L'arte della Guerra

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  1. Hoshi
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    La birra e poi il rutto. Il Chkuma era rimasto basito con la bocca completamente aperta mentre la ragazza dava il meglio di se buttandosi sul divano. Il rosso era rimasto come pietrificato davanti alla ragazza mentre la fissava intensamente, lo stomaco tutto ad un tratto gli si era ritorto mentre un calore sempre più crescente lo aveva fatto arrossire. Senza preavviso il rosso avrebbe pronunziato le fatidiche parole -..Nakora.. mi sono appena innamorato di te!..- certo detta così, dal rosso, la frase poteva essere scambiata per una battuta. E invece no il Chikuma aveva trovato davvero la sua anima gemella e il suo sentimento era reale.


    Peccato che le cose non sarebbero andate oltre. Il rosso si stava già per lanciare ai piedi della ragazza per chiederle di sposarlo quando i sigilli imposti dal colosso si attivarono bloccando l’azione sul nascere. Era bastato un borbottio da parte del Mikawa, una schiarita alla voce per far cambiare totalmente direzione al Chikuma. I sigilli che Eiatsu aveva impiantato ad Hoshi non sembravano aver intaccato la sua personalità più vera e pura, Hoshi era rimasto l’ebete di sempre, tuttavia i sigilli sembravano reagire bene alla presenza del Mikawa. Il rosso se interpellato o in qualche modo disturbato dal colosso diventava automaticamente concentrato e ligio alla missione che doveva compiere. Hoshi sarebbe riuscito ad arrivare a pochissimi centimetri da Nakora prima di voltarsi di scatto e tornare a fare quello che doveva fare.


    Dopo la dichiarazione d’amore un quinto personaggio si presentò sulla scena. Shinichi Kurogane trasformato nel “Padrone” si sarebbe presentato alla porta del magazzino iniziando fin da subito un’ispezione del luogo. Hoshi lo avrebbe lasciato fare anche se non si sarebbe risparmiato qualche battuta -Ehi sta sereno amico.. non c’è nulla di cui preoccuparsi!..- il rosso lo avrebbe seguito piantandogli una birra fresca in mano -Beviti una birra e sta sereno.. sono miei amici.. garantisco io per loro.. e fuori non c’è nessuno..- il rosso avrebbe sospirato piegando la testa. A volte Shinichi era davvero troppo teso per i suoi gusti.

    Fatte le presentazioni del caso il Mikawa avrebbe scoperto le carte appoggiando sul grande tavolo di legno dei progetti piuttosto interessanti di una serie di armi d’assedio, o almeno così sembrava ad una prima occhiata. Subito il rosso si sarebbe avvicinato al tavolo lanciando un lungo fischio di ammirazione, non immaginava che il Mikawa oltre ad essere un mostro sul campo di battaglia fosse anche un ottimo ingegnere bellico -Wooow!!!.. questa si che è roba seria.. mmh vediamo un po’..- i disegni erano ben fatti e si capiva al volo a cosa servissero quelle armi. Hoshi avrebbe tracciato alcune linee immaginarie sul tavolo cercando di disegnare qualcosa di leggermente diverso da quello che aveva fatto il colosso -Mmh.. ci sono alcune cose che io personalmente cambierei sui progetti.. ma a quello ci pensiamo poi!..- il rosso da buon artista della meccanica ovviamente aveva sempre idee leggermente diverse. Quei progetti erano favolosi e non vedeva l’ora di mettersi all’opera.


