Alla riscoperta del passato taciuto

Le indagini di Shinichi Kurogane: giocata privata con febh

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    L'Inizio di una Collaborazione
    VI - a


    Dici il Tappo? Certo che lo conosco! Confermò sollevando il pollice mentre "scappavano" in direzione di villa Kurogane. Però non abbiamo mai studiato assieme. Giusto una manciata di missioni. Disse con leggerezza, scrollando le spalle. E non è andata tanto liscia per chi si è messo contro di noi...non per vantarmi, eh. Certo che no, "vantarsi" era un termine insufficiente per descrivere l'assoluta glorificazione di sè che permeava un buon terzo delle attività cerebrali del ninja. E non sapevo fosse un pervertito...anche se ora che mi ci fai pensare la spadaccina svitata lo chiamava così. Aggiunse come per ripensamento. Chissà se gira ancora da queste parti...mah. Non teneva particolarmente a tornare in quel Dojo pieno di donne belle quanto terribili.




    Ospiti con Scasso
    VI - b


    Febh osservava la mappa con le braccia incrociate, apparentemente intento nello studiare il piano d'azione. Sopraffarle, si. Ci avevo già pensato. Disse, assai sicuro di sè, mentre estraeva due cartabombe dotate di particolare potenza. Un lavoro facile e pulito. Il termine "silenzioso" doveva essere entrato da un orecchio e, non trovando nessuno in casa, era poi uscito senza lasciar tracce. Oppure due bombe erano "silenzioso" per gli standard dello Yakushi.

    Nel mentre la più sveglia tra i tre aveva già organizzato un ingresso facilitato, senza rompere nemmeno un vetro. Oh beh. Fece spallucce guardando Shinichi. In fondo è casa vostra, no? Prima di raggiungere le guardie e presentarsi con un sorriso a trentadue denti ed un cenno della mano. Saluti! I vasi sono la mia specialità, sapete? Per poi correggersi, arrossendo, dopo pochi secondi. Cioè i Piatti. Piatti, assolutamente piatti. A Villa Yakushi c'è una grossa collezione. Li aveva dovuti spolverare un'infinità di volte...con la sua vita in ostaggio casomai ne avesse anche solo scheggiato uno. Shinichi intanto rivelava di essere un maniaco delle armi, con una storia noiosissima su di una lancia che, per quanto normale, aveva avuto un piccolo posto nella storia. Fu per pura cortesia che Febh mise la mano davanti alla bocca mentre sbadigliava.

    Da noi? Chiese inizialmente senza capire. Con la...servitù? Il volto dello Yakushi con un sopracciglio incarnato esprimeva la sua totale estraneità all'argomento. Non c'è servitù a Palazzo Yakushi...siamo una grande famiglia, non certo un gruppo di nobili. Spiegò. Poi in genere la manutenzione della casa e le pulizie toccano ai più giovani del clan. Nello specifico a me visto che ho solo sei anni...purtroppo si contano gli anni a partire dall'ingresso del clan per il turno pulizie. Quella era palesemente una stupidaggine che era stata raccontata a Febh per schiavizzarlo, una cosa evidente a tutti tranne che a lui.

    Poco dopo arrivarono allo studio di Aizen, il capoclan, con davanti una cassaforte. Sembra una scena da Nara's Eleven. Avete presente quel B movie del Nara che parla con la sua ombra e recluta dieci ninja per rubare un sacco di Ryo? Ad ogni modo... Si avvicinò alla cassaforte, battendoci più volte con la mano. Se avesse una serratura con almeno una rondella od un ingranaggio potrei aprirla in una frazione di secondo...ma non vedo nemmeno una serratura. Deve essere qualcosa che ha a che fare con le vostre arti di clan. Shinichi comunque sembrava sapere il fatto suo e Febh acconsentì. Se vedi che non ce la fai posso sempre aprirla con un calcio...anche se non garantisco della solidità del pavimento. O dello stato del contenuto.

