La Foglia e la Serpe

[Corso Base per Hiro Abe]

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  1. Mberu?
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    Quando poté smettere di controllare il suo fiato si accorse della sua nuova sensei che lo guardava con un’aria strana. Per quanto fosse empatico, Hiro ci metteva un poco a capire solo con l’istinto le sfumature di emozioni che provavano delle persone a lui prima sconosciute. Motivo per cui non riuscì a decifrare con precisione il perché di quel cipiglio sul volto della ninja di Oto. Riflettendoci un attimo era facilmente intuibile che fosse stato per come aveva parlato o per quello che aveva detto. Il tono, la velocità e tutto il resto, per quanto influenzati dall’emozione, era convinto fossero stati tenuti sotto controllo. Il contenuto del suo breve discorso non era manco poi tanto rivoluzionario, in molti diventavano shinobi per i suoi stessi motivi. La cosa più insolita senza dubbio era il fatto che avesse deciso di essere uno shinobi in controtendenza alle usanze familiari.
    Pensando che questa fosse la motivazione dello sguardo di Nakora, Hiro provò un moto di orgoglio. Nel mondo in cui era stato cresciuto le tradizioni erano importanti, anche lui aveva le proprie e le apprezzava profondamente. Ma il fatto di riuscire a costruire una propria strada, indipendentemente dalle proprie origini, creava in lui un’idea di se di un ragazzo che si era fatto da solo e questo, ovviamente, era motivo di orgoglio.
    Dopo pochi attimi però, Nakora sbuffò e avvicinandosi gli pizzicò le guance.

    <<hiro! Smettila di essere così rigido, avanti. Rilassati e lascia perdere il perbenismo, come pretendi di combattere tra poco se stai così teso? Eh?>>

    Evidentemente si era sbagliato, lo sguardo della sensei era dovuto al suo modo di comportarsi rigido e sull’attenti piuttosto che sul fatto che fosse un ragazzo in gamba in grado di fare scelte importanti con la propria testa. Questo ovviamente lo fece stizzire un poco e su invitò della sua sua nuova maestra si lasciò andare.

    <<beh allora se vuoi che smetta di essere perbenista ti posso dire che dai i pizzicotti esattamente come mia nonna, una vecchia di settantadue anni!>>

    Dopo quella piccola macchietta, Nakora riportò ad un tono più serio, quasi professionale quell’incontro. La ninja del villaggio del suono si diresse al centro dell’arena e iniziò a fare una lezione teorica, il cui argomento cardine era il chakra. Durante il tempo trascorso in accademia, Hiro aveva assistito più volte a dimostrazioni del genere e lui stesso riusciva a controllare il chakra in maniera discreta per il suo livello. Motivo per cui non si impressionò tanto, né tantomeno si sfregò gli occhi dalla sorpresa.
    Nakora, dopo aver riportato il braccio normale ed aver messo in guardia sui pericoli di essere uno shinobi, si allontanò, lasciando lo spazio sufficiente allo studente per provare lui stesso ad impastare il chakra. Non era più tanto spaventato come i primi attimi del loro incontro e quello che gli veniva richiesto non era troppo diverso da quanto già aveva fatto in passato. Ciò nonostante, dopo le parole quasi di sfida che aveva subito precedentemente da Nakora, a Hiro era venuta voglia di farsi colpire di proposito per poi contrattaccare. L’idea però passo velocemente dalla testa dell’aspirante shinobi.
    La ninja del suono si era già messa in posizione di attacco e aveva dato il via iniziando a contare fino a tre.
    Hiro iniziò subito a convogliare il chakra sul braccio sinistro, ma solo una volta che Nakora ebbe scandito la parola due il ragazzo della foglia convogliò la quantità di chakra che riteneva vicina a quella utilizzata dalla sua sensei. [Chakra 2.5 Bassissimo]
    Era quasi sicuro di aver fatto tutto per il meglio, motivo per cui non si preparò a subire alcun tipo di attacco.

    <<forza dimmi qualcosa ora!>>
     
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15 replies since 26/9/2015, 17:36   211 views
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