    Quando Diogene poi se ne uscì con la sua frase di sfida il rosso avrebbe sogghignato guardandolo direttamente con aria di sfida. E vero che il Chikuma era assoggettato al suo volere, ma questo non aveva certo cancellato il suo carattere scanzonato -Eheheh.. forza.. seguitemi di la!- il rosso avrebbe preso un’altra birra prima di spostarsi. Il magazzino dove si trovavano era piuttosto grande e lasciata l’area vivibile il gruppo si sarebbe ritrovato in una gigantesca stanza. Dentro il caos regnava sovrano anche se nella testa di Hoshi tutto era al suo posto. Era li che il ragazzo passava il suo tempo libero tra un ingranaggio e l’altro. Li aveva costruito il suo arco compound unico nel suo genere e altri arnesi di semplice fattura -Questa è l’officina.. guardate pure ma occhio a dove mettete le mani.. alcune di queste cose potrebbero staccarvi via una mano o peggio..- il rosso si era portato vicino ad un grande armadio dove stavano disposte diverse balestre o archi -..ma dove diavolo l’ho messo?!.. ah già eccolo..- tra le mani ora teneva una balestra piuttosto anonima. Avvicinatosi alla ragazza, sempre se non se ne fosse andata, il Chikuma gliela avrebbe consegnata indicando un bersaglio a circa una trentina di metri, piantato sul muro opposto della stanza -Nakora.. mi aiuti.. tieni questa..- dopo la balestra avrebbe consegnato alla ragazza anche uno strano caricatore con inseriti sei proiettili -.. e questa!..- il rosso si sarebbe allontanato di qualche passo -Ora.. metti il caricatore li.. vedi come si incastra.. tira la leva.. togli la sicura.. e mira al bersaglio..- se la ragazza avesse seguito le istruzioni sarebbe riuscita a sparare ben sei proiettili senza mai dover ricaricare. L’arma era stata concepita con un meccanismo di autoricarica, il colpo rilasciato usava la stessa forza del lancio per caricare il dardo successivo dando modo all’arciere di sparare senza dover ricaricare. Un bel vantaggio che rendeva un abile miratore una macchina da guerra. Se Nakora non ci fosse stato avrebbe sparato lo stesso Hoshi dando prova del congegno -Questo è stato uno dei miei primi progetti.. l’ho costruita più per passa tempo che altro.. è leggera.. semplice.. e facile da usare.. un buon balestriere con quella può sparare sei o otto colpi prima di ricaricare.. un altro caricatore da sei o otto colpi!.. immagina una decina di questi che sparano tutti insieme!- il rosso non aveva parlato a caso.


    Spostandosi di qualche metro aveva raggiunto un oggetto piuttosto grande coperto da un telo. Tolto il telo l’arma nascosta sotto si rivelò essere molto simile ad una di quelle disegnate da Diogene. Due grandi ceste di legno stavano rivolte con l’apertura rivolta verso il muro mentre una grande trave scendeva a terra per fissare le ruote utili a muovere la macchina. Era piuttosto grande e sembrava difficile da spostare in poco tempo. Le ceste presentavano diverse punte di frecce disposte su più file, contandole dovevano essere almeno una trentina per cesta -Questa è una fiqata!.. è necessario possedere delle conoscenze specifiche per essere utilizzata ..un rotolo di richiamo e una persona capace di caricarlo d’aria.. ma ti posso assicurare che fa davvero male!.. vedi.. le ceste sono pieni di frecce disposte in modo da coprire un ampia area..- il rosso avrebbe fatto vedere la parte posteriore del porta frecce -Qui va inserto il rotolo di richiamo carico d’aria..- un tubo con un portellino dava modo di inserire un piccolo rotolo di richiamo, chiunque in possesso dell’abilità di confinamento elementare sarebbe riuscito a caricare l’arma -..inserisci.. punti.. e spari!.. questo modello spara sessanta frecce contemporaneamente coprendo un ventaglio anche di 180° se necessario.. vedi le ceste possono ruotare.. il vento compresso spara i proiettili abbastanza forte da sembrare quelli sparati da una balestra..- un’arma forse interessante anche se utilizzabile solo da ninja esperti -..il sistema di lancio ad aria compressa è estremamente efficace.. se riesci ad addestrare qualche ninja con le dovute conoscenze posso creare praticamente qualsiasi tipo di arma con questo meccanismo di lancio..- d’altro canto l’aria e il vento erano la sua vita.


    Il rosso avrebbe poi continuato il tour mostrando una serie di balestre giganti, una di esse poteva sparare dardi di precisione fino ad una distanza di 150 metri e altre a detta del rosso. Un’altra invece era composta da una doppia lama del deserto ricurva sulla quale era stato innestato un sistema di carrucole come l’arco conpound che solitamente usava il Chikuma per creare un’arma ibrida da distanza e corpo a corpo. Insomma Hoshi ne aveva di progetti in ballo e di sicuro sapeva come armeggiare attrezzi e materiali per creare sistemi di lancio di qualsiasi fattura.

    -Sto inoltre lavorando su una serie di proiettili speciali anche se non sono molto ferrato in maniera e su un comodo sistema di trasporto delle armi più pesanti..- il rosso si era girato mostrando un piccolo ripostiglio pieno zeppo di grandi rotoli ninja -..se vuoi portati dietro quei trabucchi e quelle balestre giganti avrai bisogno sicuramente di un sistema rapido e veloce per spostarle!..- il rosso aveva finito per il momento. Se il Mikawa avesse voluto provare qualche congegno non ci sarebbero stati problemi, il magazzino come aveva detto era a loro completa disposizione. Hoshi non era certo un tipo geloso della sua roba.


    OT/ Yo!.. Hoshi vi mostra un pò di meccanismi a caso.. vi invito nei vostri prossimi post a descrivere magari un meccanismo costruito da Hoshi, ma che non vi ha mostrato così da creare una specie di brainstorming nei post e tirare fuori più idee possibili! XD
     
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24 replies since 25/9/2015, 19:43   391 views
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