senza problemi.
    Oppure, se preferite potrei fare la parte della giocatrice d’azzardo, ma non incanterei nessuno con questi abiti raffinati, mi ci vorrebbe qualcosa di più scollato e squallido. Nakora, mi potresti prestare i tuoi vestiti, se sei d’accordo. Senza offesa, ovviamente: a te stanno benissimo.
    Disse, voltandosi verso la sua compagna di squadra ed alludendo ai suoi abiti decisamente troppo “eccentrici” per i suoi gusti, attendendo poi che venisse presa una decisione in merito alla strategia che avrebbero dovuto usare. Il suo sprezzante disprezzo per l'aspetto della sua compagna di squadra era evidente, ma sapeva bene come sfruttare falsi sorrisi e finti toni innocenti, in modo da sembrare credibile nell'intento di discolparsi qual'ora potesse essere sembrata troppo offensiva.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Le Riflessioni di Yayoi Shimaki



    Tutte e tre le proposte sono sensate, ma io non intendo partecipare, giovane Yakushi. Non andrò sul campo, quindi non contare su di me per questo. Spiegò Yayoi al giovane Yakushi mentre sgranocchiava. Anche con qualche cammuffamento io non devo risultare. Questa è una missione di basso rango per combattere un gruppo malavitoso locale, ricordate? Aggiunse con un sorrisetto sarcastico. A volte non so proprio cosa passi per la testa dell'Amministratore! Si stiracchiò

    Comunque, avete tre proposte, e a me stanno bene tutte e tre. Quindi sceglietene una e cominciamo a lavorare. Avrebbe poi poggiato tre piccole ricetrasmittenti sul tavolino. Con queste potremo comunicare...purtroppo il budget fa schifo e non c'è niente di più piccolo. Erano grandi grosso modo come il palmo di una mano. Dobbiamo anche decidere a che ora agire o meno. Non andrei oltre domani come tempistiche, comunque.

    CITAZIONE
    Decidete quale linea d'azione seguire e mettetela in atto nel vostro post. Yayoi non è un granchè come caposquadra, in genere agisce in singolo, quindi non prenderà iniziative per guidarvi.
     
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    HrEKxIv
    Uno dopo l'altro tutti quanti si presentarono, esponendo le loro aree di competenza e le proprie abilità, mentre un po' alla volta si avanzava nel discorso arrivando così ad esporre ognuno le proprie idee su come agire.
    Shingen non sembrava apprezzare troppo l'idea di un assalto diretto nudo e crudo, mentre al contrario Kyomi era d'accordo sebbene non le risparmiò una frecciatina velenosa.
    Se credeva che bastava un sorrisetto per nascondere certe cose, soprattutto ad un'altra donna e poi lei in particolare che aveva studiato l'arte della recitazione, cadeva molto male.
    Già non le aveva fatto una buona impressione durante il viaggio, dimostrandosi ai suoi occhi una che creava più problemi che altro. In effetti si chiedeva perchè diavolo era diventata una kunoichi, non riusciva proprio a capirlo.
    Infine toccò a Yayoi, la quale disse chiaramente e senza mezzi termini che loro sarebbero stati da soli, in quanto missione di basso rango ufficialmente lei non sarebbe dovuta apparire per nulla al mondo.
    In quel momento abbassò lo sguardo con fare pensieroso, avendo due studenti con lei ed essendo l'unica Genin si sarebbe dovuta prendere lei le responsabilità in quel caso.
    Schioccò la lingua stizzita, pensando che non le piaceva poi così tanto tutto quello, se qualcosa fosse andato storto principalmente se la sarebbero presa con lei. Che noia.
    Inoltre non poteva nemmeno fare come voleva lei e basta, avrebbe leso alla cooperazione del gruppo e probabilmente almeno uno dei presenti avrebbe agito controvoglia.
    Era la prima volta che si trovava in una situazione del genere, dove doveva mettere d'accordo tre persone insieme.
    Ancora riflettendo sul da farsi, prese la ricetrasmittente rigirandosela tra le mani: quello non semplificava le cose, dannazione... Poco male avrebbe fatto in modo di mettersela alla cinta sotto il mantello, almeno per poterla nascondere durante i primi istanti.
    Fatto questo tornò a guardare i presenti: doveva decidere il piano d'azione una volta per tutte.
    Aveva anche intenzione di rispondere a modo a Kyomi, però quella era una cosa secondaria, le serviva giusto per potersi togliere uno sfizio. Difatti nel momento in cui aveva fatto quell'affermazione, lei si era apparentemente limitata a far finta di non aver sentito.
    Una volta deciso si alzò in piedi, mentre scostava leggermente i lembi della mantellina e controllava un'ultima volta che tutto l'equipaggiamento fosse apposto, questo mentre con tono pacato e tranquillo iniziava a parlare.

    Visto che Yayoi non può parteciparvi direttamente, cose come indicazioni immediate nel bel mezzo del combattimento e via discorrendo, che richiederebbero troppo tempo per essere comunicate a lei dalla ricetrasmittente sarò io a darvele. Detto questo, agiremo come segue così da accontentare tutti.

    Alzò lo sguardo su di loro, passandoli uno ad uno sotto le sue iridi verde acqua.
    Non era riuscita a trovare un'idea migliore al momento, inoltre non le piaceva affatto l'opzione di fare tutto in maniera discreta. Non era in linea col suo modo di fare, di conseguenza anche per lei agire in quel modo sarebbe stato un problema.
    Se non altro così bene o male, tutti si sarebbero trovati.

