Una Cassetta Importante

[Quest di Villaggio - Grado D]

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  1. Nevi
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    HrEKxIv
    Uno dopo l'altro tutti quanti si presentarono, esponendo le loro aree di competenza e le proprie abilità, mentre un po' alla volta si avanzava nel discorso arrivando così ad esporre ognuno le proprie idee su come agire.
    Shingen non sembrava apprezzare troppo l'idea di un assalto diretto nudo e crudo, mentre al contrario Kyomi era d'accordo sebbene non le risparmiò una frecciatina velenosa.
    Se credeva che bastava un sorrisetto per nascondere certe cose, soprattutto ad un'altra donna e poi lei in particolare che aveva studiato l'arte della recitazione, cadeva molto male.
    Già non le aveva fatto una buona impressione durante il viaggio, dimostrandosi ai suoi occhi una che creava più problemi che altro. In effetti si chiedeva perchè diavolo era diventata una kunoichi, non riusciva proprio a capirlo.
    Infine toccò a Yayoi, la quale disse chiaramente e senza mezzi termini che loro sarebbero stati da soli, in quanto missione di basso rango ufficialmente lei non sarebbe dovuta apparire per nulla al mondo.
    In quel momento abbassò lo sguardo con fare pensieroso, avendo due studenti con lei ed essendo l'unica Genin si sarebbe dovuta prendere lei le responsabilità in quel caso.
    Schioccò la lingua stizzita, pensando che non le piaceva poi così tanto tutto quello, se qualcosa fosse andato storto principalmente se la sarebbero presa con lei. Che noia.
    Inoltre non poteva nemmeno fare come voleva lei e basta, avrebbe leso alla cooperazione del gruppo e probabilmente almeno uno dei presenti avrebbe agito controvoglia.
    Era la prima volta che si trovava in una situazione del genere, dove doveva mettere d'accordo tre persone insieme.
    Ancora riflettendo sul da farsi, prese la ricetrasmittente rigirandosela tra le mani: quello non semplificava le cose, dannazione... Poco male avrebbe fatto in modo di mettersela alla cinta sotto il mantello, almeno per poterla nascondere durante i primi istanti.
    Fatto questo tornò a guardare i presenti: doveva decidere il piano d'azione una volta per tutte.
    Aveva anche intenzione di rispondere a modo a Kyomi, però quella era una cosa secondaria, le serviva giusto per potersi togliere uno sfizio. Difatti nel momento in cui aveva fatto quell'affermazione, lei si era apparentemente limitata a far finta di non aver sentito.
    Una volta deciso si alzò in piedi, mentre scostava leggermente i lembi della mantellina e controllava un'ultima volta che tutto l'equipaggiamento fosse apposto, questo mentre con tono pacato e tranquillo iniziava a parlare.

    Visto che Yayoi non può parteciparvi direttamente, cose come indicazioni immediate nel bel mezzo del combattimento e via discorrendo, che richiederebbero troppo tempo per essere comunicate a lei dalla ricetrasmittente sarò io a darvele. Detto questo, agiremo come segue così da accontentare tutti.

    Alzò lo sguardo su di loro, passandoli uno ad uno sotto le sue iridi verde acqua.
    Non era riuscita a trovare un'idea migliore al momento, inoltre non le piaceva affatto l'opzione di fare tutto in maniera discreta. Non era in linea col suo modo di fare, di conseguenza anche per lei agire in quel modo sarebbe stato un problema.
    Se non altro così bene o male, tutti si sarebbero trovati.

    Ci divideremo, visto che siamo dispari te Shingen andrai insieme a Kyomi passando dal piano di sopra tramite il lucernario. Io invece mi occuperò del piano terra e mi assicurerò che nessuno esca, inutile che vi dica come procedere. Io dal mio canto mi avvicinerò il più possibile, se riesco entrerò direttamente e poi passerò all'attacco. In alternativa, sistemerò chi c'è all'entrata per poi pensare a quelli all'interno.

    Ammise a braccia conserte, lo sguardo che segnava ampiamente la sicurezza che aveva in sè stessa in quel momento.
    Essendo due studenti preferiva mandarli insieme, farli lavorare in coppia.
    Lei dal suo canto si trovava meglio da sola, dal tempo dell'addestramento per diventare Genin l'aveva capito e ora ogni volta che poteva, agiva da sola per conto suo.

    Ovviamente faremo piazza pulita. Tutti quelli all'interno sono considerati parte della banda, per tanto non ne deve uscire nemmeno uno sulle proprie gambe, d'altra parte come ci ha detto Yayoi ufficialmente siamo qui per togliere di mezzo questi tizi, no?

    A quel punto spostò lo sguardo sulla ragazza, sorridendo divertita.
    Fu solo un attimo dopo il quale tornò seria.

    Per concludere, la cassetta ha la priorità assoluta. Ci riposeremo un paio d'ore e agiremo di notte, verso mezzanotte o poco più. In questo modo stiamo tranquilli che tutti i componenti in quel momento si trovino all'interno del locale, chissà magari ci dice bene e qualcuno di loro è anche sbronzo. Ah Kyomi non credo proprio i vestiti ti stiano, sei troppo grassa, oltre che senza soldi apparentemente, senza offesa mia cara Geisha.

