Test di valutazione tra Otesi

Kiyomi Saito VS Shingen Yakushi

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  1. Yusnaan
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    Test di valutazione tra Otesi

    Incontro forzato


    Parlato Kiyomi
    Pensato Kiyomi
    Parlato Hanako

    Dover essere convocata come una subalterna e affrontare un viaggio per ordine di qualcuno era già frustrante, ma essere costretta a combattere senza una ragione precisa fu decisamente molto più irritante. Kiyomi non si potrebbe di certo definire una persona atletica e tendente a fare sport ed il fatto di sapere che avrebbe dovuto affrontare un altro studente, con elevate possibilità di danneggiare il suo corpo perfetto, fu un pensiero che le fece quasi spezzare il ventaglio che stringeva tra le mani, dalla rabbia, quando le venne letta la lettera di convocazione. Ciononostante, si presentò sul luogo dello scontro in perfetto orario e vestita con uno dei suoi pregiati yukata (rosso con un obi nero) e le sue scarpe rosa con il piccolo tacco rialzato, a cui ormai era abituata ad usare in missione, scendendo dalla carrozza in tutto il suo splendore e con aria fiera. Bene. Vogliono lo spettacolo? E sia.

    La giornata era radiosa e l’acqua piatta del lago rifletteva perfettamente i raggi del sole, mentre una fievole brezza faceva ondeggiare i fili d’erba. Che posto di merda. Signorina! Un po’ di contegno. Che c’è? Tanto valeva farmi vestire da pecora e mettermi a brucare per terra. Prima di allontanarsi dalla carrozza, la ragazza si fece passare dalla sua domestica tutte le attrezzature necessarie, legandosi all’obi la sua sacca per le armi e armandosi del suo apparentemente innocente ventaglio, in realtà un pregiato tessen. Nel momento in cui vide arrivare il suo avversario, si sarebbe diretta verso di lui e quando sarebbe stata abbastanza vicina (6 metri da lui e 3 dal lago alla sua destra), si sarebbe fermata, riconoscendo in quel ragazzo dalla candida capigliatura, lo strano studente che aveva già incontrato per una missione svolta tempo prima. Oh, sei tu. Meglio, così evitiamo le presentazioni. Non si degnò neanche di salutarlo, già stressata per la situazione e bramosa di terminare alla svelta quell’inutile combattimento a cui era stata costretta a sottoporsi. Avanti, facciamolo, così ce ne andiamo a casa. Comincio io, se non ti dispiace: così, almeno per una volta, potrai fare il cavaliere con una donna.
    Era estremamente sicura di sé, con il suo tessen aperto nella mano destra, pronta a ricevere un eventuale attacco, e con il suo fedele kaiken nel suo piccolo fodero, occultato tra i capelli come una comune bacchetta per l’acconciatura.


    Edited by Yusnaan - 26/9/2015, 13:52
     
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9 replies since 25/9/2015, 21:53   337 views
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