    Ci divideremo, visto che siamo dispari te Shingen andrai insieme a Kyomi passando dal piano di sopra tramite il lucernario. Io invece mi occuperò del piano terra e mi assicurerò che nessuno esca, inutile che vi dica come procedere. Io dal mio canto mi avvicinerò il più possibile, se riesco entrerò direttamente e poi passerò all'attacco. In alternativa, sistemerò chi c'è all'entrata per poi pensare a quelli all'interno.

    Ammise a braccia conserte, lo sguardo che segnava ampiamente la sicurezza che aveva in sè stessa in quel momento.
    Essendo due studenti preferiva mandarli insieme, farli lavorare in coppia.
    Lei dal suo canto si trovava meglio da sola, dal tempo dell'addestramento per diventare Genin l'aveva capito e ora ogni volta che poteva, agiva da sola per conto suo.

    Ovviamente faremo piazza pulita. Tutti quelli all'interno sono considerati parte della banda, per tanto non ne deve uscire nemmeno uno sulle proprie gambe, d'altra parte come ci ha detto Yayoi ufficialmente siamo qui per togliere di mezzo questi tizi, no?

    A quel punto spostò lo sguardo sulla ragazza, sorridendo divertita.
    Fu solo un attimo dopo il quale tornò seria.

    Per concludere, la cassetta ha la priorità assoluta. Ci riposeremo un paio d'ore e agiremo di notte, verso mezzanotte o poco più. In questo modo stiamo tranquilli che tutti i componenti in quel momento si trovino all'interno del locale, chissà magari ci dice bene e qualcuno di loro è anche sbronzo. Ah Kyomi non credo proprio i vestiti ti stiano, sei troppo grassa, oltre che senza soldi apparentemente, senza offesa mia cara Geisha.

    Detto questo le sorrise con fare smagliante, per poi stiracchiarsi, mettendosi sulle punte e portando le braccia in alto. Subito dopo tornò coi talloni a terra e si voltò, iniziando a girovagare per la casetta evidentemente in cerca di qualcosa.

    Yaaaayoooooi! Non hai qualche altra schifezza succulenta da mangiarsi qui dentro? Le razioni per il viaggio non soddisfano!


    [...]

    Avrebbe passato quelle ore di attesa preparandosi una piccola bomba artigianale, difatti da quando aveva creato quella torcia fai da te nel Bosco dei Sussurri ci aveva preso la smania nel creare cose infiammabili.
    Tant'è che si era messa in un angolino a parte con in mano l'intera bottiglia di alcolico che era solita portarsi dietro, mentre rovistava nel cestino in cerca di un pezzo di stoffa o carta infiammabile.
    Se ci fosse stato altro liquido di quel genere in casa, l'avrebbe preso col permesso di Yayoi.
    Una volta trovato stappò la bottiglia, e con una certa cura vi infilò all'interno la parte infiammabile, rigirandola diverse volte su sè stessa in modo da farla entrare quanto bastava ed essere sicura al contempo che, una volta lanciata, non fosse scivolata via. Ovviamente era stata anche attenta a far in modo che la fiamma avesse sufficiente spazio per respirare, così da non affievolirsi e spegnersi.
    Per un attimo alzò la bottiglia priva di qualsiasi etichetta, così da controllare effettivamente che la parte che doveva prendere fuoco fosse a contatto con il liquore assai pesante, oltre che imbevuto parzialmente in esso.
    Con cura la riappoggiò a terra, terminando di avvolgere con attenzione lo straccio attorno al collo della bottiglia, già bagnato dello stesso liquido che era presente all'interno.
    In questo modo le fiamme l'avrebbero avvolta all'istante, lasciandole giusto il tempo sufficiente per lanciarla e in teoria, una volta che si fosse frantumata sarebbe dovuta avvenire l'esplosione, visto l'improvviso contatto con l'aria e l'incendiarsi del liquido.
    Fatto questo prese un pezzo dello straccio che aveva tenuto da parte e che aveva già imbevuto per fare una prova. Lo alzò da terra, lasciandolo così penzolare sopra il mantello asciutto che aveva accurutamente steso a terra, fosse mai che dava fuoco a tutta la casa, per poi prendere l'accendino e dargli fuoco.
    Questo immediatamente venne avvolto dalle fiamme, dandole così la conferma che avrebbe potuto funzionare la cosa.
    Con noncuranza si alzò gettandolo nel lavabo e spegnendolo.
    Tutta contenta e sogghignante, si abbassò prendendo in mano il suo nuovo giocattolo e osservandolo.
    Oh sì, avrebbero fatto festa stasera.

    [...]



