Vecchio Covo della Radice

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  1. Jotaro Jaku
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    Chi si annida dentro il nido?



    In poco tempo, il piano di quella che un tempo era Oboro, si sarebbe rivelato fallimentare. Chi avrebbe mai pensato ad una corrente d'aria intermittente? Gli insetti vennero colpiti da una bomba d'aria improvvisa, disperdendosi per qualche istante, sufficiente a far precipitare la ninja verso il basso. Avrebbe potuto richiamare altri insetti, ma data la natura di quella strana trappola, sarebbe stato inutile. Avrebbe potuto creare una palude di terra al suolo per tuffarcisi, ma nessuno poteva assicurarle che questo posse sicuro, quindi non le restava che usare il chakra adesivo ed attaccarsi alla parete del muro, quindi impastò il chakra nei piedi e vi si appoggiò. Fallendo.
    Sul suo volto giallastro si dipinse una espressione di terrore misto a sorpresa, aveva sempre usato il chakra adesivo, almeno fino al suo incontro con il kage dopo il furto, quindi perchè esso non funzionava?
    Dapprima d'Vorah non riuscì nell'intento, i primi tentativi la fecero solo lentamente rallentare, impastava il chakra, una grande quantità, ma quando andava a localizzarlo nei piedi per creare un bilanciamento, questo non avveniva e lei scivolava nuovamente.
    Un grugnito di fastidio le passò dalal bocca quando si rese conto del perchè questo avveniva. Stava impastando troppo chakra, il suo incontro col chakra le aveva creato degli sbilanciamenti all'interno del tantien, ora poteva controllare i suoi insetti anche contro l'intromissione di un bijuu, ma non era in grado di eseguire i compiti più semplici, quindi invitò i suoi insetti a divorarle il chakra dall'interno, lasciandone passare solo una piccola parte da localizzare.
    Il suolo si avvicinava, mentre lei cercava la percentuale di chakra da lasciar passare dal filtro di insetti, e le copie di Raizen cercavano la fonte della trappola d'aria.
    Quando finalmente la trovarono, si resero conto che essa consisteva in un sigillo attaccato al muro alla fine di un cunicolo laterale vicino al suolo, ma sarebbero arrivati in tempo, e lo avrebbero staccato prima che la chunin si fosse sfracellata al suolo?
    Quello che lei avrebbe notato era che quando i suoi occhi si fossero serrati a pochi centimetri dal suolo, l'aria non saebbe più arrivata. Probabilmente si era fermata poco prima di schiantarsi, ma solo per pochi istanti, infatti in breve si staccò nuovamente, sbattendo la faccia a terra. Almeno era arrivata alla fine di quel labirinto.
    Quando Raizen l'avesse raggiunta, lei avrebbe esordito: - Sono una chunin meritevole, abile nell'uso del chakra, ma con la dannata sfortuna di avere un kage che non sa quello che fa! - Era irritata, ma quasi in maniera divertita, perchè alla fine la cosa era stata risolta, e senza il decimo non avrebbe mai ottenuto una vera colonia. - Il chakra della volpe che ha infastidito gli insetti mi ha costretto a manipolare il mio sistema circolatorio fino a mutarlo per gestire gli insetti, non mi ero ancora accorta dal nostri incontro di non poter usare il chakra adesivo, fino ad oggi. Meglio che me ne sia accorta qui, che in missione da sola, chissà dove. -
    Fece cenno che voleva proseguire, dopotutto davanti a loro c'era una ulteriore porta, chiusa, ma non strana come quelle che avevano appena trovato, era chiusa dalla loro parte con numerose sbarre di metallo chiuse tra loro con un meccanismo che conficcava svariati pali di ferro nel terreno e nelle pareti.
    Fece avvicinare i suoi insetti, i quali in breve sarebbero tornati da lei, quasi spaventati.
    - Qualunque cosa ci sia lì dentro, cerca di uscire, e qualunque cosa sia, non è umana. Non ho mai visto degli insetti aburame comportarsi in questo modo nemmeno quando li studiavo per il clan.- Nessuna creatura vivente avrebbe creato quella reazione nelle bestiole. Quando infatti Raizen avesse aperto la porta, una figura molto grossa, circa il doppio più robusta del kage, avrebbe sbarrato loro la strada. Era una sorta di uomo, ma la sua pelle era come decomposta, le braccia dislocale da cui uscivano due lunghi artigli, una all'altezza della spalla, una all'altezza del bacino. Aveva un piede totalmente girato all'indietro, e la testa spostata da un lato. Sembrava un cadavere che era rotolato giù da una scogliera, ma molto più grosso. Aveva un ulteriore paio di braccia che gli uscivano dallo stomaco. [En Nera]
    Qualunque cosa fosse, era ora il guardiano di quel luogo. Come avrebbero affrontato quell'abominio?


     
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