[QdV] - Il Fabbro Immortale

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    Parlato Ryuu


    Il fabbro immortale

    Per le vie del villaggio


    Dopo ore di marcia ininterrotte, la fredda aria della sera stava iniziando a farsi sentire per l'ormai cessata attività fisica, e l'umidità dovuta alla vicinanza con il lago non favoriva certo la situazione, facendo sperare ai 2 neogenin che venissero accettati dalle guardie cittadine, in modo da non rimanere fuori e dormire all'addiaccio.
    Molto speranzosi, i ragazzi di Kiri si avvicinarono al cancello chiuso, facendosi luce con delle torce e rompendo il silenzio della notte per far notare la loro presenza a chiunque ci fosse dall'altra parte.
    Ehm...c'è nessuno?
    Frase banale, ma indispensabile per attirare l'attenzione su di loro e far si che qualcuno rispondesse al richiamo, e difatti, pochi istanti dopo, la piccola finestrella che si trovava sul portone, si spalancò e rivelò il volto di un uomo non più giovane con una barba scura, che dal suo sguardo non sembrava certo contento di ricevere visitatori a quell'ora della notte.
    Un po' per ingenuità e un po' perché non vedeva che motivo ci potesse essere per mentire, Ryuu rispose alle poche domande poste dal guardiano rivelandogli il motivo della loro visita, ma ovviamente tacendo sullo scopo della loro missione.
    Siamo ninja del villaggio della Nebbia. Ci stiamo dirigendo al Paese dell'Acqua Calda, siamo solo di passaggio e vorremmo un riparo per la notte.
    Per fortuna, quelle semplici parole bastarono a fare in modo che le porte del villaggio gli si aprissero, lasciandoli liberi di entrare senza alcun problema, ovviamente non prima di aver dato dimostrazione di non essere venuti per via di loschi affari. Infatti, il guardiano che li perquisì poté constatare che il loro equipaggiamento era composto unicamente da un armamentario standard per dei genin ed accessori totalmente innocui come la mappa ed i rotoli di pergamena che gli erano stati consegnati dal mizukage, dopodiché gli si rivolse in maniera del tutto amichevole.
    Se volete cercare riposo potete trovare diciamo a trecento metri sempre dritto l'Osteria del Vecchio Ponte, ha sempre camere libere in questa stagione. Per la dolce compagnia...Potete trovare la Casa della Stella Rossa, vicino le mura andando a destra per un mezzo chilometro circa. Poi per andare a bere qualcosa c'è la Taverna dell'Onesto Mercante, proprio di fronte alla grossa torre con la campana.
    Ryuu fu decisamente contento di poter avere libero accesso al villaggio senza problemi o lunghi e noiosi interrogatori, potendo girare tranquillamente per le strade e cercare un posto dove dormire e magari rimediare qualche informazione sul villaggio delle calde primavere o i cultisti di Jashin. Le parole del mizukage sul fabbro che dovevano cercare lo avevano lasciato abbastanza preoccupato, non sapendo a cosa dovevano andare in contro, se non che fosse un tipo pericoloso, quindi informarsi di più su quella faccenda poteva rivelarsi utile.
    Ovviamente non aveva intenzione di fermarsi in un bordello, avendo capito l'allusione del guardiano ed avendogli risposto con un sorriso, ma forse sarebbe una buona idea andare a bere qualcosa alla taverna consigliatagli.
    Ah, poi ci sono dei pazzi di un culto strano. Sono cinque, ma abbiamo dovuto relegarli durante la loro permanenza qui sotto loro richiesta perché diventano pericolosi. Mah
    Questa frase lo sconcertò un po', avendo capito che ci potessero essere dei maniaci potenzialmente pericolosi in giro, ma se quella simpatica guardia non gli diede altre informazioni o misure di sicurezza, non c'era di che preoccuparsi.
    Grazie mille. Ci vediamo, buon lavoro.
    Dopo averlo salutato non rimaneva altro da fare che addentrarsi definitivamente nel villaggio.

    I ragazzi decisero che sarebbero andati alla taverna per rilassarsi un po' e scrollarsi di dosso il peso del lungo viaggio, ma prima Ryuu volle andare all'osteria per cominciare a prendere le camere e posare i loro zaini, così da potersi godere la serata senza altri pesi sulle spalle.
    Una volta abbandonate le mura, Ryuu poté ammirare lo splendido panorama notturno che offriva Mizushima: un villaggio costruito quasi totalmente su un lago, ricco di ponti costruiti su dei canali. Il giovane genin era abituato a vivere vicino al mare e vedere porti, ma non aveva mai visto case ed edifici di ogni tipo che sembravano galleggiare sull'acqua. I riflessi argentei della luna che si rispecchiava nelle calme acque dei vari canali uniti alla tranquillità ed il silenzio del posto creavano un atmosfera rilassante e magica, quasi surreale...peccato che in sua compagnia non ci fosse anche una ragazza per cui sfruttare quella bella serata per fare colpo.
    Ryuu e Ryuuto fecero un tratto di strada insieme, ma una volta che avvistarono l'insegna della locanda che stavano cercando si separarono come d'accordo per rincontrarsi poco dopo alla taverna.
    Io allora vado a posare gli zaini e ti raggiungo, va bene? Ciao.
    Ryuu si era offerto di andare a prendere le stanze per la notte, cosicché avrebbero potuto anche far tardi quanto volevano per poi tornare in camera all'orario che più li aggradava senza aver problemi con il tizio che assegna le camere (che forse sarebbe andato a dormire), quindi si separò dal suo compagno per attraversare il ponticello che lo separava dall'edificio.
    "Osteria del Vecchio Ponte". Si, è questa. Disse, leggendo l'insegna del locale per poi avvicinarsi alla porta ed entrare.
     
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