    Detto questo le sorrise con fare smagliante, per poi stiracchiarsi, mettendosi sulle punte e portando le braccia in alto. Subito dopo tornò coi talloni a terra e si voltò, iniziando a girovagare per la casetta evidentemente in cerca di qualcosa.

    Yaaaayoooooi! Non hai qualche altra schifezza succulenta da mangiarsi qui dentro? Le razioni per il viaggio non soddisfano!


    [...]

    Avrebbe passato quelle ore di attesa preparandosi una piccola bomba artigianale, difatti da quando aveva creato quella torcia fai da te nel Bosco dei Sussurri ci aveva preso la smania nel creare cose infiammabili.
    Tant'è che si era messa in un angolino a parte con in mano l'intera bottiglia di alcolico che era solita portarsi dietro, mentre rovistava nel cestino in cerca di un pezzo di stoffa o carta infiammabile.
    Se ci fosse stato altro liquido di quel genere in casa, l'avrebbe preso col permesso di Yayoi.
    Una volta trovato stappò la bottiglia, e con una certa cura vi infilò all'interno la parte infiammabile, rigirandola diverse volte su sè stessa in modo da farla entrare quanto bastava ed essere sicura al contempo che, una volta lanciata, non fosse scivolata via. Ovviamente era stata anche attenta a far in modo che la fiamma avesse sufficiente spazio per respirare, così da non affievolirsi e spegnersi.
    Per un attimo alzò la bottiglia priva di qualsiasi etichetta, così da controllare effettivamente che la parte che doveva prendere fuoco fosse a contatto con il liquore assai pesante, oltre che imbevuto parzialmente in esso.
    Con cura la riappoggiò a terra, terminando di avvolgere con attenzione lo straccio attorno al collo della bottiglia, già bagnato dello stesso liquido che era presente all'interno.
    In questo modo le fiamme l'avrebbero avvolta all'istante, lasciandole giusto il tempo sufficiente per lanciarla e in teoria, una volta che si fosse frantumata sarebbe dovuta avvenire l'esplosione, visto l'improvviso contatto con l'aria e l'incendiarsi del liquido.
    Fatto questo prese un pezzo dello straccio che aveva tenuto da parte e che aveva già imbevuto per fare una prova. Lo alzò da terra, lasciandolo così penzolare sopra il mantello asciutto che aveva accurutamente steso a terra, fosse mai che dava fuoco a tutta la casa, per poi prendere l'accendino e dargli fuoco.
    Questo immediatamente venne avvolto dalle fiamme, dandole così la conferma che avrebbe potuto funzionare la cosa.
    Con noncuranza si alzò gettandolo nel lavabo e spegnendolo.
    Tutta contenta e sogghignante, si abbassò prendendo in mano il suo nuovo giocattolo e osservandolo.
    Oh sì, avrebbero fatto festa stasera.

    [...]



    (Benjo Fedele---> La Bomba; Susanna---> Banditi; Alabama----> Oto; Luisiana----> Locale)



    Tranquilla e anche piuttosto allegra, col coprifronte allacciato al collo e nascosto dalla mantellina avanzava tranquilla tra le vie del posto.
    I vestiti che aveva addosso, in aggiunta al suo comportamento e considerando la bottiglia alcolica che teneva in mano la facevano sembrare in tutto e per tutto una frequentatrice di quei posti malfamati, anzi a dirla tutta si trovava proprio in quella zona dovendo raggiungere il locale.
    Forse per gli altri non era chiaro, però questa era il massimo dell'infiltrazione che una come lei poteva immaginare.
    Infine vide il Locale, mentre gioiosa teneva in braccio il suo nuovo bimbo.
    Sorrise smagliante.
    Tranquilla si avvicinò, notando che tra l'altro non vi erano buttafuori nè nulla del genere.
    Questo di sicuro avrebbe facilitato quello che aveva in mente di fare, inoltre non si stava neanche preoccupando per i due studenti in quanto sarebbero stati al piano superiore.
    Arrivata davanti al posto avrebbe appoggiato una mano sulla porta e l'avrebbe aperta quel minimo.
    Se avesse notato che c'era già gente li, tipo salone e via discorrendo avrebbe fatto una cosa semplice semplice.
    Avrebbe sorriso a trentadue denti.
    Avrebbe acceso la stoffa della bomba.
    L'avrebbe lanciata dentro in mezzo alla gente vicino ad ulteriori alcolici e....

    BUON CAPODANNO FIGLI DI TROIA!!!

    Amen.


    CITAZIONE
    Materiale utilizzato per la produzione artigianale della bomba:


    Bottiglietta di Alcool [Vario]
    Una bottiglia contenente un liquore molto pesante, con la quale ci si ubriaca rapidamente.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 5)

    Accendino [Vario]
    Un semplice accendino a gas; se presenti materiali infiammabili può appiccare piccoli incendi (DnT Leggero) salvo diversamente indicato.
    Tipo: Supporto-Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 5)

     
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