[QdV] - Il Fabbro Immortale

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Yusnaan
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline
    Parlato Ryuu
    Parlato Haruki

    Il fabbro immortale

    Il viaggio comincia


    Il giorno tanto atteso era arrivato ed il cielo andava pian piano schiarendosi, sostituendo lentamente il blu scuro della notte con un pallido azzurro e proiettando sulle nuvole vari colori, quali il viola, un rosa molto tenue ed infine un arancione che andava trasformandosi via via in un giallo dorato, segnando l’arrivo del nuovo sole. L’aria del mattino era intrisa di nebbia e piuttosto fredda, ancora legata al gelo della sera e andava diffondendo un fresco odore di rugiada. Una lieve brezza faceva oscillare i neri capelli di Ryuu, che era già uscito di casa diretto ai moli del porto del suo amato villaggio, fiero di essere in procinto di cominciare una nuova missione in nome di Kiri. Le sette Spade leggendarie erano motivo di grande vanto e facevano parte della storia del paese, quindi nulla avrebbe potuto impedirgli di portare a termine la sua missione per ridare al Villaggio della Nebbia la sua antica gloria…

    [Giorno 1]



    Mentre il sole cominciava a fare capolino ed a riscaldare l’aria coi suoi raggi, Ryuu, camminando serenamente verso il porto, vide arrivare contemporaneamente anche il suo compagno di squadra, con cui si salutò allegramente ed insieme si diressero vero il molo 6, dove avrebbe dovuto esserci la nave che gli era stata assegnata per la missione. Finalmente la videro: era una nave davvero enorme che non aveva nulla da invidiare ai migliori galeoni che si potevano vedere in giro, sembrando tanto solida e robusta quanto bella e facendo rimanere a bocca aperta Ryuu. Uoh-oh-oh! Il giovane genin non era mai salito su una nave di quelle dimensioni e non vedeva l’ora di salire a bordo, precipitandosi verso la passerella e salendo a bordo, seguito a ruota dal suo compagno.
    Sul ponte, i 2 ragazzi trovarono ad accoglierli vari marinai che già erano a bordo e dopo essersi fatti riconoscere da un membro dell’equipaggio come i genin che avrebbero dovuto scortare fino al continente, vennero presentati al capitano della galea, che a differenza degli altri fu piuttosto freddo nei loro confronti, non rivolgendogli neanche la parola. Un uomo piuttosto ruvido e non solo per il carattere, ma anche per il suo aspetto, con la pelle piuttosto scura dovuta probabilmente al suo mestiere che lo costringeva ad esporsi molto al sole e con 2 enormi baffi, cosa che Ryuu notò immediatamente, non essendo abituato a conoscere persone con baffi o barba folta, ma la cosa che più lo incuriosì era che quell’uomo non indossasse affatto una divisa da capitano, né tantomeno da marinaio, ma piuttosto degli abiti molto insoliti per lui, che collegò a quelli indossati dai samurai. Tuttavia, il modo scontroso in cui li trattò non gli interessò più di tanto, avendo ancora l’entusiasmo a mille per l’imminente partenza.
    A parte per il capitano, l’aria che si respirava a bordo era molto serena (oltre che satura di salsedine) e dopo aver fatto conoscenza con un’altra parte dell’equipaggio, furono condotti sottocoperta alla loro personale cabina, che a dispetto delle aspettative di Ryuu era molto grande e con 2 bei letti pronti per loro, dove si sarebbero potuti sistemare e stare in tranquillità, ma non prima che il neo genin si tuffasse a pesce sul letto che stava sulla destra, in modo da reclamarne il possesso. IO DORMO QUI!! Dopo essere rimasto steso per un paio di minuti per abituarsi all’idea che avrebbe dormito lì nei giorni a seguire e per assaporare quel momento idilliaco del viaggio che stava per iniziare, si alzò di colpo con l’intento di vedere la partenza della nave, dopo aver sentito da uno dei marinai, che erano in procinto di levare l’ancora. Dai muoviti, andiamo sul ponte, che non mi voglio perdere la partenza. Disse con entusiasmo a Ryuuto e dirigendosi rapidamente verso il ponte, che lui lo avesse seguito o no, dove fu ancora in tempo per godersi lo spiegamento delle vele al vento che cominciarono a spingere a velocità crescente la nave al largo.
    Ryuu si avvicinò al parapetto laterale, dove poté mirare con aria un po’ nostalgica la sua amata terra allontanarsi sempre di più, per poi correre entusiasta verso l’estremità della prua, sporgendosi dal parapetto per godersi il vento che gli scompigliava i capelli e la vista del mare aperto all’orizzonte.

