Vecchio Covo della Radice

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,990
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Semi di Vita







    La bomba nascosta nel mantello fu tremendamente efficace, facendo disperdere tutti mini organismi che componevano l’essere, mentre l’olio ne bruciava il liquido anche dopo l’esplosione di fatto impedendo comunicazioni efficaci e condannandoli a morire in una solitudine che non avevano mai sperimentato prima di allora.
    Dopo aver sputato con violenza per terra Raizen si rivolse ad Oboro, pareva gli fosse andato qualche goccia di sangue accidentalmente sulla bocca.

    Questi affari non so da quanto stanno qui, ma mi sembra strano che siano riusciti a sopravvivere così tanto senza alcuna risorsa, a meno di mangiarsi tra di loro ci sta qualcuno che li crea e li nutre in qualche modo pensando che possano tornare dannatamente utili al villaggio, altrimenti non si spiega in alcun modo che sia riuscito ad accedere alla radice.
    Dobbiamo passare oltre la porta, vieni.
    Purtroppo non penso si possa semplicemente ignorarli a questo punto.


    Pose la mano sul lucchetto, riuscendo a romperlo semplicemente torcendolo.

    I privilegi di un Hokage: nessuno apre la bocca per una piccola violazione di proprietà privata.

    Pessimo umorismo per allontanare una tensione ormai palpabile, ma se non altro ne era consapevole.
    Diede un ultima occhiata ai cadaveri per verificare se fossero realmente morti prima di aprire la porta ed entrare nella stanza successiva.
    Questa volta la luce funzionava e dopo qualche incertezza si accese, venendo seguita da un gorgoglio curioso.
    Più di una vasca si era attivata insieme alle luci anche se pareva che l’acqua al loro interno venisse più che altro singhiozzata via, poiché il vetro sfondato non permetteva alla pompa di attingere all’acqua che normalmente sarebbe dovuta essere li a nutrire… chissà cosa?

    Quindi li hanno creati qui, eh?

    Pensò a voce alta mentre osservava le vasche sfondate.
    Raizen non ne capiva tanto, ma sui tavoli e sulle lavagne erano sparsi fogli e appunti di precisi incroci genetici pensati per dare specifici risultati, alcuni avevano potuti osservarli, uno dei quali completo, quello affrontato da Oboro, mentre quello di Raizen non del tutto visto che la sua capacità di frazionarsi era ridotta o riducibile, non era dato sapere visto l’attacco apportato dall’Hokage.
    A spulciare bene la Vespa avrebbe trovato tra gli appunti qualcosa di simile a se stessa, non simile come lo era il mostro appena distrutto, simile nei concetti più profondi ed intimi che vedevano una coscienza perfettamente formata e consapevole di se, pur essendo composta da milioni di voci. Una coscienza in grado di dominare su tutte le voci con giudizio assoluto dentro ad un corpo nato per svolgere quel compito.
    Con particolari evolutivi a dir poco minuziosi ma essenziali per svolgere quel compito.
    Era possibile che il caso avesse originato qualcosa che stava venendo studiato dentro al laboratorio?
    Un buon ninja l’avrebbe quantomeno reputato strano.
    Ma il vero problema era un altro, attorno a loro, in quel piano a chissà quanti metri sotto la superficie c’era ancora qualcosa di vivo che quei due guardiani così singolari proteggevano: colture.
    Feti ai primissimi mesi di vita costretti ad una lentissimo accrescimento, quasi una stasi costellavano la parete dell’intera stanza, come se aspettassero che qualcuno li risvegliasse.
    Erano indubbiamente vivi, quei minuscoli corpi, addirittura ancora trasparenti, riuscivano a mostrare piccoli cuori palpitanti.
    Le basi per chissà quali esperimenti, a questo punto persino per lui non era complesso capire che quelli alla parete non erano che semi e che le vasche funzionassero da serre. Raizen aveva visto e provato tanto, ma quella visione, quella genialità partorita da una mente senza il minimo freno inibitorio quasi lo spaventava.

    Che stanno facendo qui secondo te, Spia?

    Domandò mentre ancora il suo sguardo saettava da una parte all’altra alla ricerca di qualsiasi indizio da poter spolpare.
     
    .
17 replies since 28/9/2015, 22:34   324 views
  Share  
.