    (Benjo Fedele---> La Bomba; Susanna---> Banditi; Alabama----> Oto; Luisiana----> Locale)



    Tranquilla e anche piuttosto allegra, col coprifronte allacciato al collo e nascosto dalla mantellina avanzava tranquilla tra le vie del posto.
    I vestiti che aveva addosso, in aggiunta al suo comportamento e considerando la bottiglia alcolica che teneva in mano la facevano sembrare in tutto e per tutto una frequentatrice di quei posti malfamati, anzi a dirla tutta si trovava proprio in quella zona dovendo raggiungere il locale.
    Forse per gli altri non era chiaro, però questa era il massimo dell'infiltrazione che una come lei poteva immaginare.
    Infine vide il Locale, mentre gioiosa teneva in braccio il suo nuovo bimbo.
    Sorrise smagliante.
    Tranquilla si avvicinò, notando che tra l'altro non vi erano buttafuori nè nulla del genere.
    Questo di sicuro avrebbe facilitato quello che aveva in mente di fare, inoltre non si stava neanche preoccupando per i due studenti in quanto sarebbero stati al piano superiore.
    Arrivata davanti al posto avrebbe appoggiato una mano sulla porta e l'avrebbe aperta quel minimo.
    Se avesse notato che c'era già gente li, tipo salone e via discorrendo avrebbe fatto una cosa semplice semplice.
    Avrebbe sorriso a trentadue denti.
    Avrebbe acceso la stoffa della bomba.
    L'avrebbe lanciata dentro in mezzo alla gente vicino ad ulteriori alcolici e....

    BUON CAPODANNO FIGLI DI TROIA!!!

    Amen.


    CITAZIONE
    Materiale utilizzato per la produzione artigianale della bomba:


    Bottiglietta di Alcool [Vario]
    Una bottiglia contenente un liquore molto pesante, con la quale ci si ubriaca rapidamente.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 5)

    Accendino [Vario]
    Un semplice accendino a gas; se presenti materiali infiammabili può appiccare piccoli incendi (DnT Leggero) salvo diversamente indicato.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 5)

     
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    Una cassetta importante

    Entrate in scena


    Parlato Kiyomi
    Parlato Nakora

    In un primo momento, la genin del gruppo non sembrò molto d'accordo con le proposte degli altri 2 ragazzi, ma dopo aver riflettuto un po' sulle varie opzioni possibili, decise di giungere ad un compromesso, mettendo insieme le idee di tutti e dare ad ognuno le proprie disposizioni.
    Il piano era semplice ma considerevolmente efficace: lei ed il ragazzino strano sarebbero entrati dal lucernario al piano superiore, mentre Nakora avrebbe fatto un'entrata d'effetto dall'ingresso principale, in modo che si sarebbero potute bloccare tutte le vie di fuga per i presenti. In fondo aveva ragione, tutte le persone che si sarebbero trovate nel locale in quel momento erano da considerarsi dei possibili nemici, e anche se aumentare il numero dei loro avversari non era un'idea che stuzzicava particolarmente Kiyomi, essere coperta da un altro ninja, che in più era palese che la trovasse attraente, la rassicurò almeno un po'.
    Si, a me sta bene. Allora facciamo così e togliamo di mezzo chiunque ci si para davanti, mi sembra sensato.
    Almeno avevano deciso il piano da seguire senza perdere molto tempo a discutere, così si sarebbero potuti riposare un po' prima di passare all'azione e preparare un'efficace strategia, ma tutto quello che passò nella mente della ragazza ricca fu quello di potersi dare una rinfrescata, o meglio ancora farsi un bagno caldo, se la baracca ne avesse avuto uno, ma a giudicare dalle condizioni in cui si trovava, senza dubbio doveva avere almeno una doccia.
    A parte il lungo cammino che avevano intrapreso il giorno precedente, le cose si stavano svolgendo abbastanza rapidamente, consolando la povera e stressata Kiyomi che quella missione non sarebbe durata ancora per molto. Non diede neanche retta alla frase pungente della "ragazza vestita da sgualdrina" in risposta alla sua provocazione di poco prima, rispondendole con un altro sorriso ed un tono saccente per evidenziare le differenze dei loro corpi, che non erano di certo dovute al grasso.
    Ah Kyomi non credo proprio i vestiti ti stiano, sei troppo grassa, oltre che senza soldi apparentemente, senza offesa mia cara Geisha.
    Oh, nessuna offesa, cara. Per le ragazze nate con un fisico da uomo, è normale non comprendere le misure di una donna.
    La frecciatina di Nakora era certamente dovuta dall'invidia per la realtà dei fatti, quindi Kiyomi non si scomodò più di tanto per sbatterglielo in faccia e passare oltre.
    Non era certo il tipo da abbassarsi a discutere con una persona del genere per motivi così futili, quindi passò le successive 2 ore a rilassarsi, facendosi un lungo bagno caldo (o eventualmente una doccia), spazzolandosi ed aggiustandosi i capelli in modo impeccabile, come al solito, indossando il suo elegante kimono di riserva che aveva nella borsa (con la ricetrasmittente occultata nell'obi) e cercando di non dare ulteriore confidenza ai 3 barbari con cui era capitata.
    Yaaaayoooooi! Non hai qualche altra schifezza succulenta da mangiarsi qui dentro? Le razioni per il viaggio non soddisfano!
    Ecco, appunto.
    Una volta arrivato l'orario stabilito, Kiyomi era pronta ad entrare in azione, più sfavillante che mai ... e tutti i presenti alla "festa" avrebbero avuto prova della sua bellezza folgorante.