    [Giorno 3 – Pomeriggio]


    Il viaggio procedeva in modo piuttosto tranquillo, ma Ryuu ci mise un po’ per abituarsi al moto oscillatorio della nave, superando a fatica il primo giorno in cui vomitò diverse volte. Durante i primi due giorni, lui e Ryuuto avrebbero cercato di ingannare il tempo parlando dei dettagli della missione, in particolare di come avrebbero potuto trovare l’uomo che stavano cercando, e facendo amicizia con la ciurma mostrandogli dei loro trucchi da ninja, dando anche delle dimostrazioni con dei brevi scontri amichevoli. Inoltre, Ryuu si impegnò anche per dare una mano ai membri dell’equipaggio qualora ci fosse stato qualcosa da fare, così da tenersi occupato e non stare tutto il tempo ad oziare, ma non mancarono i momenti in cui si divertì a creare degli squali d’acqua da far saltare da un lato all’altro della nave, spesso finendo inevitabilmente per colpire qualche povero disgraziato che era al lavoro. Fu nelle prime ore pomeridiane del terzo giorno che finalmente, dalla prua della nave, il giovane genin vide avvicinarsi la terra all’orizzonte, correndo immediatamente a riferire la notizia al suo compagno di squadra e cominciando a preparare il suo zaino per lo sbarco. Passò almeno un’altra mezz’ora, ma approdarono in perfetto orario e dopo aver salutato amichevolmente la ciurma, i 2 kiriani scesero dalla nave, attraversando la piccola passerella che gli fece mettere piede nel Paese del Thé.
    Davanti a loro si estendeva un vastissimo paesaggio decisamente poco montuoso e ricco di foreste e verdi colline, con un clima caldo ed una lieve brezza estiva: un panorama completamente diverso da quello che erano abituati a vedere al Paese dell’Acqua. Lo scrosciare delle onde ancora non permetteva di udire il cinguettio degli uccelli in lontananza, se non il gracchiare dei gabbiani, ma già il vento faceva espandere nell’aria il fresco profumo dell’erba e degli innumerevoli alberi che ricoprivano gran parte del territorio.
    Una volta usciti dai moli, videro varie carrozze e diligenze dirette in varie direzioni, di cui alcune sembravano andare verso la loro stessa meta, così Ryuu estrasse la mappa che aveva nello zaino e si mise a consultarla col suo amico. Mmm…allora, noi dovremmo essere più o meno in questo punto… Indicando sulla mappa il Paese del Thé. ...mentre il Paese dell’Acqua Calda dovrebbe essere questo qua, sopra il Paese del Fuoco. Esatto.

    WAAAAAA!!!


    E tu da dove salti fuori? Chiese il genin, visibilmente scosso per l’infarto che aveva appena rischiato di prendere, non essendosi accorto che uno dei marinai che era a bordo con loro era arrivato alle loro spalle senza farsi sentire fino a quel momento. Era un uomo sui 40 anni, piuttosto alto, coi capelli corti brizzolati ed una lieve pancia che ne annunciava i precedenti anni passati a bere alcool. Sono sempre stato dietro di voi. Comunque, se dovete arrivare fino a laggiù vi conviene prendere una corriera, altrimenti vi aspetta una bella scarpinata. E quanto potrebbe costare un passaggio? Bè, dal Paese del Thé, fino a quello dell’Acqua calda…credo suppergiù mille Ryo ciascuno. E ti pareva.
    Sfortunatamente, date le loro finanze, i 2 ragazzi non potevano permettersi di spendere una simile cifra per il viaggio, quindi potevano al massimo chiedere un passaggio ripagando in qualche altra maniera, magari sbrigando delle faccende per il guidatore, ma dopo averne discusso per un po’ decisero di lasciar perdere e proseguire a piedi, cosicchè avrebbero avuto più tempo per raccogliere informazioni preziose alla loro missione. Ma si, godiamoci questa vacanza, io non ho fretta.

    ...


    Ho detto “raccogliere informazioni”, quale vacanza? E fammi fare almeno bella figura, visto che non ti sforzi neanche di rimediare un passaggio. Contenti voi. Io vado, statemi bene, ragazzi. Ciao Haruki-san, ci vediamo. E dopo essersi separati dal loro amico ed aver controllato di avere tutto il necessario per affrontare il lungo viaggio che li attendeva, i 2 genin si prepararono a partire alla volta del Paese dell’Acqua calda, muovendo il primo passo verso la strada che li avrebbe condotti al loro obbiettivo: trovare l’unico fabbro che avrebbe potuto riforgiare le 7 spade di Kiri.
    In fondo siamo ninja, non abbiamo bisogno di una carrozza, possiamo benissimo camminare da soli. Speriamo solo che non piova.

    Ho descritto che i 2 ragazzi hanno già deciso il metodo da seguire perchè ci siamo messi d'accordo in privato, così da risparmiarci le situazioni ipotetiche :sisi:
     
    .
23 replies since 29/9/2015, 10:29   414 views
  Share  
.