Rapporti di Sangue

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ade Geist
        Like  
     
    .
    Avatar

    ~ The Red Capes are coming!

    Group
    Giocatori
    Posts
    1,616
    Reputation
    +243
    Location
    Firenze

    Status
    Anonymous

    Capitolo Primo
    Un'altra notte insonne




    Atto I
    La gravosità del passato †

    Mi ero oramai rassegnato a questa mia natura. Mi ero rassegnato a dovermi alzare di notte, a dover uscire per "cacciare", a cadere in quelle crisi d'euforia che ben poco lasciavano alla mia memoria. Eppure quella sera era diverso. Non avevo pruriti come l'ultima volta, ma mi sentivo come se una ghigliottina pendesse sulla mia testa. Mi alzai dal letto e scesi in piazza: camminai verso il pozzo, e vi ci appoggiai le mani, guardando verso il fondo. La stagione era fresca e piacevole come solo Kiri poteva permettersi ma io sentivo un gran caldo, quasi come se fossi nel bel mazzo di un qualche deserto sunese. La sosta in piazza fu breve, dunque, perché decisi di andare a rinfrescarmi con un bagno. Quando una persona non dorme, dopotutto, diventa irrequieta.

    , immerso nella mia vasca, iniziai improvvisamente a patire un freddo indicibile. « Devo essermi ammalato. » pensai. « Eppure sono in forze. »
    Aprii il rubinetto dell'acqua calda e la temperatura tornò piacevole. Rilassandomi, appoggiai la testa al bordo della vasca e volsi gli occhi al soffitto. « Sembra che il pavimento del terzo piano sia stato ristrutturato. » pensai, mentre notavo che una discreta porzione del soffitto del bagno era di un colore diverso e cementata in modo assai brullo e scarno. Quando giunsi a Palazzo la prima volta, quando Saruhyondo mi scelse, quel posto era abbandonato da secoli. Mi asciugai in modo abbastanza sommario ed andai al piano di sopra, passando per le scale subito accanto alla porta del bagno: quelle scale non portavano da nessuna parte, la cima era murata. Possibile che non me ne fossi mai accorto? Scesi giù, mi rivestii, presi Saruhyondo e mi armai di piccone. Arrivato davanti alla scalinata Saruhyondo iniziò a tremare in modo ossessivo, quasi spaventato.

    Cosa si nasconde dietro a quel muro, Saruhyondo?

    Saruhyondo tacque e smise di vibrare. Ultimamente non voleva condividere con me la sua conoscenza, quasi come se preferisse che studiassi, come se non mi meritassi di apprendere dal suo potere.
    Presi il piccone e, avendo a disposizione l'intera notte, mi misi dell'idea che ci sarebbe voluto del tempo. In realtà mi sbagliavo: alla prima picconata il muro respinse in modo assai brusco l'arma di distruzione edile facendomela cadere giù dalle scale. Contemporaneamente Saruhyondo uscì dal fodero che avevo saldo legato al passante dei miei pantaloni e si appoggiò al muro. Su quest'ultimo, per un istante, comparve un gigantesco sigillo, poi, immediatamente, il muro si sgretolò. La stanza che celava era buia, senza finestre, con all'interno una libreria che si stendeva su tutti e tre i lati disponibili, alta fino al soffitto. Al centro della stanza, non più larga di una manciata di metri, librerie escluse, vi era una bellissima scrivania nera, in mogano, spessa, possente, con incisa su di essa una katana stilizzata. Al centro del tavolo vi era una pagina strappata, con poche parole sopra incise:

    "Ci siamo scissi per questioni Idelogiche.
    Il nostro sangue continua a renderci fratelli ma i nostri cuori sono ormai troppo distanti.

    Noi abbiamo scelto il ferro ed il fragore della battaglia,
    il calore della prima linea e l'onore eterno della guerra.

    Voi avete scelto la famiglia, il Clan, la dinastia,
    la terra e la sicurezza della casa.

    Noi siamo Spirito, noi siamo mondo in Guerra.
    Noi siamo il Sangue che sgorga dalle infinite Battaglie."



    Il foglio sembrava importante; la calligrafia era sicura e ferma. Mi era però totalmente estranea. Il foglio risultava strappato sotto l'ultima frase, si leggeva soltanto una "M" maiuscola nel finale, non vi erano sigilli né altri segni di riconoscimento. La cosa che più mi soddisfaceva di tutto ciò, oltre alla scoperta, era il tono altisonante delle parole, l'imposizione dello stato di autorità, il sentimento di cameratismo tra soldati. Il mio cuore e la mia mente erano gonfi d'idee e speranze e questa sensazione mi ridiede il sonno che avevo perso qualche ore prima. « Ci penserò domani », dissi tra me e me, « voglio conoscere tutti i segreti di questi libri. »
    Andai a coricarmi ancora con quella inebriante sensazione addosso. Così mi addormentai. Non mi accorsi del chakra cremisi che iniziò a sprigionarsi dal documento trovato in libreria. Il Chakra si intrufolò nella mia mente in un istante. Avevo attivato un fuuinjutsu vecchio di centinaia di anni, e Saruhyondo ne fu il vincolo: eravamo stati scelti come nuovi Generali del Clan Kenkichi!


    " Sveglia fratelli di sangue. Il Bosco dell'Upupa vi chiama all'appello. La strada vi sarà indicata. "







    Narrato.
    « Parlato. »
    « Pensato. »
    Anima di Saruhyondo.
    Anima di Keiji.





    OT/ Ho ambientato questa giocata dopo quelle che ho già attive per giustificare un po' il tutto. La cosa non dovrebbe creare wormhole legendosi.
    EDIT: C'era un errore di impaginazione: corretto! /OT

    Edited by Ade Geist - 7/10/2015, 17:32
     
    .
32 replies since 1/10/2015, 16:28   833 views
  Share  
.