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    Raggiunti i pressi dell'isolato in cui si trovava il locale, Kiyomi e Shingen si sarebbero separati dalla loro compagna e avrebbero raggiunto il tetto dell'edificio designato, salendo sugli edifici più alti dalle scale esterne di un palazzo e saltando di tetto in tetto, muovendosi silenziosi nell'oscurità della notte. Quando finalmente arrivarono sul tetto della sala da gioco, la ragazza avrebbe dato le ultime istruzioni a Shingen sottovoce, così da assicurarsi che avesse capito bene quale fosse il suo piano. Guardando furtivamente per un istante dal lucernario, la stanza al di sotto di loro sembrava fin troppo grande per poter attuare il piano originale, ma Kiyomi aveva già pensato ad un piano di riserva.
    Allora, ascoltami bene perchè non lo ripeterò. Al piano di sotto, Nakora sta per sfondare la porta con il suo ordigno al liquore, se non se l'è già scolato, e farà un'entrata in scena sbalorditiva e io non posso essere da meno.
    La sala qua sotto è troppo rumorosa e non mi sentiranno se mi limito a picchiettare sul vetro, quindi, quando io mi sdraierò sul lucernario, tu devi sfondarlo con un kunai o con quello che vuoi, ma sii preciso.
    In questo modo, tutti si volteranno verso di me mentre cado e io potrò attivare la mia tecnica, facendoli rimanere tutti abbagliati mentre mi guardano. Mi hai capito?

    A quel punto il suo sguardo si fece ancora più intenso, fissandolo dritto negli occhi talmente furiosamente da riuscire a scorgere la sua anima, per fargli comrendere quanto fosse importante il punto che gli sarebbe andato a spiegare.
    Mi raccomando, prendi bene la mira, perchè se solo ti azzarderai a farmi un solo graffio, ti farò rimpiangere il giorno in cui tua madre ha avuto l'insana idea di espellerti dall'utero! Sono stata chiara?
    Senza neanche attendere una risposta, avrebbe separato i loro sguardi, dirigendosi verso il lucernario e sdraiandocisi sopra a pancia in giù, con la testa appoggiata sulle mani incrociate.
    Dato che il lucernario sarebbe dovuto andare distrutto, non aveva senso spogliarsi per mettersi in mostra, quindi decise di non scoprirsi e dare il segnale al suo compagno di squadra, che a quel punto avrebbe dovuto lanciare l'arma che aveva scelto contro il lucernario, facendolo andare in mille pezzi. Kiyomi sarebbe stata protetta dale varie schegge taglienti, grazie alla spessa stoffa del suo kimono, e una volta rotto il vetro, il suono avrebbe attirato l'attenzione di tutti i presenti nella sala. Nell'istante in cui cominciò a cadere nel vuoto, Kiyomi stese le braccia verso l'esterno, richiamando il chakra per attivare il suo genjutsu
    Illusione Accecante
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'illusione si attiva se osservato l'utilizzatore e presente entro 9 metri da esso. Le vittime vedranno generarsi alle spalle dell'utilizzatore una luce intensa che renderà Accecate le vittime per 1 round oppure finché non subito un attacco.
    L'efficacia è pari a 10.

    Tipo: Genjutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Medio - Mantenimento: null)
    [Da studente in su]
    . Tutte le persone che in quel momento la guardarono avrebbero visto quella figura quasi angelica scendere dal cielo con le braccia aperte, per poi venire tutti abbagliati da una luce fortissima, mentre la ragazza avrebbe piegato le ginocchia per atterrare efficacemente a terra, senza sforzo, seguita probabilmente dal suo compagno di squadra.
    Un istante dopo, se anche il piano di Nakora fosse andato a buon fine, si sarebbe sentito il boato dell'esplosione proveniente dal piano di sotto, segno che la battaglia era appena cominciata in entrambe i fronti.


    Chakra rimanente: 7 / 10
     
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    I'll be watching you.

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    Trovavo piuttosto divertenti le piccole scaramucce tra Kiyomi e Nakora. Chiunque avrebbe potuto notarlo dal ghigno soddisfatto comparso sul mio viso. Essendo cresciuto con una sorella minore ed un fratello maggiore, ero abituato a questo genere di provocazioni, quindi non le ritenevo strane o fuori luogo. All'inizio avevo pensato di aggiungere qualche battuta, giusto per buttare benzina sul fuoco, ma finii per rinunciare. Immischiarmi nei loro battibecchi mi avrebbe portato solo guai. Sarebbe stata una perdita di tempo e avrebbe potuto compromettere la buona riuscita della missione. Per recuperare la cassetta avremmo dovuto collaborare, cosa che sarebbe stata molto più semplice se fossimo riusciti a non odiarci.


    Dopo aver ascoltato tutti i nostri pareri, Nakora aveva proposto un nuovo piano d'azione. Benché non fossi del tutto soddisfatto, ai miei occhi appariva un compromesso tutto sommato ragionevole. Io e la Geisha con un pessimo carattere saremmo entrati dal lucernario, mentre la Genin avrebbe assaltato il covo dal piano terra. Speravo di poter sfruttare la confusione per sgattaiolare nel seminterrato a recuperare la cassetta. Non volevo che si rovinasse o peggio, pertanto ritenevo che si dovesse cercare di rubarla il prima possibile. Quando Kiyomi diede il proprio assenso a seguire le indicazioni di Nakora, anche io feci lo stesso. Va bene, questo nuovo piano mi sembra decisamente più adatto rispetto al precedente. Sprecare energie nello sconfiggere tutti quei banditi mi sembrava ancora poco saggio, tuttavia, le mie irruenti colleghe non erano della stessa opinione. Se fossi stato a capo del team, avrei insistito per un'infiltrazione molto più discreta, ma non ero nelle condizioni di fare una cosa simile. Inoltre, non volevo sembrare arrogante. D'altronde ero solo un studente alla sua prima missione. Mettersi a dare ordini sarebbe stato fuori luogo. I rumori provenienti dal mio stomaco mi convinsero ad abbandonare definitivamente la questione. Le razioni che avevo preparato per il viaggio non erano state sufficienti a saziarmi, quindi avevo una fame tremenda. Mi sorpresi di essermene accorto così tardi. Evidentemente la mia mente era così concentrato sulla missione da ignorare completamente i messaggi mandati dal mio fisico. Scoprì con sollievo che anche a Nakora si trovava nella mia stessa situazione. Seguendo il suo esempio, mi rivolsi a Yayoi. Concordo con Nakora! Perché non mangiamo qualcosa tutti insieme?