    In ogni caso passò i minuti successivi a giocare con i soprammobili in maniera pericolosamente vicina al romperli mentre il Kurogane agiva sulla cassaforte. Aveva appena conficcato inavvertitamente un tagliacarte in un mobile di legno dall'aria mostruosamente costosa quando finalmente il meccanismo scattò! Ehi, fantastico! Si voltò verso il detective, poi tornando con lo sguardo sul danno fanno (ed era stato davvero involontario!) e provò a coprirlo mettendoci davanti un soprammobile palesemente troppo sottile per coprire il misfatto, ma la cosa evidentemente bastò a tranquillizzarlo. Allora, che c'era dentro?

    Diverse scartoffie dopo finalmente trovarono qualcosa di rilevante, proprio quando lo Yakushi stava per entrare in modalità Amministratore al Lavoro...ossia stava per addormentarsi sul primo divano disponibile. Beh, leggiamo il grande segreto allora! Disse con entusiasmo iniziando a scorrere il documento. Tuttavia, man mano che la lettera andava avanti gli angoli della bocca dello Yakushi si abbassavano sempre di più, fino a che la bocca non divenne una linea piatta. Il contenuto lo aveva spiazzato ed un pò deluso: si aspettava qualche sviluppo decisamente più allegro. Poggiò una mano sulla spalla del Detective. Err...mi spiace. Decisamente una brutta storia, sai? Ai miei è andata meglio: erano mercanti e sono stati trucidati da un gruppo di ninja di Oto impazziti per un jutsu. A suo modo stava cercando di consolarlo. A suo modo.




    Colti in Flagrante!
    VI - c


    L'arrivo di Aizen e Koijo gelò lo Yakushi sul posto. Oh-ho... Deglutì, allontanandosi dall'investigatore mentre il padre si faceva avanti, decisamente contrariato. Ti rendi conto di quello che...? Ma venne fermato dal capoclan Kurogane, che voleva prendere in mano la faccenda. Beh, ci sono ottime ragioni. Io... Un'occhiata lo zittì sul momento. Per quanto sconclusionato, realizzò che era meglio tacere in quella particolare situazione. Shinichi fece di tutto per addossarsi la colpa della faccenda, cosa che indispettì un poco l'Amministratore: dopotutto era perfettamente in grado di difendersi da sè. Ehi, guarda che non... Ma venne nuovamente fermato dai battibecchi interni del clan ospitante e, pur sbuffando, decise di lasciar continuare l'investigatore, anche se mise sù uno sguardo torvo che poco si addiceva al suo comportamento abituale.

    Alla fine Shinichi e Miyako si allontanarono per scambiarsi un ultimo saluto, mentre Koijo e Aizen restarono soli con Febh. Un Febh che aveva appena sentito una storia deludente ed aveva poi sentito informazioni non serie sul suo conto. Più che sufficiente per renderlo pericoloso...beh, più pericoloso del solito, anche se nè Koijo nè Aizen potevano saperlo. Ah, ora sono Febh-san? Chiese alzando un sopracciglio. Io conosco solo un posto dove è avvenuto un qualche scontro, ma non ho la certezza che riguardi i genitori di Shinichi-kun. Sbuffò ancora, incrociando le braccia davanti al petto. Koijo sembrava soddisfatto, ed Aizen ne approfittò per alzare la posta. Anche se verosimilmente aveva commesso un errore. Una lancia eh? Ho un pessimo rapporto con quel genere di armi...uno dei miei obbiettivi nella vita è distruggerne una... Il suo tono era cambiato: la menzione di una lancia aveva risvegliato ulteriori ricordi sgradevoli, versando della benzina sulle braci quasi riaccese.

