L'orlo del Baratro

[TS I]

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    Ancora una vittima, ancora misteri




    Un attimo di pausa prima di sprofondare di nuovo nell'abisso, questo fu ciò che mi concesse la carta ninja , ma come? Lentamente mi lasciavo sprofondare in quella voragine che si era venuta a creare sotto di me, ingoiato da quell'oscurità che, oltre all'ambiente circostante, sembrava inghiottire anche il mio spirito.
    Non saprei dire per quanto caddi, nè se di fatto atterrai mai, ero sospeso in uno spazio senza direzioni nè prospettive, sembrava che fossi tornato nella camera di rampicanti sognata la notte prima, ma stavolta non sentii la grande presenza della precedente esperienza. La melma stava divorando le pareti così come stava divorando il mio corpo, che le due cose fossero connesse?

    A i u t a c i ... o marcirai anche tu



    Di nuovo quelle parole.

    -Chi siete?-

    Sussurrai, la rassegnazione aveva divorato la mia psiche, ma fortunatamente questo era servito a calmarmi.

    -Cosa devo fare? Per favore, ditemi cosa volete da me....-

    Mi risvegliai bruscamente non so quanto tempo dopo a causa di un forte bussare alla porta.
    Quasi con calma mi alzai in piedi, nauseato dall'odore di morte che aleggiava nella stanza, di fianco a me un'altra vittima, ma dove era il copro precedente?
    Mi avvicinai a lui e mi inginocchiai.

    -Mi dispiace, non so cosa stia succedendo...-

    Dissi con un filo di voce trattenendo a stento le lacrime.
    Uccidere non era qualcosa di proibito per me, ero un nina, se la situazione lo avesse richiesto lo avrei tranquillamente fatto, ma quello non era il caso.
    Non ero capace di gestire le mie azioni, ero stato privato di un libero arbitrio, era questo che mi distruggeva.
    Il pover'uomo mi guardò, non pareva arrabbiato, sembrava quasi che avesse pietà di me.

    "Pietà?"

    Pensai.
    Un fiume di sentimenti invase la mia anima: ero triste per la condizione che mi affliggeva, disorientato per la mancanza di dati che mi aiutassero a capire ed adesso quasi arrabbiato con la persona che mi trovavo di fronte. Il suo sguardo di pietà nei miei confronti mi diceva molto, una persona estranea ai fatti sarebbe stato spaventato da me, o arrabbiato, ma non avrebbe certo provato pietà per me. Quell'uomo era coinvolto in quella faccenda, e lo era anche quello della volta precedente, avrei infatti cercato di osservare su colui che si parava davanti a me eventuali tratti, tatuaggi o qualsivoglia indizio che mi permettesse di collegarlo all'altro malcapitato. Intanto questo mi venne incontro e mi prese con grande forza la mano imprimendo su di me due linee di sangue, la seconda delle quali divenne nera, sembrava anche più lunga. L'uomo mi disse di cambiare per poi morire, avevo notato inoltre che, quando mi aveva toccato, la carta ninja aveva ripreso a brillare, fermando per un attimo quella confusione che mi affliggeva.

    "Linee..rosso e nero...la carta ninja...cambiare...sangue e melma?"

    Tutto era collegato, dovevo solo trovare il filo che sciogliesse la matassa di mistero che si trovava davanti a me, avrei proceduto per gradi.

    "Il rosso ed il nero delle linee forse rappresentano i due stati che in questo momento mi affliggono, il sangue potrebbe essere il mio essere umano, mentre la fanghiglia la bestia e la lunghezza maggiore della linea nera potrebbe stare a significare che questa sta prendendo il sopravvento sull'altra...in più...il cambiare. Se sono combattuto tra questi due stati, ed io fino adesso sono stato un semplice umano, che mi incitino forse a cambiare in bestia? Come posso averne conferma?"

    Avrei provato ad impastare chakra nella linea rossa ed in quella nera presenti sul mio braccio in quantità crescenti fino ad un Basso in ognuna stando attento a cogliere eventuali reazioni non solo sul mio corpo, ma anche nell'ambiente circostante.

    [Dopo aver visto o meno risultati]

    "Poi la carta, due volte l'ho notata brillare, tutte e due le volte ero in contatto con le mie vittime...sempre che queste siano mie vittime... forse..."

    Mi avvicinai al corpo dell'uomo appena morto e provai a toccarlo per vedere se la carta reagiva.
    Nel caso non ci fosse stata reazione avrei provato a fare entrare in contatto il mio sangue con quello dell'uomo effettuando un piccolo taglio sul palmo della mia mano destra e poggiandola sulla ferita che il poveraccio aveva sull'addome.
    Se ancora non avessi ottenuto risultati avrei provato ad imprimervi il charka.
    Se ancora nulla fosse accaduto avrei inserito la mane nel ventre dell'uomo ed effettuato un taglio sul centro tendineo del diaframma che mi avrebbe permesso l'accesso alla sua area mediastinica, da lì avrei inciso il pericardio per avere accesso al cuore attorno al quale avrei passato le dite e, con pulsazioni ritmiche, avrei simulato un battito cardiaco indotto, magari che l'uomo fosse vivo era una condizione necessaria per l'attivazione della carta ed io avrei potuto simularla.

    Bussarono ancora alla porta, stavolta con forza maggiore, chiunque fosse stato non avrei potuto nascondere ciò che vi era in camera mia, e nemmeno volevo, il mio senso di giustizia mi imponeva di prendermi le responsabilità per le azioni che avevo commesso.
    Aprii la porta e mi trovai davanti tre individui in divisa da chunin che avevano intenzione di ispezionare la mia stanza. Non mi fidavo di loro, ma non gli avrei impedito di entrare, mi scostai dall'entrate e mentre lasciavo che questi entrassero gli avrei attentamente osservati per vedere se avessero qualcosa in comune con le persone morte nella mia camera.
    Mentre l'ultimo stava entrando avrei impresso una minima quantità di chakra nella mia mano sinistra e l'avrei delicatamente poggiata sulla sua zona lombare accompagnando il di lui movimento. Quello aveva intenzione di parere un gesto gentile ed ospitale nei confronti dei tre, ma era mirato a vedere se la carta ninja avrebbe reagito o meno, dandomi così la conferma se gli individui che si erano presentati alla mia dimora fossero o meno collegati ai due precedenti.
    Inoltre avrei detto:

    -Sì direi che è d'obbligo, ma quali sono gli eventi della notte scorsa? E, soprattutto, voi chi siete?-

    La situazione non sembrava andarsi a chiarire, ma speravo che l'avvento di questi elementi potesse, in un modo o nell'altro, concluderela.
     
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