    [...]

    Più Kiyomi si impegnava per sembrare minacciosa e autoritaria, maggiore diventava il mio desiderio di farla arrabbiare. Le sue pretese e tutte quelle arie da nobildonna spocchiosa mi sembravano ridicole. Ascoltando le sue parole, le mie labbra si piegarono in un sorriso di scherno. Aveva avuto una buona idea, pertanto l'avrei assecondata. Ovviamente, ciò non mi avrebbe impedito di prendermi gioco di lei. In una situazione diversa, avrei calcato la mano, così da cercare di farla infuriare, ma il nostro compito richiedeva che fossimo il più discreti possibile. Quindi mi limitai a sussurrarle poche parole in tono canzonatorio. Al vostro servizio, principessa. Farò del mio meglio per evitare di farvi sfigurare. Mentre la ragazza si metteva in posizione, io estrassi il Kunai e mi prepararsi a scagliarlo contro il vetro. Completati i preparativi, presi la mira, cercando di colpire il suo obiettivo e non la ragazza. Quando l'arma impattò contro la superficie che li separava dall'interno dell'edificio, una pioggia di cristalli avrebbe invaso la stanza, permettendo a noi studenti di entrare. Dopo che Kiyomi ebbe eseguito il suo genjutsu, controllai che la ricetrasmittente fosse ben legata alla mia cintura - non volevo che si staccasse durante la caduta - e mi buttai nel passaggio delimitato da ciò che rimaneva dal lucernario. Se tutto fosse andato come previsto, sarei atterrato a pochi passi da lei, pronto ad affrontare i nemici che ci avrebbero attesi in quel luogo.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Assalto ai Criminali


    Ora parlate da ninja! Sghignazzò la "caposquadra" nel sentire il piano organizzato dai ragazzi. Schioccò le dita, alzandosi per recuperare diverse latte di cibo in scatola, cioccolato, patatine e quanti più cibi spazzatura possibile. Non è il mio genere di piano, ma avere un gruppo che pensa allo stesso modo è già qualcosa. Lei era un'esperta di infiltrazioni silenziose oltre che di travestimenti, quindi un assalto frontale non era di certo nel suo stile, ma non poteva che approvare l'unità di intenti. E partecipare distruggendo ogni speranza di alimentazione decente, innaffiandola di alcoolici e bevande gassate che sarebbero tornate utili anche a Nakora per il suo piano.

    Quando si trattava di Yayoi la dispensa e la cantina non avevano limiti. Durante l'attesa, mentre la futura Jinchuuriki si allontanava per fabbricare il suo ordigno, la donna si sarebbe affiancata a Shingen, dandogli un colpetto col gomito. Allora Shingen, come ti trovi ad essere l'unico galletto del pollaio? Intrigante, eh? Ammiccò un paio di volte, indicando poi Kiyomi. Lei è carina...vi ci vedrei bene assieme. Quindi alla kunoichi. Ehi piccola Geisha! Che ne dici di far coppia col nostro Yakushi qui? Sono un clan influente e ricco: avresti di che guadagnarci! Inutile dire che fosse un'amante del pettegolezzo!

    [...]

    Dal lucernaio filtrava una luce soffusa: all'interno stavano giocando quattro persone intorno ad un tavolo a lume di candela. Tre erano grossi individui dall'aria losca, ed altri due si trovavano vicino alla porta della sala. Il quarto giocatore era un'uomo ben vestito ma assai nervoso: tremava terribilmente e a giudicare dalla sua mano (se uno degli studenti avesse conosciuto le regole del gioco) stava perdendo, e di parecchio. Sul tavolo era stato conficcato un coltello quindi verosimilmente quel secondo piano era usato per partite private ad alto tasso adrenalinico, per così dire.
    O per spennare i polli.

    L'azione combinata de due ninja fu oltremodo efficace! I vetri infranti e la figura luminosa attirarono immediatamente l'attenzione di tutti, solo per abbagliare ogni malvivente ed ogni giocatore mentre Shingen atterrava accanto alla compagna. Cosa succed..? AAAAHH! LA LUCE! NON VEDO! NON VEDO! I MIEI OCCHI! Avevano pochi istanti per agire con un vantaggio a dir poco invidiabile!

