L'arte della Guerra

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  1. -Shu
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    L'arte della Guerra

    Post Secondo - Progettazione



    Secondo molti, me compreso, avevo un certo talento per far affascinare le donne del sottoscritto. Per alcuni era un talento naturale, per altri era dovuto alla professione di detective, per altri ancora era solo dovuto alla mia posizione nella gerarchia sociale. Secondo me invece questa mia caratteristica era dovuta alla mancanza dell'ossessione per l'altro sesso che molti altri uomini possedevano. Sia chiaro, amavo le belle donne come tutti, è solo che non ero ossessionato dall'idea del sesso (che avevo provato in abbondanza nella mia vita, anche da giovanissimo) e questo mi consentiva di entrare più in contatto con l'animo dentro al corpo delle donne. Tutto questo per dire che non mi stupii minimamente quando Nakora mi squadrò brevemente e non le diedi più di tanto peso.

    Beviti una birra e sta sereno.. sono miei amici.. garantisco io per loro.. e fuori non c’è nessuno..

    Presi la birra e la posai sul tavolo

    Grazie dell'offerta, ma preferisco dedicarmi al piacere solo dopo aver finito di parlare di affari.

    Poco dopo la figura più alta (non avevo infatti visto Ashiro, che mentre entravo si trovava di ronda dall'altra parte del palazzo) decise di presentarsi:

    Direi che può ritenersi onorato, Shinichi Kurogane. Io sono Aloysius Diogenes Mikawa, generale delle difese del villaggio del Suono. Se la fa sentire più a suo agio potremmo accatastare tutta la ferraglia che abbiamo con noi in un angoletto ma farebbe davvero la differenza?

    A dire il vero volevo dirvi che potreste lasciarle per sentirvi più comodi, non serve tutta questa sicurezza. Ma, se vi sentite più sicuro così...

    Il Mikawa avrebbe probabilmente capito che era una sorta di battuta per far capire al colosso che la questione non era minimamente importante, come se stessero discutendo del tempo (argomento che a Suna era ancora più noioso rispetto agli altri paesi, visto il clima del paese del vento).

    Tuttavia il possesso delle armi mi segnalò che non erano passati dalle mura, neppure Hoshi aveva una tale autorità sui guardiani, e che quindi quella era una visita riservata e segreta. Un piccolo tassello di informazione che per abitudine memorizzai nel mio cervello.

    Tuttavia la cosa più interessante scaturita da quel dialogo fu la reazione della giovane kunoichi seduta sul divano. Voltatasi di scatto verso il generale di Oto finì la birra tutto in un fiato, prima di scagliarla in mezzo al magazzino causandone la rottura. Il tutto accompagnato da uno sguardo di rabbia controllata.

    Mi sarei rapidamente avvicinato alla ragazza, inginocchiandomi in modo da avere i nostri volti al medesimo livello. Non eravamo stati presentati e non mi garbava molto non conoscere almeno i nomi di tutte le persone presenti prima di iniziare a discutere di affari. Avrei sfoderato la mia voce più calda e affabile, per cercare di far rilassare la giovane. Si vedeva che aveva i nervi troppo tesi.

    Non mi sembra che siamo stati presentati: qual'è il tuo nome, fiore di Oto?

    Alla risposta evasiva della giovane avrei sorriso. Almeno avevo avuto l'informazione che mi interessava ed evitato una situazione possibilmente spinosa. La reazione di Nakora era stata eccessiva ma probabilmente giustificata. Avrei ragionato in seguito su questo fatto, al momento non era importante e anche l'analisi su questo evento sarebbe stato più un esercizio mentale per me, una prova del mio metodo deduttivo.

    Vogliamo accomodarci al tavolo?

    Certamente Aloysius Diogenes-san. Mi scuso per il contrattempo.

    Accomodatici al tavolo l'otese dispiegò i suoi piani sul tavolo. A quanto pareva voleva commissionare ad Hoshikuzu tre macchine da assedio costruite appositamente e personalizzate. Il Mikawa aveva le idee chiare su quello che voleva, e capii anche perché il Chikuma aveva richiesto il mio aiuto.

    Il nostro amico comune, Shu Akasuna, era un esperto meccanico (come tutti i marionettisti del resto) e mi aveva insegnato qualche rudimento di quell'arte. Consulente oltre che mediatore, insomma.

    " Prima di parlare di affari voglio accertarmi che qui avete le competenze per realizzare meccanismi di questo livello. Ad Oto non abbiamo conoscenze in questo settore che si spingono a tanto, ecco perchè sono qui oggi a mostrarvi alcune delle mie idee. "

    Mmh.. ci sono alcune cose che io personalmente cambierei sui progetti.. ma a quello ci pensiamo poi!..

    Più che i progetti in se io ero preoccupato dalle implicazioni pratiche che l'opera di costruzione avrebbe richiesto specialmente se, come ipotizzavo, il Mikawa intendeva mantenere segreta l'opera.

    Hoshikuzu ci invitò a seguirlo nel retro, dove si trovava l'officina piena zeppa di creazioni completate o lasciate a metà.

    Questa è l’officina.. guardate pure ma occhio a dove mettete le mani.. alcune di queste cose potrebbero staccarvi via una mano o peggio.

    Se sono sopravvissuto al laboratorio di quel pazzo di Shu stai tranquillo che non mi accopperai tu, Hoshi.

    Memore di quell'esperienza chiesi al Chikuma:

    Non è che hai avvelenato qualcosa vero? Che lo sai com'è finita l'ultima volta...

