In una stanza d'hotel

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    In una stanza d'hotel

    Conclusioni


    Parlato Kiyomi
    Parlato Raizen

    Era ora, che il suo interlocutore cominciasse ad esprimersi finalmente in modo chiaro e diretto, non limitandosi a giri di parole, ma dicendole schiettamente cosa aveva in mente per lei, salvo la piccola allusione a quanto fosse ancora evidentemente carico di voglia di riassaggiare il suo corpo di cui andava tanto fiera.
    Direi che la discussione si può chiudere qui.
    Avrai ciò che desideri.

    A Kiyomi non servì altro per sentirsi al settimo cielo, anche se lo diede poco a vedere. Stava accadendo davvero: dopo tutto il tempo passato a cercare una soluzione alla sua situazione era finalmente riuscita ad ottenere ciò che voleva e questo non fece altro che farle battere il cuore all'impazzata. L'hokage aveva appena consentito ad accettare la sua richiesta e nella sua testa ormai risuonavano in continuazione le parole che aveva appena sentito: "Avrai ciò che desideri".
    Quello che disse successivamente Raizen poco importava. Avrebbe atteso anche dei mesi, un anno, 2 anni, l'importante era che finalmente era riuscita ad assicurarsi un simile traguardo, bisognava solo raggiungerlo. A quanto le raccontò il mastodontico uomo che le si avvicinò prontamente, sarebbe bastato far accrescere la sua forza di ninja per preparare il suo corpo ad un cambiamento non indifferente, cosa che anche se voleva dire "duro lavoro" non era il tipo da tirarsi indietro, accettando mentalmente quella nuova situazione.
    Ma prima che avesse il tempo di rispondergli, la sollevò di peso avvicinandola al suo petto, e lei per non perdere l'equilibrio si vide costretta ad avvolgergli le braccia attorno al collo. Non le diede molto fastidio il fatto che avesse il suo sedere letteralmente nelle sue mani, vista l'intimità ben maggiore che c'era stata poco prima, ma fu la sensazione che qualcos'altro le stesse sfiorando la coscia a farle capire che quella del "secondo round" molto probabilmente non era una battuta.
    Inizia col darmi una piccola mano, ho una studentessa da tirare su, e visto il tuo cipiglio potresti aiutarmi a farle capire come gira il mondo.
    Ma prima serve ad entrambi una doccia penso.

    L'idea di una rilassante doccia la inebriò totalmente, anche se aveva ormai capito che sarebbe stata una doccia tutt'altro che tranquilla. L'unica cosa che la infastidì fu la richiesta di Raizen di allenare una sua studentessa, ma ormai era pronta sia a quello che ad altro.
    E va bene, facciamoci questo bis e poi pensiamo alla tua studentella, ma poi mi dovrai spiegare cos'è questa storia dei sigilli.
    Mentre si dirigevano verso il bagno, la sua mente si affollò di mille pensieri, ripensando a quando decise di diventare una kunoichi per poter avvicinare delle alte autorità e a quanto tutto quello fosse accaduto in maniera del tutto casuale, avendo finalmente a portata di mano la chiave della sua eterna giovinezza.
    E pensare che ero venuta solo per fare shopping.
     
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11 replies since 4/10/2015, 18:51   174 views
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