    Pochi istanti prima Nakora era entrata nella bisca senza che nessuno glielo impedisse (era un locale pubblico in fondo). L'atmosfera era cupa nella sala da Mahjong: una decina di tavoli in cui si giocava ma solo tre completi con quattro giocatori, più altri due tavoli con due soli giocatori. Al bancone altri tre brutti ceffi bevevano e parlavano sottovoce mentre il barista, con una lunga cicatrice sul volto, serviva quello che doveva essere un pessimo scotch. Gli sguardi di molti si erano voltati nella sua direzione, perlopiù sorpresi anche se due o tre erano decisamente ostili. Il barista stava già prendendo la parola per cacciarla: Ehi ragazzina, fuori da qui! Questo non è... Un rumore di vetri infranti al piano di sopra (le scale erano proprio accanto al bancone, mentre la porta che dava al retro era dalla parte opposta, vicino ai bagni) attirò la sua attenzione quel tanto che bastava per permettere alla Genin di mettersi all'opera. Uh? Due o tre avventori seguirono con gli occhi sgranati la molotov artigianale mentre volava verso il bancone dei liquori. Uno ebbe anche la prontezza di spirito di cominciare ad alzarsi per fuggire, ma non ci fu scampo!

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    Metà della sala esplose in una gigantesca palla di fuoco che avvolse sia il barista che tutti quelli vicino al bancone, mentre altri cascavano dalla sedia urlando. UUUAAAHHH!!! AAAAAHHH!!!! BRUCIAAAAAHHH! UUUAAHHHGGG!! Uno cercò di soccorrere uno dei bevitori che si era trasformato in una torcia umana, due scapparono, tre restarono completamente paralizzati dalla sorpresa. Ma gli altri cinque erano malviventi di lungo corso, per quanto di bassa lega, e di fronte ad una simile provocazione scattarono contro la ragazza con i coltelli alla mano. Non erano molto veloci od addestrati, ma avevano vissuto abbastanza da sopravvivere ad un bel pò di risse e potevano impensierirla! I primi tre la caricarono in rapida sequenza mentre un quarto girava attorno al tavolo per provare a pugnalarla alle spalle, subito dopo gli altri attacchi[Potenza 10 - For Bianca +2 tacche]. Ma il più pericoloso di tutti era un tizio con gli occhiali che prima stava giocando in doppio con il tizio che ora cercava di salvare le torce umane. L'occhialuto mise mano ad un tirapugni in bronzo che aveva delle evidenti macchie di sangue rappreso e saltò sul tavolo prima di gettarsi in picchiata sulla ragazza, cercando di colpirla in volto una frazione di secondo dopo il tentato attacco alle spalle, magari mentre si stava difendendo...doveva essere uno di quelli con l'infarinatura nell'uso del chakra [Potenza 20 - For e Vel Gialla+2 tacche]. Crepa cagna! Da sola Nakora stava rischiano parecchio!
     
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  14. Nevi
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    HrEKxIv
    La bomba aveva funzionato ancora meglio del previsto!
    Come rientrò un istante dopo l'esplosione, vide che metà della sala era stata avvolta dalle fiamme mentre diverse persone all'interno ora si dibattevano mentre il fuoco gli consumava, bruciandoli.
    Tutti quanti gli occhi dei presenti erano puntati su di lei, la quale ormai era entrata anche con una certa tranquillità e in viso un espressione soddisfatta, però solo in pochi decisero di affrontarla.
    Difatti alcuni scapparono mentre altri rimasero impietriti sul posto, senza neanche spostarsi un millimetro da dove si trovavano.
    Quelli che se la diedero a gambe non la preoccuparono chissà quanto, dopotutto non c'erano altre vie d'uscita eccetto la porta alle sue spalle e anche se fossero andati al piano di sotto dove si trovava l'obiettivo della loro missione... Poco importava, presto gli avrebbero raggiunti in un modo o nell'altro.
    I rimanenti tuttavia che ancora erano in grado di reagire, sicchè probabilmente abituati a fare a botte, la assalirono uno dopo l'altro cercando di colpirla coi loro pugnali.
    La prima cosa che notò sin da quando iniziarono a correrle incontro, fu il fatto che erano decisamente lenti, quindi era assai probabile che nessuno di loro fosse l'uomo con l'infarinatura del chakra, di conseguenza non la preoccuparono particolarmente.
    La sua attenzione era tutta per quel tizio, lo cercava nei movimenti dei suoi assalitori così da riuscire a individuarlo il prima possibile. Una volta eliminato quello, il resto sarebbe stato tutto molto più facile.
    Da che erano tutti e quattro insieme vide chiaramente uno allontanarsi e dividersi dagli altri tre, probabilmente per provare ad attaccarla mentre gli altri la tenevano impegnati.
    L'ultimo che notò ancora in lontananza in quel momento fu un tizio occhialuto, tuttavia non ebbe altro tempo a disposizione per guardare se ve n'erano altri che i primi tre le furono addosso.
    Tutto il gruppo cercò di colpirla al petto alla stessa altezza, così da trafiggerla e probabilmente cercare di porre una fine a quello scontro immediatamente.
    Visibilmente tranquilla si limitò ad abbassarsi sulle ginocchia all'ultimo istante, facendo così andare a vuoto i colpi che avevano avuto la medesima traiettoria in quel momento.[Slot Difesa I - Schivata - Riflessi 300]
    Come alzò lo sguardo per vedere i pugnali andare a vuoto ecco che ne vide un altro sfrecciare verso di lei, la lama verso il basso che cercava di raggiungere la carne tra la spalla sinistra e il collo così da farla morire dissanguata.
    Con un gesto secco dell'avambraccio destro fece fuoriuscire la lama interna che aveva installato nel suo braccio, alzandola e andandola a frapporre tra lei e l'arma interrompendone così il corso e deviandola, facendo andare il colpo a vuoto.[Slot Difesa II - Riflessi 300 - Lama Interna]Si tratta si un innesto metallico nel corpo del ninja che può essere applicato negli arti superiori o inferiori. Una lama d'acciaio viene applicata direttamente sulle ossa ed i muscoli. La lama deve rientrare entro i limiti anatomici della zona in cui innestato; può essere retrattile o fissa.
    Lama-Retrattile: Avambraccio Destro, In Avanti
    Lama-Retrattile: Caviglia Sinistra, In Basso
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 2
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 45)

