L'arte della Guerra

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  1. -Shu
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    L'arte della Guerra

    Post Primo - Per concludere un affare, affidarsi a un Kurogane



    Era un detto comune nel villaggio che, per voler concludere un affare in modo vantaggioso, bisognasse sempre affidarsi ad un membro del clan Kurogane. Politici, mercanti e ninja da generazioni e quindi dei mediatori ideali, molti dei Kazekage del villaggio erano stati membri del clan Kurogane o potevano essere rintracciati nella sua "ascendenza" prima della creazione del clan, si diceva persino che la discendenza del primo Kazekage facesse parte del clan. Non eravamo però dei benefattori: ogni favore da parte di un membro del clan doveva essere assicurato per tempo. E la via migliore per ottenere i servizi dei Kurogane era pagarli profumatamente.

    Non sarebbe stato così quel giorno dato che il Kurogane "incaricato" sarebbe stato Shinichi Kurogane ed a richiedergli aiuto sarebbe stato Hoshikuzu Chikuma. I due erano legati da una conoscenza profonda, ed una amicizia recentemente rinnovata. Shinichi stesso avrebbe risposto alla lettera del Chikuma, affermando che poteva considerare questa convocazione come un pagamento per "quel favore ad Okasada". Come al solito la comunicazione sarebbe stata vaga, ma comprensibile solo per il suo destinatario.

    Dato che il luogo dell'incontro sarebbe stato un magazzino abbandonato il Kurogane capì subito che, nonostante il "dress code" richiesto dal Chikuma, si trattasse di un incontro d'affari riservato pertanto sarebbe giunto nel magazzino abbandonato sotto trasformazione. Per far capire al Chikuma chi fosse in realtà scelse la stessa trasformazione da mercante di mezza età con cui avevano imperversato recentemente ad Okasada.

    Accertatomi che nessuno stesse assistendo alla farsa, bussai alla porta del magazzino, chiedendo di entrare. Non mascherai la voce, in modo da farmi riconoscere dal Chikuma.

    Sono io, il campo è libero, fammi entrare.

    Se il Chikuma avesse aperto la porta sarei entrato, senza fare una eccellente impressione. Mascherato dalla trasformazione avrei usato i miei poteri per analizzare i presenti o, meglio, la presenza di strumenti elettronici quali potevano essere microspie ma sopratutto le armi che i nostri ospiti potevano possedere. [Tecnica]
    Jiton: Kuro Tetsume no Jutsu
    Villaggio: Specializzazione (Esperto di Ninjutsu)
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore è in grado di percepire i campi magnetici e gli oggetti metallici all'interno del raggio d'azione della tecnica speciale. E' possibile percepire l'equipaggiamento indossato o riposto solo se percepito tramite i normali sensi il possessore.
    Tipo: Ninjutsu - Jiton
    (Livello: 5 / Consumo: Basso - Mantenimento: 1/2 basso)
    [Richiede Manipolazione della sabbia nera I]

    [Da genin in su]


    Se avessi rivelato microspie o comunque campi elettromagnetici che potevano far pensare ad apparecchi elettronici avrei fatto un cenno di silenzio agli altri:

    Controllo un attimo il perimetro.

    Avrei quindi proseguito a controllare tutto il magazzino per accertarmi che nessun orecchio indiscreto potesse spiare la discussione. Il raggio della tecnica era assai limitato ma in breve tempo sarei riuscito ad assicurarmi della riservatezza.

    Se non avessi rivelato campi elettromagnetici sospetti non avrei perso tempo con una ispezione inutile.

    Se avessi rivelato armi addosso ai tre ospiti avrei esordito dicendo:

    Non so se preoccuparmi o se devo prendere come un complimento l'armamentario che vi siete portati dietro.

    Non avrei richiesto loro di posarlo e non mi sarei indignato per la presenza delle armi, almeno in apparenza. Mi avrebbe disturbato un po' la presenza di armi ad un incontro di affari (io ero giunto disarmato) ma dopotutto... un Kurogane ha sempre armi a disposizione, specialmente in un magazzino che evidentemente Hoshikuzu doveva aver adibito a laboratorio meccanico, a giudicare dalla quantità di metallo che potevo percepire, sia coi sensi normali che con le mie facoltà magnetiche.


    jpg
    In ogni caso al termine di quella brevissima ispezione avrei sciolto la trasformazione, rivelando il mio vero volto (senza alterazioni causate dai poteri dei Kurogane) e il mio vestiario.

    I lunghi capelli neri, curati e lucenti più di quelli delle nobildonne, erano raccolti in una lunga coda mentre alcune ciocche cascavano sul davanti incorniciando il viso dalla pelle di marmo e gli occhi color dell'argento. Un viso estremamente attraente per le donne (come un certo cugino non si stancava mai di ricordarmi) che era in quella occasione estremamente affabile e rilassato. Non ero una persona che lasciava molto andare la tensione ma una buona prima impressione era importante ed ero ad un incontro d'affari, non in guerra.

    Oltre all'aspetto perfettamente curato, merito anche della gran cura che davo al mio aspetto, nel senso positivo della frase, anche gli abiti andavano a denotare lo status del sottoscritto, appartenente alla famiglia più nobile della sabbia. Un kimono bianco di finissima seta, decorato da numerose e sinuose linee nere che andavano ad intrecciarsi a livello del cuore nel simbolo del clan, solo la lavorazione di quel singolo capo aveva richiesto mesi. E anche il resto non sfigurava, dei lunghi pantaloni grigi, bloccati alle caviglie da delle bende che sovrastano i calzini racchiusi da dei calzari di pelle incredibilmente lavorati. Sotto il kimono una maglia grigia, dello stesso tessuto pregiato dei pantaloni.

    Un rude guerriero avrebbe potuto pensare a della debolezza in vestiti così pregiati, un fine osservatore avrebbe notato come gli abiti erano stati scelti si per un incontro di affari ma che garantivano comunque una estrema libertà di movimento nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno. Il fisico allenato e la leggera indole marziale inoltre avrebbero tradito la mia formazione come combattente e ninja, un messaggio chiaro per chi posava gli occhi su di me.

    Shinichi Kurogane, molto piacere. La voce, la stessa che aveva chiesto di entrare poco prima, solo estremamente affabile e delicata una gioia per le orecchie di un delicato uditore.

    Spero di non averti interrotto e che non abbiate già iniziato, la mia presenza è stata richiesta dal mio cliente: sono il vostro mediatore.




    CITAZIONE
    OT

    A parte le mie descrizioni onanistiche, cominciamo pure, let's talk business! :fgh:
     
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24 replies since 25/9/2015, 19:43   391 views
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