Vecchio Covo della Radice

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  1. Jotaro Jaku
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    La Sala



    CITAZIONE

    Questi affari non so da quanto stanno qui, ma mi sembra strano che siano riusciti a sopravvivere così tanto senza alcuna risorsa, a meno di mangiarsi tra di loro ci sta qualcuno che li crea e li nutre in qualche modo pensando che possano tornare dannatamente utili al villaggio, altrimenti non si spiega in alcun modo che sia riuscito ad accedere alla radice.
    Dobbiamo passare oltre la porta, vieni.
    Purtroppo non penso si possa semplicemente ignorarli a questo punto.



    - Non necessariamente, dovrei studiare questi organismi per comprenderne il funzionamento, ma potrebbero benissimo essere stati in una sorta di stasi, rotta dal nostro ingresso in questo ambiente, oppure potrebbero nutrirsi di qualcosa che è presente in abbondanza persino qui, luce magari. Procediamo. -

    Quando varcammo le porte dell'ultima sala, la situazione fu molto più chiara. Un laboratorio. I due ninja avevano davanti a loro i frutti di qualcosa che si discostava parecchio dalla causa della radice: vasche di coltura, montagne di appunti tecnici, strumentazioni, c'era praticamente un mondo lì sotto: e non era tutto, persino delle teche con esseri viventi, segno che gli esperimenti erano ancora in corso, anche se era quasi impossibile stabilire da quanto.
    La Vespa si aggirò tra le scrivanie, guardò rapidamente i fogli che trovò in giro, giusto per capire cosa stesse accadendo in quel luogo. Osservò le teche e si fermò ad osservare per qualche istante le vasche con i feti. Quindi stilò un rapporto per l'Hokage.

    - Si. Li hanno creati qui. Ma è più corretto dire "cosa facevano". Chiunque abbia creato questo laboratorio era estremamente meticoloso, persino per un uomo di scienza; ci sono annotazioni per qualunque dettaglio, e molte date. Questo luogo risale a una decina di anni fa, le ultime annotazioni terminano più o meno in quel periodo, e se anche non fosse così, basta osservare queste creature poste nelle vasche di coltura; stanno morendo di fame. A quanto pare questa strumentazione era stata progettata per tenerli in vita per molto tempo senza dover ricevere manutenzione o apporto di risorse, ma chiaramente quel lasso di tempo è esaurito, stanno morendo. -

    Quindi D'Vorah continuò a passarsi i fogli tra le mani cercando di capire, mentre Raizen passava tra le teche come un bambino in un museo dell'orrore.
    Dopo una decina di minuti, la voce della donna insetto ruppe nuovamente il silenzio.

    - Raizen..- Disse chiamandolo per nome, era turbata. - Penso di essermi fatta un'idea generale su cosa veniva fatto qui, e sono abbastanza sicura che la radice non c'entri, perchè questo progetto è l'esatto opposto degli intenti della radice...-

    Quindi si avvicinò all'Hokage, restando accanto a lui mentre assieme fissavano le teche con le piccole creature.

    - Chiunque abbia creato tutto questo, ha cercato di creare un agente patogeno senziente per l'annullamento su vasta scala di forme di vita con un determinato tratto genetico. - Quindi si sarebbe voltata verso Raizen, e prevedendo una sua eventuale e totale ignoranza su ciò che lei aveva appena detto, tradusse. - Stavano creando un megavirus che avrebbe ammazzato tutti, così furbo da non farsi fregare. -

    Questa era la conclusione più immediata che riuscì a formulare con una rapida occhiata ai documenti, il problema era se questo agente patogeno era effettivamente stato completato, o ancor peggio, già diffuso, e si trovava latente negli abitanti della foglia.

    - Normalmente consiglierei di bruciare tutto fino all'ultima cellula, ma qui abbiamo un grosso problema. Non sappiamo se questa "cosa" sia stata completata, qui o altrove, e nemmeno se già si trovi in giro e sia invisibile alle normali tecniche mediche, se così fosse, questo luogo è l'unico posto dove poter creare una eventuale difesa. Se ripuliamo tutto e questo misterioso nemico fa la sua comparsa, si saremmo legati il cappio al collo da soli. Per nostra fortuna, uno studio di questo tipo, non si differenzia troppo dalla mia situazione, si basa su una colonia senziente di microorganismi che creano una entità biologica unica, per assurdo, studiando me stessa potrei riuscire a dare un senso a quello che succede qui, ma ci vorrà del tempo. - E lei sperava davvero di averne; nessuno poteva dire cosa si celava nell'ombra. E poco prima di rimettersi a leggere aggiunse: - Chiunque abbia creato tutto questo, aveva accesso a tutto quello a cui si può avere accesso in un villaggio. E non sono molti a poterlo fare. -


     
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