    Improvvisamente però il rumore di vetri calpestati, rotti da davanti a lei e il tavolo che traballava richiamò la sua attenzione, in tempo per vedere l'occhialuto che si stava lanciando contro di lei in picchiata con un tirapugni mirando al centro del suo viso.
    Era stato più veloce degli altri senza ombra di dubbio, altrimenti l'avrebbe notato molto prima tuttavia dubitava fosse il brutto ceffo che Yayoi aveva accennato loro nella baracca, di sicuro però era un gradino sopra gli altri.
    A quel punto si lanciò di lato spostandosi dalla sua attuale posizione, evitando così il colpo e premubilmente, facendo finire a terra il tizio. Almeno così sperava.[Slot Difesa III - Spostamento - Riflessi 300]
    Si rialzò immediatamente guardando i suoi assalitatori e sorrise divertita, ora era il suo turno di menare le mani e potevano stare sicuri che avrebbe fatto in modo che avessero avuto tutta la sua attenzione.

    Adesso vi picchierò, però non provate a scappare perfavore okay? Altrimenti poi vi devo inseguire e punire, il che sarebbe anche peggio... Non costringetemi a farlo! Ahaha!

    Modulò la sua voce e il suo modo di fare per quel breve istante così da sembrare una pazza maniaca omicida, proprio come quelle che facevano vedere nei film horror che giravano con una mannaia per il villaggio e squartavano la gente ridendo mentre il sangue imbrattava loro i volti. Stessa identica cosa, in particolare la risata.[Recitazione]Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica.
    Più che altro l'aveva fatto così da provare a far rimanere quelli che non si erano mossi, fermi dov'erano o quanto meno che non tentassero anche loro di aggredirla per il loro bene personale.
    Comunque sia subito dopo scattò in avanti verso i primi tre, che comunque anche dopo il suo spostamento erano ad appena un metro da lei.
    Inizialmente mosse l'avambraccio destro con la lama sempre sghignazzando, facendoli fare un lieve spostamento indietro per poi slanciarlo in avanti, segno che stava per colpirli, in realtà però il colpo in arrivo era un altro.[Slot Gratuito Istantaneo - Fintare Migliorato]Abile: L'utilizzatore, una volta al round, può effettuare una finta come slot gratuito Istantaneo.
    La mano libera aveva afferrato velocemente dai tavoli vicini un collo di bottiglia ormai frammentato, di conseguenza si era trasformata in un'arma temibile per le parti più delicate ed esposte del misero corpo umano.
    Con uno slancio al braccio e senza esitare diede un fendente che partì da destra verso sinistra all'altezza degli occhi di tutti e tre gli uomini, e se questo attacco avesse avuto successo dopo le sue parole di poco fa era sicuro che ci avrebbero pensato due volte i rimanenti prima di provare a colpirla.
    Nel caso non fossero stati vicini e sulla medesima traiettoria, si sarebbe limitata a farlo al primo che avesse avuto davanti.[Slot Attacco I - Bottiglia Spaccata - Velocità 300]
    Praticamente nell'istante successivo avrebbe fatto scattare questa volta la lama installata nella sua caviglia sinistra che puntava verso il basso, così da muoverla e provare a infilzare l'occhialuto nel caso fosse caduto a terra dopo il suo attacco di prima, l'obiettivo era il centro dello stomaco esatto. Nel caso invece fosse stato ancora in piedi ma comunque li vicino, l'avrebbe mossa lateralmente alzandola così da tagliarlo da parte a parte all'altezza della vita, tentando di infliggere una ferita abbastanza profonda.[Slot Attacco II - Lama Interna - Velocità 300]Si tratta si un innesto metallico nel corpo del ninja che può essere applicato negli arti superiori o inferiori. Una lama d'acciaio viene applicata direttamente sulle ossa ed i muscoli. La lama deve rientrare entro i limiti anatomici della zona in cui innestato; può essere retrattile o fissa.
    Lama-Retrattile: Avambraccio Destro, In Avanti
    Lama-Retrattile: Caviglia Sinistra, In Basso
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 2
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 45)

    Come ultima cosa si sarebbe voltata verso il tizio dall'altra parte del tavolo, e con un gesto secco del polso sinistro gli avrebbe tirato in faccia la bottiglia mezza distrutta, mirando a prenderlo proprio al centro del viso.[Slot Attacco III - Bottiglia Spaccata - Forza 300]
    Era veramente curiosa di vedere come avrebbero reagito a tutto quello, insomma, poco ma sicuro che anche lei stava combattendo più come una rissaiola da bar che come una kunoichi.
     