    Uhmm...mettiamola così Aizen-Sama. Sollevò un dito, puntandolo sul capoclan dei Kurogane. Il Bonus sarà ben gradito e vi farò riavere la lancia. Tuttavia... Non visto, il suo chakra adesivo si estese oltre i limiti del corpo collegandolo alla fronte di quell'uomo (salvo improbabili arti difensive) ed a quel punto Febh avrebbe semplicemente abbassato il dito, usando TUTTA la forza di cui era capace. Visto il legame, sarebbe stato come se avesse poggiato una mano sul capo di Aizen ed avesse poi premuto verso il basso per farlo inginocchiare! [Forza Nera +12 tacche]Overcap: Semiparalisi per 2 round
    Corpo Perfetto: +4 Forza, -4 Riflessi
    Impasto MedioAlto: +8 Forza
    Guarigione: Guarisce la Semiparalisi
    Tuttavia credo che tu stia fraintendendo completamente la situazione. In questo momento tu e questa ridicola villa siete in piedi solo perchè IO ho deciso di lasciarvi in piedi. Dopo aver letto quel documento non riesco a trovare una singola buona ragione per lasciarvi interi e con gli organi a posto, se si eccettua il patto commerciale che abbiamo appena siglato. Koijo avrebbe provato ad intervenire, ma sarebbe bastato un solo sguardo dell'Amministratore per farlo desistere. Pertanto questo "increscioso incidente" verrà IMMEDIATAMENTE dimenticato, a meno che tu non voglia scoprire cosa sia un VERO incidente. Il contratto tra noi resta immodificato, ed in cambio non mi intrometterò nelle eventuali punizioni che vorrai assegnare a Shinichi. E se sentirò nuovamente qualcosa che somiglia anche solo vagamente ad una minaccia ti assicuro che mi basteranno quattro secondi per ridurre tutto ciò che possiedi in un cumulo di macerie...e questo include le tue ossa. La minaccia era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, spazzando via la natura semplice e stranita dell'amministratore per lasciar posto all'Oni, a quella parte di sè che rappresentava l'apice della determinazione. Prima la lettera, poi il discorso di Shinichi e per finire il ricordo della Lancia associato alla minaccia. Aizen aveva giocato molto male le sue carte.

    jpg



    E spargi pure la voce che l'Amministratore ha creato problemi. Non sarebbe una novità, ma piuttosto mi chiedo come reagirebbe il più potente ninja del vostro villaggio se gli raccontassi della letterina che tenevi segreta. Conosco Hoshikuzu Chikuma e so che la cosa non gli piacerebbe affatto. Avrebbe poi rilasciato la pressione sul Capoclan dei Kurogane. Questi sono i termini del nuovo accordo. E mi sento molto generoso, Aizen. Aveva lasciato perdere gli onorifici. Se ritieni di essere abbastanza forte da far valere le tue ragioni allora sei libero di attaccarmi qui ed ora...ma chiediti sul serio se può valerne la pena. Voi Kurogane siete ricchi e potenti. Noi Yakushi siamo ricchi ed ETERNI. Febh...dovresti calmarti. Stai esagerando... Koijo si era fatto nuovamente avanti, cercando di mettere pace, solo per trovarsi di fronte ad un aspetto di suo "figlio" che incontrava per la prima volta, e ne era sinceramente spaventato. Sei libero di porre le tue rimostranze ad Ogen-dono. Ma in questo momento non hai diritto di parola, "padre". La semplice pressione del suo isinto omicida bastò a zittire Koijo, che era decisamene impallidito [Chunin - Energia Blu]

    Salvo reazioni violente di Aizen si sarebbe voltato. Ora andiamo. Ho una lancia da trovare ed un diseredato da accompagnare in un posto dimenticato dai Kami.




    Colti in Flagrante!
    VI - d


    Salvo inconvenienti, un Febh Yakushi vestito da beduino, con accanto un asino a cui aveva applicato una finta gobba attendeva bevendo un qualche cocktail fosforescente all'oasi. Portava occhiali da sole sopra gli occhiali normali e della sua natura focalizzata ed implacabile non restava praticamente nulla. Aveva congedato il padre, che se ne era tornato ad Oto con qualche incubo in più, e si era procurato la cosa più simile ad una "nave del deserto" che aveva trovato...cammuffandola poi alla meglio. Idealmente andremmo più in fretta a dorso di lucertola, ma ho pensato di calarmi nelle vostre tradizioni! Spiegò con allegria, indicando sè stesso e l'animale, dimostrandosi la perfetta incarnazione del turista irrispettoso.
     
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