    Mi riferivo ovviamente alle nostre disavventure in quel di Okasada dove un piccolo regalo di Karasu ci aveva lasciato mezzi morti a vomitare l'anima.

    Hoshikuzu avrebbe consegnato a Nakora una balestra con un caricatore particolare. La ragazza sarebbe stata al gioco del Chikuma dimostrando il potere dell'arma. Ci saremmo diretti poi verso un oggetto piuttosto grande che si rivelò essere una specie di arma d'assedio, anche se di scopo diverso da quelle progettate dal Mikawa. Un meccanismo ad aria compressa che sparava un enorme numero di frecce. Ero impressionato, chissà se lo era anche l'otese.

    - Sto inoltre lavorando su una serie di proiettili speciali anche se non sono molto ferrato in maniera e su un comodo sistema di trasporto delle armi più pesanti...se vuoi portati dietro quei trabucchi e quelle balestre giganti avrai bisogno sicuramente di un sistema rapido e veloce per spostarle!.. -

    A quello posso pensare io. Ho già ideato un sistema per risolvere questi problemi di natura pratica. Immagino inoltre che non vogliate pubblicizzare questa vostra... iniziativa, vero Aloysius Diogenes-san?

    Mi sarei quindi avvicinato ad un corto bastone, della lunghezza della parte lunga di un tonfa, anche se più complesso.

    Mhh... pare interessante.

    Da un lato del bastone fuoriuscì una lunga "catena" formata da numerose lame affilate separate unite tra loro creando una lama estremamente flessibile e letale, una sorta di spada-frusta. Agitai un po' l'arma dimostrando la mia maestria con quel tipo di armi. Non avevo mai usato un'arma simile, ma la mia esperienza con l'uso di svariate armi, acquisita in anni di combattimenti e di addestramenti oltre alla mia attitudine analitica mi rendevano adatto ad apprenderne l'utilizzo in modo rapido.

    Molto divertente da usare Hoshi!

    Avrei quindi riposto l'arma che sicuramente sarebbe stata molto pericolosa da maneggiare per un neofita che poteva rischiare persino di ferire se stesso. .

    Al termine di quella passeggiata se il Mikawa avesse voluto proseguire il rapporto d'affari sarei intervenuto:

    Bene, direi quindi di analizzare i vari problemi logistici e di proporne alcune soluzioni.

    Avrei sollevato un dito della mano destra

    Punto primo, il legno. Ottenere una così grande quantità di legno nel paese del vento è incredibilmente difficile, dovremo importarlo da Konoha ma, se non vogliamo causare sospetti, dovremo diluire nel tempo questi rifornimenti aumentando di molto i tempi di costruzione. Che comunque saranno lunghi dovendo analizzare anche i progetti e creare qualcosa di nuovo e unico.

    Avrei quindi sollevato un secondo dito

    Secondo punto, il trasporto. Una volta completate le armi, anche se riuscito a tenere il tutto segreto, c'è il problema di trasportarle ad oto. Il viaggio è molto lungo e delle armi così grandi attirerebbero sicuramente l'attenzione anche se nascoste. Inoltre se le costruiamo qui dentro dovremmo comunque abbattere un muro per farle uscire.

    Avrei quindi chiuso il pugno.

    Ho però una soluzione semplice al secondo problema, ovvero creare una costruzione componibile. Creando dei pezzi separati che una volta composti daranno la vostra macchina d'assedio sarà possibile occultare i vari pezzi dentro normali carovane di mercanti. Questo ci consente inoltre di guadagnare tempo, dato che tra un rifornimento di legno ed il successivo potremmo concentrarci sui singoli pezzi garantendo una buona qualità totale ed una produzione continua. Un'altro elemento positivo è il fatto di poter coinvolgere altri costruttori, specialmente apprendisti, per far costruire loro pezzi semplici in modo tale che non possano risalire al disegno completo. Se il rischio non dovesse essere accettabile nessun problema, comunque non si tratterebbe di un grosso problema dovrò solo sporcarmi un po' le mani anch'io. Inoltre vorrei evitare la diffusione dei progetti, che comunque andrebbero modificati ed aggiornati. Di questo posso occuparmene io, conosco molto bene questa modalità di costruzione. L'ultimo problema è uno solo: dovreste aver bisogno di un meccanico formato da noi in modo che possa spiegare alle truppe come rimontare i macchinari. Serve quindi una persona di Oto che rimanga a Suna per un discreto periodo di tempo, preferibilmente qualcuno di poco conosciuto in modo da non destare grossi sospetti.

    Ipotizzavo che il Mikawa avesse già considerato quella eventualità e che fosse questo il motivo della presenza di Nakora. Non sembrava una kunoichi molto esperta e se ne era rimasta in silenzio per la maggior parte del tempo. Anche se ovvio l'avrei esplicitato lo stesso perché, se il colosso probabilmente l'aveva già pensato, dubitavo che la ragazza l'avesse già realizzato.

    Che ne pensate della mia proposta?


    CITAZIONE
    OT

    Nota 1: per quanto riguarda il fatto che ashiro non incroci shinichi è solo per dare una "giustificazione" del fatto che entri senza essere interpellato o senza che ci siano menzioni a riguardo. Totalmente personale come cosa, puoi pure non considerarla se non vuoi gene.

    Nota 2: Le reazioni di Nakora sono state discusse con il player che purtoppo non si sente troppo bene oggi. Per velocizzare la giocata ho postato io parlando con lui.

    Rimettiti presto! :D

    Nota 3: alle prime cinquanta telefonate, oltre alle macchine d'assedio Shinichi vi fa anche un set di mobili Ikea.
     
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