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    ehm...da qualche parte

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    Una cassetta importante

    La spietata kunoichi


    Parlato Kiyomi
    Pensato Kiyomi

    La tattica di Kiyomi aveva funzionato alla perfezione, accecando le poche persone presenti nella sala ed ottenendo così oltre all'effetto sorpresa anche un enorme vantaggio sul primo attacco da sferrare.
    Questa si, che era un'entrata spettacolare.
    C'erano in totale 6 uomini nella sala, ma grazie al genjutsu della ragazza potevano liberamente agire indisturbati e sgattaiolare al piano di sotto, ma dovendo usare le maniere forti ed avendo già deciso di togliere di mezzo chiunque avessero incontrato, non restava altro da fare che attaccare immediatamente senza pietà.
    La prima cosa che fece, fu prendere di mira i 2 brutti ceffi vicino la porta, estraendo immediatamente dal porta-armi, con la mano sinistra, 3 shuriken
    Shuriken [Distanza]
    Le classiche stellette ninja, hanno forma di una stella a 4 punte con lati taglienti; hanno un peso medio e sono abbastanza veloci; al centro si trova un buco per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. La gittata massima è 15 metri.
    Tipo: Da Lancio-Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 6
    (Potenza: 5 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
    [SLot Gratuito Ist] e lanciandoli dritti verso la guardia a destra, [Slot azioneI] in modo da indebolirlo a sufficienza in varie parti del corpo per tenerlo a bada il tempo sufficiente per sbarazzarsi degli altri.
    Subito dopo, avrebbe estratto il suo tessen
    Tessen [Mischia]
    Ventaglio da combattimento. Le sue ridotte dimensioni sono utili per essere portato in qualsiasi luogo senza insospettire anche se sotto copertura. Il ventaglio presenta un anima di metallo attorno al bordo, rendendolo un'arma pericolosa ed affilata quando aperta. Una volta parzialmente richiuso le sue potenzialità sono praticamente nulle. È disponibile la taglia Gigante, inoffensiva.
    Tipo: Lama-Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 1
    (Potenza: 15 | Durezza: 2 | Crediti: 25)
    [Slot Gratuito Ist] dall'interno dello yukata e dandosi una forte spinta con entrambe le gambe sarebbe saltata sul tavolo [Slot Gratuito Ist] dove i 4 giocatori erano ancora accecati.
    Fu la prima volta che affrontò dei nemici veri e propri, sapendo che esisteva solo la scelta di uccidere o essere uccisi, ma nonostante l'adrenalina le scorresse a mille nelle vene e fosse seriamente preoccupata per la sua vita, fece ciò che andava fatto con un esecuzione perfetta e mantenendo il sangue freddo, non sprecando un solo singolo gesto invano e colpendo in modo diretto.
    Non appena atterrò aggraziata sul tavolo da gioco, piegando le ginocchia per essere più alla loro altezza, con un rapido gesto della mano, avrebbe aperto a scatto il suo fedele tessen e con un rapido fendente da sinistra verso destra, [Slot Azione II] avrebbe puntato alla giugulare del primo dei grossi uomini che si trovò davanti, per poi calare il braccio sinistro verso il tavolo, afferrare il coltello che vi era conficcato [Slot Gratuito Ist.] in modo che una volta impugnato, la lama puntasse verso il basso e ruotando il busto in senso antiorario, col braccio disteso, lo sarebbe andata a conficcare nel petto dell'uomo a fianco a lei. [Slot azione III]
    I suoi freddi occhi di ghiaccio non lasciavano trasparire alcuna emozione, essendo pronta a tutto pur di fare un passo avanti verso il suo abbiettivo e togliere di mezzo chiunque si trovasse sulla sua strada.
    Nel caso in cui il suo compagno avesse assecondato le sue mosse, ed i loro attacchi furono andati a segno, si sarebbe diretta verso la porta, dalle 2 guardie molto probabilmente ancora vive per proseguire l'attacco, altrimenti sarebbe rimasta immobile sul tavolo per analizzare la situazione e capire come avrebbe dovuto proseguire ad attaccare.

    Statistiche

    Vitalità: 8 Leggere
    Chakra: 10 Bassi
    En.Vitale: 30 Leggere

    Forza: 100
    Velocità: 100
    Riflessi: 100
    Resistenza: 100

    Agilità: 100
    Precisione: 100
    Concentrazione: 100
    Intuito: 100

    Azioni


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    /

    Slot Azione I: Lancio Shuriken
    Slot Azione II: Fendente col tessen
    Slot Azione III: Affondo col coltello

    /

    Slot gratuito I: Estrazione Shuriken
    Slot gratuito II: Movimento - 1,5 metri
    Slot gratuito III: Estrazione Tessen
    Slot gratuito IV: Estrazione Coltello

    Ferite / Consumi


    Ferite | Chakra | Equipaggiamento

    /

    /

    3 Shuriken

    Rimanenze


    Vitalità: 8 / 8
    Chakra: 7 / 10
    Energia Vitale: 30 / 30
    Equipaggiamento: Kaiken, Tessen, Tonico C. Inf (2), Tonico R. Inf (2), Biglie Metallo, Shuriken (3), Filo Nylon Rinf.

     
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28 replies since 17/9/2015, 17:50   604 views
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