Le indagini di Shinichi Kurogane: Il macellaio

Topic di gioco quest grado D

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  1. lNearl
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    L'autopsia di quel povero diavolo non era certo una cosa estremamente divertente per una persona normale, ma tutto sommato io non sentivo far parte di quella cerchia ristretta. Anzi, l'idea di vedere un medico analizzare con calma e professionalità un corpo devastato mi interessava molto. Non me ne fregava niente dell'eventuale olezzo che sarebbe potuto derivare dal corpo, nè tanto meno dalle terribili immagini cui avrei potuto assistere. Vero, ero pur sempre un bambino e la frase di circostanza pronunciata dal capogruppo aveva un suo senso, ma ero prima di tutto uno shinobi, e non mi sarei fermato davanti a questo genere di cavolate.


    Grazie per il pensiero, ma faccio volentieri da spettatore.

    Durante tutto il lavoro di Sho io rimasi in perfetto silenzio, guardando attentamente ogni suo movimento ed ogni cosa da lui fatta, con grande interesse e senza il minimo disgusto, nemmeno quando le interiora di quel poveraccio provarono a farci una bella sorpresa saltando fuori. Tenni in mano il suo taccuino, sul quale l'aiutai ad annotare tutto quello che aveva notato. I miei occhi in questo campo erano totalmente inesperti, e di conseguenza dal punto di vista dei contenuti c'era praticamente nulla che potessi dire o fare. Rileggevo gli appunti scritti dal capogruppo, nei quali avrei potuto invece trovare qualche informazione interessante o qualche ambito dal quale partire per fare le domande.
    Come notò lui stesso, era strano che alcuni dei tagli effettuati fossero stati fatti in maniera precisa, portati quasi da una mano sicura ed esperta nel settore. Anche il particolare tipo di arma utilizzato per il taglio del braccio era interessante, ma un genere di cosa sul quale avremmo dovuto interessarci solo successivamente. Ragionando sull'accaduto mi tornarono alla mente le parole del locandiere, quando disse che non c'erano ospedali nella zona.


    Eppure la gente lavora, dev'essere almeno una sorta di medico...

    Un ospedale effettivamente era impensabile in un paesino così piccolo, ma poteva esserci una sorta di medico, magari qualcuno in pensione, una nonna esperta nel cucire i nipoti o un ex-sarto che aveva bisogno di arrotondare. Ogni quartiere ha il suo factotum, anche in questo villaggio era necessario ce ne fosse uno. Probabilmente questi aveva strumenti adatti ai tagli sottili che erano stati fatti, o perlomeno valeva la pena di fare un paio di domande a riguardo.
    A fine dell'autopsia Sho mi incaricò di rivolgermi alla persona alla quale l'oste aveva detto di tenere il banco mentre lui ci portava nella ghiacciaia. Tornammo di sopra e tenni io il taccuino, mentre Sho parlava direttamente con il locandiere.


    Dev'essere dura stare qui senza un ospedale... Se uno prende una storta o si taglia accidentalmente non c'è nessun medico o esperto che possa dare una mano ? Anche solo una nonna molto apprensiva...

    Chiesi ad Aneko dopo essermici avvinato. C'erano milioni di domande da fare, ma ovviamente riempire una qualunque persona con domande a raffica non era la cosa migliore, dovevo trovare un genere di domanda calzante in grado da interessare il mio interlocutore e spronarlo a raccontarmi vita morte e miracoli. Vista la condizione del cadavere sarebbe stato interessante anche sapere se era proprio con certezza quel taglialegna cui si pensa, o qualche altro sfigato che gli assomiglia. Anche una perquisizione della casa del taglialegna potrebbe tornare utile, chissà che oltre a pezzi del suo corpo non ci fosse altro di materiale da rubare che interessasse al carnefice.


    Cosa ne pensate voi del posto di questa storia ? Avete notato qualcosa di strano ? Sa, non tutti, ma io mi fido molto di chi fa il vostro lavoro. Avete un'occhio attento e conoscete molte persone, siete indispensabili!

    Qualche complimento da un bambino non può mai risultare stonato, speravo sinceramente che la persona davanti a me si aprisse e mi rivelasse qualcosa di utile. In effetti, anche solo voci di corridoio ci avrebbero potuto aiutare parecchio a trovare il carnefice. Speravo di aver la possibilità di gustarmi il suo corpo come lui si era gustato quello del taglialegna.
     
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