Una Cassetta Importante

[Quest di Villaggio - Grado D]

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    La giornata era appena iniziata tuttavia lei non sembrava volersene curare, anzi quel giorno era il suo corpo a volersene infischiare di tutto quello che accadeva al di fuori del suo letto e lasciare che il mondo andasse avanti, così, senza di lei.
    Sentì appena distrattamente qualcuno che bussò alla porta, la sorella che andò ad aprire per poi... Correre in camera sua.
    Un misto di nausea e scazzo presero a scorrerle in corpo, conscia del fatto che stava per essere svegliata.
    Non le andava, non in quella giornata dannazione.
    La sera prima aveva fatto baldoria con la madre e i suoi amici della guardia, non ricordava nemmeno se aveva vomitato lungo la strada di ritorno però fatto sta che era a pezzi.
    In un attimo la porta della sua stanza venne splancata, sbattendo contro il muro mentre lei si voltava dalla parte opposta tra le coperte come per nascondersi.
    Tutto inutile davanti a quella macchina sterminatrice che era sua sorella, veramente, a volte era peggio dei suoi istruttori.
    Senza farsi attendere prese a scuotere Nakora, la quale si lasciò sfuggire qualche mugolio in segno di protesta.
    Visto che non voleva darle retta, Yushino ricorse all'arma finale: Le tapparelle.
    Senza esitare e con un gesto deciso della mano, le tirò su tutte insieme lasciando così che la luce del sole colpisse in pieno la povera addormentata.
    Questa volta le scappò un vero e proprio verso di stizza, le braccia che venivano portate davanti al volto per evitare che la zona più sensibile - ovvero gli occhi - venissero colpiti.
    Tuttavia quando parlò anche, a quel punto non riuscì più a stare nel letto.

    NAKORA MUOVITI! Sei stata richiamata in Amministrazione!!

    Come sentì quelle parole schizzò in piedi come se avesse avuto una molla, fatto sta che fu troppo veloce e finì per sbattere la fronte contro la testa di sua sorella che si era chinata poco fa così da poterla guardare in volto.
    Un dolore assurdo le avvolse tutto il capo, mentre brontolava imprecando con insulti di vario tipo.
    Di sicuro era sveglia a quel punto.
    Aprì gli occhi giusto in tempo per vedere Yushino che la guardava, minacciosa e incurante del fatto che si era appena fatta male anche lei per poi tornare dritta in piedi e voltarsi, scomparendo oltre la soglia dell'entrata di camera sua.
    Giusto la sua voce si fece sentire ancora una volta, migliorandole notevolmente così la giornata.

    Non voglio sapere cosa hai combinato, però muoviti forza! Ti ho preparato al volo qualcosa per la colazione, sta vicino all'entrata. Vedi di darti una mossa!

    Si mise a sedere guardandola scomparire nel corridoio, una mano a massaggiare la fronte mentre sorrideva lievemente, divertita e grata alla gemella.
    Un istante dopo era fuori dalle coperte che faceva da staffetta tra il bagno, per lavarsi, e camera sua così da prendere i vestiti e l'equipaggiamento.
    Pochi istanti dopo era pronta, esitò giusto un attimo mentre si guardava allo specchio indugiando ancora una volta sul fatto che la ciocca cinerea in quel tempo si era fatta più lunga, divenendo una vera e propria coda che doveva tenere con un fermaglio. Il colore però ormai si era fatto come innaturale, talmente leggero che le punte rosso fuoco che aveva in fondo risultavano quasi separate da lei, eppure la seguivano.
    Sospirò voltandosi e mettendosi l'ultimo guanto, per poi correre all'entrata, prendere con una mano il panino e fiondarsi fuori a rotta di collo.
    Divorò la sua colazione un morso dopo l'altro mentre si dirigeva in Amministrazione, tant'è che come giunse davanti alla porta finì per togliersi le ultime briciole dalla bocca col dorso della mano.
    Si strinse il coprifronte che aveva sulla fronte, salvo poi spingere la porta ed entrare.
    C'era già un altro ragazzo li presente, tuttavia non ricordava di averlo mai visto prima d'ora.
    Aveva i capelli bianco latte e fisicamente non era eccessivamente robusto, diciamo che era nella media generale per quella che poteva essere dei ninja.
    Fece un paio di passi, raggiungendo i presenti e spostando così lo sguardo su Febh.
    Come sentì quello che ebbe da dire sgranò gli occhi, lei sapeva di che cosa stava parlando, lo sapeva molto bene.
    Quella cassetta, quelle copie... Lei, Deveraux, Oka e Febh stesso ci avevano lavorato per tutta una notte.
    Inutile dire la faccia da pesce lessa che aveva fatto anche lei, quando si era venuto a sapere che erano state rubate.
    Ora però il fatto che ci fosse una possibilità di recuperarle, beh, non era una cosa da poco. Soprattutto per lei che conosceva il contenuto di quei minuscoli oggettini.
    Se non fossero stati in grado di farle vedere, e gli altri Villaggi avessero saputo che cosa era accaduto poco fa li a Oto senza che quest'ultima avesse reagito in alcun modo... Beh, le cose si sarebbero messe molto male per loro.
    Sarebbero apparsi deboli, senza spina dorsale e i loro rivali avrebbero potuto prendere coraggio, approfittarne e unirsi contro Oto stessa. Questo non doveva accadere.
    Ascoltò fino alla fine il suo discorso, spostando il peso prima su una gamba poi sull'altra.
    Solo alla fine prese parola, il tono tranquillo e pacato.
    Probabilmente non fosse stato che era andata a farli visita un po' di tempo fa, non l'avrebbe riconosciuta per via del cambio estetico che aveva subito.
    Inoltre era visibilmente serio, e per lei non era una novità. L'unica differenza rispetto all'episodio del Neko, era che questa volta anche i vestiti erano seri.

    Ne avrei io una, Febh. Nel caso si crei una situazione dove il tizio che ne è in possesso potrebbe essere utile se portato che è almeno ancora in grado di parlare qui, vuoi che ci proviamo? Giusto per sapere altrimenti se possiamo ammazzarlo liberamente se ci capita l'occasione.

    Quella piccola avventura nel Bosco dei Sussurri l'aveva cambiata, li aveva visto quanto poco valore dava il mondo a una vita.
     
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28 replies since 17/9/2015, 17:50   604 views
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